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Caso Quattrocchi
A di Arvin Sloane
creato il 14 gennaio 2006

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jack fortunello
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Inviato il 16 gennaio 2006 23:05

Penso che Quattrocchi abbia voluto mandare ai suoi carnefici un ultimo atto di sfida: conscio che stava per essere ammazzato voleva far vedere loro che non aveva paura, che non temeva la sorte a lui riservata.....

Questo gesto si colloca, secondo me, all'interno di quel filone, tipico dello squadrismo fascista italiano, ma non solo, dove si cantava "me ne frego della morte" e ballate varie e si marciava indossando toppe o accessori che simboleggiavano la morte o scheletri vari....Ora non voglio dire che Quattrocchi sia fascista, ma penso che lui abbia detto parole di sfida abbastanza comuni tra i soldati, quando vogliono dimostrare anche in punto di morte di non avere paura del nemico.....

La sua morte e la sua frase sono state certamente strumentalizzate, basta vedere la celebrità che hanno ora le 2 Simone o gli altri tre italiani catturati con Quattrocchi (tutti e tre sono diventati testimonial politici, anche se a livello locale)....Ora vi pongo delle domande:

Perchè nessuno ha pensato di intitolare una via a Baldoni invece? (la mia è una provocazione)

Perchè gli U. S. A. non fanno chiarezza sul caso Calipari?

Ma soprattutto, per non essere OT chi sa veramente cosa faceva Quattrocchi in Iraq???? Non era una guardia del corpo, ma uno che è andato in Iraq a combattere, conscio del pericolo del mestiere e dei soldi che avrebbe guadagnato....Altro che guardia del corpo...Chiamatelo soldato o mercenario come volete, ma era andato in Iraq a combattere, non certo a difendere qualcuno...


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Mornon
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Inviato il 16 gennaio 2006 23:10
Non era una guardia del corpo, ma uno che è andato in Iraq a combattere, conscio del pericolo del mestiere e dei soldi che avrebbe guadagnato....Altro che guardia del corpo...Chiamatelo soldato o mercenario come volete, ma era andato in Iraq a combattere, non certo a difendere qualcuno

 

Affermazione che si basa su... ? ^_^


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Damien Amfar
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Inviato il 16 gennaio 2006 23:21

Beh, Matte, se non viene vietata nessuna tra due alternative mutualmente esclusive ed esaustive, non c'è motivo per cui non si possa scegliere l'una o l'altra, è puro esercizio di libertà, non è necessario che una delle due venga indicata come migliore a priori.

 

Non trovo che intitolare una piazza a Quattrocchi sia uno scandalo mentre trovo che lo sia dedicare una via ad Arafat o a Stalin (o a Pol Pot, a Pinochet, a Hitler e compagnia cantando).

 

Sul significato della sua frase credo che abbia ben poco senso discuterne nel merito delle sue intenzioni.

Piuttosto l'eco mediatica che ha suscitato e il richiamo all'amor patrio e all'orgoglio nazionale che ad essa è stato attribuito vale già in sè un significato che leggere il suo nome su di una targa potrebbe richiamare. Aldilà delle sue intenzioni.

E non credo sia un fenomeno nuovo, nel corso di tutto il novecento migliaia di onoreficenze, cariche, attestati d'eroismo sono stati attribuiti sull'onda di un "successo" mediatico, basti pensare a Stalin e a Che Guevara, a McCarthy e a Cortes.

 

Non è quindi questione di trovare una rosa di papabili nominativi assolutamente insindacabili (davvero pochi. Ci finiscono i presidenti della repubblica, e anche qui ogni fazione politica avrebbe da ridire, su Scalfaro e Cossiga per esempio; e poi chi altri?) quanto più, come dicevo, decidere chi NON può certo essere preso ad esempio.

 

 

 

 

 

Ciauz ^_^


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xaytar
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Inviato il 16 gennaio 2006 23:31
Per questo credo che intitolare vie e piazze a persone che hanno sostenuto, provocato, tentato o addirittura organizzato omicidi, singoli o di massa, e persecuzioni, siano assolutamente indegni di essere ricordati.

 

ahimè, così dovremmo togliere pure piazza garibaldi...

magari non avrà senso intitolare una via ad arafat qui, ma nel suo paese d'origine sì... di gente che lavora per la propria nazione e fa fuori i nemici ne è pieno il mondo, da garibaldi ad arafat ad hitler, gli eroi esistono solamente da un punto di vista...

 

 

Detto ciò concludo il piccolo ot,e preciso che amici come prima per me lo siam sempre stati,no problemo.La cosa che mi aveva alterato era stata il vedere che t'ostinavi a mettermi in bocca ciò che non avevo detto.Chiarito che non volevi mettermi in bocca niente (e di questo te ne son grato =P) ma che semplicemente non ci si era capiti,per me non c'è veramente nessun problema.Abbiam discusso di temi anche più scottanti,sempre nel massimo rispetto delle opinioni di tutti.Proprio perchè ritengo che dal rispetto possar nascer il confronto,e dal confronto una crescita personale,di problemi non ce ne son veramente.

 

ovviamente, fra ^_^ son d'accordo col tuo post ;)


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jack fortunello
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Inviato il 16 gennaio 2006 23:41

Perchè su Calipari si è saputo tutto?la sua posizione e il suo ruolo erano perfettamente noti mentre sui 4 taliani c'è sempre stata una cortina di mistero... la loro posizione non è mai stata chiarita da nessuno...Nessuno si è mai fatto avanti dicendo: "Queste erano guardie del corpo e lavoravano per noi" o cose del genere....E ti assicuro che non leggo un quotidiano tipo "Liberazione", anche se in Italia tutto ciò che non appartiene a Berlusconi è da lui definito "congiura comunista"...



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 17 gennaio 2006 0:54

Ma perché finiamo sempre a parlare di Berlusconi vs comunisti?

Clima di campagna elettorale? ^_^

 

 

In ogni caso, Michele, mi trovi abbastanza d'accordo nel dire che la targa è stata messa per evocare nelle sue parole (forse travisando, ma probabilmente non lo sapremo mai) un senso di appartenenza all'Italia e di amor patrio...

 

Ora però mi sorge un dubbio... Quanto è legittimo tutto questo? Dal momento che non possiamo sapere quale era il messaggio che Quattrocchi voleva esprimere, è lecito appropriarsene, rimescolarlo a proprio piacimento e poi servirlo per tentare di suscitare una determinata reazione nelle masse?

 

Ale, è vero quello che dici sul relativismo dei concetti di eroe o terrorista, leader o dittatore e via dicendo, ma qui siamo in Italia, e le vie italiano dovrebbero basarsi su un metro di ragionamento e di valori che è il nostro... In Francia trovi via XI novembre, qui IV novembre...

Però non credo nemmeno che ci siano motivi di fondo globali per non dedicare una via ad una persona o ad un avvenimento... Ma qui stiamo divagando in OT...


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
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[George R. R. Martin]

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Inviato il 17 gennaio 2006 12:55
la sua posizione e il suo ruolo erano perfettamente noti mentre sui 4 taliani c'è sempre stata una cortina di mistero... la loro posizione non è mai stata chiarita da nessuno...Nessuno si è mai fatto avanti dicendo: "Queste erano guardie del corpo e lavoravano per noi"

 

A parte che potrebbero esserci motivi aziendali (non so, ipotesi), ricordo male io o il contratto di Quattrocchi era stato fatto vedere?


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Inviato il 17 gennaio 2006 14:10
Ale, è vero quello che dici sul relativismo dei concetti di eroe o terrorista, leader o dittatore e via dicendo, ma qui siamo in Italia, e le vie italiano dovrebbero basarsi su un metro di ragionamento e di valori che è il nostro... In Francia trovi via XI novembre, qui IV novembre...

Però non credo nemmeno che ci siano motivi di fondo globali per non dedicare una via ad una persona o ad un avvenimento... Ma qui stiamo divagando in OT...

 

è quello che volevo dire, come al solito ti spieghi meglio tu ;)

l'appunto era sul fatto che secondo me non è vero che c'è qualcuno di indegno di essere ricordato; al massimo si può mettere il criterio della maggioranza... ma una via dedicata ad arafat nel suo paese penso che sia assolutamente legittima... meno nel nostro, in quanto ci è estraneo, ma sicuramente meglio lui che qualche generale austriaco che in guerra ha fatto fuori degli italiani, seppur meriti una via in austria ^_^ senza contare che la fama può essere anche al contrario: si può avere una via dedicata a garibaldi cosicché il nonno racconti al bambino quello che ha fatto ed una dedicata ad hitler cosicchè il nonno si raccomandi col bambino di non seguire il suo esempio... ma in effetti qui si va in OT, discorsi che alla fine interesseranno una decina di persone attorno a un tavolo a bere birra ^_^


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Inviato il 17 gennaio 2006 22:30

ahimè, così dovremmo togliere pure piazza garibaldi...

magari non avrà senso intitolare una via ad arafat qui, ma nel suo paese d'origine sì... di gente che lavora per la propria nazione e fa fuori i nemici ne è pieno il mondo, da garibaldi ad arafat ad hitler, gli eroi esistono solamente da un punto di vista...

 

 

I soldati non sono omicidi Ale.

 

Che ad Arafat possano intitolare una via in palestina non me ne frega nulla, discorso diverso se lo fanno qui in Italia.

