Transformers, di Michael Bay, con Shia LaBeouf, Megan Fox, Josh Duhamel, Tyrese Gibson, John Turturro, Jon Voight, Anthony Anderson, Rachael Taylor.
Giocattolone senz'anima. Voto 1.5 / 5
Ho visto "Trasformers" 3 volte da quando è uscito. Non me lo sono perso nemmeno alla rassegna cinematografica autunnale del mio paese " /> . I voti che si danno dipendono dalle aspettative di partenza dello spettatore e dai criteri di giudizio. I miei criteri sono certamente poco tecnici e molto emotivi. Anche perchè questo film è asciutto quanto basta nella sceneggiatura e nei dialoghi perchè la strabordanza visiva riesca ad fare passare senza troppi danni alcune incongruenze nella storia e nelle interpretazioni non proprio impeccabili di alcuni membri del cast (tipo la sottotrama del militare dell'esercito, mah?).
La parte adrenalinica del film è ottimamente realizzata. La fisionomia dei robot più realistica di così non si poteva fare e Bay, che in questa pellicola può sbizzarrirsi e portare ai limiti estremi il suo montaggio serrato con una miriade di inquadrature diverse, si rivela la scelta più azzeccata svelandoci i robot da ogni inquadratura possibile. Gli slow-motion enfatizzano le scene di guerriglia urbana e i combattimenti e le musiche riescono a diventare parte attiva della pellicola. Il film procede scanzonato con alcuni siparietti divertenti, soprattutto con LaBeouf, e le 2 ore e passa scorrono leggerissime. Confesso che la seconda volta l'ho rivisto perchè non ne avevo avuto abbastanza.. " />
Ora è sempre un blockbuster, uno dei giocattoloni commerciali fatti per incassare milioni, però che gran bel giocattolone!!! " />" /> voto 8/10
Un giocattolone senz'anima è "Die Hard 4"
Bruce Willis sembra stanco di vestire i panni di MacClaine e le scene alla mission impossible sono davvero eccessive per questo film e soprattutto per questo personaggio.
Lo spirito divertente e provocatorio del mitico poliziotto dei primi tre episodi è stato tradito e le battute sono stanche e forzate. Arido. Voto 5/10 " />" />
Marie Antoinette
Di Sofia Coppola, con Asia Argento, Marianne Faithful eeeeee KIRSTEN DUNST ">"> !!!
Film piacevole, che mostra la rivoluzione francese da un altro POV. È interessante vedere di come la vita di corte sia stata totalmente estranea alla realtá del popolo francese. Colonna sonora grintosa e azzeccata, da un tocco di personalitá al film. Spettacolari i costumi (avranno speso una fortuna). Alcune scene sono state girate direttamente a Schönbrunn e Versailles, scelte di location obbligatorie per questo film, ma comunque spettacolari!
Ci sono alcune forzature (tipo la smentita della famosa frase di Marie Antoinette "se non hanno pane, perché non mangiano torta"), si potevano fare meglio. Inoltre é difficile capire bene il film, se non si conoscono i background storici. Potevano quindi inserire qualche scena in piu della rivoluzione.
