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Ripartire o rifondare?
di NonnoOlenno
creato il 14 luglio 2020


NonnoOlenno
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Inviato il 14 luglio 2020 17:58 Autore

La Peste Nera del '300 cambiò per sempre l'Europa. Data l'enorme perdita di vite umane, la società uscita dall'epidemia non potè per necessità ritornare come prima. Molte parti di campagna furono abbandonare e ci si concentrò nelle zone più fertili. La penuria di manodopera portò le corporazioni a permettere l'ingresso di nuovi membri prima esclusi. La stessa penuria di manodopera portò i lavoratori a poter dettare condizioni ai datori di lavoro, con conseguente aumento dei salari. L'aumento dei salari condusse i datori di lavoro, per cercare di arginare le spese, a investire nella meccanizzazione del lavoro e nella sperimentazione di nuove macchine e strumenti come stampa e armi da fuoco, per citarne solo due. Sul piano culturale, la peste fece tremare le certezze della religione: si moltiplicarono i movimenti di contestazione della corruzione della Chiesa e i movimenti di penitenti e flagellanti. Sul versante scientifico si prese consapevolezza della necessità di abbandonare le vecchie tradizioni e di avviarsi verso una nuova medicina: si inventò la quarantena. 

Questa lunga premessa per dimostrare come l'Europa in pieno Medioevo, che dovrebbe essere un'epoca oscura secondo la vulgata, sia stata capace di rinnovarsi e ripartire su nuovi basi. Chissà, senza Peste Nera non avremmo forse avuto un Rinascimento.

 

Posta la infinitamente minore gravità del Coronavirus dei nostri giorni rispetto alla peste nera e l'impossibilità di paragonare il XIV al XXI secolo, la domanda che vorrei porvi e di cui vorrei leggere le vostre risposte è questa: il mondo, l'Europa e in particolare l'Italia sarà in grado di ripartire su nuove basi? Il colpo inferto dal Coronavirus è di una gravita tale da spingere a mettere in discussione le basi del nostro modello di società? L'opinione pubblica si è resa conto della debolezza del nostro sistema economico, per cui bastano due mesi di chiusura per portare in povertà, sul lastrico o al fallimento migliaia di lavoratori, negozianti, imprenditori? Ma soprattutto c'è la volontà di cambiare sul piano politico, economico e sociale? Bisogna ripartire o rifondare? Nel secondo caso, quali sono a vostro parere i passi imprescindibili per gettare le nuovi basi della società (siate pure specifici)?

 

(Spero che la discussione non sia un doppione di opinioni espresse altrove. Nel caso potete indicarmi i post? Grazie :))

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Zio Frank
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Inviato il 14 luglio 2020 18:06

No senza peste non ci sarebbe stato il rinascimento, e il medioevo è meno oscuro di quanto si creda in generale 

 

Il coronavirus e il lockdown hanno abbattuto il concetto di globalizzazione sregolata e la libera circolazione di uomini e merci 

Nonché fatto capire ,a chi non lo sapeva ,mica agli addetti ai lavori, che non si appaltano all' estero le produzioni .

 

In italia sono emersi al pubblico ludibrio delle situazioni incancrenite da anni .

La burocrazia, una parola inventata per dire pubblica amministrazione e ultra-legiferazione 

Ormai le leggi si riproducono da sole ,Non hanno più bisogno di qualcuno che le scrive ,una nuova specie 

Ha fatto emergere e rendere chiaro a tutti la differenza fra garantiti e non garantiti , e la profonda ingiustizia , inutilità e dannosità del sistema dei sussidi



NonnoOlenno
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NonnoOlenno
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Inviato il 14 luglio 2020 18:25 Autore
13 minutes fa, Zio Frank dice:

e la profonda ingiustizia , inutilità e dannosità del sistema dei sussidi

Eppure i sussidi, se ti riferisci ai vari bonus da 600 e 1000€ e così via, hanno aiutato molto alcune fasce della popolazione davvero in difficoltà. Certo così come studiati ora non sono propriamente adeguati e non possono risolvere i problemi sul lungo periodo. Ma date forme di aiuto alle fasce più indigenti o comunque in momentanea difficoltà per me andrebbero comunque razionalizzate, ampliate e ben studiate. Proprio perché le divaricazioni sociali ed economiche si stanno allargando (non solo a causa del virus) ed è evidente che la "mano invisibile" non funziona a dovere, anzi...


