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Harry Potter in libreria
K di kindra
creato il 05 gennaio 2006

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Damien Amfar
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Damien Amfar
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Inviato il 06 gennaio 2006 12:00
Credo invece che anche il datore di lavoro dovrebbe venire incontro ai lavoratori: è vero che è necessario essere severi, se no la gente cazzeggia... ma è anche vero che un rapporto di fiducia *reciproca* rende, sul lungo termine, di più rispetto a continue imposizioni, che causano poi le situazioni "quando il gatto non c'è i topi ballano".

 

 

E io che ho detto? ^_^

 

Il discorso che ho fatto riguardava il teorico vietare per legge di lavorare la domenica.

 

I sindacati, e più in generale una rappresentante dei lavoratori che possa discutere (civilmente) col principale, è indispensabile. Non è questione di abolire i sindacati, è questione di trasformarlo da quello che sono (organismi di un'anacronistica lotta di classe) in un qualcosa di utile (un'interfaccia tra lavoratore e datore di lavoro).

 

Tutto qui.

 

 

 

Il caso del principale che va in rosso, va contro la ragione e quant'altro è un caso di errore. Il sistema, ovviamente, è pieno di errori, ma non si può stare a correggerli uno ad uno, perchè sempre ci saranno imprenditori incapaci (e gli si può fare una colpa? dopotutto ci provano...), più importante è, imho, che si garantisca un meccanismo per cui venga premiato l'imprenditore che favorisce il sistema e non quello che crea rigidità (come avviene ora, come si stimola non controllando e depenalizzando i reati fiscali ad esempio).

 

 

 

 

Ciauz ^_^


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Dany Snow R.
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Dany Snow R.
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Inviato il 06 gennaio 2006 12:16
E io che ho detto? ^_^

 

Bè, tu hai detto che "il modo per non essere licenziati è aiutare il datore di lavoro" ^_^ Probabilmente l'ho presa come univoca mentre era biunivoca. In questo caso, invoco il tuo perdono.

^_^


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kindra
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kindra
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Inviato il 06 gennaio 2006 12:38 Autore
anche se dubito fortemente che cambierà qualcosa...

 

Anch'io. Non ho mai pensato che questa discussione potesse far cambiare qualcosa. Forse dopo avermi letta un paio di persone non sono uscite ieri sera per andare a comprare il libro, mentre altre migliaia di persone, fra le quali c'era certamente anche qualcuno che mi ha letto, lo hanno fatto. Liberissimi, tutti, di comportarsi come meglio credono. Io ho scritti il mio messaggio semplicemente per manifestare una situazione di fastidio e di disagio. Non sono certo io che posso far cambiare le cose, ma almeno voglio poter dire, e dico, quello che penso. Non ricordo chi è che diceva "anche raggiungere una sola persona è già qualcosa". E poi scrivere ha fatto bene ai miei nervi.

 

 

non esistono domeniche in questo lavoro o nessun tipo di festa perchè gli animali come le persone mangiano ogni giorno!

 

Ci sono lavori in cui purtroppo bisogna essere presenti ogni giorno. Chi lavora con gli animali non può permettersi ferie se nessuno lo può sostituire, così come gli ospedali devono continuare a funzionare, e ci devono sempre essere vigili del fuoco pronti ad intervenire in caso di necessità. Alcuni lavori richiedono sempre la presenza di alcune persone, altri a mio giudizio no.

Anche se mi sono lamentata, so benissimo che ci sono persone che a livello lavorativo stanno peggio di me. Mi spiace per loro.

 

riguardo all'altro episodio quello del signore che ha sborsato 27 euro per harry potter è cmunque un fenomeno molto diffuso!persino io cerco di non perdermi se il libro o fumetto mi interessa la prima edizione

 

Fatti suoi. L'ho citato semplicemente per far capire che sono tante le assurdità che ruotano intorno ad un libro di successo. Se uno spende i suoi soldi per un oggetto che in realtà non gli serve, significa che se lo può permettere. E non è un problema mio qual è il modo che sceglie per spendere soldi.

