Foreeever young
why don't to be
forever young?
Do you really wanna live forever
and ever.. and ever...?
A parte una delle mie canzoni preferite, la definizione esatta è proprio rallentare le funzioni biologiche... un po' quello che vorrebbero fare gli antiossidanti in commercio...
Aegon, forse mi sono perso i post precedenti, ma perché associ la vita eterna con l'immobilità?
Perchè qualcosa che è eterno ha inizio ma non fine e la fine è uno stimolo, il più grande stimolo che abbiamo.
Il fatto di dover morire ci porta ad agire, la volontà di non essere dimenticati dopo la nostra morte ci porta a creare.
Il fatto di non morire renderebbe ogni sforzo vano perchè continueremmo ad esistere indipendentemente da tutto...
Oppure potremmo essere ulteriormente stimolati, dal momento che potremmo godere in prima persona dei frutti dei nostri sforzi...
Ilaria, conosci quella canzone??
In questo contesto troverei opportuno anche citare i versi
Let us die young or let us live forever
we don't have the power but we never say never...
Non credo più di tanto ad una ulteriore stimolazione.
L'immortalità di per sè porterebbe problemi di sovrappopolazione tremendi o alla necessità di sterilizzare chiunque.
In alternativa sarebbe una cosa per pochi, per chi se lo può permettere creando scompensi assurdi e la forbice delle differenze economiche e sociali aumenterebbe nuovamente...
In definitivia non è uno scenario che mi piace
Condivido (in parte) le tue perplessità su quelli che potrebbero essere i possibili scenari futuri, nel caso l'immortalità fosse davvero possibile...
Dico in parte perché sono convinto che vi srebbero risposte evolutive che farebbero fronte a questo radicale cambiamento... Soprattutto se, come probabile, questo venisse attuato per gradi.
Tuttavia quelli che tu prospetti sono solo aspetti legati alla strumentalizzazione dell'immortalità... Non al fatto in sé stesso di poter disporre di una vita infinita ed all'uso che ciascuno di noi potrebbe fare della sua vita se avesse a disposizione il tempo dell'universo...
vi vedo fiduciosi nella capacità di adattamento dell'essere umano...
ma sono l'unica convinta che finirà per estinguersi da solo o comunque tra un po' la popolazione mondiale sarà sfoltita in modo drastico?
Insomma...
-riserve petrolifere in esaurimento
-scompensi metereologici sempre maggiori
-popolazione mondiale in continua crescita con divario ricchi-poveri sempre maggiore
-scioglimento calotte polari
-buco ozono in crescita
-sviluppo armi batteriologiche da parte delle superpotenze
-inquinamento sempre maggiore
-colture geneticamente sempre pmeno differenziate, quindi più vulnerabili in caso di malattie
insomma, non mi pare che si stia facendo molto per migliorare... se continua così l'unica mia speranza è di morire di vecchiaia prima che succeda il patatrac l'istinto di sopravvivenza è comunque forte in me come in chiunque altro...
e poi in effetti se esistesse la possibilità di essere immortali prima di eliminare l'istinto biologico di riprodursi dovrebbero passare migliaia di anni, visto che è insito nella nostra specie, e di certo la Terra non riuscirebbe a sopportarlo. Che dovremmo fare? colonizzare altri pianeti, sfruttarli fino a spremerli e andare avanti così? Gli esseri umani sono parassiti ed egoisti, sanno a quali conseguenze porteranno le loro azioni e se ne fottono. Ricordate i protocolli di Kyoto? L'America preferisce inquinare a morte il pianeta piuttosto che retrocedere di un passo dalla sua politica del "benessere totale".
Meglio se finiamo sterminati, direi!
Ashan, se rileggi il vecchio topic "ambientale" scoprirai come sono ottimista da quel punto di vista...
Tuttavia io non depreco, dell'uomo, i cambiamenti che apporta alla biosfera, ma la rapidità con cui li attua. Sta portando il tempo dell'evoluzione a confronto con il tempo del suo pensiero. Questo è intollerabile per la maggior parte delle specie viventi, e per la nostra struttura fisica stessa.
Inoltre ti vorrei chiedere... Perché consideri l'uomo un parassita? E gli altri animali?
sinceramente, credo che se fosse possibile avere una vita immortale, o per lo meno molto lunga (Numenoreani Style :P), non esiterei un attimo a "procurarmela".
