Il fatto è che "qualcuno" ha avuto dubbi su una cosa che era considerata per certa quindi si è schierato su una posizione contrastante, nn che ha avuto dubbi e basta
Vero, ma questo significa che ha avuto dubbi su una cosa data per certa; del resto, sarà anche capitato che prima venisse il dubbio, poi la ricerca, e poi lo schieramento sulla posizione opposta
Infatti nn ho mai alluso a cose date per certe.......quest'ultime sono quasi sempre le più pericolose XD era solo uno schieramento.....c'era l'assidua preconcezione che il sole girasse in torno alla terra solo perchè lo diceva un libro, e c'era chi......dopo prove e dopo aver analizzato tutte le varie informazioni, nonchè dopo tentativi ed errori e un'intuizione fuori dal coro la pensava diversamente.....ma era pur sempre una presa di posizione perchè o era bianco o era nero.....nn poteva essere grigio :-)
solo perchè lo diceva un libro
Solo perchè era stato interpretato in quel modo un Libro.Senso letterario (dato dall'autore originale)<-> senso letteralista (successiva interpretazione dello stesso alal lettera,con chiusura).
PICOLO OT
Per la cronaca:i giudici inquisitoriali di Galileo avevano ragione.Purtroppo Galileo non porto' alcuna prova scientifica per sostenere la teoria eliocentrica. Per "provare" che la Terra ruotava intorno al sole disse che le maree erano dovute allo "scuotimento" delle acque causato dal moto terrestre. Tesi scientificamente insostenibile.Già allora si sapeva che le maree sono dovute all'attrazione lunare.
FINE OT
Si loras mi sono espresso male.......solo perchè qualcuno lo leggeva in un libro, cmq nn era questo il fulcro fondamentale del discorso .-)
Cmq devo correggerti.....Copernico formulò teorie Galileo dette il metodo sperimentale per verificare cio'
Tranquillo no problemo figurati
SEMPRE PROSEGUENDO IL PICCOLO OT
Uhmm da quel che so dagli studi di atronomia già Aristarco,cinque-sei secoli prima di Cristo aveva sostenuto fosse la Terra a ruotare annualmente intorno al sole..Poi Copernico riprese le teorie e Galileo fece lo stesso.Ma nei processi che subì non riuscì a provare nulla dal punto di vista scientifico portando a sostegno della sua tesi il moto delel maree che ho citato sopra.E la famosa frase "Eppur si muove" è postuma alla sua morte...gli fu attribuita un secolo dopo da un giornalista Se l'avesse presentata come ipotesi,penso nessuno avrebbe potuto ribattere nulla.O se l'avesse fatto,sarebbe stato veramente ottuso.
parimenti, però, personalmente non riesco a vedere "agnosticismo" come definente una religione
Dalla stessa fonte di prima:
agnosticismo
<a-gno-sti-cì-smo> s.m. 1. Dottrina filosofica che afferma l’incapacità della mente umana a conoscere l’assoluto, in quanto estraneo alla scienza positiva.
Ora tutto sta a vedere quanto una dottrina filosofica, che coinvolga il divino, si discosti da una religione. Personalmente non credo ci sia differenza alcuna, in questo caso. Si tratterebbe, semplicemente, di una sorta di Dio della Scienza. La questione è che esattamente come non si definisce religione l'agnosticismo per gli stessi motivi si potrebbe, ad esempio, escludere un discreto numero di religioni orientali. Il fatto è che, entrambe, non hanno caratteristiche da religione "occidentale" e quindi magari fanno fatica a rientrare nel nostro comune concetto (lo stesso contenuto nei dizionari). Questo però, come innumerevoli post sulla cultura scritti da Ale ci hanno insegnato , è più che altro un pregiudizio culturale
Qui chiudo sennò proseguiamo all'infinito
Ciauz
nn ho mai alluso a cose date per certe
Avevo capito quello, per come scritto; nessun problema
Per "provare" che la Terra ruotava intorno al sole disse che le maree erano dovute allo "scuotimento" delle acque causato dal moto terrestre
Non aveva anche portato osservazioni lunari?
la famosa frase "Eppur si muove" è postuma alla sua morte...gli fu attribuita un secolo dopo da un giornalista
Sai qualcosa in piú?
agnosticismo
<a-gno-sti-cì-smo> s.m. 1. Dottrina filosofica che afferma l’incapacità della mente umana a conoscere l’assoluto, in quanto estraneo alla scienza positiva
Sempre da Il Treccani: "Ogni teoria che limita la capacità conoscitiva del pensiero umano alla sfera ristretta dei fenomeni".
