Entra Registrati
il sole inquina?
X di xaytar
creato il 11 maggio 2005

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.

Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri



Guardiani della Notte

25171 messaggi
Inviato il 11 maggio 2005 20:23

L'uomo fa parte della natura tanto quanto il Sole. Parlare di "inquinamento" in questo senso è fuorviante.

Parliamo piuttosto di alterazione: le alterazioni prodotte dall'uomo hanno la peculiarità di essere molto molto rapide e violente rispetto allo "standard", e potrebbero non lasciare a molte specie (noi stessi compresi, perché no?) il tempo di adattarsi... A parte questo che differenza c'è?

 

Riguardo al caso specifico, quoto in pieno Mik.


Canale%20Telegram.jpg

Chat%20Telegram.jpg

Facebook.jpg

Wikipedia.jpg

Wikipedia.jpg

Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

S
Ser Loras Tyrell
Confratello
Utente
5543 messaggi
Ser Loras Tyrell
Confratello

S

Utente
5543 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 0:00
da un certo punto di vista magari siamo noi la forma d'adattamento che la natura ha creato proprio per risolvere certi suoi problemi...e noi magari tradiamo le sue aspettative XD

 

No no,mi permetto di dissentire in merito a questo punto :D Madre Natura ha creato qualcun altro per risolvere i suoi problemi :lol:

 

Vaccate a parte,bel pensiero :lol:

 

:yeah:


A
Alyssa Arryn
Confratello
Utente
1605 messaggi
Alyssa Arryn
Confratello

A

Utente
1605 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 2:26
L'uomo fa parte della natura tanto quanto il Sole. Parlare di "inquinamento" in questo senso è fuorviante.

Parliamo piuttosto di alterazione: le alterazioni prodotte dall'uomo hanno la peculiarità di essere molto molto rapide e violente rispetto allo "standard", e potrebbero non lasciare a molte specie (noi stessi compresi, perché no?) il tempo di adattarsi... A parte questo che differenza c'è?

 

Sottoscrivo :lol:

 

da un certo punto di vista magari siamo noi la forma d'adattamento che la natura ha creato proprio per risolvere certi suoi problemi...e noi magari tradiamo le sue aspettative

Non vedo da dove si possa dedurre un simile finalismo.

Sulla Terra ci sono già state estinzioni di massa prima di quella la nostra specie (secondo le ipotesi più catastrofiste) rischierebbe di innescare.

Credo che la natura (qualunque sia il significato che si vuole dare a questa parola) possa tranquillamente fare a meno di noi.

 

Spero vivamente che la notizia sia stata letta così da un giornalista ignorante in cerca di scoop e che l'Unione Europea non abbia pagato della gente per una ricerca del genere

Oltre a sperarlo lo ritengo molto probabile; spesso i mass media non specialistici quando si occupano di ricerca scientifica cercano solo il sensazionalismo e non vanno troppo per il sottile nel giungere a conclusioni a dir poco azzardate.


Q
Qhorin Halfhand
Confratello
Utente
3691 messaggi
Qhorin Halfhand
Confratello

Q

Utente
3691 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 11:01
L'osservazione che hanno fatto, ovvero campionamento di diversi strati dell'atmosfera con analisi di temperature e composizione gassosa dimostra, certamente una cosa: quando c'è il sole il decadimento delle polveri sottili è molto minore, rispetto a quando piove.

 

Ma ciò non vuol dire che il sole inquina. Vuol dire che, quando c'è il sole e non piove, l'inquinamente, che già è presente, non vieve abbattuto.

Il vero problema è che l'inquinamente è gia presente, e in grosse quantità.

 

Personalmete ritengo che la verità risieda nelle parole che l'agente Smith dice a Morpheus in Matrix:"l'umanità è come un cancro per questo mondo, perchè è l'unica forma di vita che non crea un equilibrio con l'ambiente che lo accoglie, ma lo sfrutta fino ad esaurirne le risorse, quindi si sposta per cercare altri territori ricchi" (il discorso più o meno era questo).

 

Non che la cosa mi piaccia, anzia mi fa schifo, ma penso che attualmente sia proprio così. La natura si comporta in modo che per tutti gli esseri viventi ci sia uno spazio prefissato e delle risorse più che sufficienti per garantire loro la sopravvivenza.

Ma è questo il nodo principale: di tutti gli esseri viventi, l'uomo è l'unico che non sopravvive (cioè usa quel tanto che gli basta per non morire), ma consuma quello che non gli serve.