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Zio Frank
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Zio Frank


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Inviato il 14 luglio 2020 18:32

Intanto considerare aiuti o bonus quelli che dovrebbero essere risarcimenti è assurdo 

Quelle fascie di popolazione che con le sue tasse paga lo stipendio ai dipendenti pubblici in smart  (che di smart n9n ha niente ) working  (Non facevano niente prima figurati ora , ma quale working) con rispetto parlando con i mille euro e i 600 euro si è fatta il bidet 

Nel frattempo i dipendenti pubblici di cui sopra e i redditi di cittadinanza hanno preso di più di un mio operaio in cassa integrazione

Ad ottobre avrò una scelta facile ma brutta :

licenziare il 50 %dei dipendenti  (scade la cassa e il blocco dei licenziamenti) 

o fallire e andare tutti a casa 

 

Diciamo che si deve rifondare, giusto RI fondare, perché c'era ,il sistema paese degli anni 80 almeno .

una restaurazione, cancellare tutto fatto dopo il 92

con qualche modifica ,è ovvio 

ma soprattutto la mentalità deve essere meritocratica ,non assistenziale ,l'imprenditore è un eroe ,un esempio ,un sogno 

Modificato il 05 July 2024 17:07


joramun
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joramun
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Inviato il 14 luglio 2020 19:07
La Peste Nera del '300 cambiò per sempre l'Europa. Data l'enorme perdita di vite umane, la società uscita dall'epidemia non potè per necessità ritornare come prima. Molte parti di campagna furono abbandonare e ci si concentrò nelle zone più fertili. La penuria di manodopera portò le corporazioni a permettere l'ingresso di nuovi membri prima esclusi. La stessa penuria di manodopera portò i lavoratori a poter dettare condizioni ai datori di lavoro, con conseguente aumento dei salari. L'aumento dei salari condusse i datori di lavoro, per cercare di arginare le spese, a investire nella meccanizzazione del lavoro e nella sperimentazione di nuove macchine e strumenti come stampa e armi da fuoco, per citarne solo due. Sul piano culturale, la peste fece tremare le certezze della religione: si moltiplicarono i movimenti di contestazione della corruzione della Chiesa e i movimenti di penitenti e flagellanti. Sul versante scientifico si prese consapevolezza della necessità di abbandonare le vecchie tradizioni e di avviarsi verso una nuova medicina: si inventò la quarantena. 
Questa lunga premessa per dimostrare come l'Europa in pieno Medioevo, che dovrebbe essere un'epoca oscura secondo la vulgata, sia stata capace di rinnovarsi e ripartire su nuovi basi. Chissà, senza Peste Nera non avremmo forse avuto un Rinascimento.
 
Posta la infinitamente minore gravità del Coronavirus dei nostri giorni rispetto alla peste nera e l'impossibilità di paragonare il XIV al XXI secolo, la domanda che vorrei porvi e di cui vorrei leggere le vostre risposte è questa: il mondo, l'Europa e in particolare l'Italia sarà in grado di ripartire su nuove basi? Il colpo inferto dal Coronavirus è di una gravita tale da spingere a mettere in discussione le basi del nostro modello di società? L'opinione pubblica si è resa conto della debolezza del nostro sistema economico, per cui bastano due mesi di chiusura per portare in povertà, sul lastrico o al fallimento migliaia di lavoratori, negozianti, imprenditori? Ma soprattutto c'è la volontà di cambiare sul piano politico, economico e sociale? Bisogna ripartire o rifondare? Nel secondo caso, quali sono a vostro parere i passi imprescindibili per gettare le nuovi basi della società (siate pure specifici)?
 
(Spero che la discussione non sia un doppione di opinioni espresse altrove. Nel caso potete indicarmi i post? Grazie [emoji4])
Purtroppo le consapevolezze che era auspicabile arrivassero da questa pandemia mi sembra proprio non siano arrivate.

Era auspicabile ci si stringesse tutti attorno alla consapevolezza che il sapere scientifico è l'unica risorsa per governare e porre fine a questa crisi, ed invece si è assistito ad un proliferare di posizioni antiscientifiche, complottiste, irrazionali che andavano da "gli scienziati non ci stanno capendo nulla" (cavolata sesquipedale) a "le antenne 5g volute da Bill gates ci fanno venire il coronavirus".