 

Personalmente... mi sembra che i due discorsi c'entrino ben poco l'uno con l'altro. Da un lato c'è la Harry Potter mania... ok, magari un pò gonfiata, ma alla fine una moda passeggera come ce ne sono state tantissime in passato.

                ..........

Dall'altro c'è la questione del lavoro interinale... e quella si che è una boiata.

 

In questo caso una mania è andata a colpire le persone ricattabili, e quindi secondo me i due discorsi sono collegati. Un mio collega ieri alle 17 si è sentito dire "tu rimani". Non gli hanno chiesto se volesse rimanere, glie lo hanno imposto. Perché con lui hanno potuto farlo? Quando abbiamo saputo che il negozio sarebbe rimasto aperto oltre la mezzanotte (e in realtà avevamo immaginato che sarebbe successo appena saputa la data di uscita) è errivata una comunicazione che diceva che "ovviamente il nostro negozio avrebbe dovuto rimanere aperto".

Parole usate senza chiedere se qualcuno fosse disposto a rimanere. è stato dato per scontato che qualcuno sarebbe rimasto. Ma lo straordinario dovrebbe essere chiesto, non dato per scontato. E se il mio collega di ieri non avesse avuto modo di tornare a casa? L'ultima metropolitana parte a mezzanotte. Si può scegliere di andare al lavoro con i mezzi pubblici, se si sa che ci saranno anche per il ritorno. Se al ritorno non ci sono e lo si sa in anticipo, si può andare al lavoro in macchina. Se lo si sa all'ultimo momento...

 

 

E' una questione di mercato, è un evento, un'occasione per passare una serata diversa volendo... invece che andare a bere birra al pub, stasera con gli amici me ne vado in libreria a comprare Harry Potter, non ci vedo proprio nulla di male. Nei ristoranti da che mondo è mondo si lavora anche nei festivi, le librerie e i vari negozi non sono diversi

 

Visto che non lavoro vicono a casa, sei giorni su sette pranzo, o ceno, in un locale pubblico. Generalmente lo stesso bar a mezzogiorno e la stessa pizzeria la sera. Il che significa che ormai conosco benissimo i camerieri, e scherzo con loro. Ti garantisco che per loro è pesante non poter trascorrere una serata con gli amici. Fanno un lavoro più noioso rispetto al mio, perché al di là delle chiacchiere con eventuali clienti simpatici, portano tutto il giorno piatti avanti e indietro. Io, oltre a fare un lavoro manuale quando sistemo i libri, valuto cosa ordinare, e quindi devo usare la testa, e poi escono talmente tanti libri nuovi che ho sempre la curiosità di vedere cosa arriverà. Se escludiamo agosto e il periodo tra metà dicembre (ma in quelle due settimane si lavora talmente tanto che non c'è nealche il tempo di guardarsi intorno) e metà gennaio, in negozio c'è sempre qualcosa di nuovo. Quindi sono convinta di fare un lavoro migliore rispetto ai camerieri. Ma un ristorante non può esistere se non è aperto all'ora di pranzo. Cosa possono fare, preparare da mangiare alla quattro del pomeriggio? E chi andrebbe a mangiare a quell'ora?

La ristorazione, così come i cinema e i locali d'intrattenimento sono qualcosa di diverso. I negozi che vendono un qualsiasi tipo di articolo, secondo me, non dovrebbero rimanere aperti fino a tardi. Gli acquisti si possono benissimo fare di giorno. Lavori? Dubito che ci sia così tanta gente che lavora fino alle 22, e che quindi non può andare a fare acquisti prima. Comunque noi siamo aperti fino alle 24. E, anche se non mi piace lavorare di domenica, ho detto che capisco chi fa i suoi acquisti quel giorno. Ma se vieni a fare acquisti un giorno, e ci chiedi se il giorno dopo, un festivo, siamo aperti, (e sono tanti a farlo, non solo il ragazzo che ho citato) allora mi dai sui nervi. Perché non vieni il giorno dopo perché non hai avuto tempo per venite prima, ma perché non sai cosa fare e non ti fermi a pensare che anche noi vorremmo rilassarci un po' e non lo possiamo fare perché il "sistema" sta sempre più andando verso lo sfruttamento delle persone. Fai una passeggiata. Leggi un libro. Guardati un film alla tele o un dvd. Invita a casa i tuoi amici per un pranzo, o per un gioco di società. Ma non andare in un negozio, tanto sarà aperto anche il giorno dopo.

 

 

il lavoro raddoppiato nei periodi natalizi esiste da ben prima che il governo ci fregasse, come hai detto tu, con la questione dei contratti a breve termine rinnovabili all'infinito.

 

Capisco perfettamente che per un negozio è importante rimanere aperto l'8 dicembre. Non accetto però che rimanga aperto il 25 aprile o l'1maggio. C'è periodo e periodo, e credo che dicembre sia un caso a sé. Dicembre, non il resto dell'anno.

 

Magari qualcuno ha deciso di partire per fare una vacanza proprio domani mattina e quindi va a comprare il libro stanotte per portarselo in vacanza, perchè vuole approfittare del suo poco tempo libero per leggersi il libro di cui è appassionato in santa pace

 

Qualcuno. Credo non le centinaia di persone che ho visto ieri sera. C'è stata una signora che mi ha telefonato per prenotarlo. Le ho detto che non era possibile perché bisognava lasciare un acconto e lei si è lamentata perché veniva da lontano e quindi non poteva venire due volte. Poi mi ha chieso se saremmo rimasti aperti dopo la mezzanotte. Le ho detto di sì, ma che non c'era problema perché il negozio avrebbe aperto regolarmente anche il giorno dopo, e il libro non sarebbe certo finito, ma lei ha detto che sarebbe venuta di notte perché lo voleva avere subito. Io mi chiedo da quanto lontano venisse, per prendere la macchina di notte e venire a comprare un libro. Comunque, per quanto riguarda l'impazienza della lettura... io ho letto "Il drago rinato" di Robert Jordan nel 1995, edizione Mondadori. Ho dovuto aspettare il 2004, edizione Fanucci, per poter leggere "L'ascesa dell'ombra". Non mi sembra di essere morta nell'attesa.

Quelli che il giorno dopo sarebbero partiti sono gli unici che secondo me avevano un motivo valido per venire.

 

 

Le librerie offrono un servizio che è legittimo

 

Il servizio è legittimo, però lo fanno solo i grossi centri. Più si va avanti su questa strada, più i piccoli negozi spariranno. Un negozio a gestione familiare non può riuscire a tenere aperto tanto quanto noi, e alla fine sarà costretto a chiudere. E se i libri saranno venduti solo dai grossi centri, puoi star sicuro che in vendita rimarranno solo i libri che hanno un grosso impatto sul pubblico. Tanti testi importanti ma poco commerciali finiranno con lo sparire. Tieni presente che a noi hannop detto di rendere i libri che non vendono da tre mesi. Non sempre rispettiamo quest'indicazione, per fortuna abbiamo ancora una certa libertà di scelta, ma in altri negozi sono più rigidi.

Se spariscono le piccole librerie, spariscono anche i libri.

 

 

qst non fa che alimentare la mia teoria... "Harry Potter=Libro x bambini".

 

Facciamo un confronto: "il Signore degli Anelli" è senz'altro un capolavoro, molto meglio di qualunque cosa potrà mai uscire dalla penna della Rowling.

 

Penso anch'io che Tolkien sia molto più bravo della Rowling, ma in merito ognuno può avere la propria opinione. Harry Potter non è esclusivamente un libro per bambini. Ho letto il primo "Artemis Fowl" di Colfer, il primo "La bambina della sesta luna" della Witcher, "Eragon" di Paolini e "Le tre pietre" della Bujor, e quelli sono davvero libri per bambini. Harry Potter può essere tranquillamente letto e apprezzato anche dagli adulti, e infatti a me piace. Non quanto Tolkien, o Martin, o Jordan, o almeno un'altra decina di autori fantasy che potrei citare, ma mi piace. Però difficilmente leggerò questo romanzo in tempi brevi: al momento ho la nausea di tutto ciò che riguarda Harry Potter.

