Il 15/2/2021 at 14:18, Metamorfo ha scritto:Sicuramente il 100% della popolazione EU non sarà vaccinata entro l'estate.
Penso che se si accelera davvero ad Aprile (triplicando i ritmi attuali), si possa arrivare al 75% degli abitanti per ottobre.
Ma gli effetti positivi si vedranno già quando sarà vaccinato quel 40% di persone anziane o con patologie, perchè gli ospedali si svuoteranno e le morti diminuiranno sensibilmente.
Per l'immunità di gregge c'è una questione importantissima che ancora non sappiamo: i vaccinati rimangono contagiosi o no? Se sì, allora possiamo scordarci che il virus sparisca.
Oggi 90 milioni di dosi. 65% di vaccinati con due dosi.
Rispetto a quello che ipotizzavo 7 mesi fa, a metà ottobre non credo arriveremo al 75%, non per questioni di dosi o organizzative, ma per l'alto numero di persone che non si vaccineranno (le prime dosi sono in calo ormai da tanto).
E l'immunità di gregge, con questi numeri bassi e per il fatto che i vaccinati possono contagiarsi (anche se con un 80% di possibilità in meno), non ci sarà.
5 minuti fa, Metamorfo ha scritto:E l'immunità di gregge, con questi numeri bassi e per il fatto che i vaccinati possono contagiarsi (anche se con un 80% di possibilità in meno), non ci sarà.
Lessi tempo fa articoli scientifici autorevoli che mettevano in dubbio che si possa raggiungere davvero un'immunità di gregge con un virus così contagioso, e che finora è mutato diventandolo ancora di più. Tuttavia rimarrebbe il vantaggio che una vaccinazione diffusa diminuirebbe drasticamente morti e ricoveri, evitando nuovi lockdown.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
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Fredegond Shove, The River of Life
2 ore fa, Metamorfo ha scritto:Oggi 90 milioni di dosi. 65% di vaccinati con due dosi.
Rispetto a quello che ipotizzavo 7 mesi fa, a metà ottobre non credo arriveremo al 75%
Sinceramente, a inizio campagna vaccinale, non avrei scommesso un centesimo sul raggiungimento di questi numeri. Vediamo se l'obbligo di green pass ai vari settori lavorativi smuoverà ancora un po' i numeri delle somministrazioni di vaccino.
@Euron Gioiagrigia sì, anche io lessi alcune ricerche a tal proposito
Vaccino Pfizer e terza dose: l’efficacia contro i ricoveri si riduce dopo 4 mesi
I dati CDC che hanno spinto verso la decisione di dare il via libera alla terza dose per over 65 o immunodepressi: dopo 120 giorni l’efficacia del vaccino BioNTech contro i ricoveri diminuisce dal 91% al 77%. Quasi inalterata quella di Moderna al 92%. Johnson & Johnson al 71%
In Italia i dati dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), pubblicati venerdì, mostrano numeri migliori: un’efficacia contro le ospedalizzazioni dei vaccini del 93,1% e contro il ricovero in terapia intensiva del 95,4% (periodo 4 aprile-12 settembre).
Non ci sono dati scorporati per singolo vaccino, ma in Italia si è somministrato in larga maggioranza Pfizer: oltre 58 milioni di dosi già somministrate, contro 10 milioni circa per Moderna, 12 milioni per AstraZeneca e poco meno di 1 milione e mezzo per Johnson & Johnson.
Sentirsi dare dell'egoista perché poco interessata alle problematiche legate ai No-GreenPass non ha prezzo.
Però attenzione a non confondere le critiche al vaccino, che è strumento medico di comprovata ed indiscutibile efficacia, con quelle al Green Pass, che è strumento politico, e quindi per sua stessa natura discutibile (nel senso letterale di "cosa della quale si può discutere").
Come ha avuto modo di dire Fabio Chiusi (giornalista per Valigia Blu) su twitter "visto che ora il Green Pass serve per sostanzialmente tutto e tutti, dove si può leggere un’analisi tecnica che spieghi ratio, criteri, studi, dati sulla base dei quali si è deciso di adottarlo ed estenderlo a questo modo?"
Sull'efficacia nel motivare la gente a vaccinarsi, ad esempio, fino ad adesso si sono sentiti solo numeri sparati alla carlona (tipo Figliuolo ed il suo "tra il 20 ed il 40%" di aumento prenotazioni) senza un'analisi circostanziata ed approfondita.
E poi mi pare manchi un dato fondamentale quando si parla di misure così restrittive: quando e al soddisfacimento di quali parametri verrà tolto?
>x% vax?
Zero casi?
Senza un obiettivo ben definito e dei parametri di riferimento oggettivi non sarà mai possibile un reale controllo democratico e sara’ sempre possibile dire “serve di piu’”.
Come ho scritto anche qui, il Green Pass da solo è uno strumento insufficiente per fronteggiare le ondate pandemiche. Bisognava rinforzare i trasporti, elaborare protocolli efficaci per scuole e uffici, in generale pensare a come attuare davvero il distanziamento e non sperare soltanto che i vaccini faranno effetto e incentivare le persone a farselo con appunto il Green Pass. Va anche detto che la campagna vaccinale è stata attuata efficacemente, in questo il governo e il SSN sono stati bravi.
