Entra Registrati
Martin: un fantasy "per adulti"?
di Lord Beric
creato il 03 marzo 2006

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
Y
Yaenrhys
Confratello
Utente
2902 messaggi
Yaenrhys
Confratello

Y

Utente
2902 messaggi
Inviato il 03 marzo 2006 16:36

Secondo me è troppo soggettivo.

Dipende da quanto è già  scantato il bimbo, da quanto sa, dal modo con cui si rapporta con gli altri e col mondo...

 

Forse, -forse-, dodici anni sono un po' pochi, ma a 14 penso già  si possa leggere senza problemi (e parecchi utenti relativamente giovani del forum lo dimostrano).

Che poi a quell'età  la gente sia affascinata nella stragrande maggioranza dei casi solo dalle amiche, dal morosino, da Duncan di non-so-quale-gruppo e da 3msc (oh, perbacco, 3msc affascina me anche adesso) è un altro discorso.


G
Gris Latifoglie
Confratello
Utente
100 messaggi
Gris Latifoglie
Confratello

G

Utente
100 messaggi
Inviato il 03 marzo 2006 17:24

Gris non puoi non aver letto i primi libri!! Sono i migliori  imho!! Devi procurarteli!!!

 

No problem, Bry! ^_^

 

Ho letto A Game of Throne, solo che non sono partita in ordine...

 

1. Il Regno dei Lupi;

2. Tempesta di Spade;

3. La Regina dei Draghi;

4. Il Trono di Spade;

5. Il Grande Inverno;

6. I Fiumi della Guerra;

7. Il Portale delle Tenebre.

^_^^_^^_^

^_^^_^^_^

 

Lo so, mi sono persa tutti i colpi di scena, o quasi dei primi cinque libri, però il contenuto è arrivato comunque!

Non riesco mai a leggere una saga nell'ordine giusto! ^_^

^_^


S
Ser Loras Tyrell
Confratello
Utente
5543 messaggi
Ser Loras Tyrell
Confratello

S

Utente
5543 messaggi
Inviato il 03 marzo 2006 18:24
i credo che a 12 13 anni neppure tolkien possa percepito appieno anche se per motivi differenti,come qualcuna ha già  detto si possono percepire gli ovvi temi principali ma non le sfacettature,anche tolkien secondo me andrebbe letto dai 15 anni in sù! ^_^

Mah,non son convinto.Lo hobbit è nato proprio come favola ad esempio...

Ponendo troppi paletti secondo me si impedisce ad un ragazzo di maturare tramite la lettura ^_^

 

 

^_^


A
Algor
Confratello
Utente
619 messaggi
Algor
Confratello

A

Utente
619 messaggi
Inviato il 03 marzo 2006 20:31

Martin personalmente avrei potuto leggerlo anche a 13 anni, ma ritengo che per certi contenuti sia meglio un età  leggermente superiore : 15-16.

 

Tolkien ? Consigliatissimo anche a 10 anni, perchè secondo me è altamente educativo e istruttivo.


T
Tati
Confratello
Utente
1052 messaggi
Tati
Confratello

T

Utente
1052 messaggi
Inviato il 03 marzo 2006 21:24

Ho iniziato a leggere Martin poco prima della nascita di questo sito.... e le tematiche erano talmente a tinte forti da lasciarmi più volte spiazzata!

Far leggere le Cronache ad un ragazzino al di sotto dei 16 anni, a mio parere, significa segnarlo a vita. Le vicende, le tematiche, i contenuti e tutti gli annessi e i connessi di questa fantastica saga, difficilmente sono recepibili in un adolescente, così come sono recepiti in un lettore più adulto. ^_^

Tiz ^_^


S
Soulforged
Confratello
Utente
12 messaggi
Soulforged
Confratello

S

Utente
12 messaggi
Inviato il 03 marzo 2006 21:52

bè, io ho letto tutta la serie (fino a il portale delle tenebre) l'estate scorsa e avevo 13 anni

sinceramente, non mi sono traumatizzato :D e penso di aver capito """perfettamente""" (senza presunzione) la storia e vicende varie

Non so quanti anni voi abbiate, ma non penso che ci voglia una laurea in filosofia per comprendere l'arcano e oscuro significato di questa serie

Scene violente? non più di un qualsiasi film di azione/horror/storico o commedia

Scene "hard"? non penso che si blocchi la crescita a leggere cose del genere ^_^

 

io dico che le cronache possono essere lette benissimo da un tredicenne, anche dodicenne (ovviamente con un minimo di maturità , ma molti ne hanno da vendere)

 

ciao a tutti ^_^^_^;)


G
Gris Latifoglie
Confratello
Utente
100 messaggi
Gris Latifoglie
Confratello

G

Utente
100 messaggi
Inviato il 03 marzo 2006 22:03

Ribadisco: 13 anni, un po' di maturità  e un pizzico di logica e le Cronache sono una leccornia.