 

 

Perchè non si vuole vietare ma si vuole imporre.

 

 

 

Cosa si vuole imporre scusa?!

 

Di non stare aperti la domenica? E' come vietare di stare aperti. Qualcosa mi sfugge

 

Se i grossi centri, che possono far ruotare su turni i lavoratori (infatti io ho detto che lavoro una domenica su due, non tutte le domeniche) stanno aperti tutte le domeniche, i piccoli, in cui magari lavorano solo marito e moglie, hanno solo die scelte: stare aperti tutte le domeniche o chiudere. L'apertura domenicale per loro non è un'opportunità in più, è un obbligo.

 

quelli che hanno solo la domenica per girare e fare shopping perchè lavorano tutti i giorni e quando tornano a casa devono badare ai figli, ovvero 3/4 delle persone

 

E il piccolo negoziante aperto tutto il giorno tutti i giorni, qunad'è che bada ai figli e va a fare la spesa?

 

 

se lavoro dalle 24 alle 8 il mio lavoro vale di più, stessa cosa se lavoro la domenica

 

Almeno nel mio caso quei pochi soldi in più non valgono la fatica in più che faccio. E mentre io lavoro di domenica, mio marito lavora in settimana. Possiamo passare insieme un solo giorno, non due. Ti garantisco che non ci sono soldi che possono compensare questa mancanza di tempo.


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kindra
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Inviato il 06 gennaio 2006 12:41 Autore

Mentre scrivevo la mia linghissima risposta sono comparsi altri messaggi. Per ora aggiungo un solo commento.

 

Però... per onestà sappi che mi piacerebbe diventare un autore così acclamato, merchandising-ato e soprattutto, ricco. Tanto per essere sinceri.

 

Cosa ti fa pensare che non piacerebbe anche a me? ^_^


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Damien Amfar
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Inviato il 06 gennaio 2006 12:57

Rispondo sull'obiezione dei piccoli commercianti: è verissimo, sui libri di ampia tiratura, prettamente commerciali i grandi centri hanno un vantaggio competitivo enorme sui piccoli commercianti, per motivi di carattere aziendale, organizzativi.

 

Ma da un punto di vista imprenditoriale non sono i grandi centri a sbagliare, sono i piccoli a voler competere solo su quel piano.

 

Il servizio aggiuntivo e l'asset vero di una piccola libreria è il contatto diretto, il rapporto con il negoziante e la sua capacità di scovare il volume che cerchi. Tutte cose che difficilmente Feltrinelli è in grado di offrire (e sempre più di rado offrirà, perchè non ci si può fare economia di scala su questa cosa).

Su questo piano le piccole librerie sono molto più competitive delle grandi ^_^

Non hanno il turnover di libri che ha la tua libreria (ad esempio) e tengono in scaffale libri che magari da nessuna altra parte hanno. Il piccolo deve specializzarsi per sopravvivere (aggiungere valore esattamente come il grande sta aperto a tutte le ore).

 

Piuttosto il problema è, come dicevo all'inizio, culturale. In Italia il libro è percepito male (imho ovviamente), classificato come un prodotto di lusso, comprato come se si stesse comprando un gioiello (anche perchè i prezzi lo posizionano lì), esibito e sbandierato. Una moda insomma (come tante altre per di più, tutti i prodotti culturali stanno prendendo questa piega, basta guardare la musica ^_^ ).

E questa è, imho, la causa del problema, che non si risolve chiudendo le librerie la domenica, ma facendo crescere culturalmente le persone.

 

Spegnendo la TV, ad esempio, e leggendo i libri in maniera attenta.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciauz ^_^


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Aegon Targaryen
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Inviato il 06 gennaio 2006 20:32
Perchè non si vuole vietare ma si vuole imporre. 

 

 

 

 

 

Cosa si vuole imporre scusa?!

