The shining, con Jack Nicolson, tratto da un romanzo di Stephen King...
Inquietante e pauroso, ma ad alcuni pezzi un po' noioso...
voto 3/5
NO-IO-SO??????????????The shining, con Jack Nicolson, tratto da un romanzo di Stephen King...
Inquietante e pauroso, ma ad alcuni pezzi un po' noioso...
voto 3/5
SHINING????????????
devo aver visto un altro film " />" />" />" />
ps: vero che è tratto da un romanzo del re, ma il libro cambia parecchio rispetto al film " />" />" />" />
Inland Empire.... 5/5
incommentabile, le emozioni di una trama così poco logica non possono essere trasmesse a parole " />
La sfida del samurai, di Akira Kurosawa, con Toshiro Mifune, Tatsuya Nakadai, Yoko Tsukasa, Isuzo Yamada. Pochi sanno che "Per un pugno di dollari" altro non è che il remake, in chiave western, di questo film del '61 di Kurosawa. Le situazioni sono praticamente le stesse, eccezion fatta per le katana al posto delle pistole, e il grande Toshiro Mifune non ha niente da invidiare a Clint Eastwood in quanto a carisma. Musiche eccellenti, scene di grande impatto e un protagonista coi fiocchi rendono "La sfida del samurai" un grande film, sicuramente meritevole di visione dai fan dei western all'italiana, ma anche per chi ancora non conosce il grande regista giapponese e qui può farsi un'idea del suo grande talento. Precursore. Voto 4.5 / 5 " />" />" />
Il grande cielo, di Howard Hawks, con Kirk Douglas, Dewey Martin, Arthur Hunnicutt. Western introspettivo, non privo di inserti comici, che ha più a che fare con l'avventura che con i classici stereotipi del genere. Infatti qua si parla di cacciatori di pelle, foreste enormi e lussureggianti che sono un vero spettacolo per gli occhi. La prima parte scorre un pò lenta e monotona, mentre la seconda riesce a regalare qualche emozione in più. Rimane sicuramente una grande eleganza, inquadrature sontuose e musiche di grande atmosfera, oltre a una recitazione più che buona, Douglas Sr. si sà è una garanzia ma la vera è sorpresa è Hunnicutt nei panni di un vecchio e rude cacciatore. Un film simbolo di un epoca di cinema che non c'è più, ma che merita di non esser mai dimenticata. Ben fatto. Voto 3.5 / 5 " />" />" />
mioddio che schifo... ho appena visto Inland Empire di Lynch. Credevo che Lynch avesse toccato il fondo con Mulholland Drive, che tutto sommato rivaluto nel confronto.
Inguardabile, delirante oltre il consentito, insostenibile. Tre ore con cui riempire la pattumiera del cinema.
Lynchiamolo.
Non drammatizziamo...è solo questione di corna!, di François Truffaut, con Jean-Pierre Léaud, Claude Jade. Un titolo italiano veramente orribile per questa quarta avventura di Antoine Doinel, personaggio ricorrente di Truffaut, sempre interpretato da Léaud. Ora è sposato, ha una vita apparentemente felice ma c'è sempre qualcosa a spezzare l'armonia... Un altra grande commedia del regista francese, ricca di personaggi bizzarri e a loro volta non nuovi a chi conosce già la saga del protagonista. Ironia e sentimento, critica sociale e simpatia in un mix più che riuscito, che non sorprenderà i fan del credo trouffatiano, ma sarà in grado di creare nuovi adepti. Scoppiettante. Voto 4 / 5 " />" />" />
Ma sei sicura che fosse Shining? " />" />" />The shining, con Jack Nicolson, tratto da un romanzo di Stephen King...
Inquietante e pauroso, ma ad alcuni pezzi un po' noioso...
voto 3/5
E' un capolavoro di regia e di interpretazione, un Jack Nicholson così raggiunge l'apoteosi.