 

Però, Tati, non so quanti anni ha tu, ma io non ne ho 16 e non mi sento affatto segnata a vita. Scene di violenza o sesso non sono certo traumatiche per un ragazzo medio di 13-15 anni, a meno che non sia molto sensibile o assai ingenuo (nessun riferimento a nessuno!).

 

Ciao! ^_^


L
Lewyn Martell
Confratello
Utente
2461 messaggi
Lewyn Martell
Confratello

L

Utente
2461 messaggi
Inviato il 03 marzo 2006 22:59

Penso che dipenda da persona a persona: si può essere traumatizzati a 30 anni e non a 12; dipende dalla maturità  di ognuno..


K
kindra
Confratello
Utente
1911 messaggi
kindra
Confratello

K

Utente
1911 messaggi
Inviato il 04 marzo 2006 19:32
Non riesco mai a leggere una saga nell'ordine giusto! 

 

Visto che ormai frequenti la barriera, la prossima volta prova a dare uno sguardo qui:

http://www.labarriera.net/forum/index.php?showtopic=4504

 

(va bene, mi sto facendo pubblicità  da sola, ma un po' di vanità  sarà  concessa, no? ^_^ )

 

Penso che dipenda da persona a persona: si può essere traumatizzati a 30 anni e non a 12; dipende dalla maturità  di ognuno..

 

Quoto in pieno. A dodici anni io sarei stata... no, non credo traumatizzata, penso disgustata, e avrei probabilmente interrotto la lettura.

Io valuterei se far leggere o no Martin ad un dodicenne in base a cosa ha già  letto.


K
kit
Confratello
Utente
369 messaggi
kit
Confratello

K

Utente
369 messaggi
Inviato il 05 marzo 2006 15:17

allora, io quando ho iniziato a leggere le cronache stavo per compiere 15 anni...

secondo me non è affatto una questione di sesso o violenza per i motivi gia detti da gris latifoglie e da soulforged, e neanche una questione di "è diseducativo" perchè non mi sembra i ragazzini siano così convinti che il buono vince sempre e non hanno neanche bisogno di sentirselo dire, insomma non sono stupidi, sono capaci di rielaborare quello che sentano e vedono in modo sensato e secondo me non hanno bisogno solo dei classici fantasy...non credo che dovrebbe esistere un limite di età  per leggere un libro, i libri per i ragazzini soprattutto ma anche per i bambini non dovrebbero essere accuratamente selezionati dagli adulti a seconda di ciò che è educativo e ciò che non lo è...(a parte che penso che i libri realmente diseducativi siano molto pochi)questo tipo di selezione sarebbe solo una limitazione alle situazioni,ai messaggi,alle vicende che un ragazzino potrebbe apprezzare in un libro.sì, una limitazione.

con questo non sto dicendo che siano inutili i consigli di genitori, amici, librai...infatti secondo me il punto è un altro, è una questione di apprezzamento dell'opera.cioè, più si è maturi più la si apprezza e ci si colgono molte più cose.per esmpio, io a 10 anni circa avevo letto un libro, della mondadori junior mi sembra, su una ragazza che veniva violentata dal suo patrigno.per averlo capito l'ho capito, ma poi l'ho riletto 3-4 anni dopo che ho colto molto di più la gravità  della situazione descritta, un sacco di particolari, la psicologia del personaggio che era più grande di me, ed effettivamente mi è piaciuto di più, anche perchè più sei grande più puoi fare confronti con la tua esperienza personale e riconoscerti in avvenimenti ecc...quindi in definitiva il consiglio della copertina era sensato(da12anni in su)ma non è che per non averlo seeguito sn rimasta traumatizzata, e il libro cmq mi è piaciuto molto lo stesso, anzi mi ha lasciato qualcosa, è stato "utile".solo che a leggerlo più tardi era meglio.

