Vabbè, tu hai il tuo modo di vedere le cose, io un altro. Continuo a pensare che sia tu a non aver afferrato il punto, ma tant'è, concordiamo nel non concordare.
44 minutes fa, Lyra Stark dice:Appunto per questo io mi ponevo la questione della credibilità degli esperti che in questi anni è sempre più stata messa in discussione da giornalisti e singoli internettiani convinti che siccome hanno le competenze per leggere e scrivere basta "leggere" quello che trovi su internet, invece non è esattamente così direi.
Invece, nel caso del giornalismo, è esattamente così. Compito di un giornalista è trasmettere un'informazione. Il giornalista raccoglie le informazioni dalle fonti e dovrebbe avere la capacità di proporle al lettore in maniera semplice, chiara, ma anche corretta e conforme al contenuto originale. In questo senso, sarebbe dovere e responsabilità della fonte mettere gli altri in condizione di capire così che il messaggio possa essere passato correttamente e chiaramente. E qui si potrebbe aprire una parantesi enorme sul fatto che gli esperti spesso ritengano che siano gli altri a doversi elevare al loro livello di comprensione e competenza e non piuttosto loro a doversi spiegare con parole più semplici. Qui però andremmo ancora più fuori tema di quanto non stiamo già facendo.
Poi va anche fatta una precisazione che forse è d'obbligo: ci sono testate generaliste e specializzate. Il livello di competenza atteso da parte di una testata scientifica (ad esempio, BMJ) rispetto a un argomento scientifico quale può essere "benefici della vitamina D per prevenire il Coronavirus" è diverso rispetto a quello che ci si può aspettare da una testata generalista per quanto seria (Time) a meno che a firmare il pezzo non sia un esperto. Ed è ancora diverso dal blog personale (a meno che non sia il blog di un medico) o da un forum (a meno che non sia un forum di medicine). I più penso siano in grado di capire la differenza tra un contenitore e l'altro e dare quindi peso ai contenuti in funzione del contenitore in cui sono inseriti.
D'altro canto, non è detto che tutti sappiano leggere BMJ. Nemmeno è logico pensare che solo chi è in grado di farlo debba poter accedere al contenuto "benefici della vitamina D per prevenire il Coronavirus". E qui entrano in campo le testate non specializzate le quali dovrebbero "semplificare" e trasmettere l'essenza del contenuto, cioè "è provato che esistono dei benefici e sono questi...".
Che poi il filtro possa alterare il messaggio è possibile, ma non è matematico (per fortuna). Inoltre, e qui riprendo quanto detto da Metamorfo: " e se invece a qualcuno, leggendo l'articolo sulla vitamina D, viene in mente di informarsi di più e mettere in pratica comportamenti che, in ultima analisi, potrebbero anche salvargli la vita?". Nota che è tutt'altro discorso dal dire:
44 minutes fa, Lyra Stark dice:quindi adesso i singoli navigatori del web salvano vite a dispetto degli scienziati...
Il singolo navigatore - qui parliamo della persona che appunto divulga il link del report scientifico o dell'articolo su BMJ o Time su "benefici della vitamina D per prevenire il Coronavirus", giusto? - non ha particolare merito nell'aver salvato la vita di quel qualcuno che, leggendolo, ha scelto di adottare un comportamento che è scientificamente sia sano. Ha solo fatto una piccola parte nel divulgare l'informazione. Uno scienziato non è detto che si debba mettere a scrivere articoli. Al più rilascerà interviste oppure parteciperà a qualche convegno. L' impegno comunicativo che gli si può chiedere è cercare di semplificare il più possibile per rendere i benefici delle sue scoperte comprensibili affinché possano essere trasmessi a più persone possibili e tutti possano trarne beneficio.
Poi, detto questo, può darsi che non abbia capito esattamente dove si vuole arrivare con questa discussione. Che sarebbe meglio che ci astenessimo dal postare, ad esempio qui, link di carattere scientifico a meno di non essere degli esperti in materia? Se l'alternativa è non avere informazioni essenziali al di sotto di un livello di competenza, pensiamo bene a quello che stiamo desiderando.
%d/%m/%Y %i:%s, Lyra Stark dice:Perchè è molto giusto il discorso sulla responsabilità personale e la verifica delle fonti, ma come sostenevo in precedenza, pensate che la maggior parte della popolazione sia in grado di interpretare correttamente uno studio scientifico o medico, di quelli per addetti ai lavori intendo? Se poi mi rispondete che no, allora non capisco perchè insistere tanto sul divulgarlo personalmente. Se non, come dicevo, per qualche strana forma di narcisismo.
