33 minuti fa, joramun ha scritto:Ho scritto un post la cui posizione critica verso questa operazione era argomentata da una mia opinione sul fatto che un cambiamento, anche radicale, lo ritengo possibile ed anche auspicabile, ma non con questa forma.
hai argomentato una posizione critica andando completamente fuori tema, la super league NON E' una riforma delle coppe europee né una proposta di riforma di alcunché
33 minuti fa, joramun ha scritto:
Con lo sport nulla. Lo sport prevede l'ottenimento di un risultato a seguito di una performance agonistica in competizione con altri.
perché la super ligue prevede che i giocatori palleggino in mezzo al campo senza tirare in porta ? non è unba competzione agonistica, secondo te ?
33 minuti fa, joramun ha scritto:
Ma il calcio ormai non è più solo "sport", ma anche impresa, politica, spettacolo. E quindi è perfettamente logico che gli imprenditori cerchino un modo per minimizzare il rischio di impresa, per utilizzare tali scelte al fine di orientare le decisioni dell'UEFA, per costruire manifestazioni che siano il più spettacolari e vendibili possibile e vedere una partita in cui si vede Ibra vs Sergio Ramos è più vendibile di una in cui vedi Pucciarelli vs Cristante.
il calcio, anche se non più "solo sport", è ancora sport e lo sport prevede meritocrazia, non diritti acquisiti inviolabili
1 minuto fa, Kevan Lannister ha scritto:hai argomentato una posizione critica andando completamente fuori tema, la super league NON E' una riforma delle coppe europee né una proposta di riforma di alcunché
Ne sono perfettamente consapevole. Infatti ho aggiunto "purtroppo", e l'ho criticata aspramente. Proprio perchè non riforma nulla ma è il tentativo di creare una Nations League per ricchi di cui nessuno ha bisogno.
3 minuti fa, Kevan Lannister ha scritto:perché la super ligue prevede che i giocatori palleggino in mezzo al campo senza tirare in porta ? non è unba competzione agonistica, secondo te ?
Guarda che quello che ho scritto in quel rigo e mezzo è quello che tu definisci sinteticamente "meritocrazia", eh? Stiamo dicendo la stessa cosa.
4 minuti fa, Kevan Lannister ha scritto:il calcio,a cne se non più solo sport, è ancora sport e lo sport prevede meritocrazia, non diritti acquisiti inviolabili
Si, e sarebbe cosi se fosse solo una rassegna sportiva. Ma siccome non è più solo quello, allora entrano in gioco anche altre valutazioni, negarlo sarebbe antistorico e controfattuale: oggi le società calcistiche sono imprese che devono coniugare elementi sportivi ed elementi finanziari e di spettacolo. Il che vuol dire che il principio per cui in un competizione devono essere premiati i meritevoli, nelle valutazioni di presidenti e proprietari deve conciliarsi col fatto che bisogna minimizzare il rischio d'impresa e vendere il prodotto.
Ti dirò di più... Secondo me il vulnus che mina alla base tutto il ragionamento di Perez e Agnelli è che è proprio l'impostazione meritocratica, in cui ogni anno spunta fuori l'Atalanta o il Porto di turno, a rendere vendibile il prodotto calcio. E quindi ogni azione o riforma andrebbe orientata nell'ottica di aumentare tale possibilità di "scalata al potere", proprio come avviene in NBA, in cui le ultime squadre in classifica acquisiscono un diritto di prelazione per i draft degli anni successivi.
Ieri ho sentito Flavio Tranquillo in un intervento che diceva più o meno così: “oggi 6 dei migliori 10 tempi sui 100 metri piani sono di atleti americani, però solo 3 di questi andranno alle Olimpiadi per farci andare velocisti di altri paesi. Anche qui la meritocrazia non è rispettata pienamente”
Occhio però che quei 3 posti alle Olimpiadi, se li devono guadagnare realizzando dei tempi minimi... Quindi alle Olimpiadi andranno i migliori 3 atleti americani....Ieri ho sentito Flavio Tranquillo in un intervento che diceva più o meno così: “oggi 6 dei migliori 10 tempi sui 100 metri piani sono di atleti americani, però solo 3 di questi andranno alle Olimpiadi per farci andare velocisti di altri paesi. Anche qui la meritocrazia non è rispettata pienamente”
9 minuti fa, senza volto ha scritto:Ieri ho sentito Flavio Tranquillo in un intervento che diceva più o meno così: “oggi 6 dei migliori 10 tempi sui 100 metri piani sono di atleti americani, però solo 3 di questi andranno alle Olimpiadi per farci andare velocisti di altri paesi. Anche qui la meritocrazia non è rispettata pienamente”
E anche qui si tratta di una questione economica. Perché fingiamo che ci sia un velocista indiano o cinese con un tempo che potrebbe portarlo in finale. Ci sarebbero (ipotesi) mezzo miliardo di telespettatori in più per vederlo gareggiare. Con i 3 americano esclusi lui e il mezzo miliardo di telespettatori non ci sarebbero.