 

Di non stare aperti la domenica? E' come vietare di stare aperti. Qualcosa mi sfugge

 

 

Si vuole imporre l'apertura la domenica e orari più ampi. Non solo per quello che dice kindra, ovvero il confronto con i grandi centri ma per un po' si è stati vicino a legiferare in tal senso.

 

 

Guarda, io ho fatto il barista con orari di 12 ore sette giorni su sette, era festa solo quando pioveva. Per esperienza personale (mia madre lavora in aeroporto) so perfettamente che cosa sia una vita a turni (la mattina, la notte, il giornaliero, poi ricominci) e ti assicuro che non parlo per dar fiato alla bocca.

 

 

Non mi riferivo a te, Damien, ma alla miriade di gente che ha comprato Harry Potter da ieri sera a oggi. Mi interesserebbe sapere cosa avrebbero fatto se fossero stati al posto dei commessi.


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Lewyn Martell
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Inviato il 06 gennaio 2006 22:08

Non ha letto tutta la discussione, quindi scussatemi se ripeto cose già dette.

Secondo me bisogna dividere il fenomeno Harry Potter dai libri di Harry Potter, se da un lato è vero che l'enorme pubblicità abbia aumentato a dismisura il numero di libri venduti (anche se, purtroppo, non di conseguenza quelli letti :lol: ), da un altro lato è vero che molti potenziali lettori (non solo "compratori") non si sono avvicinati alla saga perl'enorme pubblicità e perchè in Italia viene considerata per bambini: tg a caso "il 6 gennaio uscirà l'ultimo libro del maghetto di hogwarts", seguono interviste a decine di 6/7enni vestiti da harry potter... io stesso penso che se non avessi iniziato dal primo anni fa, difficilmente adesso mi avvicinerei al libro, giudicandolo troppo infantile e commerciale, cosa che imho non è.

 

Per quanto riguarda il discorso sull'apertura delle librerie, non ho un'opinione precisa: io il libro l'ho comprato ieri a mezzanotte, ma solo perchè la libreria dietro l'angolo faceva la veglia, avendolo già letto mesi fa, per me non sarebbe stato un problema aspettare... Sinceramente non vedo neanche tutti questi grossi problemi a stare aperti fino a mezzanotte. Probabilmente si poteva fare il pomeriggio di chiusura e poi apertura da mezzanotte all'una (ovviamente pagati come straordinari)..

 

ciao


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Dany Snow R.
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Inviato il 06 gennaio 2006 22:54
Il servizio aggiuntivo e l'asset vero di una piccola libreria è il contatto diretto, il rapporto con il negoziante e la sua capacità di scovare il volume che cerchi.

Vien via, Damien... non so tu, ma io tengo pochi soldi. Io vado dove il libro costa meno o dove, alla peggio, almeno mi mettono i punti per avere sconti futuri. Mi frega assai del rapporto col commesso... io devo risparmiare su ogni minima cosa.

 

Inoltre è ben raro dover "scovare un libro"... a me finora è successo una volta sola (L'Obbedienza non è pioù una virtù, Don Milani), in genere vado in biblioteca se cerco qualcosa che non hanno in libreria.

Anzi, ultimamente vado praticamente SOLO in biblioteca... denaro infame :lol:


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Damien Amfar
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Inviato il 07 gennaio 2006 0:41
Inoltre è ben raro dover "scovare un libro"

 

 

In libreria non si vende solo narrativa però. E i tanti altri generi possono essere trattati da librerie specializzate. In ogni caso, è un'impostazione verso cui io andrei se fossi un libraio, non è affatto detto sia giusta economicamente ^_^

 

 

 

Si vuole imporre l'apertura la domenica e orari più ampi. Non solo per quello che dice kindra, ovvero il confronto con i grandi centri ma per un po' si è stati vicino a legiferare in tal senso.

 

 

Il che è altrettanto orrendo che impedire l'apertura domenicale, a mio modo di vedere.