per questo secondo me a 13 si può benissimo leggere le cronache, ma andando avanti con gli anni si apprezzano meglio.probabilmente se le rileggessi fra qualche anno coglierei ancora più cose e mi piacerebbero di più!ma per me a 15 anni è andato benissimo!fine, ciao a tutti ^_^


A
Algor
Confratello
Utente
619 messaggi
Algor
Confratello

A

Utente
619 messaggi
Inviato il 05 marzo 2006 15:18

Nota bene : secondo me per certe tematiche un ragazzo si scandalizza meno di una ragazza, e ciò porterebbe a due diverse soglie d'età .


L
Lilo
Confratello
Utente
22 messaggi
Lilo
Confratello

L

Utente
22 messaggi
Inviato il 05 marzo 2006 16:40

Con estrema calma ho letto tutto ciò che avete scritto, e se vi va potrete leggere anche la mia opinione su un argomento ESTREMAMENTE interessante, per me in particolare, che amo occuparmi di educazione e letteratura adolescenziale.

 

Ammesso come più o meno tutti hanno esposto, che non è possibile generalizzare e che molto dipende dalla maturità  psicoaffettiva del lettore, ci sono alcune cose su cui potremmo riflettere insieme.

 

Punto primo: gli studi affermano che negli ultimi anni, l'adolescenza tende contemporaneamente ad iniziare prima e terminare dopo, nel senso che si evidenziano atteggiamenti comuni ormai dai 10 ai 20 e oltre anni. Si sposta l'età  delle prime volte (cotta, bacio ecc) e si sposta l'età  della comprensione della responsabilità  nel confronti di se stessi e degli altri (posticipata, questa). Quindi, a mio parere, chi come me ha più di vent'anni non può riferirsi ai tredici anni di quando li aveva lui, perché i 13 anni di adesso sono diversi.

 

Punto secondo: ammesso che leggere è una cosa educativa e splendida, a volte può essere anche deleteria. Crea un estraniarsi dalla realtà  che deve essere gestito consapevolmente. Un esempio: li conoscete anche voi quei bambini che vorrebbero urlare ACCIO e che una cosa gli arrivasse, e provano a renderla reale? O quelli che finito Eragon continuano a fantasticare sui draghi e poi non riescono più a rapportarsi ad una realtà  in cui i draghi non esistono? Allora, va certo bene lavorare di fantasia, ma non troppo. Per questo le saghe sono un pericolo in un certo senso, prolungando l'esposizione ad una soddisfazione inconscia rispetto a un soggetto unico. Quando un libro ha un eroe che inizia e finisce, proietto le ansie, le risolvo e soddisfo. Quando un eroe prosegue, non risolvo niente. Tanto più se quell'eroe muore, o scompare misteriosamente o altro, ciò si ripercuote da qualche parte. E' per questo che a volte ci troviamo scontenti leggendo Martin, perché una parte di noi vorrebbe un "finale†diverso.

E' vero che vediamo le bombe e le pornostar, ma non le vediamo veramente. La nostra quotidianità  è fatta di altro. Di colazioni e compiti, di docce e sport… Il libro ha a che fare con quotidianità , ma deve essere supportato, ribadisco a mio avviso, dalla consapevolezza che esiste un'altra quotidianità . Va bene perdersi, ma sapendo che ci si sta perdendo. E forse troppo presto non ci se ne rende conto… e a volte anche più in là  con gli anni…

 