15 minuti fa, joramun ha scritto:Ti dirò di più... Secondo me il vulnus che mina alla base tutto il ragionamento di Perez e Agnelli è che è proprio l'impostazione meritocratica, in cui ogni anno spunta fuori l'Atalanta o il Porto di turno, a rendere vendibile il prodotto calcio. E quindi ogni azione o riforma andrebbe orientata nell'ottica di aumentare tale possibilità di "scalata al potere", proprio come avviene in NBA, in cui le ultime squadre in classifica acquisiscono un diritto di prelazione per i draft degli anni successivi.
assolutamente d'accordo
ho letto sul sito della gazzetta una frase attribuita a Perez : "Se non guadagnamo noi, muore il calcio"
assolutamente ridicola, come visione
Un altro argomento contro la superlega potrebbe essere che è promossa da club che non hanno mostrato certo di sapere amministrare i bilanci e quindi si corre il rischio, tra qualche anno, di essere d’accapo. Ci fossero i tedeschi sarebbe meglio (e forse è il motivo principale per cui si sono chiamati fuori).
mi sembra che sia già fatta troppa polemica sulla questione. a partire da uefa fifa e pure la politica. ricordiamoci che si tratta di aziende private e di libero mercato.
l'esempio di Tranquillo sui 100 è perfetto. infatti spesso i contingenti alle oliampiadi/mondiali sono ristretti (mediamente 4 x nazione) e quindi atleti più forti stanno a guardare atleti più scarsi quando invece si vorrebbe vedere sempre il top della competizione. x fare un esempio x sport invernali i qualificati dovrebbero essere i primi 30 della cdm.
cmq tornando alla superlega si stanno percorrendo le stesse dinamiche dell'eurolega 20 anni fa. con anche stesse minacce ecc... quando la società eurolega guarda oltre al blasone (dato dai risultati sportivi) pure questioni di strutture, brand, marketing, bilancio ecc... cioè si prevede un torneo con i top club europei a 360 gradi
quindi è chiaro che qui del merito sportivo non interessa molto (anche se a livello di palmares non sarebbe così) in quanto interessano i brand, gli stadi, il numero di tifosi ecc... queste cose fanno salire valore dellla lega. inoltre i club x fare investimenti devono avere entrate fisse sicure. se x caso hai un annata sportiva sfortunata e non ti qualifichi x europa il danno economico sarebbe troppo.
cmq la uefa deve solo tacere perchè furono loro con le riforme di 20 anni fa a portare adesso il calcio in questa situazione. quando cambiarono la uefa, cancellarono la coppa delle coppe e crearono la champions con 3-4 squadre x i top campionati tagliando di fatto fuori tutti gli altri paesi. e soprattutto non facendo mai un sistema serio di fair play finanziario. anzi quello fatto ha creato ancora maggior disuguaglianza....per non parlare dei salvataggi di alcuni club tipo psg...stranamente vicino alla uefa. cmq x dire dagli anni 90 fino ad adesso solo il porto ha vinto non facendo parte dei top 5 dei campionati...
poi gli stessi campionati nazionali con gli squilibri finanziari degli ultimi 20 anni nn hanno senso. il top sarebbe che partissero non dico tutti alla pari ma almeno con un minimo di scarto di budget.
cmq penso che la superlega avrà già impostato regole in merito stile nba x intenderci.
io aspetterei che venissero allo scoperto del tutto prima di fare giudizi negativi. anche perchè il format della nuova champions presentato è un obbrobrio....
aggiungo che sentire infantino parlare di fifa basata sui valori è ridicolo....
Quoto sia la valutazione su Infantino che il post precedente.
Che poi quelli che adesso si preoccupano per il merito non vengano, a settembre, a dire "che schifo il girone E della Champion's...shaktar, malmoe, panatinaikos e benfica e poi real borussia e city devono farsi fuori a vicenda nel gruppo B!".
A voler fare gli oltranzisti del merito, la formula attuale con tabellone e sorteggi è molto meno meritocratica del girone unico stile campionato.
altra cosa ridicola è il psg. con il proprietario dentro comitato esecutivo uefa. chissà quanti soldi girano in uefa/fifa....
io solo per non avere più a che fare con questi mi va bene la superlega...
Credo che questa iniziativa di fondare la Superlega sia dovuta agli impellenti problemi di liquidità dei club interessanti, tutti molto indebitati. Non so comunque come andrà a finire questa storia: personalmente non sono molto interessato ad un torneo del genere e non lo seguirei come faccio invece con la Champions League, ma non lo giudico scandaloso come stanno facendo molti tifosi (evidentemente rimasti ad un'idea antica e forse mai esistita del calcio) e di certo UEFA e FIFA non sono organizzazioni immacolate, come avete già notato prima di me.