D'altro canto, guardate quanti avvenimenti avvengono in un secolo... pensare di vederli tutti sarebbe assurdo, ma a chi non piacerebbe?
poi, dato che il mondo è in continuo movimento, non vedo la possibilità di "perdere stimoli" per la vita.
Per il fatto della perdità di creatività, non la penso come Aegon.
Io credo che, se uno fa una cosa, oltre naturalmente che per essere "ricordato", la fa soprattutto per apportarsi dei vantaggi nella sua vita attuale, quindi credo che, nonostante tutto, alla fine ricaveremo solo vantaggi.
Inoltre, in caso di sovraffollamento, non vedo la difficoltà di colonizzare altri pianeti: le tecniche sono conosciute, quello che ci ferma è più che altro la lunghezza dei viaggi attraverso distanze così grandi...
ma se fossimo immortali, il problema non esisterebbe più, no?
A Lord Beric: parassita perchè pur essendo consapevole di ciò che fa, se ne sbatte e succhia tutte le risorse senza preoccuparsi degli scompensi che porta. Distrugge tutto pur di migliorare la propria condizione di vita.
Per Jon.Snow: ma a te sembra giusto fare così? devastare l'ambiente in cui viviamo, tanto se ne troverà un altro da massacrare? La storia non ci ha davvero insegnato niente allora????
Per Jon.Snow: ma a te sembra giusto fare così? devastare l'ambiente in cui viviamo, tanto se ne troverà un altro da massacrare? La storia non ci ha davvero insegnato niente allora????
no, naturalmente non è giusto :P
purtroppo, più siamo più bisogno ne abbiamo, ed un eventuale aumento della longevità della popolazione, porterebbe, credo, solo vantaggi.
Se si aprisse "una via allo spazio", resa possibile appunto dalla "ipotetica lunga vita umana", ti assicuro che a inquinare la terra resteremo ben meno di 6mld!
gh, poi magari sta storia dello spazio è una cavolata: son solo considerazioni mie, però la ritengo estremamente fattibile >)
tutte le osservazioni fatte sono interessantissime e condivisibili.
Io ho pensato egoisticamente a me stesso.
Se mi dessero l'immortalita' e fossi l'unico ad essere immortale penso tenderei a diventare un tiranno.
Se invece tutti fossero immortali allora potrei fare cosi' tante cose ma cosi' tante da non poterle contare.
Non ci sarebbero piu' limiti di tempo per capire le cose o per esplorare cio' che ci circonda.
Il grado di istruzione che si potrebbe raggiungere.
Il grado di civilizzazione.......
Quello che mi infastidisce della morte e' che non chiede il permesso....arriva e ti cambia la vita.
Ma insomma!!!! un po' di rispetto!!!!
Lo so sono un ingenuo sognatore.....hehehehe
C'è una riflessione che ho fatto stamattina...
Oggi a Torino spira una meravigliosa tramontana, l'aria è tersa e limpida e le montagne sembrano a due passi... E come al solito mi sono perso nella contemplazione dei miei monti invece che mettermi a studiare...
Stavo pensando... Chissà come saranno tra milioni di anni... Mi piacerebbe sapere, vedere, toccare quello che sarà il mondo in un futuro lontanissimo, esserne partecipe, crescere con lui...
Così mi sono chiesto... Che sia un desiderio inconscio simile a questo, la cosa che ci porta a modificare il nostro ambiente così rapidamente? Una sorta di antropizzazione temporale del mondo? Vogliamo che il mondo in cui siamo inseriti cambi con velocità per noi apprezzabili?
Ho parlato altrove che il maggiore danno che l'uomo fa al pianeta è esattamente questo... L'estrema velocità con cui modifica l'ambiente in cui è inserito.
E da qui il mio pensiero... Se non dovessimo temere la morte, se sapessimo di avere tutta l'eternità a disposizione, avremmo ancora questa dannata fretta? O forse ci adegueremmo noi al ritmo del mondo, invece che forzare quest'ultimo ad andare al nostro??
E non sarebbe questo un bene?
OK, torno a guardare i monti e me ne sto zitto...
Però....riflessione affascinante.....direi che sto dalla tua parte ovvero credo che questa fretta potrebbe "in parte" forse essere frenata da una più lunga esistenza....o almeno è quello che spero(spero che non sia nella natura dell'uomo quello di trasformare freneticamente la natura anche a costo di distruggerla)
mah, inquietante leggere 'ste cose, dato che giusto ieri ho letto "Herbert West, rianimatore" di Lovecraft...
beh, spero non finisca male come nel racconto... (da bravo infame xò non faccio spoiler...=p)