17 hours fa, porcelain.ivory.steel dice:Belle anche le scelte di @***Silk***, in particolare Space Oddity, brano più che iconico e che trasmette il giusto senso di qualcosa che si è raggiunto ma che subito dopo viene messo a rischio, ed Hidden Place. Per inciso, conosco la teoria e mi auguro che ci sia qualcosa di vero, il Pesce Nero Potrebbe essere la salvezza della Westerling.
Grazie! Anche io mi auguro che tale teoria possa essere fondata, ma anche l'argomento che la confuta ha una sua validità, almeno per quanto riguarda la sostituzione di Jeyne. Eppure della sorella più giovane non vi è menzione, quindi siamo anche un po' legittimate a perseverare nei nostri auspici.
Giorno 25 Doran Martell
Eravate tutti preoccupati, eppure avete fatto delle scelte davvero interessanti! Una su tutte: Moby.
Sarò abbastanza banale. Doran è l'erba che nasconde la vipera. L'uomo paziente che trama in silenzio e in sordina, l'emblema del detto "la vendetta è un piatto che va servito freddo". Doran non ha mai dimenticato il trattamento che i Lannister hanno riservato a Elia e ai suoi figli. Doran ha lavorato nell'ombra da dopo la Ribellione di Robert, fino al momento in cui ci troviamo in ASOIAF. Ancora non sappiamo se il suo masterplan sia geniale, o una grossa bolla. Sicuramente ci ha tenuto tutti attaccati al libro e ci ha fatto sfogliare le pagine rapidamente per scoprirne i risvolti. Certo, il filone Quentyn è piuttosto fallimentare e anche l'evoluzione di GOT potrebbe darci degli indizi, ma non è detto che sia così. Aspetteremo positivamente di leggere le pagine di TWOW:
We're all part of the masterplan
Say it loud and sing it proud today
I'm not saying right is wrong
It's up to us to make
The best of all the things
That come our way
Giorno 5 Arya Stark
Arya ci si presenta come una ribelle, va contro le convenzioni del tempo, non eccelle in quelle che sono considerate le "attività femminili" e non le interessano neanche. Il suo ago non serve per ricamare ma per combattere. La sua danza non si dipana su note musicali ma appartiene alla danza dell'acqua. A partire dallo spostamento verso Approdo del Re, i Lannister e i loro scagnozzi commettono una serie di crimini da frustrarla a tal punto da sentire la necessità di inventarsi un elenco di nomi serali per non dimenticare tutti coloro ai quali dovrà la sua vendetta. Lista che si allunga anche dopo che lascia Approdo, man mano che si sposta e assiste alle torture delle armate Lannister nelle Terre dei Fiumi, fino alle Nozze Rosse.
She'll come back as fire
To burn all the liars
Leave a blanket of ash on the ground
Il desiderio di vendetta e l'incontro con Jaqen la portano a salpare per Essos e per la Casa del Bianco e del Nero, dove inizierà il suo addestramento da faceless, da killer.
It's so relieving
To know that you're leaving
As soon as you get paid
Almeno in questo caso, va meglio ad Arya che a Frances.
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
***
"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
Giorno 26 - Oberyn Martell
Probabilmente il cobra andrebbe bene pure per lui , tuttavia zero idee.
Questi Martell proprio non mi ispirano
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Giorno 26 - Oberyn Martell
Al lato seduttivo, libertino e godereccio della vipera dedico "Lovin' is really my game" dei Brainstorm perché il suo carattere impulsivo non lo avrà reso un bravo giocatore del trono ma l'amore è sicuramente un gioco in cui si è reso degno.
Gli dedico anche "Englishman in New York" di Sting in quanto il dorniano a Kingslanding era davvero come un alieno.
See me walking down Fifth Avenue
A walking cane here at my side
I take it everywhere I walk
I'm an Englishman in New York
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Ho perso un paio di giornate, complice la preparazione per gli Oscar di GoT e altre incombenze che mi hanno fatto perdere il tempo necessario per scervellarmi per dei personaggi particolarmente difficili.
Sono anche rimasto indietro con l'ascolto, ho ripreso adesso con la pagina 16, con Iron Man dei Black Sabbath per Stannis. Beh, che dire, é geniale!