Dare 3/5 a Shining... è proprio vero che il mondo è vario. " />
Per San Valentino mi sono guardato Woodstock 3 days of love, peace and music. Premio Oscar per il migliore film documentario del 1970. È difficile commentare un capolavoro del genere. Il film non é solo una cronaca (incensurata) del festival, ma offre anche uno sguardo su quegli che erano gli stati uniti d'america nel 1969. Vengono filmate varie interviste fatte agli abitanti di paesi confinanti al festival; mi é rimasto impresso un signore di mezza etá che preferisce mandare suo figlio in Vietnam, piuttosto che permettergli di girare nudo e drogarsi... ">
Per quanto riguarda le esibizioni live, quelle migliori a mio avviso sono quelle di Joe Cocker e Jimi Hendrix. Fuorissima la Janis Joplin. ">
Voto 5/5!
Codice 46, di Michael Winterbottom, con Tim Robbins, Samantha Morton. Quando la fantascienza si separa dalla sua normale concezione di semplice intrattenimento, troviamo opere più uniche che rare come questo "Codice 46". In un futuro a noi vicino, determinate leggi violano la privacy o impediscono rapporti tra persone con un genoma diverso, per paura di creare figli degeneri o non abbastanza intelligenti. Qui si incrociano le vite di un agente investigativo (Tim Robbins) e di una lavoratrice (la Morton, che in altri occasioni avevo considerato mediocre e che invece qua sà essere intensa e sensuale) che contrabbanda permessi per uscire dalla città. Le cose si complicano quando i due si innamorano... Una storia toccante, che Winterbottom ci racconta con una grazia unica, veramente in grado di ammaliare con piccoli tocchi di classe, cui fà testo anche una colonna sonora veramente incantevole. Amore e critica sociale si mescolano in questa storia dal sapore magico, una sorta di versione d'autore di "Vanilla Sky". Incombente. Voto 4.5 / 5 " />" />" />
madonna, questa è la pagina delle bestemmie. Shining un po' noioso, mulholland drive cagata... da suicidio proprio " />
BLOOD DIAMONDS
film adatto per un san valentino!!!
dico solo questo: alla fine del film le donne non vorranno mai ricevere diamanti per il resto della loro vita!!!
a parte tutto un bel film. nonostante il tema delicato e le scene cruente non scade quasi mai nel banale...
Altro film adatto per San Valentino:
Hannibal Lecter - Le origini del male
Molto bravo il protagonista, Gaspard Ulliel, soprattutto considerando che doveva confrontarsi con l'interpretazione di Hopkins. Nel complesso però mi aspettavo di meglio. Soprattutto l'addestramento samurai nella Berlino del secondo dopo-guerra e il rapporto con la zia (ma chi ha una zia così?) non convincono.
Voto 3/5
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Visto Kirikù e la strega Karabà. Beh, l'avevo proprio sottovalutato, soprattutto perchè avevo visto prima il secondo! Invece è carino e anche qualcosa di più.
Voto 3/5.
già che ci sono: Kirikù e gli animali selvaggi: 1,5/5. Davvero inadatto sopra i 6 anni, si salvano i disegni...
Weekend - Un uomo e una donna dal sabato alla domenica, di Jean-Luc Godard, con Mireille Darc, Jean Yanne, Jean-Pierre Léaud, Virginie Vignon. Ironia e politica in una pellicola tanto strana quanto morbosamente affascinante. Se nella prima parte troviamo un humour nero veramente esilarante, con alcune scene veramente irresistibili e che ricordano una versione più oscura e macabra dei film di Truffaut, la seconda è cruda, si trasforma in satira politica violenta ed estremista, e non risparmia alcune scene di atrocità francamente evitabili, che han fatto vietare il film ai minori di 18 anni. Insomma, un'altra opera di Godard che si divide a metà, in una sorta di unione intrattenimento / critica sociale che la trasforma in un prodotto fuori da ogni canone e di difficile assimilazione. Dissacrante. Voto 3 / 5 " />" />" />