Voto 4/5 (non dimenticate che c'é Kirsten Dunst). ">
Mean Streets, di Martin Scorsese, con Robert Carradine, Harvey Keitel, Robert De Niro, Cesare Danova, David Carradine. La storia di due amici immischiati in giri malavitosi, il primo riservato e attento, il secondo tutto matto. Il terzo film di Scorsese è un bel ritratto della Little Italy, sporco, grezzo ma non per questo privo di fascino, con una regia assolutamente perfetta. La coppia che scoppia De Niro-Keitel è strepitosa, se forse si può annotare qualche difetto lo si trova in fase di sceneggiatura, laddove per oltre 100 minuti si respira un pò di monotonia, rinfrescata da un finale al cardiopalma. Una colonna sonora azzeccata non fa che completare un quadro di classe. Violenza d'autore. Voto 4 / 5 " />" />
Tutti gli uomini del re, di Steven Zaillian, con Sean Penn, Jude Law, Kate Winslet, James Gandolfini, Mark Ruffalo, Patricia Clarkson, Anthony Hopkins, Kathy Baker. Uomo integerrimo (Penn) non si fa piegare dalle leggi della politica, e diventa governatore della Louisiana. Ispirato a una storia vera, è l'ascesa al potere di un uomo del popolo, che però dovrà adattarsi alla sua nuova carica e pagherà le conseguenze dei suoi errori. Il tutto visto dagli occhi di un giornalista (Law), che si improvvisa investigatore per ciò che ritiene giusto. Lento, verboso, a tratti noioso, ma comunque affascinante, pur nella sua sobria regia, avvinta da una fotografia nitida i cui "colori" ben si adattano al periodo storico. Banale ma genuino, e Penn come sempre fa la parte del mattatore con grande perizia. Antipolitica. Voto 3 / 5 " />" />
Inside Man di Spike Lee con: Denzel Washington, Clive Owen, Jodie Foster, Christopher Plummer
Cliwe Owen comette una rapina in una banca con sequestro di ostaggi, Denzel Washington è il detective che deve fare in modo che nessun ostaggio venga ucciso. Grande film in cui niente è come sembra con un finale spiazzante. La trama potrebbe sembrare scontata o già vista ma il montaggio fenomenale e la grande regia del mitico Spike la rendono sorprendente con un colpo di scena dopo l'altro. " />
Voto 5/5
No Man's Land, di Danis Tanovic, con Simon Callow, Branko Djuric, Rene Bitorajac, Filip Šovagovic, Georges Siatidis, Katrin Cartdlidge. Due soldati di sponde avverse rimangono intrappolati in una trincea, e scoprono che il compagno di uno di loro, ritenuto morto, è in realtà vivo ma giace sdraiato su una mina. Cercheranno aiuto nei modi più paradossali. E' una visione cinica, e anche ironicamente sprezzante (nella prima parte) della guerra, rappresentata qui attraverso le vicende di tre soli uomini, nemici ma uniti dal destino. Più cupo di quanto si possa inizialmente pensare, è anche una critica ai mass media, qui rappresentati come avvoltoi sulle carogne, e alle forze dell'Onu, i cui membri vengono caratterizzati in maniera decisamente stupida e arrivista. Vincitore dell'Oscar per miglior film straniero nel 2002. Tormento grigio. Voto 3.5 / 5 " />" />" />
...E venne il giorno della vendetta, di Fred Zinnemann, con Paolo Stoppa, Gregory Peck, Anthony Quinn, Omar Sharif. Combattente repubblicano deve tornare in Spagna per trovare la madre morente, ma è in realtà vittima di un trappola della polizia. Lento, verboso, a tratti noioso ma comunque pregno di uno stile visivo asciutto e di grande impatto, con alcune scene che racchiudono una poetica malinconica non indifferente. L'azione è ridotta all'osso e tutta nei minuti finali, per altro non coinvolgenti come sarebbe dovuto. Un prodotto di qualità altalenante, nonostante il regista e il trio di attori principali facesse presagire di più. Instabile. Voto 2.5 / 5 " />" />" />
Infernal Affairs III, d Andrew Lau, con Andy Lau, Tony Leung, Kelly Chen, Daoming Chen, Edison Chen, Sammi Cheng, Leon Lai, Ka Tung Lam, Carina Lau. Il capitolo finale della saga poliziesca di Hong Kong, pur rimanendo una degna conclusione, è il più confuso e contorto. E' pieno infatti di sbalzi temporali, laddove ora andiamo a indagare nel passato per seguire le mosse dell'ormai defunto Leung, per poi spostarci nel presente per vedere le conseguenze che subirà Lau. Lo stile è sempre lo stesso, e il ritorno dei due succitati attori (sostituiti nel secondo episodio, un prequel, da ragazzi più giovani) dona al film la giusta carica di carisma. C'è un pò di ruffianeria forse nel cercar di commuovere a tutti i costi, mettendo la parte sentimentale più marcata del passato. Una visione obbligata per chi già conosce le precedenti vicende degli Affari Infernali. Chiusura del cerchio. Voto 3 / 5 " />" />" />
Beowulf, ieri sera.
Mah... Diciamo che é un po una novitá per il fatto della digitalizzazione (ma neanche tanto, final fantasy, ormai ha quasi 10 anni), che si poteva fare anche meglio, visti li alti standards che ormai si possono raggiungere (star wars ep. III e transformers).