La differenza non è sottile: culturalmente in palestina un certo odio per gli israeliani esiste e non sarebbe poi così strano osannare chi ha organizzato l'entifada; in Italia invece, almeno a quanto io ricordi, la discriminazione per motivi razziali (religiosi, politici etc etc) non è un valore fondante, anzi, il suo rifiuto è il lascito, è ciò che abbiamo imparato dalla seconda guerra mondiale, da cui l'Italia è nata.

Di qui il rifiuto per quello che ha fatto Arafat, ma anche per altri personaggi, in generale tutto quelli che si sono macchiati dei crimini che ho citato. Rimane comunque un'opinione personale e una regola piuttosto soggettiva.

 

 

 

 

 

 

Ciauz ^_^


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Inviato il 18 gennaio 2006 20:40
Non so se sia giusto o no.

Una cosa è certa: Quattrocchi è stato ammazzato due volte, sia da una parte della stampa (vergognosi gli articoli del Manifesto), sia da molti esponenti politici.

Quattrocchi stava facendo il suo lavoro, un lavoro pericoloso. È stato ammazzato a sangue freddo da terroristi assassini. A differenza della Sgrena che nel video ha finto di piangere disperata (mentre in realtà i rapitori la trattavano con deferente cortesia, come ha poi detto in seguito), Quattrocchi è andato al patibolo con non-chalance, fiero e orgoglioso anche quando gli puntavano la pistola alla testa (avete visto il video?).

 

...un grande uomo, che merita il rispetto di tutti. ninja.gif

 

Appena avrò due secondi di tranquillità leggerò bene tutta la discussione , ma mi premva dire che condivido appieno quanto ho quotato .

A mio avviso ci sono tantissimi giornalisti ed inviati che fanno molto bene il loro lavoro , ce ne sono altri che nella spernza di vincere il Pulitzer se ne fregano degli avvertimenti e poi finiscono nei casini e a qualcun altro tocca correre a salvarli (vedi la Sgrena )

Sono molto perplessa su questa guerra, ma sono anche molto perplessa sull'etica di alcuni giornalisti , un conto è fare bene il proprio dovere , un conto è andare a cercarsi le rogne ...

kiottonissimi ^_^

Sanza


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Inviato il 18 gennaio 2006 23:36

La poca chiarezza dipende dal fatto che Quattrocchi ed altri vengono assunti da ditte di ricostruzione rivestendo compiti poco chiari. Ufficialmente queste persone ricoprirebbero la carica di "guardie del corpo" ma la loro posizione, come in questo caso, non è mai stata chiarita...non si sa con che mezzi vigilino sul personale delle ditte che, a loro volta, assumono spesso ex soldati o mercenari di professione.


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Inviato il 18 gennaio 2006 23:43
La poca chiarezza dipende dal fatto che Quattrocchi ed altri vengono assunti da ditte di ricostruzione rivestendo compiti poco chiari. Ufficialmente queste persone ricoprirebbero la carica di "guardie del corpo" ma la loro posizione, come in questo caso, non è mai stata chiarita...non si sa con che mezzi vigilino sul personale delle ditte che, a loro volta, assumono spesso ex soldati o mercenari di professione

 

Non mi pare una gran base per affermare con tale certezza che "Non era una guardia del corpo, ma uno che è andato in Iraq a combattere, conscio del pericolo del mestiere e dei soldi che avrebbe guadagnato....Altro che guardia del corpo...Chiamatelo soldato o mercenario come volete, ma era andato in Iraq a combattere, non certo a difendere qualcuno" :unsure:


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Inviato il 18 gennaio 2006 23:53

figure come queste non rispondono mai a nessuno invece... ed è molto difficile scoprire cosa fanno in realtà....e l'indagine della magistratura italiana in corso è tutt'altro che risolta.

Inoltre la modalità del rapimento e soprattutto i video che li riguardavano erano diversi rispetto a tutti i precedenti.

Documenti relativi al contratto sono venuti alla luce ma la commissione d'indagine su questo argomento non si è ancora pronunciata...

Inoltre il termine "guardia del corpo" è alquanto eufemistico: anche i dittatori del mondo classico non sempre venivano definiti con l'appellativo di tiranni, bensì con una sfilza di onorevoli appellativi...


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Inviato il 18 gennaio 2006 23:58

Non dico di no, ma questo dà adito a dubbi, non dà le basi per fare simili affermazioni con tale sicurezza, a mio parere :unsure:


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Inviato il 19 gennaio 2006 0:06

E' probabile che siamo OT visto il titolo del Topic, però penso che la verità assoluta non la sapremo mai, ma sono le mezze verità, le frasi nascoste, l'inaccessibilità su documenti riguardanti queste figure che mi mettono dubbi...Io non dico che Quattrocchi fosse un soldato della LS ma è frequente che le ditte con compiti di ricostruzione in paesi in guerra assumono soldati o anche mercenari che non vanno troppo per il sottile...


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