Era auspicabile ci si rendesse conto di quanto fondamentale sia avere un SSN che sia sempre più efficiente ed accessibile a tutti, ma mentre in Francia è stata varata una manovra da 8 miliardi per aumentare gli stipendi dei dipendenti della sanità, da noi ci si accontenta di chiamarli eroi per un paio di mesi per poi tornare a cianciare di "mangiatoia pubblica" e "quanto è bello il privato".

Era auspicabile si giungesse ad una nuova consapevolezza di come, nel mondo contemporaneo, una influenza nata in Cina possa sconfinare in tutto il mondo e bloccare 5 miliardi di persone per 4 mesi, di come carestie dovute alle cavallette in Africa faranno presto sentire le loro conseguenze anche qui da noi...insomma...di quanto siamo ormai tutti profondamente e tragicamente interconnessi ed interdipendenti, ma mi sembra che (almeno in Italia) dopo un mesetto scarso di canti dal balcone e "andrà tutto bene" si sia tornati tutti ai propri personali egoismi, agli interessi di bottega, al tutti contro tutti sociale per accaparrarsi un pezzo di quel che resta.

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Inviato il 14 luglio 2020 20:45

Concordo con Joramun, questa pandemia pare aver portato fuori il peggio delle persone......


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Guardiano della notte
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Inviato il 15 luglio 2020 11:34

Sono d'accordo con Joramun. Ci si sarebbe dovuti accorgere di molte cose, ma a parte alcune eccezioni la mia sensazione è che siamo sempre ripiegati sui propri particolarismi.

La scienza, che ha contribuito a salvare il paese, è costantemente sotto attacco dai complottisti. Il SSN, che ha reagito eroicamente alla crisi, resta da vedere se sarà veramente potenziato come richiesto da più parti (la mia sensazione è che si sia trattato di proclami fatti nell'enfasi del momento). E la disciplina delle misure anti Covid si è molto annacquata in nome di "ormai l'abbiamo scampata".

 

16 hours fa, Zio Frank dice:

Quelle fascie di popolazione che con le sue tasse paga lo stipendio ai dipendenti pubblici in smart  (che di smart n9n ha niente ) working  (Non facevano niente prima figurati ora , ma quale working) con rispetto parlando con i mille euro e i 600 euro si è fatta il bidet 

Nel frattempo i dipendenti pubblici di cui sopra e i redditi di cittadinanza hanno preso di più di un mio operaio in cassa integrazione

Ad ottobre avrò una scelta facile ma brutta :

licenziare il 50 %dei dipendenti  (scade la cassa e il blocco dei licenziamenti) 

o fallire e andare tutti a casa 

 

Diciamo che si deve rifondare, giusto RI fondare, perché c'era ,il sistema paese degli anni 80 almeno .

una restaurazione, cancellare tutto fatto dopo il 92

con qualche modifica ,è ovvio 

ma soprattutto la mentalità deve essere meritocratica ,non assistenziale ,l'imprenditore è un eroe ,un esempio ,un sogno 

 

Sui dipendenti pubblici spezzo una lancia: dipende sempre dalle situazioni. È abbastanza facile generalizzare su di essi ed è sbagliato, così come sarebbe sbagliato generalizzare sul professionista/negoziante che evade le tasse. E sono generalizzazioni che non fanno bene a nessuno, alimentando semmai un conflitto che danneggia il Paese. Ci sono sicuramente dipendenti pubblici, e in alcuni settori sono molti, che rubano lo stipendio. Così come ci sono professionisti benestanti che dichiarano meno di quanto prendo io in un mese. Ma ci sono anche molti dipendenti pubblici che fanno onestamente il loro lavoro e che in questo periodo hanno accusato come tutti. Chiaro poi che un dipendente pubblico a cui viene offerta la possibilità dello smart working sta messo meglio di un operaio costretto a rimanere a casa perché la fabbrica chiude, nessuno lo mette in dubbio. Ma non vedo come accusarlo/farlo sentire in colpa per una possibilità offertagli dall'attuale tecnologia risolva il problema del sopracitato operaio costretto a restare a casa. Il problema, semmai, è riconoscere che il virtuale, lo smart working, non può essere applicato a tutte le realtà (scuola in primis), non ancora almeno, e quindi bisogna riconoscere che fasce di popolazioni diverse hanno bisogni diversi.

