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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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sharingan
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Inviato il 16 marzo 2008 15:57

Spy Game di Tony Scott con Robert Redford, Brad Pitt

Funzionario della CIA giunge al suo ultimo giorno di lavoro quando arriva la notizia che un suo discepolo è stato incarcerato in Cina. Perchè?

Brillante film spionistico simile per certi versi alla saga di Jason Bourne. L'azione è divisa in 2 trame: la prima è ambientata nel presente e vede Redford impegnato in un'unità di crisi atta a risolvere la crisi scoppiata in Cina; la seconda ripercorre con dei flashback la storia di Redford e del suo discepolo(Pitt) soprattutto per quanto riguarda l'addestramento di quest'ultimo. Due i punti forti: il montaggio perfetto ed equilibrato che non è semplioce corollario ma è invece utile alla comprensione dell'evolversi della situazione; la fotografia molto variegata che ricorda quella del film Traffic di Soderbergh. L'azione concitata non toglie spazio all'approfondimento dei personaggi e alla comprensione della di loro psicologia. Nel complesso film molto godibile. VOTO: 4/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Raya
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Inviato il 16 marzo 2008 18:36

Onora il padre e la madre, regia Sidney Lumet con una carrellata di ottimi attori da Philip Seymour Hoffman a Ethan Hawke, Marisa Tomei ecc.

Bello spaccato dell'america contemporanea abituata alla bella vita, ma ormai sommersa dai debiti e pronta a qualsiasi cosa pur di mettere le mani sul denaro necessario per mantenere il proprio tenore di vita. Dramma familiare dalle tinte forti, gestito con mano sicura e un ottimo montaggio in un continuo oscillare avanti e indietro nel breve arco temporale coperto dalla narrazione.

Molto consigliato. 4/5


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Blindevil
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Inviato il 17 marzo 2008 0:38

Lassù qualcuno mi ama, di Robert Wise, con Everett Sloane, Paul Newman, Steve McQueen, Pier Angeli, Eileen Heckart, Sal Mineo. Rocco Barbella è un italo-americano che passa la sua vita tra piccoli furti e permamenze più o meno lunghe dietro le sbarre. La sua vita cambia con la boxe, in cui si rivela un grande campione e arriva a sfidare il campione in carica dei pesi medi. Basato sull'autobiografia del pugile Rocky Graziano, è uno dei migliori film realizzati sul mondo del pugilato. Un personaggio intenso e sopra le righe, che permette al film anche qualche, riuscita, divagazione comica, e che vede in un giovane Newman l'interprete perfetto, centro di tutto. Una regia di gran classe, con inquadrature di grande fascino, fuori e dentro il ring, e un casting di supporto di alto livello (in un piccolissimo cameo anche un allora semi-sconosciuto Steve McQueen), confezionano un gancio che va a segno. Knock Out. Voto 4 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Timett figlio di Timett
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Inviato il 17 marzo 2008 9:51

Pathfinder

 

di Marcus Nispel. Con Karl Urban. Un film per cui avevo poche aspettative, e quasi neanche quelle sono state esaudite. La trama: Un ragazzo vichingo abbandonato viene adottato da una tribú di indiani. Quando i Vichinghi tornano e iniziano a sterminare gli indigeni indiani, il ragazzo, ormai cresciuto decide di combatterli.

Alcune scene di lotta ben sono fatte, anche se non molto realistiche. Per il resto... trama banale, veridicitá storica inesistente (i vichinghi, sono una specie di animali senza cervello, non rendono per nulla omaggio ai guerrieri spirituali che erano). Le immagini belle, tipiche di molti film sugli indiani non ci sono, anzi se ci sono vengono nascoste da una cupezza innaturale. Effetto scelto senza dubbio per rendere piu "sinistro" il film.