Giorno 24 Brynden Tully
Riparto con Brynden Tully, il pesce nero. È stata dura trovare una canzone che abbia un attimino di relazione con il personaggio.. Alla fine ho dovuto ricorrere ai Trick Or Treat, e alle loro canzoni sui CAVALIERI D'ORO dei Saint Seya.
Il cavaliere che più si avvicina al Pesce nero secondo me é Capricorn, con la sua "spada" excalibur (e l'assurdo affiancamento della mitologia greca alla saga britannica).
Giorno 26 - Oberyn Martell (ASOIAF)
Anche Oberyn Martell non rientra nel novero dei miei personagggi preferiti e questo vale pure per colui che lo ha interpretato.
Comunque, gusti personali a parte,Oberyn è un personaggio innegabilmente intrigante.Da giovane aveva studiato ,addirittura, per diventare Maestro, ma più avanti ha preferito spostare i suoi studi e le sue passioni nei veleni e nei combattimenti. Il dorniano si è guadagnato il soprannome di “Vipera Rossa” dopo aver ucciso per avvelenamento Lord Edgar Yronwood in un combattimento.Dal punto di vista del privato è un uomo che letteralmente non si fa mancare nulla in campo amoroso e non poteva essere altrimenti perché è uno “sperimentatore” sul campo
Per lui
Lussuria -Enrico Ruggeri
Amo sentire un corpo che si muove
grazie alle mie carezze contro me.
Amo le mani quando vanno dove
sprigiona l'elettricità che c'è.
Amo il contatto caldo e consenziente,
amo la gente che si abbandona e che si dà.
Dite la verità,
a letto o in ascensore,
in bagno o in un portone
le persone danno il meglio che hanno in sé…
Giorno 26 - Oberyn Martell (GoT)
Dopo la decisione di un duello per singolar tenzone da parte di Tyrion , accusato della morte di Joffrey, e dopo la scelta di Gregor Clegane come campione della corona, Oberyn, avendo la possibilità di iniziare a consumare la sua vendetta, si offre come campione del Folletto.Ovviamente il duello della vipera rossa contro la Montagna è un momento molto ma molto spettacolare di GoT ,Oberyn Pedro ha una grande agilità nei movimenti il che è letale per la Montagna al secolo Gregor Clegane che si muove con la stessa pesantezza di un carrarmato di prima generazione
Oberyn all’inizio si mostra calmo e razionale infatti si rivolge alla Montagna in tono pacato e con il sorriso sulle labbra, con l’odio celato dietro le parole ;mentre il duello continua però Oberyn inizia a rendersi conto che la sua vendetta è molto vicina, e questo inevitabilmente lo porta a perdere il controllo del proprio atteggiamento, cedendo alle emozioni “L’hai stuprata! L’hai assassinata! Hai ucciso i suoi figli!”: tale frase inizialmente viene detta con calma, per poi aumentare di tono fino a venire urlata in faccia alla Montagna.Egli perde il controllo da uomo passionale quale era e da modo alla Montagna che sembrava morente di avere il sopravvento e massacrarlo in modo orribile sotto gli occhi della sua amante Ellaria Sand.
Ho cercato un pezzo che onorasse in ogni caso Oberyn ed i Martell e l’ho trovato credo
Fury of the Wild - HammerFall
Sighs - The fury has electrified my mind
Sighs - The hatred burns inside by the mark of vengeance I will grind
Sighs - The sound of metal falling to the ground
Sighs - By blood we will unite by blood we are forever bound
Vengeance calling me
Oh, please set me free
The Fury of the Wild
Locked up in this cage
Can't you feel the rage?
The Fury of the Wild
Sighs - Your silence will not sanctify your crime
Sighs - When revolution calls I will be the first in line
Vengeance calling me
Oh, please set me free
The Fury of the Wild
Locked up in this cage
Can't you feel the rage?
The Fury of the Wild
Now as you stand on your own
With the future, face to face
Take a look at me now
Feel the fury, taste my rage
Come taste my revenge
Unbent - Unbowed - Unbroken
Vengeance calling me
Oh, please set me free
The Fury of the Wild
Locked up in this cage
Can't you feel the rage?
The Fury of the Wild
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
37 minutes fa, Timett figlio di Timett dice:Giorno 24 Brynden Tully
Riparto con Brynden Tully, il pesce nero. È stata dura trovare una canzone che abbia un attimino di relazione con il personaggio.. Alla fine ho dovuto ricorrere ai Trick Or Treat, e alle loro canzoni sui CAVALIERI D'ORO dei Saint Seya.