 

 

 

 

 

 

Ciauz :lol:


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Inviato il 07 gennaio 2006 1:49

L'andare a prendere un libro a quell'ora, salvo eccezioni, non mi pare molto logico, però dal punto di vista del commerciante è ovvio restare aperti, visto che chi vuole comprare a quell'ora non necessariamente si limiterà a tornare il giorno dopo, trovando la libreria di fiducia chiusa. Come sottolineato, direi che non è tanto il restare aperti di Domenica, ma il poterlo imporre in simili modi, e, forse anche peggio, il poterlo fare con preavviso nullo o quasi, con tutti i conseguenti problemi che si possono creare.

Il problema dei contratti di lavoro dovrebbe essere ancora piú complesso, se non altro dal punto di vista pratico: dopo un po' che hai un dipendente, licenziarlo significa perdere quanto investito sulla sua formazione (se qualcosa, ma in questo senso ci si sta muovendo sempre di piú) e la sua esperienza: un nuovo dipendente lavorerà, ma potenzialmente avrà meno esperienza del precedente, se qualcosa.

Comunque, almeno al momento mi fermo qui su questo argomento, voglio chiedere alcune cose :lol:

Sul resto, in generale concordo con Damien ^_^

 

Il problema è che i nostri sindacati non fanno i sindacati ma i partiti, non risolvono le dispute con le aziende discutendo in modo costruttivo (perchè non l'hanno mai fatto, perchè in italia sono nati per fare una nuova rivoluzione d'ottobre ^_^ ) e non risolvono un problema pratico che sia uno, piuttosto ne creano altri 5

 

È vero che ci sono molti sindacalisti che si fanno i loro comodi, però ci sono sindacalisti che problemi ne risolvono, e non pochi, aiutando i lavoratori anche in situazioni di non facile risoluzione. Questo, almeno in alcuni settori ^_^

 

 

Se uno spende i suoi soldi per un oggetto che in realtà non gli serve, significa che se lo può permettere

 

Non sempre, la cosa sotto certi aspetti paradossale è questa... c'è gente che fatica ad arrivare a fine mese, ma che prende cellulari a tutta la famiglia perché "Altrimenti gli amici cosa dicono"...

 

 

Probabilmente si poteva fare il pomeriggio di chiusura e poi apertura da mezzanotte all'una (ovviamente pagati come straordinari)

 

Il problema è che a quell'ora venderesti molti Harry Potter, ma abbastanza da giustificare la perdita degli affari pomeridiani, dove avresti venduto gli altri libri?


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Inviato il 07 gennaio 2006 11:00
Probabilmente si poteva fare il pomeriggio di chiusura e poi apertura da mezzanotte all'una (ovviamente pagati come straordinari)

 

Il problema è che a quell'ora venderesti molti Harry Potter, ma abbastanza da giustificare la perdita degli affari pomeridiani, dove avresti venduto gli altri libri?

Sinceramente non lo so; penso però che il fatto di tenere aperta la libreria di sera possa anche farla conoscere di più ed aumentare il vlume di affari futuri: "guarda che cosa carina che fa questalibreria che rimane aperta fino a mezzanotte per far uscire H.P... non la conoscevo, ci ripasserò.." :lol:^_^^_^


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Inviato il 07 gennaio 2006 11:27
Sinceramente non lo so; penso però che il fatto di tenere aperta la libreria di sera possa anche farla conoscere di più ed aumentare il vlume di affari futuri

 

È una possibilità, però la stessa cosa si può avere tenendo aperto anche la sera, senza perdere il volume d'affari pomeridiano; dal punto di vista del dipendente sicuramente è meglio non avere l'apertura pomeridiana, a fronte di un'apertura fin dopo l'orario normale (di quanto dopo, tra l'altro?), dal punto di vista del proprietario però posso capire che si sia restii a perdere il volume d'affari pomeridiano.

 

 

"guarda che cosa carina che fa questalibreria che rimane aperta fino a mezzanotte per far uscire H.P... non la conoscevo, ci ripasserò.."

 

Possibile, anche se personalmente farei un ragionamento molto piú materiale, sullo stile "Per vendere H.P." :lol:


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Inviato il 07 gennaio 2006 13:16
qst non fa che alimentare la mia teoria... "Harry Potter=Libro x bambini".