Voto 1/5


 

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Fondatore del comitato di quelli che venerano Nina Gold :ninja:

Co-ideatore del comitato pro-mozzarelloni headbangers (in cerca di nuovo mozzarellone headbanger) :huh: 

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Blindevil
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Inviato il 18 marzo 2008 0:25

Sfida senza paura, di Paul Newman, con Henry Fonda, Paul Newman, Michael Sarrazin, Lee Remick, Richard Jaeckel. Mentre nell'Oregon è in corso uno sciopero generale dei boscaioli, la famiglia Stemper continua imperterrita nel suo lavoro, attirandosi antipatie e disagi ai vicini. Il ritorno di un fratellastro dopo molti anni, non fa che complicare le cose. Dramma rurale ambientato nelle classiche e piccole comunità americane, dove la gente è rimasta ancorata a certi valori e vede di mal occhio il progresso. Tratto da un romanzo di Kesey, a tratti pecca di un'eccessiva verbosità che crea un pò di noia, così come nelle eccessive inquadrature sul lavoro svolto dai boscaioli. Ha due scene di grande impatto, l'annegamento di uno dei fratelli, e il finale "folkloristico" che strappa anche un'amara risata. Buone interpretazioni, meglio Newman di un Fonda qui più svogliato del solito. Intransigente. Voto 2.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />


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Timett figlio di Timett
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Inviato il 18 marzo 2008 10:30

Bubba Ho-Tep

 

Di Don Coscarelli. Con il mitico Bruce Campbell (L'armata delle tenebre). De La serie, film assurdi, da vedere. <img alt=">

Elvis Presley é in un ospizio per anziani e sta vivendo abbastanza tranquillamente i suoi ultimi giorni, quando si accorge (assieme il suo amico, il presidente Kennedy <img alt=">), che una mumia egizia con tanto di maledizione, si nutre delle anime dei vecchietti.

Cosí il King of Rock'n'Roll si prepara alla sua ultima lotta...

Il film é totalmente demenziale, ma comuque fatto bene e piacevole da guardare. La comicitá non é (quasi) mai volgare, e la voce fuori campo (i pensieri di Elvis) é fantastica.

Voto 3/5


 

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Darrosquall
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Inviato il 18 marzo 2008 14:53 Autore

In questo mondo libero di Ken Loach è un film che estremizza il concetto del lavoro flessibile, non tradendo però lo spirito di verità che traccia indelebilmente la sua pellicola. Fatelo vedere a chi votò a favore nel '97 della Legge Treu(tra cui anche Rifondazione, vergognatevi), o a Maroni con il dlg 276/2003, la cosiddetta riforma Biagi. In nome della modernizzazione, della flessibilità, delle "ragioni di carattere tecnico,organizzativo, produttivo e sostitutivo", si strappano via viva i diritti dei lavoratori, anello debole della catena produttivo, ma quanto mai determinanti. Senza di loro non si canta messa, ma molti hanno problematiche che in un rapporto di forza contrattuale eternamente squilibrate, vengono imperiose a galla. Così le due ciniche protagoniste del film, da sfruttate e licenziate, diventano sadiche sfruttatrici, che passano sopra qualsiasi diritti. Formano un agenzia di lavoro interinale, forniscono manodopera a basso costo ai padroni, trattengono soldi "perchè noi dobbiamo pagarvi i contributi, le tasse". Tutto falso naturalmente. E' sempre più una discesa negli inferi, dello sfruttamento di persone senza permesso di soggiorno ,in una Londra difficile da vivere per chi viene da fuori, come tutte le grandi Capitali del mondo.

Contratti di lavoro giornalieri, come nel periodo della grande depressione americana, nessun contributo pagato, tratteniamo tutto, in nome del "almeno doi un opportunità la diamo loro."

Angosciante da vedere per tutti i ventenni che ancora non hanno trovato lavoro, e capiscono ancora di più l'assurdità di questa modernizzazione che toglie sempre più ai poveri per dare agli industriali. La parabola discendente della protagonista mostra però verso il finale il contrappasso per le sue cattiverie e sadismo, e per rimediare, si metterà a fregare altre persone. Resta nel cuore lo sguardo speranzoso dell'ucraina che consegna 250 euro in contanti, in nome di una speranza che rimarrà tale. Squali su squali, piovre affamate che succhiano energia vitale agli ultimi degli ultimi, i lavoratori.