Il mio sogno è una competizione in cui tutti i maggiori club europei giocano contro tutti loro, proprio come in un classico Campionato nazionale andata e ritorno, e poi in base alle posizioni della Classifica si riaffrontano nella fase ad eliminazione diretta, come nella attuale Champions League (preferibilmente senza la divisione in Conference separate con la possibilità di incontrarsi solo in Finale, forse la cosa che mi piace meno della NBA).
Per questo motivo (l'assoluto favore verso i "big match") io invece ho apprezzato l'impegno dell'UEFA con la Nations League, pur con tutti i suoi limiti, e al contrario ho crisi di nervi quando devo sorbirmi le Qualificazioni agli Europei, l'allargamento degli Europei stessi, la creazione di una terza competizione internazionale per club, l'ipotetico nuovo format della Champions a 36 dal 2024, i Campionati nazionali a 20 squadre vinti sempre dalle stesse (tra parentesi, il format della Champions si dice che dia più spazio agli episodi e alla fortuna, ma quello dei Campionati invece non lascia mica scampo ad altro "merito" che non sia quello della potenza economica, inevitabilmente, visto che con così tante partite la possibilità di sconfiggere i "valori" in campo, che per me sono cosa diversa dal merito, per quello meglio le partite secche, sono statisticamente inferiori, di molto).
Mi ha fatto piacere che Joramun abbia ricordato l'origine della Coppa Campioni, di cui la Champions League è poi stata l'inevitabile (e per me auspicabile) evoluzione. [Perchè aldilà dei formalismi, il dilemma, allora come oggi, è : migliorare (la qualità del)l'offerta (possibilmente diminuendone la quantità scadente), o non farlo? E perchè mai quelli dovrebbero limitarsi, se hanno tra le mani un prodotto potenzialmente formidabile? Io, nel mio piccolo di spettatore appassionato, di sicuro preferirei di gran lunga pagare, fosse anche un pò di più, per vedere quel tipo di spettacolo, piuttosto che l'attuale.]
E sono contento che anche altri oltre a lui abbiano già puntualizzato sulla FIFA (Qatar male, si, e Russia 2018 ? Argentina 1978??), storicamente uno degli organismi, federazioni sportive o meno, più corrotti che siano mai esistiti, sempre pronta a fornire le migliori vetrine ai peggiori regimi di questo mondo. Non che le Federazioni nazionali siano così tanto da meno, FIGC compresa, che quando esporta la Supercoppa italiana in Arabia Saudita lo fa per il popolino e l'amore universale, chiaramente. L'unica per cui sono dispiaciuto è l'UEFA stessa, che tra tutte mi sembra nettamente la meno sporca.
Ah, non mi stupisce che i 2 big tiratisi indietro siano Paris e Bayern, vista la comune posizione monopolista strozza-concorrenza che occupano nei rispettivi campionati.
Boh, vedremo come si risolverà questa situazione (chissà perchè far scoppiare la bomba a stagione in corso?), di sicuro la pandemia non ha fatto altro che velocizzare l'arrivo del pettine ai nodi, a questo punto meglio così, tanto vale fare sta resa dei conti, in vista della ripartenza post-C.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
intanto:
Pare che il Chelsea stia preparando le carte per lasciare la superlega.
Laporta avrebbe detto che prima di dire il Barcellona sicuramente nella superlega, aspettano la votazione dei soci
Condivido un articolo della Gazzetta che in un passaggio spiega abbastanza bene i motivi alla base di questa Superlega: i debiti dei club interessati ingigantiti dalla pandemia, come dicevo in precedenza.
CitaQuindi cosa è veramente in discussione? Ma i soldi, naturalmente. La pandemia ha fatto esplodere i bilanci e la crisi di liquidità di cui soffrono i 12 club sottoscrittori. Tutti. Tre hanno proprietà americane (United, Liverpool, Arsenal). Un altro è di uno stato arabo (Manchester City). Uno di un oligarca russo che ha preso il passaporto israeliano per poter rientrare in Inghilterra (Chelsea). Poi c'è un inglese che risiede alle Bahamas (Tottenham). Due club spagnoli che hanno oltre due miliardi di debiti (Real e Barcellona), il terzo spagnolo è sostenuto dalla cinese Wanda. Anche i tre italiani non stanno messi bene. L'Inter sta negoziando un accordo con i giocatori sulla dilazione degli stipendi, la Juve ha avuto bisogno, poco più di un anno fa, di un aumento di capitale da 300 milioni e rischia quest'anno un passivo pesante. Tanto che molti analisti hanno giudicato il voltafaccia di Agnelli come una mossa dettata dalla necessità sempre più stringente di reperire risorse. Vedremo se ci riuscirà.
Condivido anche un altro articolo che spiega come funzionerà la nuova Champions League dal 2024: https://www.goal.com/it/notizie/approvata-la-riforma-della-champions-league-36-squadre-dal/f7ye5o7dxkh21ij76k0f7yq6i