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David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
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Mi sembra ridondante chiedersi quando verrà tolto, i colleghi barrieristi qui hanno spiegato bene che il covid è un virus che probabilmente richiederà un vaccino/una reiterazione del vaccino annuale tipo quello influenzale fino a quando e se il virus scomparirà.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
19 ore fa, Lyra Stark ha scritto:Mi sembra ridondante chiedersi quando verrà tolto
A me per nulla. Chiedere che vengano date indicazioni chiare sui criteri che sostanziano la decisione non vuol dire pretenderne la rimozione; vuol dire solo chiedere di avere degli indicatori chiari in base ai quali valutare il percorso, la sua efficacia e la sua sostenibilità. Il governo può anche scegliere di dire "lo togliamo tra tre anni", "lo togliamo quando non avremo più neanche un caso di Covid", "lo togliamo entro Natale", va bene qualsiasi cosa... ma un parametro di riferimento, un criterio sulla base del quale ragionare e valutare va dato.
C'è il non trascurabile aspetto che il governo non prevede il futuro. Non sappiamo come saranno i dati epidemiologici in inverno, figuriamoci sapere cosa accadrà tra due o tre anni. Non sappiamo se la copertura vaccinale sarà sufficiente ad evitare i dati drammatici dell'anno scorso, non sappiamo l'effetto della variante Delta, non sappiamo se emergeranno nuove varianti ancora più pericolose. Si naviga a vista, e non è detto che anche il Green Pass non diventi uno strumento insufficiente di fronte ad una situazione in peggioramento, o magari inutile perché la situazione migliorerà da sola.
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58 minuti fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:C'è il non trascurabile aspetto che il governo non prevede il futuro.
Nè ho mai detto che debba farlo. Sto semplicemente dicendo che sarebbe cosa democratica e trasparente sapere i criteri e le analisi sulla base dei quali si stanno prendendo determinate decisioni. Non si tratta di dire "il "Green Pass lo togliamo il 30 Brumaio", ma di dire "ci stiamo regolando in base al (esempio) tasso di ospedalizzati, e valutiamo di alleggerire le norme relative al Green Pass nel momento in cui tale tasso sarà inferiore ad X".
Poi sotto la X quel valore può andarci anche tra 3 anni per vattelapesca motivi, ma almeno abbiamo un parametro su cui valutare e verificare l'azione del governo.
Non è altro che mancanza di programmazione futura, un problema che affligge i governi italiani da decenni e di cui abbiamo sperimentato gli effetti drammatici anche in piena pandemia.
Comunque altri Paesi come Israele e Danimarca hanno introdotto il Green Pass durante la campagna vaccinale e lo hanno revocato quando la situazione è migliorata, anche se mi pare che Israele lo abbia di nuovo reintrodotto con l'esplosione della variante Delta questa estate. Altri Paesi ancora non hanno al momento alcun tipo di limitazione o sistema di permessi, come UK e Svezia. Non c'è molta uniformità di metodo in Europa.
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È vincolato allo stato d'emergenza, la cui fine, al momento, è datata 31/12/21.
Non ho idea però dei parametri che possano definire la fine dell'emergenza.
Il fatto è che non abbiamo dati su questa malattia che ci permettono di fare previsioni. E si tratta di scenari in continuo cambiamento, cosa che vale anche per la famigerata immunità di gregge: non è che una volta raggiunta tana libera a tutti, anche l'immunità di gregge fluttua nel tempo.
Oltretutto dare scadenze precise su basi valide oggi ma domani magari già no potrebbe pure rivelarsi pericoloso che se poi non vengono mantenute chissà cosa comportano (vedi l'anno scorso quando venivano posticipati certi provvedimenti).
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Alcuni articoli che mi sembrano interessanti:
- I vaccini funzionano e limitano bene morti e contagi: https://www.ilpost.it/2021/09/26/infezioni-post-vaccino-coronavirus-covid-19-protezione-malattia/
- Le varianti emergono dalle continue infezioni e non certo dai vaccini: https://www.ilfoglio.it/salute/2021/09/17/news/altro-che-vaccini-le-varianti-si-spiegano-con-la-lotteria-evolutiva-2944549/
- Secondo uno studio indipendente il vaccino Sputnik avrebbe una buona efficacia contro l'ospedalizzazione: https://www.ilfoglio.it/salute/2021/09/11/news/buone-notizie-su-sputnik-lontano-dalla-cattiva-propaganda-2908499/
- Negli USA la campagna vaccinale ha subito un grosso rallentamento soprattutto perché chi non si vaccina lo fa per ragioni ideologiche, essendo vicino all'ala estrema del Partito Repubblicano e simpatizzante di Trump come mostra il grafico preso dal seguente articolo: https://www.ilfoglio.it/esteri/2021/09/10/news/cosa-e-andato-storto-nella-campagna-vaccinale-americana-2906215/
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