E' morto un uomo che ha fatto storia,
e che forse per la prima davvero farà piangere il mondo intero, il primo santo padre che abbia chiesto scusa per i peccati della sua chiesa il primo santo riuscito a restare umano per non staccarsi dai ragazzi che amava tanto,
ieri sera è partito un sms da roma chiede di lasciare le luci accese sui balconi in segno di rispetto e preghiera..
Moltissimi stati da un lato all'altro del pianeta sono in lutto per i prossimi tre giorni
la vita va avanti migliore perchè abbiamo avuto una persona così, triste perchè ci ha abbandonato..
Avrei voluto esser più presente negli ultimi giorni, e spendere qualche parola per un uomo ancora vivo, ma forse ne usciranno di più profonde adesso che è morto.
Premetto di non essere credente, ma penso che la morte di quest'uomo colpisca a fondo chiunque, credente o no, ebreo o musulmano. Un Papa che ha sempre lottato per i suoi ideali, sicuramente non è stato perfetto, ma chi mai lo sarà? Una persona che si è sempre messa in prima fila chiedendo pace agli uomini, che sempre ha provato a intercedere per le persone rapite o per le popolazioni in situazioni di emergenza.
Se ne è andato un grande uomo, uno di quelli che non capitano spesso da queste parti, un uomo da ammirare e da cui imparare.
Grazie
Se ne va un uomo straordinario, che ha contribuito a cambiare il volto del mondo, predicando la pace e il dialogo fra le religioni, che si è impegnato a favore degli oppressi dalla società, che ha viaggiato in tutto il mondo ed è riuscito a diventare un punto di riferimento per tutti i cristiani (e non). Se ne va il papa che ha chiesto perdono per le colpe della Chiesa.
Ho appreso della sua morte ieri proprio mentre mi stavo dirigendo al luogo dell'appuntamento per la consueta uscita di finesettimana.Inutile dire che la cosa mi ha segnato e,anche se ho fatto di tutto per nasconderlo nel corso della serata,ho provato un costante senso di vuoto e di tristezza che mai mi sarei aspettato di poter provare per una persona che in realtà non avevo mai visto.....
Credo resterà sempre nei nostri cuori perchè dimenticarlo significherebbe vanificare il suo lavoro,il suo sacrificio,il suo essere a capo non di una Chiesa ma della dignità umana.
Sarà sempre un simbolo di stoica resistenza,di lotta per degli ideali che non sono solo parole al vento.
Ha cambiato la storia e ha formato noi,il suo futuro...
Addio Karol
Non ci sono parole per esprimere il vuoto che ha lasciato in me, nella Chiesa e nel mondo.
L'unica mia consolazione è la consapevolezza che ora il Papa ha finalmente raggiunto il Padre, dopo una vita di sofferenze e sacrifici spesi per tutti noi affinchè divenissimo sempre più degni di Lui.
Papa nostro, che sei nei cieli... prega per noi.
.......ma per favore.......
.......ma per favore.......
Che?!
Mi ritrovo a scriver tardi. Personalmente mi ha coinvolto molto tutta la faccenda, non perchè il Papa fosse il Papa, non perchè fosse il vicario cristo in terra, non perchè parlasse con la voce di Dio o perchè fosse, nell'occhio del cattolico, un sant'uomo, o perchè abbia contribuito a formare questo secolo. Sinceramente, anche in punto di morte, chissene, non sono abbastanza ipocrita da dire che sono aspetti che trovo importanti.
Quello che ricorderò sempre, e che sinceramente piango ed ho pianto, è la scomparsa di una delle volontà più forti che io abbia mai visto. Il modo, stizzito, con cui ha reagito alla propria difficoltà a parlare, qualche giorno fa, alla finestra dei suoi appartamenti credo riassuma la sua personalità. Laddove chiunque non si sarebbe fatto remore a giustificarsi con se stesso a causa della malattia, Wojtyla ha reagito stizzito, rabbioso, come qualunque uomo pieno di nerbo e voglioso di fare quel che desidera, avrebbe fatto.
