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27 gennaio: La giornata della memoria
L di LadyCatelynStark
creato il 25 gennaio 2007

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Doran Nymerios
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Doran Nymerios
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Inviato il 01 febbraio 2007 10:39

...e allora VIVA chi va controccorrente, e chi ritiene le Giornate della Memoria delle farse di retorica. Non si può comandare il ricordo, lo si sminuisce, e in questo modo si istituiscono pure gerarchie, visto che questa "memoria" vale solo per alcuni.



Lord Beric
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Guardiani della Notte
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Lord Beric
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Inviato il 27 gennaio 2008 22:47

Riuppo questo topic ricordando il significato di questa giornata nella speranza che cose del genere non accadano mai più.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 27 gennaio 2008 23:01

Ottima idea, questo è anche un anniversario importante.

Ho visto dei documentari su History Channel, penso che sia fondamentale vedere direttamente cos'è successo, senza chiudere gli occhi. Anche i documentari sull'educazione impartita ai bambini tedeschi sono shockanti e andrebbero visti.

E come dice Napolitano, non dimenticare che quelle stesse cose sono nate e sono state applicate qui.


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Arya_Cry
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Arya_Cry
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Inviato il 28 gennaio 2008 11:11

Io credo che queste giornate siano importanti appunto per non dimenticare. Cero: non se ne dovrebbe parlare solo in questa settimana, tanto per far vedere.

E sicuramente non si dovrebbe parlare solo della Shoah. Si dovrebbe parlare di tutte le brutture... ogni giorno dovrebbe essere il giorno della memoria per qualcosa.

Certo..... se poi si continua a commettere orrori di questo tipo, non so quanto possa avere senso continuare a parlarne, ma secondo me la speranza va semnpre mantenuta. I bimbi di oggi devono sapre cos'è stato la Shoah, anche grazie a film fatti male o che magari finiscono "bene" (nel senso che il protagonista non muore). I bimbi di domani devono sapere, sempre. Non si può dimenticare. Devono sapere per decidere da che parte stare.


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^shinobi^
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^shinobi^
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Inviato il 28 gennaio 2008 13:05

Andare ad Auschwitz-Birkenau o in un qualsiasi altro campo di concentramento almeno una volta nella vita. Ricordo indelebile con non si cancella più nella memoria.

 

Altre parole non servono.


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Ser Loras Tyrell
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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 29 gennaio 2008 0:46

Affinchè questa giornata non si consumi solamente nella ciclica trasmissione di Shinderlist . Che il ricordo resti vivo


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Idriel Stark
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Idriel Stark
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Inviato il 29 gennaio 2008 12:46

Tornando in topic, nonostante gli sdegni e le giornate per la memoria, stiamo accogliendo in Europa uno stato, La Turchia, che ha ucciso un milione e mezzo di Armeni agli inizi del 900. Ci sono evidentemente eccidi di serie A e B

 

La Germania è tra gli stati fondatori dell'Europa unita.

Non è tanto l'aver commesso eccidi, quanto l'aver imparato dagli errori del passato.

Il problema grosso è che la Turchia in un certo senso non ha imparato dagli errori del passato, visto che ancora nega e si rifiuta di riconoscere il genocidio armeno.

Ho fatto qualche ricerca sull'argomento, e pare che Hitler abbia preso ispirazione proprio da questi fatti, per organizzare lo sterminio, e quando qualcuno gli portava avanti obiezioni rispondeva "perchè, chi si ricorda più, adesso, del genocidio degli armeni?". Sono passati quasi 100 anni (lo sterminio degli armeni è durato per quasi un secolo, ma l'episodio più grave e grosso della questione è avvenuto nel 1915) ma gli stati del mondo che si rifiutano di riconoscere l'avvenimento sono ancora tanti, Turchia prima tra tutti.

Come ho già scritto altrove, il 27 gennaio non è SOLO il giorno del ricordo della Shoah, ma il giorno per ricordare TUTTE le stragi e gli eccidi e i genocidi compiuti da questa o quell'altra nazione nel corso di tutta la storia. Penso che si dovrebbe cominciare a parlare anche di altro, il 27 gennaio, non solo della Shoah. Per ricordare tutto, non solo l'evento più famoso.

 

E chiaramente con questo non sto affatto sminuendo quanto patito dagli ebrei durante la seconda guerra mondiale.


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Lady Lyanna
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Inviato il 29 gennaio 2008 14:22

Secondo me quello che è stato L'Olocausto non può essere comparato con il genocidio armeno, il genocidio ruandese o tutti gli altri. I genocidi degli armeni o quelli africani sono arrivati in seguito a rivolte, insurrezioni o in guerre tra diverse etnie. Non sto giustificando questi genocidi sia chiaro, però penso che ci sia una differenza di base enorme tra l'Olocausto ebreo e quei genocidi. Gli ebrei non volevano l'indipendenza di una parte della Germania, non c'era una guerra in atto tra ebrei e tedeschi non ebrei. Semplicemente Hitler ordinò lo sterminio sistematico di tutti gli ebrei di tutte le nazionalità.

E' giusto ricordare tutti i genocidi e tutte le stragi del mondo, perchè il sapere e la conoscenza sono l'arma migliore contro il grande male della nostra società: l'ignoranza. E' giusto che questi avvenimenti siano presenti sui libri di scuola, che se ne parli e che non se ne dimentichi.

Ma i campi di raccolta e di concentramento li abbiamo avuti in Italia, i forni crematori bruciavano anche in Italia, migliaia di ebrei morti erano italiani. Mi sembra giusto ricordare le vittime di tutti i massacri, ma ritengo opportuno che in Italia vi sia una giornata per la Shoah e non, ad esempio per le vittime armene, così come mi auguro che questa un giorno possa esservi, per dire, in Turchia, o che in Russia si arrivi a indirne una per le vittime dei gulag.


Lady delle Gocciole Extra Dark


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Lyga Stark
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Inviato il 29 gennaio 2008 14:49

Per una volta tanto non sono d'accordo con quanto scritto da Grazia (con la quale di solito ho una certa omogeneità di vedute).

 

Senza voler mettere in piedi una competizione su quale sia stato il genocidio più "importante" (e visto l'argomento sarebbe anche piuttosto di pessimo gusto òO), mi preme guardare più i punti in comune che eventi del genere hanno tra loro, piuttosto che le differenze. A prescindere dalle rivolte (o meno) delle popolazioni perseguitate, c'è il dato di fatto comune che sono state massacrate persone per catalizzare l'odio del popolo verso una minoranza, meglio se questa è nell'impossibilità di difendersi.

La Germania aveva bisogno di capri espiatori per la bruciante sconfitta della Grande Guerra.

I Giovani Turchi avevano bisogno di consolidare il loro potere sul territorio, dopo il "colpo di stato" del 1908.

I bolscevichi avevano bisogno di eliminare una classe "nemica" degli interessi che pretendevano di rappresentare.

In tutti e tre i casi ci furono milioni di morti causati dalla sete di potere dei loro governanti..."indica un nemico, così il popolo se la prende con loro, e non con te". Non vedo una differenza così grande da giustificare una sostanziale distinzione di uno dei tre eventi rispetto agli altri due.


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Lordnume
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Inviato il 29 gennaio 2008 14:51

per non dimenticare :)

 

questa sera sono stata ad ascoltare la testimonianza di Hannah Weiss una italiana sopravissuta ad Auschwitz

 

Per non dimenticare... non mi occorre la "giornata della memoria". La considero un autentica farsa.

Per non dimenticare occorre STUDIARE ED INSEGNARE la storia!

Occorre un programma educativo serio nelle scuole pubbliche e private. Occorre che i giovani giuntio in quinta superiore riescano a studiare la "storia contemporanea", solo in questo modo le future generazioni potranno comprendere cosa è realmente stato il secolo passato alla storia come "secolo breve"


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Lady Lyanna
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Inviato il 29 gennaio 2008 15:29

Per una volta tanto non sono d'accordo con quanto scritto da Grazia (con la quale di solito ho una certa omogeneità di vedute).

 

Senza voler mettere in piedi una competizione su quale sia stato il genocidio più "importante" (e visto l'argomento sarebbe anche piuttosto di pessimo gusto òO), mi preme guardare più i punti in comune che eventi del genere hanno tra loro, piuttosto che le differenze. A prescindere dalle rivolte (o meno) delle popolazioni perseguitate, c'è il dato di fatto comune che sono state massacrate persone per catalizzare l'odio del popolo verso una minoranza, meglio se questa è nell'impossibilità di difendersi.

La Germania aveva bisogno di capri espiatori per la bruciante sconfitta della Grande Guerra.

I Giovani Turchi avevano bisogno di consolidare il loro potere sul territorio, dopo il "colpo di stato" del 1908.

I bolscevichi avevano bisogno di eliminare una classe "nemica" degli interessi che pretendevano di rappresentare.

In tutti e tre i casi ci furono milioni di morti causati dalla sete di potere dei loro governanti..."indica un nemico, così il popolo se la prende con loro, e non con te". Non vedo una differenza così grande da giustificare una sostanziale distinzione di uno dei tre eventi rispetto agli altri due.

 

I giovani Turchi sapevano che alcuni armeni si stavano armando spinti alla rivolta. Prima ancora c'erano state rivolte e insurrezioni per l'indipendenza. Nel caso armeno si tratta di genocidio per questione di "territorio", nel caso ebraico vi fu volontà di eliminare un gruppo di persone considerata razza a parte e inferiore x la volontà sia di avere un capro espiatorio per la rabbia tedesca sia di prendere le loro immani ricchezze.

Scusa ma mi sembrano basi e "volontà" completamente diverse. Non metto in dubbio che siano accumunate dall'elevato numero di morti, ma mi sembra che le basi di fondo siano assolutamente diverse. Per carità pomodori e mirtilli sono tutti e due bacche ma mi sembra un pò poco per dire che sono uguali. Penso che nel giudicare gli avvenimenti in modo oggettivo non ci sia nulla di male. E questo, ripeto, non è per giustificare un genocidio rispetto ad un altro :).


Lady delle Gocciole Extra Dark


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Sir Rhaegar Targaryen
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Inviato il 29 gennaio 2008 17:27

Discorso molto spinoso.

 

L'unica reale differenza che vedo è nella matematica sistematicità che i tedeschi hanno utilizzato nello sterminio degli ebrei, ma è questione più di forma che di sostanza.

 

I coloni americani disprezzavano i pellerossa come selvaggi incivili, e volevano il loro territorio, così li hanno sterminati.

I nazisti disprezzavano gli ebrei come razza inferiore e volevano i loro soldi, cosi li hanno sterminati.

 

Non vedo grande differenza, l'unica al massimo può essere che gli ebrei erano già integrati nella società tedesca da tempo, e che quindi si è trattata di un'epurazione interna più che di uno scontro esterno.

 

Ma apparte questo, vedo sempre milioni di morti da una parte e dall'altra, con le due differenze che gli Ebrei esistono ancora e i Pellerossa no, e che la Germania è stata crocefissa per la shoah mentre gli Stati Uniti (o la Spagna, per lo sterminio degli Indios), no.


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Ser Balon Swann
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Inviato il 29 gennaio 2008 17:53
L'unica reale differenza che vedo è nella matematica sistematicità che i tedeschi hanno utilizzato nello sterminio degli ebrei, ma è questione più di forma che di sostanza.

 

 

come mi sembra di aver detto in un'altra discussione, c'è un altra differenza

 

Russi, ruandesi, turchi, cambogiani e cinesi si sono "lavati i panni sporchi a casa propria".

 

I Nazi invece hanno sterminato cittadini di altri Stati, e per giunta Stati abbastanzi ricchi e civilizzati. Cittadini greci, italiani, polacchi, francesi, danesi, jugoslavi, ungheresi, russi, cecoslovacchi ecc.

 

 

 

Inoltre, quando pensiamo ai cambogiani di Pol Pot, ai Russi di Stalin, ai giovani turchi e ai tutsi, li vediamo come gente tutto sommato ignorante, superstiziosa, povera ... contadini della steppa, pescatori del Mekong, cacciatori di antilopi.

 

Invece il capitano delle SS è laureato all'università, ha viaggiato a Parigi e a Londra, conosce Goethe e Schelling, apprezza la musica classica, indossa abiti raffinati e alla moda, conosce cinque lingue e suona il violino meglio di te.

 

 

Questa differenza tra le culture e le estrazioni sociali dei carnefici crea un notevole turbamento.


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Sir Rhaegar Targaryen
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Inviato il 29 gennaio 2008 19:06

[

 

come mi sembra di aver detto in un'altra discussione, c'è un altra differenza

 

Russi, ruandesi, turchi, cambogiani e cinesi si sono "lavati i panni sporchi a casa propria".

 

I Nazi invece hanno sterminato cittadini di altri Stati, e per giunta Stati abbastanzi ricchi e civilizzati. Cittadini greci, italiani, polacchi, francesi, danesi, jugoslavi, ungheresi, russi, cecoslovacchi ecc.

 

Questo vale per gli esempi da te citati, ma per i miei?

 

Inglesi in Nordamerica e Spagnoli in Sudamerica non si sono "lavati i panni sporchi a casa propria"

 

Sono arrivati e hanno spazzato via due intere civiltà.

 

 

Inoltre, quando pensiamo ai cambogiani di Pol Pot, ai Russi di Stalin, ai giovani turchi e ai tutsi, li vediamo come gente tutto sommato ignorante, superstiziosa, povera ... contadini della steppa, pescatori del Mekong, cacciatori di antilopi.

 

Invece il capitano delle SS è laureato all'università, ha viaggiato a Parigi e a Londra, conosce Goethe e Schelling, apprezza la musica classica, indossa abiti raffinati e alla moda, conosce cinque lingue e suona il violino meglio di te.

 

 

Questa differenza tra le culture e le estrazioni sociali dei carnefici crea un notevole turbamento.

 

Che sia inquietante è sicuro, ma non esiste nessun nesso tra la cultura di una persona e la sua etica di comportamento.

Il Nazionalsocialismo ne è la prova tangibile.


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Lady Lyanna
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Lady Lyanna
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Inviato il 29 gennaio 2008 19:34

Non so ma io continuo a vedere una differenza immensa tra i turchi che ammazzano gli armeni o gli americani gli indiani. Se sei in guerra, se stai facendo una campagna di conquista, se stai affrontando una rivoluzione è normale che ammazzi i tuoi nemici. Se lo fai in una guerra di 10 anni o in una strage di un giorno per me poco cambia.

Con l'olocausto è stato completamente diverso. Si è annientata la dignità umana.


Lady delle Gocciole Extra Dark


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