X
xaytar
Confratello
Utente
4597 messaggi
xaytar
Confratello

X

Utente
4597 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 13:03 Autore

mi permetto di dissentire: l'uomo capitalista è un cancro, non l'uomo in generale. tutti i discorsi contro l'uomo che sono stati fatti, valgono solo per il capitalismo imho. non vedo nessuna differenza tra l'uomo"normale" e un animale qualsiasi.


D
Damien Amfar
Confratello
Utente
2812 messaggi
Damien Amfar
Confratello

D

Utente
2812 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 13:40
mi permetto di dissentire: l'uomo capitalista è un cancro, non l'uomo in generale. tutti i discorsi contro l'uomo che sono stati fatti, valgono solo per il capitalismo imho. non vedo nessuna differenza tra l'uomo"normale" e un animale qualsiasi.

Ale, così si finisce in politica però. Anche perchè è tutto da dimostrare che il capitalismo in TOTO sia scorretto :yeah:

 

 

 

 

 

Ciauz :lol:


X
xaytar
Confratello
Utente
4597 messaggi
xaytar
Confratello

X

Utente
4597 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 13:50 Autore

sorry, mi ero appena alzato e avevo la mente in panne...mi spiego meglio.

gli eredi della civilità maya, in messico, tanto per fare un esempio, criticano fortemente il capitalismo dominante in occidente perchè sfrutta la natura fregandose del futuro; loro invece cercano di vivere in armonia con il mondo.

ora, da una parte li ritengo più saggi.

dall'altra mi sorge questo dubbio: i maya sono stati sconfitti secoli fa, con loro la loro ideologia, dagli antenati dei capitalisti occidentali che li hanno sopraffatti.

insomma, la selezione naturale ha scelto il capitalismo; la natura sceglie qualcosa che distrugge la natura? non so, mi sembra molto strano :lol:


L
Lord Lupo
Confratello
Utente
1626 messaggi
Lord Lupo
Confratello

L

Utente
1626 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 13:53
mi permetto di dissentire: l'uomo capitalista è un cancro, non l'uomo in generale. tutti i discorsi contro l'uomo che sono stati fatti, valgono solo per il capitalismo imho. non vedo nessuna differenza tra l'uomo"normale" e un animale qualsiasi.

Più che di capitalismo parlerei di era industriale...

in ogni caso, imho l'uomo ha sempre sfruttato l'ambiente circostante senza curarsi delle conseguenze. La differenza è che _adesso_ conosciamo quali potrebbero essere le conseguenze. L'industria ed il 'progresso' hanno accelerato il tutto.

L'uomo non si inserisce in un ecosistema, ma _impone_ con qualsiasi mezzo la sua presenza. Se non piace la parola cancro, si potrebbe considerare una "calamità naturale senziente" (mi è venuta scrivendo il post :lol:)

 

Ciao, ciao



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri



Guardiani della Notte

25171 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 15:47
la natura sceglie qualcosa che distrugge la natura? non so, mi sembra molto strano :D

La natura sceglie???

 

Allora... Cosa intendi per natura?? Te lo chiedo solo per chiarire, perché non vorrei iniziare una sequela di obiezioni alla tua frase solo per poi scoprire che con lo stesso termine designavamo cose differenti... :D

 

 

 

In ogni caso, credo che a comportamenti che apparentemente sembrano vincenti ma che poi si rivelano fallaci a lungo termine siamo tranquillamente abituati nella nostra realtà quotidiana...

Quindi perché il concetto non può essere valido a livello di specie? Il "consumismo" è ovviamente uno di questi comportamenti: oggi siamo nell'abbondanza, domani... Boh?

E se l'uomo dovesse estinguere la vita sulla Terra? Beh... La Vita (lettera maiuscola) è il fine ultimo dell'Universo, forse? Ammesso e non concesso che l'Universo abbia un fine, ovviamente! :D


Canale%20Telegram.jpg

Chat%20Telegram.jpg

Facebook.jpg

Wikipedia.jpg

Wikipedia.jpg

Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

X
xaytar
Confratello
Utente
4597 messaggi
xaytar
Confratello

X

Utente
4597 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 16:13 Autore
mi permetto di dissentire: l'uomo capitalista è un cancro, non l'uomo in generale. tutti i discorsi contro l'uomo che sono stati fatti, valgono solo per il capitalismo imho. non vedo nessuna differenza tra l'uomo"normale" e un animale qualsiasi.