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Blindevil
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Inviato il 19 marzo 2008 0:28

Il tesoro della Sierra Madre, di John Huston, con Humphrey Bogart, Bruce Bennett, Tim Holt, Walter Huston, Alfonso Bedoya. Tre avventurieri si mettono alla ricerca dell'oro nel deserto della Sierra Madre. Lo trovano, ma piano piano cominciano a crescere i dissapori, e la cupidigia finisce per dividere irremediabilmente i loro cammini. Avventura dalle forte connotazioni drammatiche, che offre tre ritratti lucidi e spaventosi della follia umana, di come un'amicizia possa esser facilmente infranta dal dio denaro. Una regia (premiata con l'Oscar) che per due ore regala emozioni, equalmente suddivisa tra dramma, azione e momenti di tensione pura, e che vede in un cast di prim'ordine il suo punto di forza. Bogart in una veste insolita offre una delle sue migliori prove d'attore, e il padre di Huston, Walter, ottiene l'Oscar grazie a una prova memorabile. Due ore che volano via veloci e mozzafiato, per una delle migliori avventure vecchio stile uscite da Hollywood. Ruggente. Voto 4 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 19 marzo 2008 2:46

L'impero dei sensi, di Nagisa Oshima, con Tatsuya Fuji, Eiko Matsuda, Taiji Tonoyama, Aoi Nakajima, Meika Seri. Un uomo sposato si innamora perdutamente anima e corpo di una camierera che un tempo faceva la prostituta. La loro passione li porterà ai limiti estremi dell'erotismo, e a una tragica conclusione. Ritratto artistico di una pu***na ninfomane: si potrebbe definire in questo modo il film di Oshima, scioccante e morboso, ma non privo di un fascino tipicamente orientale. Ai limiti del pornografico, ma contaminato allo stesso tempo da una poesia corporea e spirituale di grande impatto emotivo/visivo, che culmina con la disturbante evirazione finale. Tratto da una storia vera accaduta in Giappone nel 1936, e per questo ancor più impressionante. Spinto d'autore. Voto 3.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 21 marzo 2008 0:42

Intrigo a Stoccolma, di Mark Robson, con Elke Sommer, Edward G. Robinson, Paul Newman, Diane Baker, Sergio Fantoni, Micheline Presle, Gérard Oury. A Stoccolma, nei giorni precedenti la consegna del nobel, uno dei futuri premiati viene rapito e sostituito con un sosia, per loschi intrighi politici. Il vincitore del nobel per la letteratura, un americano alcolizzato e donnaiolo, nota qualcosa di strano e si mette alla ricerca della verità, in compagnia di una bella diplomatica svedese. Un classico giallo che si fregia di un umorismo e un'eleganza fuori dal comune, grazie anche ad un cast di prim ordine. Strepitoso Newman, deliziosa la Sommer, sempre divino G. Robinson, per una storia corale che vede diversi personaggi e sottotrame, mai di troppo. Equamente diviso tra ironia e suspence, è un piccolo gioiellino di gran classe, che ricorda in più di un'occasione il miglior Hitchcock. Irresistibile. Voto 4 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />


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Timett figlio di Timett
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Inviato il 21 marzo 2008 10:10

Sardust

 

Regia Matthew Vaughn. Con Charlie Cox, Claire Danes, Robert DeNiro, Michelle Pfeiffer, Sienna Miller, Peter O'Toole.

È bello vedere un film fantasy, con degli attori, che superano la media dei 20 anni. Il protagonista, un goffo, ma simpatico giovanotto, promette all'amore della sua vita, di portarle una stella, in cambio della promessa di matrimonio. Poi parte alla ricerca della stella, e la trova. Solo che la stessa stella é voluta anche da un trio di streghe, e da sette principi, che sono in gara per diventare re.

Il film é veramente piacevole da guardare, pieno di momenti simpatici, e i momenti piu "lenti", vengono vivacizzati, da improvvise accelerazioni della trama (tipo il "woosh", con cui le streghe, squartano i poveri animali di turno <img alt=">). Fantastico, Robert DeNiro, che interpreta un pirata un po' dell'altra sponda, sta rivelando sempre di piu il suo lato comico, che si é scoperto con Ti presento i miei.