Per ecologia del dialogo. Altrimenti qualsiasi conversazione si trasforma nella sagra del relativismo o dell'equivalente del giocare a scacchi con un piccione, in cui ogni punto di vista è messo sullo stesso piano a prescindere da quanto sia documentato.
Se Metamorfo ha dedotto il tasso di mortalità approssimativo del Virus non è perchè in 2 settimane è diventato epidemiologo, ma perchè si è informato da una serie di fonti credibili, affidabili e meno edulcorate possibile, che ripeto, non sono assolutamente il papiro sanscrito che le si vuol far apparire.
17 minutes fa, Maya dice:D'altro canto, non è detto che tutti sappiano leggere BMJ. Nemmeno è logico pensare che solo chi è in grado di farlo debba poter accedere al contenuto "benefici della vitamina D per prevenire il Coronavirus". E qui entrano in campo le testate non specializzate le quali dovrebbero "semplificare" e trasmettere l'essenza del contenuto, cioè "è provato che esistono dei benefici e sono questi...".
Io penso che si stia facendo un tragico errore nell'associare la correttezza dell'informazione al contenuto, quando in realtà è SOLO e SOLTANTO una questione di metodo: ipoteticamente parlando, si può fare del serissimo giornalismo e della serissima informazione anche parlando di dischi volanti.
Citau per esempio metti a disposizione lo studio sulla vitamina D e domani tutti corrono a farsi flebo di vitamina D ignorando la pericolosità di ipervitaminosi. Tanto per fare un esempio banale. Qui il dato e l'informazione sono corretti, ma manca appunto la contestualizzazione da parte di un esperto.
Ancora per rimanere su qualcosa di noto: tu posti uno studio di alcuni scienziati in cui si dimostra che i disinfettanti con alcool al 60% eliminano il virus, e qualcuno potrebbe pensare che può cominciare a berli o a farsi delle iniezioni con gli esperti scientifici che vorrebbero sprofondare... naturalmente non mi riferisco ad alcun episodio noto
La persona che dopo aver letto dello studio sui disinfettanti pensa bene di bersi qualche sorsata di amuchina non lo ha fatto perchè qualcuno ha postato l'articolo. Lo ha fatto perchè qualcuno ha postato l'articolo e lui lo ha preso per oro colato, senza porsi il problema di verificare se quanto affermato fosse vero ed attendibile, senza considerare se chi ha detto quella frase o postato quell'articolo lo abbia fatto per portare aanti una propria tesi e quale, senza considerare se ci fossero altre fonti, più autorevoli che sostengono il contrario.
Questioni di metodo, appunto.
Adesso non so se faccio cosa gradita o meno, ma ho trovato questo articolo su open:
https://www.open.online/2020/05/14/eva-ricercatrice-bambino-gesu-bimbi-coronavirus-casi-gravi-rari/
Riporta le dichiarazione di Eva Piano Mortari, ricercatrice del Bambin Gesù che spiega come mai i bambini sembrerebbero essere maggiormente immuni al Coronavirus. Insieme ad altri colleghi, ha firmato un articolo (che premetto di non aver ancora letto perché non ho avuto tempo) pubblicato su The Lancet Child & Adolescent Health: https://www.thelancet.com/journals/lanchi/article/PIIS2352-4642(20)30135-8/fulltext
Al di là di questo, mi premeva rilevare il dato che viene indicato parimenti sulla diffusione della malattia di Kawasaki in molti bambini risultati in Europa positivi al COVID-19: https://www.open.online/2020/04/28/infiammazioni-che-colpiscono-i-bambini-la-lettera-dei-pediatri-italiani-attenzione-malattie-forse-legate-al-coronavirus/
Non ci sono tantissimi casi (e forse per questo se n'è parlato poco), ma la cosa singolare è che fino a "ieri" se ne registravano pochi casi all'anno in tutt'Italia, mentre solo al Gaslini di Genova ne hanno rilevati 5 nel giro di poche settimane. Sto cercando di informarmi di più in merito. Magari qualcuno di voi già l'ha fatto. Tra l'altro, ammetto la mia ignoranza, non avevamo mai sentito nominare questa patologia.
La notizia circola da un po'. E il timore è che non sia che un esempio.
Per il resto alzo le mani, mi pare anche normale che quando si viaggia su binari di pensiero tanto distanti non si possa arrivare a comprendersi. Ad ogni modo io continuo a pensare che nella questione abbia la sua importanza anche una certa ricerca di visibilità/notorietà.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il 12/5/2020 at 14:00, Metamorfo dice:Attualmente i paesi più a rischio strage sono in Sudamerica: il Brasile soprattutto, ma anche Ecuador e Perù.
In Brasile praticamente non testano, tanto che i positivi rispetto al numero di test sono il 50%: 340mila test e 170mila casi accertati
In Centro America sta messo male anche il Messico, e pure lì test bassissimi: 28 test per milione di persone.
https://www.worldometers.info/coronavirus/
Altri a rischio sono India, Pakistan e Bangladesh.
In Africa sta iniziando a prendere piede nella zona del Golfo di Guinea.
Come avevi giustamente intuito, il Sudamerica si avvia all'ecatombe:
https://www.ilpost.it/2020/05/14/america-latina-coronavirus/
2 hours fa, Maya dice:Che poi il filtro possa alterare il messaggio è possibile, ma non è matematico (per fortuna). Inoltre, e qui riprendo quanto detto da Metamorfo: " e se invece a qualcuno, leggendo l'articolo sulla vitamina D, viene in mente di informarsi di più e mettere in pratica comportamenti che, in ultima analisi, potrebbero anche salvargli la vita?". Nota che è tutt'altro discorso dal dire:
Il singolo navigatore - qui parliamo della persona che appunto divulga il link del report scientifico o dell'articolo su BMJ o Time su "benefici della vitamina D per prevenire il Coronavirus", giusto? - non ha particolare merito nell'aver salvato la vita di quel qualcuno che, leggendolo, ha scelto di adottare un comportamento che è scientificamente sia sano. Ha solo fatto una piccola parte nel divulgare l'informazione.
Infatti, al massimo, più che salvatore, io potrei essere il "salvato", perchè pure io ho usufruito di un'altra persona che ha postato quello studio su Reddit. Io sono stato lieto che l'abbia fatto, perchè mi ha permesso di leggerlo, di trovare altre info sull'argomento, e alla fine di pensare "vabbè, mi pare abbia senso, e nel dubbio vado a prendermi un integratore, visto che nelle analisi che avevo fatto tempo fa era uscita pure una carenza di quella vitamina".
E siccome sono stato lieto che qualcuno lo abbia postato, per lo stesso motivo l'ho postato io.
Però è evidente che se qualcuno vede le cose con un filtro di personalizzazione e di malizia, vedrà sempre queste cose in tutto, e faticherà a rimanere nell'ambito dell'impersonale, del generico e astratto.
Il Post oggi ha pubblicato un interessante articolo secondo cui in Islanda la app sul tracciamento dei contagi sia stata un mezzo fiasco, nonostante sia stata installata da oltre il 40% della popolazione.
Vabbè, l'Islanda lo poteva sradicare facilmente comunque: un'isola lontana da tutto, l'intera nazione ha meno abitanti di Bologna e una densità abitativa bassissima, di soli 3 abitanti per Km quadrato.
Hanno avuto talmente pochi contagi, distanziati e con uno stile di vita diverso dal nostro, che capisco alla fine sia stato più facile per loro risalire ai contatti in modo "manuale" piuttosto che tramite una app.
La Russia ha fatto un sorpasso enorme, e tra un po supererà la Spagna arrivando dietro gli USA.
Pure il Brasile ci supererà a breve.
Come la vedreste se la fiat prendesse davvero 6 miliardi di aiuti considerando il suo essere sempre meno italiana? Tra l'altro la futura alleanza francese promette male per i posti di lavoro locali(data la presenza del governo francese come azionista mentre quello italiano è assente)?
Diciamo che non sono molto persuasa della cosa.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
È più un argomento per questa discussione.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Sto guardando la replica di Report di questa settimana. Certo che l'ingerenza di investimenti privati all'interno di organizzazioni pubbliche è davvero rilevante ed è innegabile che ne influisca le linee generali...e di nuovo Bill Gates viene tirato in ballo, ho sentito parlare di lui più in questo periodo che negli ultimi dieci anni.
Lega e Fratelli d'Italia vogliono fare una manifestazione a Roma il 2 giugno, col virus ancora in giro, con il divieto di assembramenti e il divieto di muoversi tra le regioni.
Quando c'è la responsabilità...