Più che di capitalismo parlerei di era industriale...

in ogni caso, imho l'uomo ha sempre sfruttato l'ambiente circostante senza curarsi delle conseguenze. La differenza è che _adesso_ conosciamo quali potrebbero essere le conseguenze. L'industria ed il 'progresso' hanno accelerato il tutto.

L'uomo non si inserisce in un ecosistema, ma _impone_ con qualsiasi mezzo la sua presenza. Se non piace la parola cancro, si potrebbe considerare una "calamità naturale senziente" (mi è venuta scrivendo il post :D)

 

Ciao, ciao

hai ragione, poi mi sono corretto sul post che avevo scritto di fretta...

intendevo solo l'uomo occidentale, ho fatto l'esempio di civiltà indigene d'america che invece pensavano eccome alle conseguenze...

insomma mi sembra azzardato dire che l'uomo è un cancro...al massimo lo è quello occidentale di stampo capitalista che nn guarda alle conseguenze :D


X
xaytar
Confratello
Utente
4597 messaggi
xaytar
Confratello

X

Utente
4597 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 16:20 Autore
la natura sceglie qualcosa che distrugge la natura? non so, mi sembra molto strano  :D

La natura sceglie???

 

Allora... Cosa intendi per natura?? Te lo chiedo solo per chiarire, perché non vorrei iniziare una sequela di obiezioni alla tua frase solo per poi scoprire che con lo stesso termine designavamo cose differenti... :D

 

 

 

In ogni caso, credo che a comportamenti che apparentemente sembrano vincenti ma che poi si rivelano fallaci a lungo termine siamo tranquillamente abituati nella nostra realtà quotidiana...

Quindi perché il concetto non può essere valido a livello di specie? Il "consumismo" è ovviamente uno di questi comportamenti: oggi siamo nell'abbondanza, domani... Boh?

E se l'uomo dovesse estinguere la vita sulla Terra? Beh... La Vita (lettera maiuscola) è il fine ultimo dell'Universo, forse? Ammesso e non concesso che l'Universo abbia un fine, ovviamente! :D

per natura intendo le forze operanti nell'universo, la necessità storica che comprende vita e tutto quanto, compreso uomo. la natura è quello che è, insomma, la realtà, che non è detto che noi comprendiamo appieno. Insomma, tralasciando problemi filosofoci, il reale in tutte le sue forme. (in senso storico e necessario).

 

intendevo che siccome l'uomo occidentale ha vinto, la selezione naturale l'ha scelto come migliore (i motivi, o parte di essi, sono spiegati ad esempio in un libro di Diamond, "armi, acciaio e malattie") . Non voglio dire che la natura sia senziente, ma che l'uomo si sia dimostrato più adatto...e pare assurdo che nella selezione naturale abbia vinto quella parte umana che più inquina, più sfrutta la natura stessa (il mondo che lo circonda), considerando che maya e soci non erano così poco saggi.

 

i comportamenti apparentemente vincenti ma poi fallaci non è detto che non siano stati previsti dalla selezione naturale: possono essere vincenti in un dato momento, poi soppiantati da altri migliori...

insomma, nn voglio difendere nè attaccare l'uomo occidentale, semplicemente invitare a riflettere sulle classiche generalizzazioni, tipo l'uomo è un cancro :P

seppure ammetto che la prima volta che vidi matrix anch'io acconsentii a quella frase, ma son già passati alcuni anni :D


D
Damien Amfar
Confratello
Utente
2812 messaggi
Damien Amfar
Confratello

D

Utente
2812 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 16:22

E il capitalista che ci guarda alle conseguenze?!

 

Credo che il problema sia l'uomo che interviene sulla natura senza pensare alle conseguenze del suo atto. Che chi appartiene a società industrializzate possa essere poi più impattante sulla natura è un discorso diverso, che implica solo una maggiore attenzione di quest'ultimo sulle conseguenze.

 

 

 

 

Ciauz :D


L
Lord Lupo
Confratello
Utente
1626 messaggi
Lord Lupo
Confratello

L

Utente
1626 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 16:54

hai ragione, poi mi sono corretto sul post che avevo scritto di fretta...

intendevo solo l'uomo occidentale, ho fatto l'esempio di civiltà indigene d'america che invece pensavano eccome alle conseguenze...

insomma mi sembra azzardato dire che l'uomo è un cancro...al massimo lo è quello occidentale di stampo capitalista che nn guarda alle conseguenze  :D

 

Si, scusa l'ho visto solo dopo :D

Però anche società _non capitaliste_ fino a pochi hanni fa non hanno mai guardato alle conseguenze :D

Forse hai ragione, definire l'uomo un cancro (che fa comunque parte della Natura :D) è esagerato; ma _tu_ come definiresti un essere vivente con le stesse caratteristiche dell'Uomo?