Gli effettivi visivi non sono mai eccessivi, e quelli che ci sono, sono fatti bene.

Voto 4/5


 

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Inviato il 22 marzo 2008 19:30

Sahara, tratto dall'omonimo romanzo di Clive Cussler...

Banalmente lo si può descrivere come un film d'avventura, con il protagonista ricercatore marino (nel deserto in questo caso, ma c'è un motivo, sebbene non troppo ben spiegato nel film) che dovrà fronteggiare diversi pericoli per trovare ciò che cerca, salvare la donzella in difficoltà di turno e, già che c'è, eliminare il rischio di una pesante contaminazione (anche questo apssato un po' in sordina nel film...

Detto così, non sembra un granche, fa un po' storia trita e ritrita di cui se ne vedono tante... E per certi versi, lo è...

Che dire, più in generale?

Rispetto al libro da cui è tratto, vengono banalizzate o addirittura eliminate parecchie cose, filoni paralleli della storia principale, parti della trama principale stessa...

Se uno ama il genere avventuroso e non ha mai letto il libro, può essere un film che val la pena vedere, ma in vista di una lettura integrativa, per capire meglio da dove saltano furoi alcune cose, o epr gustarsi scene d'azione un po' più vive che invece, purtroppo, sono state omesse nel film.

Per chi ha letto il libro e non è un completo purista, può risultare un film carino, per una sera in cui non si ha molto da fare e si vuol ripassare una delle tante avventure di Dirk Pitt (sorvolando sulla scelta di quasi l'intero cast, visto che l'unico che davvero si avvicina un po' alle descrizioni è l'ammiraglio Sandecker).

Invece chi ha amato particolarmente il libro e non vuol vederlo un po' raffazzonato è meglio che eviti questo film che non gli rende completa giustizia...

Collocandosi la Dama nella seconda di queste opzioni, arriva a dargli la sufficienza, ma non di più. 3/5


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Raya
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Inviato il 24 marzo 2008 1:01

Into the Wild, regia di Sean Penn.

Tratto dalla storia vera di un ragazzo statunitense che a seguito della laurea capisce di non avere alcuna voglia di scendere a patti con il mondo e inizia una fuga solitaria e narcisisticamente compiaciuta verso l'estremo. Finirà in Alaska, ultimo lembo veramente selvaggio degli USA, giocando a fare l'eremita letterato e dimenticandosi che la natura è matrigna (Leopardi docet). La natura stessa, complice una certa sfortuna e molta ingenuità, provvederà a saldare i conti.

Il film non è affatto male, ma se avete visto Grizzly Man di Herzog, beh... persino Penn sembra caramelloso, al confronto.

Il mio consiglio spassionato è: vedetevi Into the Wild (voto: 3.5/5) e poi vedetevi Grizzly Man (5/5). Quasi gli stessi temi svolti negli stessi luoghi. Per godersi la differenza tra un buon film e un capolavoro.

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Inviato il 25 marzo 2008 15:40

Heavy Metal 2000

 

Regia di Michael Coldewey, con la voce di Billy Idol.

E mi sono fatto fregare dal titolo... Cartone animato fantascientifico di produzione tedesca/svedese. Il cattivone, in cerca dell'immortalitá, uccide la famiglia di Julie, che per vendicarli si tramuta in guerriera.

La particolaritá del film é, che ogni volta che il cattivone commette un'azione crudele, la scena é incorniciata da una canzone Heavy Metal, si spazia in questo modo dai piu conosciuti Pantera, System of a Down, Machine Head fino a gruppi relativamente sconosciuti.

I disegni non mi sono piaciuti granché, la trama é idiota, e i brani di musica sono inseriti nel contesto in modo orribile. Sembrava, che qualcuno dietro di me avesse continuato ad accendere e spegnere lo stereo.

Voto: 1/5


 

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Neshira
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Inviato il 25 marzo 2008 20:52

Magari è il remake di 'Heavy Metal' e va visto in quell'ottica...certo dipende da chi sono i disegnatori stavolta ^^


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