La storia non é niente di particolare (dimenticatevi della leggenda di Beowulf e Grendel, non c'entra niente).
Ovviamente é quasi impossibile giudicare gli attori.
Sottraendo l'effetto novitá, questo film si meriterebbe un 1/5.
In questo caso 2/5.
Il bacio dell'assassino, di Stanley Kubrick, con Jamie Smith, Frank Silvera, Irene Kane. Pugile in declino si innamora della sua vicina di casa, perseguitata dal capo del night club dove lavora. Secondo lungometraggio (anche se solo 65 minuti) di Kubrick, con rimandi al noir e una buona e tesa atmosfera, con alcune scene suggestive quali il combattimento finale nella stanza dei manichini. Peccato per un finale fin troppo happy ending, quando tutto lasciava presagire il contrario. Buona la caratterizzazione dei personaggi. Tosto. Voto 3.5 / 5 " />" />" />
Tempi moderni, di Charles Chaplin, con Charles Chaplin, Paulette Goddard, Henry Bergman, Tiny Sandford, Allan Garcia. Operaio in esaurimento nervoso finisce in carcere svariate volte, e nel frattempo incontra una ragazza orfana della quale si innamora, corrisposto. Strepitosa satira sociale di Charlot, qui vero e proprio sostenitore del movimento operaio, con una storia paradossale ma quanto mai tenera e divertente. Come sempre fa la figura del grande mattatore, regalandoci delle scene esilaranti ma cariche di una genuina tenerezza, fanciullesca. Si ode per la prima volta la voce di Chaplin, visto che il film si alterna tra il muto e il sonoro (ridotto ai minimi termini), e possiamo udirlo in una versione del tutto particolare della Titina. Uno di quei film che rimangono nel tempo, anche oggi dopo oltre 80 anni si rivela attualissimo, e una pagina fondamentale della storia della Settima Arte. Indelebile. Voto 5 / 5 " />" />
Rockstar, di Stephen Herek, con Mark Wahlberg, Jennifer Aniston, Timothy Spall, Timothy Holyphant. La storia di un ragazzo fan degli Steel Dragon, storica rock band, che un giorno entra a farne parte come cantante. Ispirato alla storia vera della metal band Judas Priest, nel periodo in cui il singer Rob Halford lasciò il gruppo venendo sostituito da Tim "Ripper" Owens, il film finisce per essere di una banalità sconcertante, infarcito di luoghi comuni e dicerie sul mondo del rock'n roll, e per questo anche disconosciuto dagli stessi Judas. Alcool, sesso e metallo pesante, ma senza mai riuscire a catturare veramente nel vivo, proponendo situazioni trite e ritrite e interpretazioni sconcertanti, su tutte un Whalberg veramente sottotono. Rimangono le canzoni, quelle si capaci di trasmettere tutta la bellezza di un genere incapace di morire. Long live to rock'n roll, easy death to this movie! Voto 1.5 / 5 " />" />
In viaggio con Evie.
Guardato per curiositá. Volevo vedere se Rupert Grint (Ron, di Harry Potter) fosse un polentone anche in altri film. Diciamo che in questa commedia/drama inglese la sua espressione passa da pensierosa a pensierosa/triste.
Poi faccio un po fatica a capire lo humor britannico. ">
Un film per adolescenti e fan di Rupert Grint.
Voto 1/5.
taxi driver
non so perchè non mi era mai capitato di vederlo ed è stato un grave errore...martinuccio mio sei un genio!!XD
e stasera...Beowulf...chissà perchè mi aspetto che sia una cretinata...
Operazione Cicero, di Joseph L. Mankiewicz ,con James Mason, Danielle Darrieux, Michael Rennie, Walter Hampden. Il cameriere di un ambasciatore britannico ad Ankara, vende documenti segreti ai tedeschi in cambio di ingenti somme di denaro. Sarà aiutato da una contessa, di cui un tempo era dipendente. Ispirato alla storia vera della spia Elyesa Bazna, è un'avvincente spy-story, carica di colpi di scena, pur non prolungandosi troppo nell'azione, quanto più nella sottile arte del tradimento. Mason è perfetto nel ruolo, e la regia di un maestro come Mankiewicz è come sempre impeccabile, degno di nota anche il finale, imprevedibile. Intrigo splendente. Voto 3.5 / 5 " />" />