Il cavaliere che più si avvicina al Pesce nero secondo me é Capricorn, con la sua "spada" excalibur (e l'assurdo affiancamento della mitologia greca alla saga britannica).
WHAAAAATTT??? Questo gruppo ha scritto delle canzoni sui miticissimi cavalieri d’oro???
Devo assolutamente recuperarle! (Sono i miei preferiti!)
Capricorn (Proteggi Atenaaaa!!!) è uno dei più iconici, tuttavia sono curiosa: come mai lo associ con Brynden? Alla fine era il più devoto ad Atena ma appena si è reincarnata si è schierato con quello che voleva accopparla, poi si è fatto portare in orbita da Sirio salvo ravvedimento in extremis sul finale, e gli ha pure regalato Excalibur, anche se Sirio è il candidato a essere successore di Dokhu. Un genio insomma...
Sinceramente adesso che mi ci hai fatto pensare mi stavo chiedendo quali associazioni si potrebbero fare con i personaggi di GoT.
(ad ogni modo in Hades c’è pure l’associazione con la mitologia egizia, quindi non ci formalizziamo XD)
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Giorno 26 - Oberyn Martell:
In onore della Vipera Rossa, e per Pedro Pascal che ne ha perfettamente incarnato il lato più passionale, provocante e seducente, vi propongo oggi un duetto d'eccezione tra Madonna ed i Gogol Bordello, i quali danno vita insieme, sulle note de la Isla Bonita (chiedo venia per la rima), ad un'esibizione dalle suggestioni esotiche e gipsy, conturbante, ironica ed esplosiva, come esplosivo è stato il passaggio di Oberyn Martell sulle scene.
Unico ed indimenticabile come il suo "Elia Martell!" pronunciato con accento spagnolo, impossibile da togliersi dalla testa.
"Tell your father I'm here. And tell him the Lannister aren't the only ones who pay their debts."
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
___
"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
___
"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
___
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
6 hours fa, Iceandfire dice:Fury of the Wild - HammerFall
Ahahah ci avevo pensato anche io agli Hammerfall!
Comunque Oberyn Martell
Omaggiamo il suo essere serpente, ma anche la forza e la foga, tipica dei Motorhead: in fondo Oberyn, come il buon Lemmy, amava donne e vino!
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Sono passata un attimo di qui e ho trovato, per il pochissimo che ho avuto tempo di leggere, tantissime idee nuove e davvero interessanti. Le vostre scelte, tutte e quante, aprono spiragli nuovi; le più "ortodosse" quanto quelle più stravaganti e e inedite (evviva il pensiero laterale, che a volte illumina almeno quanto quello diretto). E c'è anche molto dialogo: si vede che il 3d, seppur bellissimo, aveva bisogno del suo tempo per "rodarsi" e decollare.
Ormai mi ritengo e resto quasi completamente fuori dal gioco; ma dato che per due o tre figure avevo annotato da tempo delle idee, posso togliermi lo sfizio di postarle, anche se -visto che mi ero ufficialmente dichiarata uscita- senza grandi analisi dei personaggi?
Oggi vorrei buttare lì i miei due penny su un personaggio che amo profondissimamente, sia in versione ASOIAF che, grazie a uno splendido Alfie Allen, in modalità GOT:
Giorno 21 - Theon Greyjoy
Scriveró solo l' essenziale per motivare le scelte.
Theon per me è un processo di sottrazione, di annientamento di ciò che era per poter poi ricostruirsi da zero. "Per diventare ciò che puoi essere devi lasciare andare quello che sei", recita, più o meno, un detto attribuito, mi pare, a Lao Tze. Allo stesso modo, Theon deve lasciare ciò che, in mancanza di meglio e per inesperienza della vita e egoistica superficialità, aveva adottato come propria identità (un essere umano che nasconde dietro una maschera di cinismo e assoluta insensibilità il proprio smarrimento, le proprie insicurezze, il proprio insoddisfatto bisogno di radici ed appartenenza; l' essere una sorta di personaggio disperatamente in cerca di autore, dove per "autore" intendo un qualcuno da chiamare padre e di cui sentirsi figlio) , staccandoselo di dosso pezzo dopo pezzo non metaforicamente bensi letteralmente, insieme a brandelli di pelle lacerata e carne stziata che grida di dolore. Deve farlo, perchè solo quando avrà fatto di se stesso una tabula rasa, solo quando, dentro, non gli sarà rimasto nulla del Theon superficiale quanto fittizio, solo allora potrà iniziare a ritrovare quello vero. A diventare quello che, in potenza, sarebbe potuto essere.
E parimenti, lui quasi anaffettivo, del tutto indifferente al dolore altrui, dovrà provarlo in se stesso e sulla propria pelle, quel dolore; dovrà venirne inghiottito e risucchiato in un abisso di orrore, per comprendere, finalmente, cosa significa il dolore di un altro essere umano. Di un amico tradito e di una famiglia distrutta a causa del suo tradimento, per esempio. E allora, quando tutto di ciò che é stato è ormai perduto, cancellato, annichilito -non solo quello che egli è stato, non solo il corpo ed il viso belli e orgogliosi, ma persino il proprio nome, Theon- avrà due possibilità. La più ovvia, rimanere rannicchiato, al fondo di quell'abisso. Come un animale percosso mille volte che istintivamente si chiude su se stesso nel terrore di altri colpi. La meno ovvia -e la più eroica- iniziare la propria personale battaglia. Per rialzarsi; fosse anche soltanto, all'inizio, in ginocchio. Per costruire, con fatica, dolore e un terrore animale contro cui lottare in ogni singolo momento, un nuovo sè stesso. Il nuovo Theon. Quello che Theon sarebbe potuto essere. Quello vero.
Ma con che motivazione, a che fine? Non o non solo, credo, un ovvio, banale istinto di sopravvivenza: mesi (o anni?) come giocattolo del bastardo Bolton credo che annullerebbero anche quello. Nè per sè stesso, che dopo il tradimento del proprio migliore amico, di chi tanto confidava in lui e la cui famiglia tanto gli ha dato, non ama e non rispetta più. Ma per uno scopo che diverrà chiaro come un bagliore nella notte nel momento in cui si immolerà per Bran, nel suo sguardo e nella sua espressione -struggenti, immensi- di quell'ultimo istante: deve ritornare ad essere Theon e rimanere vivo per pagare, con quella vita, per il poco che può essere pagato, il proprio debito e la propria colpa. Verso Robb, Ned e gli Stark tutti. Per avere, dalla propria coscienza, se non un'impossibile assoluzione almeno un frammento di quella pace, di quel sollievo che la morte, la fine di tutto, finalmente porterà all'essere umano chiamato Theon. Questa, e non la propria sopravvivenza, è la ragione per rimanere ad ogni costo attaccato ad una vita che da tanto ha smesso di amare. Per resistere. La sua ragione per lottare.
E allora...
...allora i Disturbed, A Reason To Fight
When there's nothing left inside, there's still a reason to fight
Lost in your world of lies I find it so hard to believe in you
Can it be real this time, or just a part of this game that we're playing through
(...)
Don't let it take your soul
Look at me, take control
(...)
When you're aching for the fire and begging for your sin
When there's nothing left inside, there's still a reason to fight
E mi gioco anche la seconda carta. Perchè amo Enrico Ruggeri, sin da quando ero una bambina incantata da uno strano "grande" (un ragazzino, a vedere quei video con gli occhi di oggi) con gli occhiali dalla montatura bianca che cantava canzoni insolite e una più geniale dell'altra. Cantante fresco e innovativo che, crescendo, ha conservato talento e originalità aggiungendovi saggezza ed esperienza di vita (per inciso, che piacere ascoltarlo in due vostri link, sapere che condividiamo gusti così affini). E quindi, devo postarlo in qualche modo. Anche se devo premettere una piccola riflessione, perché la mia scelta non sembri banalizzare il percorso -e la disumana sofferenza, soprattutto- di Theon.
Il fatto é che Ruggeri sa cantare il dolore e trovare parole bellissime e sempre nuove per esprimerlo. Ma lo fa in modo composto, trattenuto, controllato; mai urlato: e invece una vicenda atroce come quella di Theon istintivamente mi richiamerebbe decisamente qualcosa di più gridato, viscerale; da pelle d' oca e strappabudella. Ma nel mondo di Ruggeri la cifra espressiva è un'altra: e allora, anche se riesce un po' controistintivo, teniamo conto di quel suo modo di cantare il male di vivere quasi sottovoce, non per superficialità (anzi) o leggerezza, ma per una sorta di sobrio pudore, e quindi facciamo la dovuta trasposizione di tonalità o di volume. Per immaginare gridato quello che nella canzone é detto pacatamente; per sentire lo schiaffo in faccia dietro ciò che é presentato con garbata quasi-nonchalance.