Ora tutto sta a vedere quanto una dottrina filosofica, che coinvolga il divino, si discosti da una religione. Personalmente non credo ci sia differenza alcuna, in questo caso. Si tratterebbe, semplicemente, di una sorta di Dio della Scienza
Sarebbero i fenomeni come dio, per quanto riportato?
Inoltre, anche la definizione da te data mi pare che non necessariamente porti a una divinizzazione della scienza: dice che se la scienza positiva non può dimostrarlo allora non è conoscibile, non che la scienza sia qualcosa di assoluto, di "divino", sopra il resto. Anzi, si potrebbe dire che mette sopra di sé l'assoluto, in quanto non può spiegarlo, né dimostrarlo.
La questione è che esattamente come non si definisce religione l'agnosticismo per gli stessi motivi si potrebbe, ad esempio, escludere un discreto numero di religioni orientali
Tipo?
Questo però, come innumerevoli post sulla cultura scritti da Ale ci hanno insegnato , è più che altro un pregiudizio culturale
Potrebbe essere etnocentrismo, di per sé la definizione da me portata comprende un po' di tutto, dal culto del dio denaro all'animismo, passando per il cristianesimo; eventualmente mi informerò su altre religioni
Ateo.
Nel senso che sono fermamente convinto che Dio non esista, che dopo la morte non ci sia nulla, e che tutto ciò sia estremamente rassicurante.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Bella discussione.
Sono contento anche se era partita a stento.
Io ero cristiano cattolico praticante fino ai 19 anni.
Poi ho iniziato a farmi delle domande comuni a tutti credo.
Le risposte a queste domande e le risposte alle nuove domande mi hanno guidato verso la mia condizione di ateo.
Ogni volta che mi faccio una nuova domanda la risposta sostiene il mio status.
Non voglio mai assolutamente convincere le altre persone.
Credo infatti che essere religiosi aiuti ad affrontare le difficoltà della vita.
Non vorrei uno stato ateo e sono felice che tenti di essere laico.
Sono particolarmente contento quando differenti religioni convivono su un territorio pacificamente.
Ciao
OT ULTIMO (poi vacanze )
Sai qualcosa in piú?
Il nome francamente non lo ricordo,ma mi pare che fosse un giornalisTa massone che attribuì sta frase a Galileo,quasi un secolo dopo la sua morte.Ma se non sbaglio capita spesso..dovrebbe valere più o meno lo stesso per la storia della mela di newton,però non vorrei dir vaccate Ma son dettagli.Non sarà certo una frase a farmi cambiare l'opinione più che positiva che ho suGalileo
FINE OT
Sono particolarmente contento quando differenti religioni convivono su un territorio pacificamente.
Questo son convinto sia veramente importante
Io mi ritengo ateo, ho ricevuto un'educazione cristiana, un genitore ateo, l'altro vagamente cristiano, nonni religiosi e catechismo in parrocchia fino
alla prima comunione (prima e unica volta in cui ho celebrato questo rito);
crescendo non ho sentito in me niente di cio' che mi veniva raccontato a catechismo, il mio senso critico si e' sviluppato, la cultura anche, ed ho maturato una certa avversione per le grandi religioni in nome delle quali si sono compiuti
massacri indicibili. Nutro un certo interesse per le religioni orientali, ma piu' per interesse filosofico, antropologico e culturale che non teologico.
Nel mio essere ateo c'e' la convinzione che l'uomo sia un animale come tutti gli altri e che non esista un ente superiore piu' o meno antropomorfo che si interessa delle nostre azioni quotidiane, non nego in assoluto l'esistenza di un principio primo, ma credo che abbia poco a che fare con la morale e i comportamenti umani. Forse potrei essere anche definito agnostico, ma non sospendo il mio giudizio sull'inconoscibile, e' vero che non so se esiste e come e', ma sono convinto di sapere come non e'.