 


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Inviato il 15 luglio 2020 11:36

@GuardianodellaNotte

Io non generalizzo, asserisco dopo attenta analisi che 

3 dipendenti pubblici su 10 lavorano bene ,dovrebbero prendere di più 

3 lavorano ma sono doppioni che non andavano assunti 

4 fanno danno 


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Inviato il 15 luglio 2020 11:40

Un'ottima analisi, ma potresti portarmi i dati ufficiali in tal caso? Perché altrimenti, lo capisci anche tu, ognuno potrebbe uscirsene con percentuali a caso.


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Inviato il 15 luglio 2020 11:50

Dove abiti ? Se sei sotto il po vai in un comune ,ufficio regionale o provinciale, università o ente partecipato 

Io sono siciliano ,vivo in un paesello di 5000 abitanti scarsi, 144 dipendenti comunali 



joramun
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Inviato il 15 luglio 2020 11:58
27 minutes fa, Guardiano della notte dice:

E sono generalizzazioni che non fanno bene a nessuno, alimentando semmai un conflitto che danneggia il Paese. Ci sono sicuramente dipendenti pubblici, e in alcuni settori sono molti, che rubano lo stipendio. Così come ci sono professionisti benestanti che dichiarano meno di quanto prendo io in un mese. Ma ci sono anche molti dipendenti pubblici che fanno onestamente il loro lavoro e che in questo periodo hanno accusato come tutti.

 

Aggiungo che tra i "dipendenti pubblici" non ci sono solo i grigi burocrati del catasto. Tra i dipendenti pubblici figurano proprio quegli operatori del SSN che abbiamo chiamato eroi per 3 mesi e che si sono fatti il sedere cubico per far fronte all'epidemia.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 15 luglio 2020 11:59

Certo perché io volevo pagare meno i medici ......... 


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Inviato il 15 luglio 2020 12:00

Interessante osservazione, ma:

 

1) Perché sotto il Po? Sopra sono modelli di virtuosismo assoluto?

2) Ripeto, hai dati ufficiali? Perché di casi così è piena l'Italia, ma poi abbiamo anche situazioni dove mancano i dipendenti. Così a naso ti direi nelle scuole pubbliche, dove la necessità di insegnanti sarebbe ben maggiore.

3) Abito a Roma (come puoi vedere leggendo sotto il mio avatar), quindi come puoi immaginare i miei "bellissimi" contatti col settore pubblico li ho avuti, anche più della media italiana. E nonostante questo ti dico che ho visto sia il lato chiaro che oscuro. Uffici comunali dove per fare una carta d'identità ho dovuto aspettare 3 giorni e commissariati dove me la sono sbrigata in 5 minuti. Mezzi pubblici che impiegano ore a passare (noi romani potremmo farci una serie tv distopica al riguardo) e professori che si sbattono ben oltre il dovuto per garantire una buona istruzione ai loro alunni (e ci riescono pure, pensa un po'). Ecco perché, davanti alle generalizzazioni, mi viene sempre da sorridere. Non si può generalizzare, non serve a niente se non a farsi il sangue amaro, occorre analizzare caso per caso, con dati precisi. Fare diversamente non porta a niente, è solo un ragionare di pancia, che per sua stessa definizione è una contraddizione.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 15 luglio 2020 12:11

Non saranno modelli di virtuosismo assoluto , ma rispetto a paludi di incompetenza, dolosita, e nullafacenza, visti al sud per lavoro  (sono un costruttore) 

Il nord è più tendente a Germania e svizzera che paragonabile al sud 

 

 

Per piacere ,joramun tira dentro i medici 

@Guardiano della notte

Tu la scuola 

Parlo di pubblica amministrazione che sommata alla ultralegiferazione crea quello che tutti chiamano burocrazia 

Modificato il 05 July 2024 17:07


joramun
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Inviato il 15 luglio 2020 12:13
12 minutes fa, Zio Frank dice:

Certo perché io volevo pagare meno i medici ......... 

 

Se parli di "dipendenti pubblici" sparando nel mucchio stai includendo anche insegnanti e medici. Non è che dipendenti pubblici sono solo gli uffici degli assessorati all'urbanistica con cui hai a che fare te.


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