E allora ritroveremo, credo, qualcosa di Theon in un brano che, a prima vista, non avevo assolutamente collegato a lui. Brano che, combinazione, ho ascoltato tantissimo quest'estate, nelle passeggiate in un bosco con il perenne lettore mp3, ma che ho capito appieno soltanto ultimamente, quando quasi per caso ho provato ad accostarlo a Theon. Una canzone che, appunto, racconta il dolore nel modo tipico di Enrico: con un tale apparente distacco che, se non fai bene attenzione al testo, rischi di non coglierlo nemmeno, quel dolore, e fermarti alla melodia accattivante e all'indubbio magnetismo dell'interprete. Poi ti soffermi sul testo... e ti accorgi che, dietro quella canzone, c'è molto, moltissimo altro.
E che in versi apparentemente semplici Rouge è riuscito a racchiudere la fugacità inconsistente delle nostre vite, del nostro cadere e farci male, del nostro soffrire. Ogni cosa scivola via, continuamente, racconta; ogni cosa fluisce, ogni cosa cambia, continuamente e inevitabilmente: anche la nostra vita, e persino ciò che chiamiamo "me stesso" ed a cui siamo attaccati con tanta tenacia, credendolo una roccia quando è una manciata di sabbia dalla forma incerta e mutevole, che ci scorre via tra le dita. Noi cerchiamo, chi più consapevolmente, chi meno, sicurezza e punti fissi nella stabilità: ma é il perenne mutamento la vera natura di ciò che esiste. L' impermanemza, direbbe Tich Nath Han, o un altro pensatore vicino al buddismo. Ma proprio da questo, paradossalmente, nella canzone sorge una improvvisa speranza: perchè allora anche noi, almeno per quel quarto d'ora in cui esistiamo, possiamo cambiare. Ci é concesso, in quel quarto d' ora, spezzare le catene, superare i nostri apparenti limiti. Ci é concesso di rinascere e reinventarci di nuovo.
E allora, ecco Theon, se vogliamo. Theon che soffre l' indicibile; Theon che è solo, così disperatamente solo in fondo a un dolore atroce di cui nessun altro può farsi carico e in cui nessuno gli è amico, sostegno, conforto. Theon a cui, tuttavia, proprio in fondo al baratro si apre una nuova strada, seppure tutta in salita,tanto ripida da apparire quasi impossibile. Le nostre vite cambiano: si può -e Theon lo ha imparato nel modo più estremo- perdere, in un attimo, tutto ciò che si aveva e si era, fino alla sottrazione piu assoluta, quella del proprio nome e della propria identità; ma è altresì possibile rialzarsi dal disastro, rinascere dalle proprie ceneri. Lo puoi fare, se sei disposto a rialzarti le cento volte che cadrai e, ogni volta, a riprovare ancora; lo puoi fare, se ti imponi di crederci davvero. Anche se, in definitiva, nel percorso della tua vita, tutto questo sarà solo in funzione di pochi istanti: il salvataggio di una sorella ritrovata e quel minuto finale in cui ti giochi tutto. E tutto ciò che hai ricostruito con tanta fatica, pezzo per pezzo e ad ogni pezzo un dolore, finirà nel'attimo emotivamente strepitoso di uno sguardo di sofferente sollievo, mentre il tuo corpo viene trafitto dalla lancia del Night King.
Eroismo e riscatto nel supremo dono di sè: questa sarà il punto di arrivo del tuo cammino, agli occhi e nel cuore di noi che ti abbiamo amato, umanissimo, straziato e straziante, splendido Theon.
Oppure, sará qualcosa di talmente effimero da rasentare, se visto da molto lontano, l'insignificanza; una scritta sulla sabbia o lacrime nella pioggia per chi, amante dei meri numeri e bilanci, si limiterá ad un freddo consuntivo di una battaglia (qualcuno aveva osservato, non so se a torto o a ragione, che Bran si sarebbe salvato comunque, anche senza il sacrificio di Theon, perché Arya era già in agguato e pronta ad intervenire) .
Eallora, qual è la visione "giusta", tra queste due così antitetiche? Qua l' é il messaggio della canzone? Qual'è la verità?
Probabilmente, sono "giuste" tutte e due: non è un controsenso ma una manifestazione della complessità della vita, che cambia a seconda degli occhi -e del cuore- con cui la guardiamo. Forse, è anche una parte della sua difficile, spesso dolorosa bellezza. Con le nostre storie, le nostre lotte, le miste vite siamo niente e tutto allo stesso tempo: é in questo il nostro limite, ma anche la nostra grandezza. E "la" verità, un'unica, incontrovertibile verità, semplicemente, non esiste.
Grazie, Enrico, perchè ci sei.
Enrico Ruggeri - Come lacrime nella pioggia
Sono passata un attimo di qui e ho trovato, per il pochissimo che ho avuto tempo di leggere, tantissime idee nuove e davvero interessanti. Le vostre scelte, tutte e quante, aprono spiragli nuovi; le più "ortodosse" quanto quelle più stravaganti e e inedite (evviva il pensiero laterale, che a volte illumina almeno quanto quello diretto). E c'è anche molto dialogo: si vede che il 3d, seppur bellissimo, aveva bisogno del suo tempo per "rodarsi" e decollare.
Ormai mi ritengo e resto quasi completamente fuori dal gioco; ma dato che per due o tre personaggi avevo già annotato da tempo delle idee, posso togliermi lo sfizio di postarle, anche se -visto che mi ero ufficialmente dichiarata uscita- senza grandi commenti?
Oggi vorrei buttare lì i miei due penny su un personaggio che amo profondissimamente, sia in versione ASOIAF che (grazie, splendido Alfie Allen) in modalità GOT:
Giorno 21 - Theon Greyjoy
Cercherò davvero di essere breve: Theon per me è un processo di sottrazione, di annientamento di ciò che era, per poter poi ricostruirsi da zero. "Per diventare ciò che puoi essere devi lasciare andare quello che sei", recita, più o meno, un detto attribuito, mi pare, a Lao Tze. Allo stesso modo, Theon deve lasciare ciò che, in mancanza di meglio e per inesperienza della vita e superficialità, ha adottato come propria identità (un essere umano che nasconde dietro una maschera di cinismo e assoluta insensibilità il proprio smarrimento, il proprio insoddisfatto bisogno di radici ed appartenenza, il proprio essere una sorta di personaggio disperatamente in cerca di autore, dove per "autore" intendo un qualcuno da chiamare padre e di cui sentirsi figlio) , staccandoselo di dosso pezzo dopo pezzo e non metaforicamente ma letteralmente, insieme a brandelli di pelle lacerata e carne che grida di dolore. Deve farlo, perchè solo quando avrà fatto di se stesso una tabula rasa, solo quando, dentro, non gli sarà rimasto nulla del Theon fittizio, solo allora potrà iniziare a ritrovare quello vero e a diventare quello che, in potenza, sarebbe potuto essere.
E parimenti, lui quasi anaffettivo, del tutto indifferente al dolore altrui, dovrà provarlo sulla propria pelle, quel dolore; dovrà venirne inghiottito e risucchiato in un abisso di orrore, per comprendere, finalmente, cosa significa il dolore di un altro essere umano. Di un amico tradito e di una famiglia distrutta, per esempio. E allora, quando tutto è perduto -non solo quello che egli è stato, non solo il corpo ed il viso belli e orgogliosi, ma persino il proprio nome, Theon- avrà due possibilità. La più ovvia, rimanere rannicchiato su se stesso, al fondo di quell'abisso. Come un animale percosso mille volte che istintivamente si chiude su se stesso aspettandosi altri colpi. La meno ovvia -e la più eroica- iniziare la propria personale battaglia. Per rialzarsi; fosse anche soltanto, all'inizio, in ginocchio. Per costruire, con fatica, dolore e un terrore animale contro cui lottare in ogni singolo momento, un nuovo sè stesso. Il nuovo Theon. Quello che Theon sarebbe potuto essere. Quello vero.
Ma con che motivazione, a che fine? Non o non solo, credo, un ovvio, banale istinto di sopravvivenza: mesi (o anni?) come giocattolo del bastardo Bolton credo che annullerebbero anche quello. Nè per sè stesso, che dopo il tradimento del proprio migliore amico, di chi tanto confidava in lui e la cui famiglia tanto gli ha dato, non ama e non rispetta più. Ma per uno scopo che diverrà chiaro come un bagliore nella notte nel momento in cui si immolerà per Bran, nel suo sguardo e nella sua espressione -struggenti, immensi- di quell'ultimo momento: deve ritornare ad essere Theon e rimanere vivo per pagare, con quella vita, per il poco che può essere pagato, il proprio debito e la propria colpa. Verso Robb, Ned e gli Stark tutti. Per avere, dalla propria coscienza, se non un'impossibile assoluzione almeno un frammento di quella pace, di quel sollievo che la morte, la fine di tutto, l'essere umano chiamato Theon compreso, finalmente, porterà con sè. Questa, e non la propria sopravvivenza, è la sua ragione per rimanere vivo nonostante tutto, per resistere. La sua ragione per lottare.
E allora...
...allora i Disturbed, A Reason To Fight
When there's nothing left inside, there's still a reason to fight
Lost in your world of lies I find it so hard to believe in you
Can it be real this time, or just a part of this game that we're playing through
(...)
Don't let it take your soul
Look at me, take control
(...)
When you're aching for the fire and begging for your sin
When there's nothing left inside, there's still a reason to fight
E mi gioco anche la seconda carta. Perchè amo Enrico Ruggeri, sin da quando ero una bambina incantata da uno strano "grande" (un ragazzino, a vedere quei video con gli occhi di oggi) con gli occhiali dalla montatura bianca che cantava canzoni insolite e una più geniale dell'altra. Ragazzo che, crescendo, ha conservato talento e originalità aggiungendovi saggezza ed esperienza di vita. E quindi, devo postarlo in qualche modo. Anche se Ruggeri sa cantare il dolore e trovare parole bellissime e nuove per esprimerlo, ma lo fa sempre in modo composto, trattenuto, controllato; mai urlato: e invece una vicenda atroce come quella di Theon mi richiamerebbe decisamente qualcosa di più gridato, viscerale, strappabudella. Ma nel mondo di Ruggeri la cifra espressiva è un'altra: e allora, anche se riesce un po' controistintivo, teniamo conto di quel suo modo di cantare il dolore quasi sottovoce, non per superficialità (anzi!) o leggerezza, ma per una sorta di sobrio pudore, e facciamo la dovuta trasposizione di tonalità.
Per ritrovare, credo, qualcosa di Theon in un brano che, combinazione, ho ascoltato tantissimo quest'estate, passeggiando in un bosco con il perenne lettore mp3. E che, appunto, racconta il dolore nel modo tipico di Enrico: con un tale apparente distacco che, se non fai bene attenzione al testo, rischi di non coglierlo nemmeno, quel dolore, e fermarti alla melodia accattivante e all'indubbio carisma dell'interprete. Poi ti soffermi sul testo... e ti accorgi che, dietro, c'è molto, moltissimo altro.
E che in versi apparentemente semplici è riuscito a racchiudere la fugacità inconsistente delle nostre vite, del nostro soffrire. Ogni cosa scivola via, continuamente; ogni cosa fluisce, cambia: anche la nostra vita, anche ciò che chiamiamo "me stesso" ed a cui siamo attaccati con tanta tenacia, credendolo una roccia quando è una manciata di sabbia che ci scivola via tra le dita. Ma paradossalmente proprio da questo, improvvisamente, nella canzone nasce una speranza: perchè allora anche noi, almeno per quel quarto d'ora in cui esistiamo, possiamo cambiare. Possiamo spezzare le catene, superare i nostri apparenti limiti; possiamo rinascere e reinventarci di nuovo.
E allora, ecco Theon, se vogliamo. Theon che soffre; Theon che è solo, così disperatamente solo in fondo a un dolore atroce di cui nessun altro può farsi carico e in cui nessuno gli è vicino. Theon a cui, tuttavia, si apre una nuova strada. Le nostre vite cambiano: è possibile, e Theon lo ha imparato nel modo più estremo, perdere, in un attimo, tutto ciò che si aveva e si era; ma è altresì possibile rialzarsi dal disastro, rinascere dalle proprie ceneri. Anche se, in definitiva, nel suo percorso di vita, per quel solo minuto finale in cui ti giochi tutto. E tutto ciò che hai ricostruito con tanta fatica, pezzo per pezzo e ad ogni pezzo un dolore, finirà nel'attimo emotivamente strepitoso di uno sguardo di sofferente sollievo, mentre il tuo corpo viene trafitto dalla lancia del Night King.
Eroismo e riscatto nel supremo dono di sè, agli occhi e nel cuore di noi che ti abbiamo amato, umanissimo, straziante, splendido Theon. Qualcosa di talmente effimero da rasentare, se visto da molto lontano, l'insignificanza; una scritta sulla sabbia o lacrime nella pioggia per chi, amante dei meri numeri e bilanci, si limiti ad un freddo consuntivo di una battaglia.
Qual è la visione "giusta", tra queste due così antitetiche? Qual'è la verità?
Probabilmente, sono "giuste" tutte e due: non è un controsenso; è la complessità della vita, che cambia a seconda degli occhi -e del cuore- con cui la guardiamo. Forse, è anche una parte della sua difficile bellezza. E "la" verità, un'unica, incontrovertibile verità, semplicemente, non esiste.
Grazie, Enrico, perchè ci sei.
Enrico Ruggeri - Come lacrime nella pioggia
Chiedo scusa per il pasticcio, ma ho dei problemi di visualizzazione (l'anteprima del video, anche ingrandendo o rimpicciolendo, "sborda" dal post e mi copre parte dei comandi. Così, volevo modificare il post, invece l'ho inviato di nuovo. Ora guardo se dal cellulare la visualizzazione è migliore e riesco a cancellare il doppione.)
Chiedo scusa per eventuali problemi di visualizzazione (non so sul vostro, ma sul mio pc l'anteprima dell'ultimo video "sborda" verso il basso, coprendomi, tra l'altro, vari comandi; sul cellulare invece si espande verso l'alto, coprendo le ultime righe del testo della canzone; e temo che succeda anche a voi). Non so a cosa sia dovuto e non riesco a sostituire il link con un altro, proprio per il suo comportamento "anomalo")
18 hours fa, Lyra Stark dice:WHAAAAATTT??? Questo gruppo ha scritto delle canzoni sui miticissimi cavalieri d’oro???
Devo assolutamente recuperarle! (Sono i miei preferiti!)
Capricorn (Proteggi Atenaaaa!!!) è uno dei più iconici, tuttavia sono curiosa: come mai lo associ con Brynden? Alla fine era il più devoto ad Atena ma appena si è reincarnata si è schierato con quello che voleva accopparla, poi si è fatto portare in orbita da Sirio salvo ravvedimento in extremis sul finale, e gli ha pure regalato Excalibur, anche se Sirio è il candidato a essere successore di Dokhu. Un genio insomma...
Sinceramente adesso che mi ci hai fatto pensare mi stavo chiedendo quali associazioni si potrebbero fare con i personaggi di GoT.
(ad ogni modo in Hades c’è pure l’associazione con la mitologia egizia, quindi non ci formalizziamo XD)
Si è un progetto bellissimo! E anche molto furbo Stanno facendo uscire una canzone per ciascun cavaliere delle dodici case a ogni inizio di segno zodiacale. Hanno quasi finito, manca solo Pesci, quello più scarso, Dopo faranno uscire l'album con tanto di copertina fosforescente, una vera trashata..Puoi sentire le prime undici canzoni qui:
https://metalitalia.com/articolo/trick-or-treat-ascolta-la-nuova-aquarius-diamond-dust/
Anzi, già che ci sono, raddoppio con i Trick or Treat. Mi hai fatto venire in mente una canzone per Doran. Il Dokhu delle Cronache. Fragile, passivo, ma grande architetto di destini, con tanto potenziale nascosto!
Giorno 25 - Doran Martell
bentornata! Adesso mi leggo con calma il tuo mastodontico post.
Giorno 27 - Daenerys Targaryen:
Perché per lei il mondo non sarà mai abbastanza.
People like us
know how to survive..
there’s no point in living
if you can’t feel alive.
If we can’t have it all
then nobody will.
The world is not enough
but it is such a perfect place to start,
my love.
And if you’re strong enough
together we can take the world apart,
my love.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
Giorno 27 - Daenerys Targaryen
Voglio onorarla con la tamarrissima versione di God Save The Queen dei.. beh, dei Queen