Cattolico
Io posso ammettere la possibilità dell'esistenza di una entità superiore o comunque che non conosciamo.... qualcosa come un inizio e una fine, un'energia che pervade l'universo...... ma non iesco a credere a Dio antropomorfo che si interessi dei comportamenti umani, della morale, del giusto e dello sbagliato...quelle mi sembrano chiaramente affari umani inventati dagli umani.
la definizione da te data mi pare che non necessariamente porti a una divinizzazione della scienza
Su questo hai ragione
Però il rifiutare una ricerca dell'assoluto in quanto per definizione inconoscibile, in un'ottica agnostica, eleva l'esperienza a unico piano su cui basare la propria esistenza. In particolare ci si focalizza sulla sola esperienza integrabile alla scienza (in visione positivista). Quindi non si venera la Scienza forse, ma le si riconosce il ruolo di dispensatrice della vita umana (intesa come esistenza ma anche come sviluppo, cammino e contenitore di eventi). Il che non è molto diverso da quello che si riconosce alla Provvidenza, per esempio
Mi correggo, non sono più così certo tu abbia ragione
Tipo?
Tipo il buddhismo:
"...quando si studia il buddhismo, studiamo noi stessi: impariamo a conoscere la natura della nostra mente. Nel buddhismo non si pone l’accento su cose supreme o superiori, ma su cose pratiche, come integrare la mente nella vita quotidiana affinché rimanga serena e sana. In altre parole, l’accento è posto sulla conoscenza-saggezza fondata sull’esperienza, non su visioni dogmatiche.
Parole del Dalai Lama, non mie
Come vedi non c'è un dio da adorare. Il buddhismo quindi non è una religione?!
Ciauz
Però il rifiutare una ricerca dell'assoluto in quanto per definizione inconoscibile, in un'ottica agnostica, eleva l'esperienza a unico piano su cui basare la propria esistenza
Però questo non necessariamente la fa sacralizzare: io posso essere agnostico e dichiarare conoscibile quello cui col mio raziocinio (ovviamente influenzato dall'esperienza) riesco a dare risposta, ma non per questo rendere l'esperienza il mio dio
In particolare ci si focalizza sulla sola esperienza integrabile alla scienza (in visione positivista). Quindi non si venera la Scienza forse, ma le si riconosce il ruolo di dispensatrice della vita umana (intesa come esistenza ma anche come sviluppo, cammino e contenitore di eventi). Il che non è molto diverso da quello che si riconosce alla Provvidenza, per esempio
La Provvidenza potrebbe vedersi anche come destino, al di fuori di un Dio
Seriamente, basarsi sull'esperienza (o sui fenomeni per determinare il conoscibile, secondo quanto da me riportato) non necessariamente significa basarsi sulla scienza: non so se un agnostico si rifaccia necessariamente alla scienza, io agnostico posso accettare come conoscibile, allorché ancora non conosciuto, un fenomeno fisico di cui la scienza non sia ancora riuscita a dare spiegazione, o un qualcosa di cui non conosco, se c'è, la spiegazione scientifica, ma su cui razionalmente riesco a darmi una risposta.
E in tutto questo potrei divinizzare qualcos'altro, anche mettendolo sopra la scienza.
Comunque... non so se quanto da te detto porti la scienza a essere considerata come dispensatrice d'esistenza della vita umana e contenitore di eventi
Come vedi non c'è un dio da adorare. Il buddhismo quindi non è una religione?
Onestamente non conosco moltissimo il buddhismo, ma non dico che per essere una religione ci debba essere un dio da adorare: anche divinizzare qualcosa di tangibile - i soldi, ecc. - può essere visto come una "religione", la differenza con l'agnosticismo è che gli agnostici non hanno un qualcosa che divinizzano in quanto agnostici, di generico, manca l'oggetto del culto. Se un agnostico divinizzasse il denaro, e un altro l'esperienza, potrei accettare che uno sia detto della "religione" del dio denaro, l'altro di quella della dea esperienza; ma entrambi della religione agnosticismo... non mi convince