 

Facciamo un confronto: "il Signore degli Anelli" è senz'altro un capolavoro, molto meglio di qualunque cosa potrà mai uscire dalla penna della Rowling.

Penso anch'io che Tolkien sia molto più bravo della Rowling, ma in merito ognuno può avere la propria opinione. Harry Potter non è esclusivamente un libro per bambini. Ho letto il primo "Artemis Fowl" di Colfer, il primo "La bambina della sesta luna" della Witcher, "Eragon" di Paolini e "Le tre pietre" della Bujor, e quelli sono davvero libri per bambini. Harry Potter può essere tranquillamente letto e apprezzato anche dagli adulti, e infatti a me piace

senz'altro anke ad un adulto può piacere Harry Potter, ma di certo la sua "semplicità" (definiamola così, se vogliamo) lo rende più accessibile al pubblico dei giovanissimi (il tutto favorito anke dai film, ovvio :lol: ). Forse mi sono espresso male, meglio dire "Harry Potter= libro dei bambini"

 

E di certo sono proprio i bambini la fonte del fanatismo maniacale x il giovane mago, nn credo proprio che siano gli adulti. ^_^


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Inviato il 09 gennaio 2006 10:39

La situazione lavorativa per i dipendenti nel settore commercio è dura: mia madre era cassiera in un ipermercato, mio fratello lavora in un centro commerciale e praticamente lì dentro ci vive.

 

Però, e qui non voglio mancare di rispetto a nessuno, e spero Kindra non si offenda, è una questione di scelte: mio fratello, prima di accettare il lavoro, il suo contratto se l'è letto per benino, ed era ben evidenziata la questione turni, lavoro domenicale e festivo, monte ore straordinari...etc. Gli hanno spiegato bene quale sarebbe stata la situazione, mio fratello ha accettato perché preferiva un lavoro del genere ad altri, molto più "comodi", come l'andare in fabbrica, perché gli piaceva e credeva di avere più prospettive. Adesso è contento, anche se certo pesa anche a lui passare 3/4 della sua vità sotto quei neon...

 

Questione diversa se il datore di lavoro non rispetta gli accordi, ma qui dovrebbero intervenire i sindacati, che purtroppo in Italia pensano a molte cose tranne a tutelare i lavoratori meritevoli...

 

Quanto all'apertura domenicale, beh, io la trovo sacrosanta, e se siete contrari mi dispiace ma vuol dire che non lavorate, o che qualcuno fa la spesa per voi...


Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.

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Inviato il 09 gennaio 2006 11:19

anche io credo che questa sia una moda e prima o poi passerà.

Non mi scandalizza il discorso delle code, così come non mi scandalizza vedere i negozi pieni di gente a comprare "in saldo" magliette a 40 euro (ottantamilalire circa) o scarpe/stivali a 100-200 euro (quasi quattrocentomilalire quindi, sempre in saldo) quando di scarpe ne hanno 10 , 15 o 20 paia.... o di esempi se ne possono fare a migliaia.

 

Non ho comprato harry potter, se ne avrò voglia lo farò.... altrimenti resterà sullo scaffale o verrà comprato da qualcun altro.

 

Per me se uno ritiene di spendere bene il suo tempo facendo una fila a mezzanotte.... buon per lui. Non sta facendo niente di illegale nè a mio avviso.... di immorale.

 

O meglio non più immorale di altre decine di cose che fanno parte della nostra vita quaotidianamente e non ci rendiamo nemmeno conto.

 

Ognuno (credo) ha delle passioni per cui è disposto a fare piccole follie.... se gli dà piacere... bene! perchè dovrei impedirglielo o giudicarlo male? magari lui potrebbe giudicarlo male.

 

Magari lui sta dicendo la stessa cosa di noi che siamo qui costantemnente a ipotizzare trame sul seguito di martin....

^_^

 

Sul discorso che nella vita le priorità siano ben altre credo ci sia poco da dire, mi sembra evidente.

Trovo abbastanza ridicolo mettere sullo stesso piano una coda per un libro con la mancanza di posti di lavoro o la devalorizzazione dei titoli di studio...


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