per non dimenticare :wacko:
questa sera sono stata ad ascoltare la testimonianza di Hannah Weiss una italiana sopravissuta ad Auschwitz
mi unisco, e mantengo vivo il ricordo :singing:
Primo Levi
Se questo è un uomo
“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.”
Anch'io mi unisco al ricordo :singing:
Mi unisco al ricordo e suggerisco per l'occasione la visione di Schindler's list, trovo sia il film meglio riuscito sull'argomento.
:singing:
per non dimenticare è vero, ma per non dimenticare tutti quelloi che sono stati vittime della barbarie nazista.
quest'anno la giornata della memoria è dedicata a Rom e Sinti.
credo ce ne sia bisogno
per non dimenticare è vero, ma per non dimenticare tutti quelloi che sono stati vittime della barbarie nazista.
quest'anno la giornata della memoria è dedicata a Rom e Sinti.
credo ce ne sia bisogno
Hai ragione, mi ha stupito scoprire quanto poco si sappia di queste cose "collegate", nonostante la necessità di non dimenticare... forse sarò pessimista a pensare che sia tutto apparenza ormai, ma voglio sperare di no... :singing:
nonostante la necessità di non dimenticare... forse sarò pessimista a pensare che sia tutto apparenza ormai, ma voglio sperare di no... :singing:
in che senso?
Intendo il timore che sia tutta apparenza mediatica, film, programmi e servizi strappalacrime nei giorni vicini al giorno della memoria... molte emozioni e pochi fatti, è questo il timore: che tra 50 anni si dica "non mi ricordo cos'è accaduto, ma so che era brutto" :singing: non so se mi sono spiegato, insomma... se veramente fosse il giorno della memoria, a mio avviso, dovrebbero abbondare i resoconti più storici possibili e più conoscenza su cose accessorie tipo Rom, Bayer, portatori di handicap, e porre seri dubbi sul revisionismo che cerca di negare tali avvenimenti (per quanto non sia d'accordo cmq a considerarlo "reato") ^_^
Intendo il timore che sia tutta apparenza mediatica, film, programmi e servizi strappalacrime nei giorni vicini al giorno della memoria... molte emozioni e pochi fatti, è questo il timore: che tra 50 anni si dica "non mi ricordo cos'è accaduto, ma so che era brutto" :singing: non so se mi sono spiegato, insomma... se veramente fosse il giorno della memoria, a mio avviso, dovrebbero abbondare i resoconti più storici possibili e più conoscenza su cose accessorie tipo Rom, Bayer, portatori di handicap, e porre seri dubbi sul revisionismo che cerca di negare tali avvenimenti (per quanto non sia d'accordo cmq a considerarlo "reato") ^_^
capisco quello che intendi però al di là della televisione nella realtà se vuoi in questoperiodo puoi ascoltare in vari posti dei testimoni che raccontano con grande dignità le cose che hanno vissuto. Non puoi fare a meno di piangere ma non è un effetto voluto.. io ho 26 anni e nella mia vita ne ho ascoltate due. Qualche giorno fa Hannah Weiss sopravvissuta ad Aushwitz e 4 anni fa Liliana Segre anche lei sopravvissuta ad Aushwitz. Dopo 4 anni mi ricordo ancora le esatte parle che ha detto io credo che non potrò dimenticare neanche fra 50 anni.
questa è una parte delle sua testimonianza http://www.presentepassato.it/Dossier/Guer..._intervento.htm
questo è parte di un articolo apparso venerdi sulla Repubblica di Liliana Segre:
Auscwitz non si cancella: ti lavora dentro, sempre. Stai 45 anni senza poterne parlare poi decidi che devi testimoniare prima che sia troppo tardi. Cominci timidamente, non sai se troverai le parole per dirlo, non sai se urlerai, se piangerai davanti a ragazzi sconosciuti che non conoscono la storia e tu devi parlare, della storia che hai vissuto, di quelli che non sono tornati a raccontare.
Vuoi parlare del male assoluto, banale nell sua crudeltà, vuoi descrivere il tuo stupore davanti a quel male. Vuoi raccontare i luoghi , i colori, gli odori, vuoi dare voce a chi non ce l'ha. Ma vuoi anche insegnare a resistere, a scegliere la vita, a non essere indifferenti, vuoi che il tuo raccointo testimonianza sia di vita e non di morte.
(....)
parlo a lungo e alla fine spero sempre che almeno 1 o 2, fra le centinaia di studenti che mi ascoltano ogni volta, diventino "candele della memoria", Se non avessi questa speranza avrei smesso di testimoniare. Ricevo una quantità impressionante di lettere dai ragazzi che mi hanno ascoltato, mi scrivono e mi promettono di non dimenticare. Voglio e devo crederlo, se non sarà così vorrà dire che avevbano ragione i nostri aguzzini che ci ripetevanoi sempre" Morirete tutti ma se per caso qualcuno tornerà e racconterà, nessuno gli crederà".
(...)
Io devo sperare con tutte le mie forze che nonostante negazionisti e razzisti, ùLa Shoah venga insegnata come monito alle future generazioni per un mondo costruito su basi di fratellanza e non di odio.
(...)
Ma finiti i testimoni che cosa resterà della memoria della Shoah? Rresteranno fotografie, documentari, filmati, ricerche storiche, libri, registrazioni delle nostrew storie, saggi e considerazionei di psicololgi, filosofi, teologi...ma senza di noi scenderà un grande silenzio.
Allora tutto sarà possibile.
capisco quello che intendi però al di là della televisione nella realtà se vuoi in questoperiodo puoi ascoltare in vari posti dei testimoni che raccontano con grande dignità le cose che hanno vissuto. Non puoi fare a meno di piangere ma non è un effetto voluto.. io ho 26 anni e nella mia vita ne ho ascoltate due. Qualche giorno fa Hannah Weiss sopravvissuta ad Aushwitz e 4 anni fa Liliana Segre anche lei sopravvissuta ad Aushwitz. Dopo 4 anni mi ricordo ancora le esatte parle che ha detto io credo che non potrò dimenticare neanche fra 50 anni.
per carità, anche io non posso fare a meno di piangere, te l'ho detto, è solo un timore, sono contentissimo di sapere che è infondanto... :mellow:
Secondo me il timore non è infondato. Quando non ci saranno più superstiti, o magari qualche decennio più in là, si aprirà la danza dei se e dei ma, il fatto verrà relegato ai libri di storia e la notizia diventerà uno dei tanti miti che non si sa se sono veri o meno, o quanto siano veri.
Del resto, gli indiani sono buoni o cattivi? :mellow:
Sarò controcorrente, ma queste iniziative pregne di retorica mi hanno sempre infastidito. Da un lato danno una percezione sbagliata della storia, dal momento che se dovesse apparire un nuovo Hitler, difficilmente si presenterà come quello vecchio, in modo che possiamo riconoscerlo. Per converso la natura umana è sempre la stessa: cosa faremmo noi, in uno stato totalitario?
Rischieremo forse la nostra famiglia, la nostra salute fisica per opporci ad atti crudeli di ingiustizia?
Non sprechiamo la pietà per i morti, a loro non serve a nulla. Bisognerebbe, invece, cercare di vivere seguendo certi principi. Ma la gente è abituata a scendere a compromessi, sempre. Tornando in topic, nonostante gli sdegni e le giornate per la memoria, stiamo accogliendo in Europa uno stato, La Turchia, che ha ucciso un milione e mezzo di Armeni agli inizi del 900. Ci sono evidentemente eccidi di serie A e B
stiamo accogliendo in Europa uno stato, La Turchia, che ha ucciso un milione e mezzo di Armeni agli inizi del 900. Ci sono evidentemente eccidi di serie A e B
quoto
Tornando in topic, nonostante gli sdegni e le giornate per la memoria, stiamo accogliendo in Europa uno stato, La Turchia, che ha ucciso un milione e mezzo di Armeni agli inizi del 900. Ci sono evidentemente eccidi di serie A e B
La Germania è tra gli stati fondatori dell'Europa unita.
Non è tanto l'aver commesso eccidi, quanto l'aver imparato dagli errori del passato.