Ho sentito per tre giorni parlare a vanvera di un grande uomo, più di una volta da persone che lo considerano tale per l'opinabile (perchè questo è) adesione estrema a dei precetti morali che, in quanto tali, possono essere accettati o meno, condivisi o meno. Questo non fa, imho, un grande uomo.
Karol Wojtyla rimarrà nel mio cuore, nei miei ricordi e ci rimarrà a lungo, imho, vestito di bianco, ma solo perchè era il papa.
Ciauz
mi ha coinvolto molto tutta la faccenda, non perchè il Papa fosse il Papa[...]
rimarrà nel mio cuore, nei miei ricordi e ci rimarrà a lungo [...] ma solo perchè era il papa
Da quanto hai detto, direi che ti rimarrà in mente se non altro anche per la volontà... ho capito male io, ho hai saltato un pezzo?
Ho sentito per tre giorni parlare a vanvera di un grande uomo, più di una volta da persone che lo considerano tale per l'opinabile (perchè questo è) adesione estrema a dei precetti morali che, in quanto tali, possono essere accettati o meno, condivisi o meno. Questo non fa, imho, un grande uomo
I precetti in sé magari no, ma penso sia anche la forza con cui li ha seguiti, in tutte le situazioni in cui si è trovato, il suo applicarli a tutti indiscriminatamente, che lo fa vedere grandi da molti. Non necessariamente i precetti in sé. Forse, piú per come ha vissuto quei precetti, anche se indebolito e limitato dalla malattia.
Poi c'è anche altro, ovviamente.
Vi riporto il bellissimo Mattutino di oggi. Qui invece trovate una breve Photo Gallery
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CON UN BACIO
Si udì una voce dal cielo che disse a Mosè: «Mosè, è la fine, il tempo della tua morte è venuto!». Mosè disse a Dio: «Ti supplico, non mi abbandonare nelle mani dell’angelo della morte!». Ma Dio scese dall’alto dei cieli per prendere l’anima di Mosè e gli disse: «Mosè, chiudi gli occhi, posa le mani sul petto e accosta i piedi!». Mosè fece come Dio gli aveva ordinato. Allora Dio baciò Mosè e prese la sua anima con un bacio della sua bocca.
Sono le battute principali di un dolcissimo testo ebraico antico che descrive la morte di Mosè sulla vetta del Nebo davanti a quella terra promessa tanto sognata e a lui proibita. Gli stessi angeli si erano rifiutati di accompagnare la grande guida dell’Esodo in cielo non avendo il coraggio di strappargli l’anima facendolo morire. Anzi, la stessa anima di Mosè ricusava di lasciare il "corpo santo" entro il quale aveva dimorato 120 anni. Vorrei che immaginassimo la morte di Giovanni Paolo II in filigrana a questa pagina così tenera e serena. Quel Signore che egli aveva tanto amato e testimoniato è sceso e si è accostato al suo capezzale e con un bacio gli ha preso la vita e l’anima per condurre a sé questa grande guida della sua Chiesa. È la speranza che vorremmo si realizzasse anche per noi nell’ultima ora, nella consapevolezza che al Papa e a noi è spalancata la possibilità di entrare nella terra promessa dell’eternità. In un suo testo del 1999 Giovanni Paolo II aveva confessato di ripetere spesso questa invocazione liturgica: «Nell’ora della morte chiamami!».
Gianfranco Ravasi
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Da quanto hai detto, direi che ti rimarrà in mente se non altro anche per la volontà... ho capito male io, ho hai saltato un pezzo?
No, solo per la volontà. Quel "solo perchè era il papa" è legato al "vestito di bianco", soltanto a quello.
Ciauz
.......ma per favore.......
Prego?
figura controversa,certe santificazioni non gliele perdono,ma è stato cmq un grande,è riuscito a tenere a galla la fede ed il mistero nel periodo meno spirituale della storia.
sarebbe gradito lasciare solo un messagio per un sant'uomo che nn c'è più ed evitare commenti inutili e fuori tema