Un'ultima cosa sulla Natura: l'Uomo, con il suo comportamento irresponsabile, non sta distruggendo la Natura (l'uomo stesso fatica a rendersene conto), bensì _l'ambiente naturale_ nel quale egli vive e - di conseguenza - la sua stessa specie.

La Natura si distruggerà con la fine dell'Universo :D

 

ciao, ciao



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri



Guardiani della Notte

25171 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 17:00

Il problema a mio avviso è più sottile: si parla di impatto sulla natura, sull'ecosistema... Ma cosa vuol dire impattare?

 

Se lo intendiamo come un semplice "modificare", allora ogni cosa impatta sulla natura, perché ogni cosa modifica un equilibrio che per altro non può esistere... Se un leone uccide una zebra, impatta sulla natura, perché consuma risorse! Idem per la zebra che mangia esseri vegetali per nutrirsi...

 

Quello che cambia è la portata dell'impatto, fattore direttamente proporzionale alla velocità con cui l'uomo agisce sull'ambiente che lo circonda che avevo citato qualche post fa...

 

Quindi non è che il Maya è da ammirare perché non impatta ed il capitalista statunitense da odiare perché lo fa... Tutti lo facciamo. Il problema è il quanto. Il problema è garantire che la somma del gioco non sia zero (per chi conosce teoria dei giochi), o detto in altri termini che si possa verificare il fenomeno della Regina Rossa (teoria del caos), o se preferite che l'equilibrio naturale possa essere ristabilito (detto così fa un po' new age...).

 

Vorrei sottolineare un aspetto interessante...

Leggendo un libro sull'estinzione dei dinosauri, mi era capitata sotto gli occhi una frase che indicava come quei rettili fossero prigionieri della loro dimensione e fossero incapaci di adattarsi fisicamente ad un ambiente in mutamento.

Non è che per l'essere umano accade la stessa cosa, solo da un punto di vista comportamentale?

L'uomo ha provato una strada, che si è rivelata la più potente a breve termine, tanto potente da permettere di soppiantare e far abbandonare strategie comportamentali alternative. Questo però non ci garantisce la bontà della scelta, ma ci può rendere prigionieri dello schema che ci siamo imposti. :D


Canale%20Telegram.jpg

Chat%20Telegram.jpg

Facebook.jpg

Wikipedia.jpg

Wikipedia.jpg

Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

X
xaytar
Confratello
Utente
4597 messaggi
xaytar
Confratello

X

Utente
4597 messaggi
Inviato il 12 maggio 2005 22:32 Autore

mik, lupo e mat, sono d'accordo con voi.

quello che è di difficile considerazione, tuttavia, è che probabilmente anche un Maya, trovatosi al posto nostro, avrebbe fatto lo stesso. Ovvero che i maya non avevano le tecnologie per dare troppo impatto all'ambiente naturale come noi, ma forse, messi al posto nostro, non avrebbero rinunciato al "progresso". In fin dei conti, è diventato anche un motivo sociale e politico mettere in risalto le differenze con la società capitalistica dominante.

 

l'esempio dei dinosauri mi ha fatto ricordare una cosa di psicologia, ovvero il fatto che la mente umana costruisca dei modelli mentali a partire di ciò che è vero, non di ciò che è falso, provocando la rinuncia a soluzioni alternative...insomma, per fare economie di risorse cognitive, il nostro adattamento naturale ci ha portati a preferire una tecnica forse meno efficace di altre, ma più rapida ed utile in breve termine (conclusione: la nostra ragione è imperfetta, ma questo lo sapevamo già...tuttavia, è bello sentirselo dire anche dalla scienza XD)....

tuttavia penso che la capacità di adattamento umana sia forse la più grande di tutti gli esseri viventi...anche a livello di scelte, di pensieri e di comportamenti, basta guardare la nostra enorme varietà :D

 

Il problema è garantire che la somma del gioco non sia zero (per chi conosce teoria dei giochi), o detto in altri termini che si possa verificare il fenomeno della Regina Rossa (teoria del caos),

me incuriosito :D cosa sono?


Messaggi
85
Creato
19 anni fa
Ultima Risposta
19 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE