Quoto Derfel e Fede Stark.
E in effetti alle Sinistre mi sa tanto che avrebbe fatto comodo una Sgrena morta... se poi fossero stati gli USA... bingo!
Beh, allora non sono l'unico esagerato.
Almeno su Scolari&Co... che gente
Vorrei fare una domanda a chi pensa al complotto americano:
Per quale motivo sparare alla Sgrena? (non posso credere che fossero gli agenti del SISMI l'eventuale obiettivo della pattuglia americana)
In poche parole, qual'è l'alternativa complottista alla versione ufficiale?
Quoto Fede sulla domanda alla Sgrena. Peraltro dubito che nessuno otterrà mai informazioni "pulite" dalla giornalista vista la sua faziosità.
Ciauz
Vorrei aggiungere una cosa che,a mio modo di vedere,è semplicemente rivoltante:Giuliana Sgrena ricoverata ha detto
"Mi dispiace, mi dispiace. Sono addolorata, Nicola Calipari è morto fra le mie braccia mentre mi raccontava dell'Italia. Mi ha fatto scudo con il suo corpo".
Interessante versione,un po' cinematografica ma fa il suo porco effetto.Il problema arriva con i risultati dell'autopsia:
"Nicola Calipari è stato colpito al capo in regione parieto-occipitale con un colpo d'arma da fuoco che poi è uscito poco sopra l'orecchio sinistro. Un colpo da destra a sinistra, lievemente dall'alto in basso. Un solo colpo alla testa, che è stato mortale". L'autopsia eseguita dopo il rientro della salma del funzionario del Sismi, rientrata in Italia dopo le 23 della sera di sabato, svela in che modo Calipari è stato ucciso durante la liberazione della reporter del "Manifesto" Giuliana Sgrena. L'autopsia è stata eseguita da Paolo Arbarello, direttore dell'istituto di Medicina Legale dell'università La Sapienza di Roma.
"E' stata una morte istantanea, Nicola Calipari è morto sul colpo" ha aggiunto Arbarello.
Morte istantanea........c'è qualcosa che non torna....come ha fatto Calipari a fare quanto dalla Sgrena riferito se la morte è stata immediata?Mah,misteri che nessuno temo vorrà mai svelare....
Inoltre:
Dopo l'arrivo all'aeroporto di Ciampino e le nuove visite mediche, in una intervista a SkyTg 24, Giuliana Sgrena ha detto che non tornerà più in Iraq. "Non ci sono condizioni per fare informazione, i miei rapitori hanno fatto capire che considerano tutti gli stranieri possibili spie" ha spiegato la reporter del "Manifesto". Sulla morte di Calipari e la sparatoria al checkpoint americano, la Sgrena ha aggiunto: "Nessun checkpoint, ci ha sparato addosso una pattuglia non appena ha visto l'auto. In precedenza non avevamo incontrato alcun posto di blocco e non andavamo a forte velocità, non c'era ragione di spararci addosso". La Sgrena aveva detto, subito dopo il suo rientro in Italia: "Nicola Calipari è morto fra le mie braccia".
Primo:complimenti,ora l'hai capito che è un posto pericoloso...davvero complimenti,c'è stato bisogno della morte di uno dei tuoi tanto odiati "guerrafondai"...
Secondo:indubbiamente vero,gli USA sono il diavolo e volevano morta la angelica Sgrena,peraltro importantissima a livello politico(è risaputo che è la prima ed unica pacifista,no?)...
Sinceramente dopo certe dichiarazioni mi sorgono dei dubbi sulla necessità del sacrificio di Calipari...
Non ho parole per commentare il comportamento nè di Scolari nè della Sgrena...
Almeno Calipari ha avuto un degno tributo dalla popolazione romana... forse il sentimento nazionale, o quantomeno il rispetto, non sono morti del tutto.
Per il resto evito di ripetere il mio commento sul compito dei giornalisti in Iraq in questo periodo.
Derfel mi sembra che stavolta stai dando addosso alla Sgrena inutilmente: secondo me quando Calipari è stato colpito si è accasciato addosso alla Sgrena che avrà avuto l'impressione che la volesse proteggere col suo corpo, non rendendosi subito conto che era morto. E magari Calipari subito prima di essere colpito aveva accennato un comportamento del genere.
Riguardo alle dichiarazioni di Pier Scolari direi che si è ridicolizzato da solo: ieri ha detto "o si è trattato di un agguato per colpire la macchina, e io credo ci siano i motivi per pensarlo, oppure siamo in mano a dei ragazzi spaventati che sparano su ogni cosa che si muove" Bravo! La seconda che hai detto! In base al rasoio di Occam è la spiegazione giusta, peccato che lui non voglia vederla.
Non mi sembra di stare dando addosso inutilmente,mi sembra semplicemente che certe affermazioni andrebbero evitate accuratamente.Dare un'impronta così drammatica ora,a mente lucida,è una cosa alquanto semplice,peccato che quando la cosa era ancora fresca(lei ricoverata e Calipari morto)lei non abbia nemmeno accennato al gesto eroico dell'uomo che le ha salvato la vita.L'unica cosa che è stata capace di dire è stata confermare che LEI stava bene....la discussione sull'Italia prevede l'instaurazione di un certo rapporto,rapporto i cui segni si sarebbero dovuti vedere fin da subito.Mi spiego:Calipari,uno di quelli tanto odiati dalla Sgrena,le stava parlando dell'Italia per tranquillizzarla,creando così un primo contatto sfociante in fiducia(almeno sentendo le parole commoventi a mente lucida della giornalista),allora perchè,se si era formato questo legame,la Sgrena non ha nemmeno accennato all'agente del SISMI quando avrebbe dovuto,ovvero quando la cosa era ancora fresca?Dubito che quanto da lei riferito abbia del vero.Poi è ovvio,non ero là e non posso sapere come è andata,ma questo è quello che penso,e trovo la cosa oltremodo disgustosa...
Io piuttosto trovo vergongnose le dichiarazioni di quell'emerito imb****le del compagno della Sgrena. ... si sbilancia in affermazioni indegne quali "gli USA volevano uccidere Giuliana" ... certa gente farebbe meglio a nascondersi invece di dire boiate simili ...Inoltre temo che sia la Sgrena sia tutta la sinistra italiana dimentichino in fretta i meriti dei liberatori e inizino nuovamente a tessere le lodi dei carnefici strumentalizzando l'infelice episodio ...
no italo quello li ha dato i nervi anche a me straquoto!
cmq quello che fa ancor piu rabbia a me è che Calipari è sempre stato, ha rappresentato, tutto cio che persone come la Sgrena e tutta la sua combricola del manifesto hanno sempre combattutto ed adesso stanno usando ed useranno la sua morte, violentandola per le solite polemiche politiche, gia ieri ho sentito l'inizio del circo (ritiro delle truppe etc...)
Profondamente disgustata ma per niente stupita quoto entrambi e mi associo.
Premesso che sono felice per la liberazione della Sgrena e profondamente addolorata per la morte di Calipari mi sembra che certe teorie del complotto oltrepassino di parecchio il limite il ridicolo, anche se purtroppo in questa triste vicenda c'è tutt'altro che da ridere.
Si sa che parecchi caduti e feriti dell' esercito americano sono rimasti vittime del cosiddetto "fuoco amico" , ci vuole un bel po'di faccia tosta per lanciarsi con tanto impeto a sostenere che l'attacco contro il mezzo che portava la Sgrena all'aeroporto abbia avuto una dinamica diversa !
Quanto all' atteggiamento che gli Americani hanno avuto verso l'Italia su questo loro errore purtroppo Cermis docet: qualche scusa di circostanza (non troppo sentita) ed è già tanto se si degnano di farcela ...
Ma possibile che stia cosí male da non poter nemmeno andare al funerale di chi le ha salvato la vita sacrificando la sua?
peccato che quando la cosa era ancora fresca [...] lei non abbia nemmeno accennato al gesto eroico dell'uomo che le ha salvato la vita.L'unica cosa che è stata capace di dire è stata confermare che LEI stava bene
E questi erano i commenti non meditati, quelli spontanei; gli altri plausibilmente sono razionali...
tutti quelli che vanno in giro con una pistola, per lavoro o no, dovrebbero aspettarsi una morte violenta, fa parte dello stile di vita che hanno scelto
L'agente dei servizi segreti ucciso dagli USA per me e stato un eroe, una persona come credo ce ne siano poche ma ciò non toglie che non ha fatto altro che il suo lavoro e morire era uno dei rischi
per quanto riguarda la presenza dei giornalisti nelle zone di guerra, non mi sento di dire che la loro sia una scelta egoistica, senza giornalisti come farebbe la gente ad avere notizie su cio che accade li?
Comunque a parte tutte le polemiche sulle dichiarazioni successive all accaduto della Sgrena e del suo compagno non si può certo dire che i soldati americani abbiano agito da professionisti e ancora mi chiedo se si saprà veramente la causa di quest'incidente
per quanto riguarda la presenza dei giornalisti nelle zone di guerra, non mi sento di dire che la loro sia una scelta egoistica, senza giornalisti come farebbe la gente ad avere notizie su cio che accade li?
In realtà la gente non sa nulla lo stesso di quel che succede lì in ogni caso. In parte perchè i giornalisti ne capiscono poco di "robe militari", in parte per la faziosità dei giornalisti stessi. E la Sgrena era fra le prime per faziosità e distorsione della realtà...
In realtà la gente non sa nulla lo stesso di quel che succede lì in ogni caso. In parte perchè i giornalisti ne capiscono poco di "robe militari", in parte per la faziosità dei giornalisti stessi. E la Sgrena era fra le prime per faziosità e distorsione della realtà...
ok questo può essere un discorso corretto, almeno teoricamente...
dunque le notizie dovrebbero arrivarci da gente che "ne capisce di robe militari", perciò chi meglio dei militari stessi? Ma anche, chi più fazioso dei militari? (che costituiscono una delle parti in lotta) i giornalisti saranno anche tutti di parte ma almeno c'è il beneficio del dubbio
Comunque a parte tutte le polemiche sulle dichiarazioni successive all accaduto della Sgrena e del suo compagno non si può certo dire che i soldati americani abbiano agito da professionisti e ancora mi chiedo se si saprà veramente la causa di quest'incidente
Ma che è la fiera di una mano lava l'altra?! Qui gli errori (ed orrori direi) sono due, le dichiarazioni della Sgrena e l'atteggiamento americano. Se però da una parte (quella americana) abbiamo un'apertura, con una commissione mista d'indagine per la Sgrena direi che c'è solo la bile senza speranza di chi non può tornare sui propri passi, neanche per ringraziare.
L'agente dei servizi segreti ucciso dagli USA per me e stato un eroe, una persona come credo ce ne siano poche ma ciò non toglie che non ha fatto altro che il suo lavoro e morire era uno dei rischi
Esattamente come essere rapita era uno dei rischi che la Sgrena correva in Iraq. Per non parlare del fatto che i giornalisti che rispettano le ordinanze dei militari non vengono rapiti (Capuozzo non mi risulta sia stato catturato). Il fatto è che della Sgrena si è fatto un caso esagerato, a mezzo stampa, e su Calipari si sta minimizzando, lo fa la stessa Sgrena. In questo momento, imho, si dovrebe solo star zitta sulla questione.
Ciauz
Scusate se mi intrometto, ma forse dimenticate che l'informazione mondiale passa attraverso pochi filtri che fa sì che a noi giunga solo quello che dobbiamo sapere e non una virgola di più.
Non si può pretendere che i telegiornali dicano la verità, nè che i giornalisti facciano sapere quello che realmente succede. Forse è una regola che non vale per i piccoli casi, ma state certi che sui grandi avvenimenti le cose vanno proprio così.
Per questo motivo io non mi aspetto che "si saprà tutta la verità sul caso".
Non è nella natura dell'informazione internazionale.
Ma che è la fiera di una mano lava l'altra?! Qui gli errori (ed orrori direi) sono due, le dichiarazioni della Sgrena e l'atteggiamento americano. Se però da una parte (quella americana) abbiamo un'apertura, con una commissione mista d'indagine per la Sgrena direi che c'è solo la bile senza speranza di chi non può tornare sui propri passi, neanche per ringraziare.
a me sembra che di orrore qui ce ne sia soltanto uno: una truppa di militari americani che spara in testa a un agente segreto italiano, vorrei vedere se non avessero aperto un'inchiesta
quanto alle dichiarazioni della Sgrena e degli Usa saranno bieche, ingrate, ingiuste, menefreghiste e tutto quello che vuoi ma sono solo parole
Esattamente come essere rapita era uno dei rischi che la Sgrena correva in Iraq.
su quest'affermazione son d'accordo con te
Per non parlare del fatto che i giornalisti che rispettano le ordinanze dei militari non vengono rapiti (Capuozzo non mi risulta sia stato catturato).
si fanno anche passare le notizie dai militari? (non dico che il giornalistain questione lo faccia, ma quel "rispettare le ordinanze militari" mi sa tanto di "ti faccio vedere quello che voglio io")
Scusate se mi intrometto, ma forse dimenticate che l'informazione mondiale passa attraverso pochi filtri che fa sì che a noi giunga solo quello che dobbiamo sapere e non una virgola di più.
Io invece son del parere opposto. Mi sembra che si sappia decisamente troppo, addirittura notizie che superano il confine della favola.
Direi che il giornalismo è diventato eccessivamente invedente, sia nelle questioni di politica internazionale che nella vita privata di ogni persona. Da Nixon in poi, il giornalismo è sempre stato alla ricerca dello scoop ad ogni costo. e poco importa se ciò che si scrive sia vero o meno. Basta scriverlo. Abbiamo assistito alla cavolata dell'Uranio Impoverito (le Nazioni Unite ci hanno multato...), ma non è servito. Oggigiorno bisogna sapere tutto e di tutti. Anche se il presidente USA si fa la segretaria. Si è arrivati a limiti assurdi, quando l'attacco finale britannico alla Falkland venne annunciato 24 ore prima in mondovisione dalla CNN... e ascolatto con notevole interesse dagli argentini!!! Decisamente il diritto all'informazione, che viene sovente sventalota, ha passato tutti i limiti. Meanche i segreti militari (di quelli che evitano la morte di persone) possono più restare tali... In compenso i giornalisti ricevono querele se pubblicano gli atti matrimonilai delle proprie città (è successo veramente!!!), atti che sono pubblici, in quanto esposti in comune...
Siamo decisamente alla frutta. Il giornalista, tronfio incompetente nonchè fazioso e sobillatore, sta superanmdo tutti i livelli tollerabili.
Quanto al giornalista competente, anche in materia militare (esistono! Mica solo i militari ne sanno... anzi, a volte sono loro ad andare dagli analisti per apprendere!), purtroppo è relegato a poche testate specializzate, di scarsa diffusione. scarsa diffusione perchè l'italiano è per lo più ignorante, e probabilmente gode nel rimanerlo, infinocchiato dall'uranio impoverito che l'unico danno che provoca (oltre a disturbi renali) è l'impoverimento del suo cervello...