provo a dire la mia.
Io ho letto solamente il ciclo di shannara, ma l'ho letto tutto.
La spada di Shannara è molto bello, anche se troppo vicino per stile e intreccio al Signore degli anelli.
Nei libri successivi del primo Ciclo di Shannara Brooks si affranca del tutto dal modello, e scondo me matura anche nello stile e nella gestione della storia, sapendoti tenere sempre col fiato sospeso!
Il secondo ciclo di Shannara (Gli Eredi di Shannara, Il druido, la Regina degli Elfi e i Talismani) è secondo me il ciclo migliore. A me è piaciuto moltissimo!
Godibile il primo re di Shannara, preludio al ciclo, ma solo DOPO aver letto almeno ciclo.
ho trovato invece deludenti sinceramente i nuovi due cicli. Meglio cmq il viaggio della Jerle shannara che tutto sommato "salvo"! sono daccordo cmq che vadano necessariamente letti "di fila"
Quelli che più mi son piaciuti sono quelli del Viaggio della Jerle Shannara...
I migliori, almeno per me.
Scusate per tutto quello che sto per dire, vorrei solo sapere di più su Brooks e capire se le mie prime impressioni sono motivate o meno. Vorrei che qualcuno di voi riuscisse a convincermi che leggere le opere di Brooks non è una perdita di tempo.
Scusate la schiettezza, ma la mia prima esperienza con la trilogia di Shannara, come avrete capito, non è andata a buon fine e anche se molti mi avessero parlato bene del ciclo e dell'autore non sono riuscito ad andare oltre il primo libro. "La spada di shannara" l'ho finito esclusivamente per sapere fin dove si può arrivare a copiare un libro senza essere accusati di plagio e ho scoperto che si può fare parecchia strada in tal senso, ma più di questo non sono riuscito ad ottenere e dubito che il piacere della lettura mi sia stato rovinato esclusivamente dagli innumerevoli "spunti" presi dal SdA. Meglio essere sinceri, no?
Qualche anno fa ho letto "On writing" in cui Stephen King rivelava di non essersi messo subito a lavorare ad un fantasy perchè secondo lui il libro che avrebbe scritto sarebbe stata una brutta copia del SdA...lo ringrazio di questo e dei libri del ciclo "La torre Nera".
Peccato che tale saggezza non sia patrimonio di Brooks, almeno per quanto riguarda il primo libro di "Shannara"...
Dopo i post che ho letto, però, nel setire le innumerevoli parole di elogio per gli altri libri di Brooks, andrò in biblioteca e inizierò la lettura del resto della trilogia sperando di potermi ricredere. " />" />" />
Vorrei che qualcuno di voi riuscisse a convincermi che leggere le opere di Brooks non è una perdita di tempo.
Io non ci penso neanche, personalmente ritengo Brooks uno dei peggiori autori fantasy mai letti, al pari di Holdstock e della Zimmer Bradley
Dopo i post che ho letto, però, nel setire le innumerevoli parole di elogio per gli altri libri di Brooks, andrò in biblioteca e inizierò la lettura del resto della trilogia sperando di potermi ricredere. " />" />" />
IMHO lascia stare, La spada ecc. sarà un plagio clamoroso ma almeno è un bel libro, il 2° è decisamente brutto, il 3° appena appena leggibile
Il problema è che le altre saghe di Brooks che ho iniziato, e che mai finirò, Landover e il Verbo e il Vuoto, sono decisamente peggio
Se non ti è piaciuta la prima trilogia è inutile che continui: peggiora decisamente. E poi letto uno letti tutti, se conosci un libro appena iniziati gli altri sai già come procede, chi vivrà, chi morirà...
Per me comunque non sono stati una completa perdita di tempo: mi sono serviti per prenderci spunti per le avventure di D&D, vista la quantità di disgrazie incredibile che capita ai personaggi ">
Qualcuno di buona volontà scriverebbe in dettaglio quanto Brooks avrebbe attinto da Tolkien?
Perchè a me le accuse di plagio sembrano esagerate, senza contare che lo stile è completamente differente- es. Brooks punta tutto sull'introspezione psicologica, Tolkien direi di no.
oddio, la spada di shannara non serve chiedere dove si vedrebbe il plagio, è tutto uguale!!!!!!!!!
c'è la compagnia dell'anello (a no, è una spada) e tutto il resto.....
camba un po' lo stile (peggiora rispetto al sda a mio avviso), ma per il resto è identico.
concordo su tutto quello scritto negli ultimi post.
ciao
EDIT: giusto per rendere l'idea:
questa può essere la storia del signore degli anelli e de la spada di shannara...un protagonista semplice, appartenente ad una piccola e tranquilla comunità, si scopre involontario eroe di un'avventura in cui, spinto da un alto e sapiente mago, deve distruggere un lontano e potente Signore Oscuro. Preziosi artifatti magici saranno necessari all'eroe per compiere la sua impresa, accompagnato da fedeli amici e inseguito dai terribili mostri che il Signore Oscuro ha posto sulle sue tracce. Un gruppo di compagni appartenenti alle razze affiancherà l'eroe nella sua impresa impossibile.
vero che anche altre opere (e mi viene in mente la belgariad di eddings) possono somigliare come struttura di base
a questa descrizione, ma in shannara è l'insieme del libro che secondo me risulta simile in maniera imbarazzante
Personalmente ho letto tutto Brooks a parte mezzo Landover che veramente non mi è piaciuto!
Trovo che sì, come dite voi, la prima saga ricalchi il signore degli anelli ma credo anche che sia proprio "tipico" del fantasy la struttura dell'eroe per caso e la lotta del bene contro il male.
Di sicuro comunque Brooks non è di certo più introspettivo di Tolkien, Tolkien cerca sempre di descrivere accuratamente i personaggi, i loro conflitti interiori, le loro preoccupazioni.
Ad ogni modo, se, come me, si crede che la struttura della lotta del bene contro il male perpetuata tra un eroe per caso (dotato di buona guida) e un malvagio signore oscuro, siano i TOPOI del racconto fantasy (con creature fantastiche un po' di tutti i tipi), beh, Brooks non è niente male! A me è piaciuto molto le pietre magiche, mi ha anche commossa! Anche il ciclo del Verbo e del Vuoto mi è piaciuto parecchio e in generale, la jerle e l'ultimo druido si difendono abbastanza bene.
... "La spada di shannara" l'ho finito esclusivamente per sapere fin dove si può arrivare a copiare un libro senza essere accusati di plagio e ho scoperto che si può fare parecchia strada in tal senso, ma più di questo non sono riuscito ad ottenere e dubito che il piacere della lettura mi sia stato rovinato esclusivamente dagli innumerevoli "spunti" presi dal SdA. Meglio essere sinceri, no?
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Beh, nella "Spada di Shannara" ci sono sicuramente elementi ridondanti come in tante altre storie del genere Fantasy!
L'eroe di turno accompagnato da un piccolo gruppetto-accozzaglia improbabile, grazie al talismano magico, è in grado di affrontare e battere l'Entità malvagia che rischia di distruggere il Pianeta!
Non dimentichiamoci che il male, nel Fantasy, è la trasposizione magica dell'inquinamento del nostro mondo: il lerciume che avanza e cambia la parte ridente del nostro pianeta! E' chiaro che gran parte del Fantasy sia plagiato da tale visione!
La "Spada di Shannara" rimane un libro importante del mondo di Terry Brooks perchè, anche se, probabilmente, non è il suo primo libro di quella saga infinita, può cmq essere letto per primo e ti immette in quel mondo.. un po' come l'ingresso di un appartamento, già ti fa capire, in linea di massima, l'arredo che ancora dovrai vedere!
Ora sto leggendo la trilogia del "Druido Supremo" che è, in pratica, il seguito del "Viaggio della Jerle Shannara" con i medesimi personaggi principali, e del libro che più mi era piaciuto tra quelli vecchi: "Le Pietre Magiche" con la bella invenzione del Divieto!
Mi piace molto come tipo di scrittura e come fantasia e ritengo Brooks, l'unica vera alternativa a Martin nel mondo Fantasy!
Ciao " />
Il Viaggio della Jerle Shannara, a mio parere, è veramente una saga decisamente sotto gli standard, che onestamente non solo non è che mi abbia convinto, ma mi ha spinto, per quanto fino a quel momento avessi preso tutti i libri della saga di Shannara, a non prendere la saga successiva, e, fino a ora, a non leggerla.Personalmente ho letto tutto Brooks a parte mezzo Landover che veramente non mi è piaciuto
Non è solo la lotta bene contro male, ma la "struttura" stessa: a memoria, nove sono in Tolkien, nove in Brooks; il protagonista è "arruolato" in modi analoghi; ecc. Avevo trovato una lista di analogie, purtroppo non so dove sia finita, ed effettivamente si vedeva come la struttura di fondo fosse, se non identica, estremamente simile.Trovo che sì, come dite voi, la prima saga ricalchi il signore degli anelli ma credo anche che sia proprio "tipico" del fantasy la struttura dell'eroe per caso e la lotta del bene contro il male
Dipende dall'autore, non in tutti è cosí; Tolkien, per portare un esempio, non ha inserito né creato il male per simboleggiare simili cose.Non dimentichiamoci che il male, nel Fantasy, è la trasposizione magica dell'inquinamento del nostro mondo: il lerciume che avanza e cambia la parte ridente del nostro pianeta! E' chiaro che gran parte del Fantasy sia plagiato da tale visione
Ti consiglio, due su tutti, Gemmel e la De Mari (L'Ultimo Elfo e L'Ultimo Orco); eventualente, anche la Furey " />Mi piace molto come tipo di scrittura e come fantasia e ritengo Brooks, l'unica vera alternativa a Martin nel mondo Fantasy
Avevo trovato una lista di analogie, purtroppo non so dove sia finita, ed effettivamente si vedeva come la struttura di fondo fosse, se non identica, estremamente simile.
Qualcuno di buona volontà scriverebbe in dettaglio quanto Brooks avrebbe attinto da Tolkien?
Perchè a me le accuse di plagio sembrano esagerate, senza contare che lo stile è completamente differente- es. Brooks punta tutto sull'introspezione psicologica, Tolkien direi di no.
Se vuoi posso aggiungere qualche somiglianza fin troppo imbarazzante....l'incontro tra i personaggi principali in una taverna, il fatto che all'inizio uno di essi viene scambiato per un cattivo (Granpasso - Allanon), la fuga miracolosa dal villaggio di partenza proprio prima dell'arrivo dei veri cattivi. Il protagonista principale che viene diviso dal resto della compagnia e sicuramente ne sto dimenticando molte altre. Ma su tutto c'è il colpo di genio:
ricordate ciò che succede davanti alle porte di Moria nel SdA? La bestia marina che esce dall'acqua e aggancia Frodo con i tentacoli e cerca di portarlo in fondo al lago? C'è anche nel film per chi avesse letto il libro tanto tempo fa........
Togliete la compagnia dell'anello, mettete la compagnia della spada e la scena è identica!!!!!
Ps
Spero di aver risposto adeguatamente, anche se qualcosa la dimentico perchè ormai quei due libri nella mia mente sono un unico intreccio.
Per quanto riguarda l'introspezione psicologica. Tolkien da una lunghezza a tutti, figuriamoci a Brooks. Grazie alla sua bravura, i personaggi che mette in scena non sono una accozzaglia improbabile come capita spesso di pensare leggendo altri romanzi. Leggendo il SdA non mi mai passato per la mente di dire "sono finti", "non hanno carattere" o cose del genere. E il bello che l'introspezione non è diretta, frutto di pensieri del personaggio che si rincorrono sulle pagine, ma di dialoghi e descrizioni (il capitolo che parla di Gandalf e pipino prima della battagli a Minas Tirith è stupendo)
Per fare un giusto confronto con Brooks leggete un capitolo a testa e la differenza si nota subito. Per Tolkien propongo il capitolo della festa di Bilbo, così non siete distratti dalle avventure che si snodano nei capitoli successivi, per Brooks fate voi, scegliete la parte che vi ha colpito di più
Questione di gusti.
Del cerebrale Tolkien personalmente apprezzo più l'abilità di costruttore di universi che di creatore di personaggi; Samwise, Gollum, Aragorn, Gandalf e tanti personaggi minori (Denethor, ad esempio, a me è rimasto particolarmente impresso) hanno un buon livello di approfondimento psicologico ma leggendo non mi è capitato di immedesimarmi in loro, come invece mi è successo con tanti personaggi di Shannara, compresi quelli dei cicli che mi sono piaciuti di meno (uno per tutti Ahren Elessedil nella poco entusiasmante trilogia del viaggio).
Sono d'accordo parzialmente!... Grazie alla sua bravura, i personaggi che mette in scena non sono una accozzaglia improbabile come capita spesso di pensare leggendo altri romanzi. Leggendo il SdA non mi mai passato per la mente di dire "sono finti", "non hanno carattere" o cose del genere. E il bello che l'introspezione non è diretta, frutto di pensieri del personaggio che si rincorrono sulle pagine, ma di dialoghi e descrizioni (il capitolo che parla di Gandalf e pipino prima della battagli a Minas Tirith è stupendo)
La Compagnia dell'Anello è costituita da compagni improbabili e non personaggi improbabili.
Nel senso che si tratta sempre di personaggi di spessore individuale, ma di cui è difficile intravedere un affiatamento futuro.. elemento fondamentale di vittoria di squadra.
Per la Compagnia d.A. un Nano viene affiancato ad un Elfo. Le due razze di cui fanno parte, si detestano, ma il momento li costringe ad unirsi contro un Nemico comune.
Le loro capacità e quelle di Aragorn sono da subito fuori discussioni, ma per gli Hobbit.. essi divengono eroi per caso grazie ad un carattere scoperto strada facendo!!
Anche in Shannara si costituiscono gruppi di compagni improbabili dove molti personaggi scoprono le loro qualità nel momento del bisogno!
Anche in Dragonlance è la stessa cosa.. e in altre saghe!
L'elemento è ricorrente!
E anche nelle nostre "Cronache", prima o poi, il Nemico Comune (gli Estranei) metterà tutti quanti in condizione di fare "Fronte Comune"!!
Per fare un giusto confronto con Brooks leggete un capitolo a testa e la differenza si nota subito. Per Tolkien propongo il capitolo della festa di Bilbo, così non siete distratti dalle avventure che si snodano nei capitoli successivi, per Brooks fate voi, scegliete la parte che vi ha colpito di più
Penso sia riduttivo per Brooks, fare un confronto con Tolkien al solo scopo di stabilire chi sia più bravo tra i due o quanta differenza tecnica-di scrittura e narrativa c'è!
Tolkien è il padre fondatore del Fantasy ed ha creato un altro mondo (la Terra di Mezzo) con una propria grammatica nei linguaggi, nella scelta dei nomi che sono composti da parole che assumono un significato etimologico !
C'è tutta una cultura dietro al lavoro di 40-50 anni di Tolkien!
E' impossibile un confronto sulla bravura tra lui e chiunque altro!
Ciao " />
Tolkien è il padre fondatore del Fantasy ed ha creato un altro mondo (la Terra di Mezzo) con una propria grammatica nei linguaggi, nella scelta dei nomi che sono composti da parole che assumono un significato etimologico !
C'è tutta una cultura dietro al lavoro di 40-50 anni di Tolkien!
E' impossibile un confronto sulla bravura tra lui e chiunque altro!
Ciao
Io ho letto per la prima volta il SdA alle medie senza sapere tutto il lavoro etimologico che c'era dietro, basandomi esclusivamente sulla storia e su come veniva narrata.
Lo stesso faccio adesso che ho vent'anni.
Se uno scrittore è capace di dare più livelli di lettura alla sua opera, è un bene per lui, perchè rileggendo più volte le stesse pagine si scopriranno rimandi che ad una lettura precedente erano sfuggiti che affascineranno di più il lettore. Prima, però, deve riuscire a dare un senso al livello più basso e comunicativo e poi passare agli altri. Non ha senso dare ad un romanzo scritto male tanti significati quando non si riesce a terminarlo.
La frase
non ha lo scopo di vedere chi è più bravo tra i due autori, ma di ricordare a chi non li avesse presenti i due stili molto diversi d'introspezione di cui si parlava prima. E' chiaro che entrambi sono molto validi e presentano sia pro che contro e sta alla bravura dell'autore gestirli.Per fare un giusto confronto con Brooks leggete un capitolo a testa e la differenza si nota subito. Per Tolkien propongo il capitolo della festa di Bilbo, così non siete distratti dalle avventure che si snodano nei capitoli successivi, per Brooks fate voi, scegliete la parte che vi ha colpito di più
Per il resto vige sempre la regola "De gustibus non disputandum est", perciò ogni cosa è solo una piccolissima opinione... " />" />" />
riesumo iltopic perchè mi serve un suggerimento: ho trovato La spada di Shannara prima edizione del 1978, senza sovracoperta ma con poster all'interno intatto. Quale sarebbe un prezzo "onesto" per venderlo?