Punto terzo: Martin è un'analogia, non ricordo chi di voi l'ha detto. Per me è verissimo. E' un'analogia esistenziale, nel senso che tocca gli eventi fondamentali della vita, della psicologia umana, degli smarrimenti e degli errori. Capiamoli, queste cose. Quando un personaggio muore, muore. Chi di voi ha avuto esperienza della morte di un familiare, può capire in modo diverso rispetto a chi ha avuto esperienza della morte via tv. E quindi, può anche capire in modo diverso cosa significa uccidere, lasciar morire, porre le condizioni perché qualcuno muoia, finire per pietà , vivere la morte in modo simbolico, vivere la morte in modo pubblico e privato, pensare alla morte, rivivere la morte di una persona cara, conoscere una promessa in punto di morte, non vedere la morte, rivedere un corpo… Potrei continuare all'infinito. Allora sì che si può creare un contatto tra l'esperienza della persona e il libro, altrimenti è un sollazzo passeggero. Oppure ragioniamo sul sesso in Martin, per porre un altro semplice esempio di quante domande esso pone. Nella biblioteca in cui ho lavorato, ho visto dei ragazzini di prima media infiltrarsi nella sezione adulti e aprire Martin a una pagina ben precisa che conoscevano, e leggere in modo "proibito†alcune pagine… ci siamo capiti! Ecco, conoscere come funziona è interessante. Ma come si può capire che cosa significa fare sesso con una persona che non si ama, o con una persona che si ama e nn ricambia, o stare in astinenza da sesso, o cercare nel sesso un figlio, o costringere a fare sesso, o essere costretti a farlo, o rendersi conto che il sesso alimenta la parte maligna della persona, o essere infedeli, o scoprire un tradimento….

 

Questa è la mia posizione, di non trovare semplici risposte con cui catalogare Martin o altri autori, ma continuare a chiedersi se siamo pronti non a leggerlo, ma a far sì che diventi un mezzo con cui confrontarci con il mondo che ci circonda, e con l'Io più profondo, con le nostre paure e le nostre attese. A tredici anni si può leggere Martin? Forse. A venti, si ha il coraggio di confrontarsi con noi stessi grazie a Martin?


Q
Qhorin il Monco.
Confratello
Utente
1234 messaggi
Qhorin il Monco.
Confratello

Q

Utente
1234 messaggi
Inviato il 07 marzo 2006 13:39

Io ho iniziato a leggerle a 17 anni......una buona età ..... ^_^

 

Qhorin :unsure:


A
Alyssa Arryn
Confratello
Utente
1605 messaggi
Alyssa Arryn
Confratello

A

Utente
1605 messaggi
Inviato il 08 marzo 2006 0:47

Davvero bella e profonda l'analisi di Lilo :unsure:

 

Nemmeno io credo che si possano fare generalizzazioni, comunque ritengo le Cronache un romanzo "per adulti", per persone psicologicamente mature indipendentemente dalla loro età  anagrafica.

 

In ogni caso, ricordando i miei tredici anni (probabilmente molto diversi da quelli di chi ha passato quest'età  da poco) non credo che consiglierei le Cronache ad un tredicenne.



Viserion
Sommo Drago Dorato della Confraternita
Guardiani della Notte
7260 messaggi
Viserion
Sommo Drago Dorato della Confraternita



Guardiani della Notte

7260 messaggi
Inviato il 08 marzo 2006 12:51

Con grandissima fatica, ma con altrettanta tenacia ho letto tutta la chat... (troppo, davvero troppo lunga Beric).

Presumendo che la lady sigma fosse Porta, devo dire che è stato un bene che non fossi presente perché probabilmente per partito preso non avrei detto quello che segue.

Penso abbia assolutamente ragione lei. Sottoscrivo per intero quel che ha detto e mi meraviglio della pazienza avuta a tirar avanti un discorso così lungo in mezzo a tesi contrarie un po' surreali (onore al merito di Porta quindi). Dico di lei e non di Khal, perché lei ha espresso esaurientemente il concetto.

E' chiaro che chi ha letto le cronache prima dei 15 o più o meno a quell'età  non riesca a pensare a se stesso/a come ad una persona segnata da questa lettura e difenda una tesi di altro tipo. Penso però che occorre un maggior vissuto per poter comprendere meglio la lettura martiniana e le tematiche affrontate. Per avvicinarsi al linguaggio televiso penso sia da bollino rosso per la maggior parte e da bollino giallo per la parte restante. Non riesco a scorger alcun bollino verde nelle Cronache e questo già  a partire dal prologo del primo libro.

Mi sono sfuggiti alcuni riferimenti nelle risposte fin qui date, vedi quando si parla di manierismo imperante. Sarà  che alle superiori ho fatto ragioneria, ma alcuni tecnicismi da scrittori o aspiranti tali o semplicemnte da ex-liceali proprio li ignoro. :unsure:


Addio Got

4e2873278157328e2f4166b6a679e037.jpg

"Lo scempio ha due teste"

Messaggi
77
Creato
18 anni fa
Ultima Risposta
16 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE