Ho letto sulla Stampa (o era il Corriere, non ricordo) che il girone della Roma sarebbe più facile di quello della Lazio. A me non sembra sinceramente: ok, forse la Lazio ha due partite medio-impegnative, ma l'avversaria peggiore comunque mi pare se la sia presa la Roma con il Borussia Monchenglabach o come si scrive (seguo la Bundes e, fidatevi, è pericoloso).
Ma passandone due fa testo la forza della terza per valutare la difficoltà del girone. Anche secondo me è più difficile quello della Lazio.
Io però vedo la Lazio superiore alle sue due dirette avversarie nel girone. Poi vedremo.
Davvero di pessimo gusto da parte di Ronaldo boicottare il galà per la consegna del premio Fifa a Messi. Per intenderci, concordo sul fatto che quest'anno Van Dijk meritasse il premio ben più dell'argentino, ma dare adito all'ennesima polemica inutile dopo quella dell'anno scorso per il Pallone d'oro a Modric (se ripenso a quel post della sorella - o chi per lei - mi vengono ancora i brividi) mi sembra un comportamento davvero infantile. Infantile come è stato, da parte della Fifa, non nominare Ronaldo (nonostante fosse inserito nella Top11) alla premiazione. Davanti a questo tira e molla penoso, in cui si è subito inserita anche la federazione portoghese, non si può che inchinarsi e togliersi il cappello davanti alla grande umiltà di Van Dijk, l'unico che avrebbe avuto il diritto di lamentarsi ma che ha preferito fare i complimenti al vincitore. Spero che il Pallone d'oro lo vinca lui.
Tanto quanto il declino del man utd. In proporzione,neanche gli arabi di Parigi spendono così male
Avevo profetizzato che l'Atalanta sarebbe stato stritolata in Champions League, e ora con due partite davanti contro il Manchester City la mia profezia si sta avverando. Eheh
Evidentemente non sono grandi abbastanza da tenere lo stesso ritmo in Italia e in Europa. Sinceramente pensavo che il crollo sarebbe avvenuto al contrario e che, pur di non sfigurare in Europa, avrebbero allentato un po' la presa sul campionato. E invece lì sono al terzo posto avendo già malmenato un top team, mentre in Champions si fanno umiliare da squadre di medio-basso livello.
Per il percorso che sta provando a fare l'Atalanta, è molto più importante dare continuità alla sua partecipazione alla Champions, piuttosto che sbattersi per una competizione in cui non hanno alcuna possibilità e in cui hanno già avuto la loro personale vittoria per il solo fatto di parteciparvi.
A posteriori sono d'accordo.
Tra l'ammutinamento di ancelotti e giocatori, la pazza Inter e Chelsea-ajax è stata una serata notevole
Io sinceramente non ho capito perchè Conte si sia lamentato tanto e con quei toni cosi accesi: anche ammesso che ritenga che qualcuno in società abbia sbagliato qualcosa in sede di mercato, lo sa benissimo che tanto comunque prima di 2 mesi non gli possono prendere nessuno...a cosa serve inca**arsi cosi?
A meno che non sia una strategia motivazionale (e conoscendolo potrebbe essere) del tipo "esaspero la situazione emergenziale, la faccio più grave di quel che è, cosi poi motivo la squadra con la retorica dell'impresa"...non capisco il senso di polemizzare con la società ORA.
Sconfitta dell'Inter prevedibile in fin dei conti, un po' meno se si pensa che in panchina c'era Conte e non uno qualunque.
Vabbè, era impensabile che un allenatore, per quanto bravo, sopisse in così poco tempo le follie della Pazza Inter XD
Intanto a Napoli hanno perso totalmente la brocca.
Già si era capito che qualcosa puzzava da come Ancelotti aveva risposto alla domanda sul ritiro settimanale deciso da ADL, e infatti...ieri sera, dopo il pareggio col Salisburgo, i calciatori sarebbero dovuti tutti tornare a Castelvolturno con il pullman, e restarci fino alla gara col Genoa. E invece pare che la squadra, guidata da Insigne, abbia affrontato a muso duro Edo de Laurentis, dicendo "noi torniamo a casa, dillo a tuo padre..." e si sarebbero letteralmente ammutinati tornandosene ognuno per i fatti suoi a casa.
È una roba che io sinceramente non ricordo di aver mai visto, e che men che mai mi sarei aspettato di vedere sotto un allenatore che ha sempre fatto della gestione del gruppo la sua arma vincente. Le conseguenze rischiano di essere devastanti per la stagione del Napoli, che tra l'altro non sta andando nemmeno cosi male: sono praticamente qualificati agli ottavi, la coppa italia deve ancora iniziare, ed in campionato sono si indietro, ma in una classifica che dal terzo al settimo posto è molto corta ed ampiamente recuperabile.
Io boh..
Quello che sta succedendo a Napoli è una barzelletta e il maggior responsabile è, ovviamente, la società. Perché se i tuoi dipendenti si sentono in diritto di avere un tale comportamento, significa che glielo hai permesso.
Quello che mi lascia davvero perplessa è appunto il non capire le motivazioni.
Ieri sono andata allo stadio a vedere una partita tremenda, in cui sono emersi tutti i limiti.
Al netto della sfortuna (il Napoli è dopo il city la squadra di Europa con più legni, e ieri un altro palo incredibile di Callejon) e di alcune decisioni che mi hanno lasciata perplessa (l'ammonizione a inizio partita per il fallo su Lozano. Là o non fischi e ci può stare o fischi e dai espulsione per ultimo uomo. Fischiare e ammonire è un no sense. O ancora la mancata ammonizione del portiere del Salisburgo, che ogni volta che gli arrivava la palla si perdeva un tempo infinito), la prestazione del Napoli è stata mediocre. Contro un'altra squadra ne avrebbe presi 3 almeno.
I problemi sono molteplici. Alcuni giocatori non ci stanno con la testa (koulibaly in primis), la difesa è un colabrodo, non esiste un filtro a centrocampo etc. Ieri il Napoli si è mangiato dei goal fatti, dei rigori in movimento tra Insigne e Zielinski. E il problema che i punti persi, anche in campionato, per i goal mangiati si accumulano.
Le scelte dell'allenatore sono a tratti incomprensibili (elmas perché non gioca?)
La sensazione è che a Napoli sia successo quello che si sapeva sarebbe successo.
Ci sono state delle perdite importantissime sul lato tecnico, come Sarri e Jorginho e altre comunque rilevanti, come Albiol e Hamsik. Ma non è nemmeno il lato tecnico, anche se a centrocampo non si capisce niente.
Stiamo parlando del Napoli, che ha fatto prestazioni indimenticabili con giocatori come Aronica e con allenatori come Mazzarri (altro sottovalutato)
Il dopo Sarri, però, è stato tremendo soprattutto dal punto di vista mentale.
C'era una tale intensità, una tale unione nel gruppo di Sarri che il mancato raggiungimento del risultato e in generale la fine di quel periodo non poteva che determinare una debacle.
Forse questo gruppo aveva bisogno di un taglio netto, di una separazione più traumatica, perché ora è come se, stando insieme, in qualche modo si ricordano di un periodo in cui sono stati bravi e felici ma hanno fallito, e ormai le cose sono inevitabilmente cambiate e sanno di essere i fantasmi di loro stessi. Sono come i gli amici di lunga data perché sono amici per i ricordi, per l'affetto, per tante cose, ma si siedono a tavola e ogni volta pensano che tanto le cose di prima non le possono fare più.. Complice il fatto che sanno che stanno soltanto posticipando l'inevitabile, dato che alcuni giocatori sono soltanto formalmente dentro, ma praticamente fuori.
La sensazione è che i calciatori abbiano vissuto un momento in cui il loro lavoro era talmente tanto il loro svago, vuoi per il divertimento del gioco, vuoi per l'affiatamento, che ora si sono scordati che è, in primo luogo, un lavoro. Il gesto di ieri sera è gravissimo perché sembra dire "lavoro se lavoro come piace a me". Ma no. Si lavora e stop. Anche se ci sono problemi. Anche se hai brutti risultati. Anche se sei una squadra che meriterebbe un altro posto in classifica, ma se non lo hai è perché nella pratica, attualmente, non lo meriti.
Secondo alcune fonti tutto è partito da Insigne, secondo altre il primo ad andare via è stato Mertens. Ma c'è differenza? Uno dei due direbbe all'altro che stai sbagliando? Pare che alcuni giocatori volessero tornare in ritiro ed è facile pensare che siano i "nuovi", mentre ormai il vecchio gruppo ha fatto fronte comune. È come se adesso esaurito il "nemico esterno" lo cercassero all'interno, in quella società che non li ha mai supportati.
Perché non è un caso che Callejon e Mertens ormai non si capiscono più in campo, guarda caso dopo le parole di Adl.
Non è un caso che Koulibaly sembra totalmente perso dopo, ok, l'autogoal a Torino ma anche le parole di un presidente che fa capire "che tanto nessuno è indispensabile"
I calciatori non si sentono parte del progetto perché la società non li fa sentire. E non c'è più il Sarri di turno o la loro convinzione che insieme sono invincibili, perché non lo erano neppure quando sembrava lo fossero.
Sembra che il disprezzo che Adl ha mostrato negli anni, davanti alle telecamere o nelle cene private, per i suoi stessi ragazzi, sia arrivato a un punto di non ritorno. Il Mertens di turno non si limita più a dire "abbiamo bisogno di nuovi giocatori", ma fa il colpo di stato nello spogliatoio. Il capitano non è più uno per carattere super partes, ma è uno che non ha un minimo filtro tra il pensiero e l'azione.
Il rifiuto del ritiro non è un rifiuto del ritiro in sé, perché basta farsi un giro sui social per vedere che questi ragazzi stanno sempre insieme, anche fuori dal campo. È un rifiuto della regola. Adl ha perso talmente tanta credibilità ai loro occhi ed è troppo spesso stato lì a dire una parola contro e non pro, che ormai i ragazzi gli stanno dicendo "se non stai qua ad ascoltare le nostre opinioni o se non vuoi supportarci allora non puoi nemmeno punirci"
È impensabile, sbagliato e molto grave, ma è il frutto di una società che non è seria. Perché in una società seria se Insigne ha detto a De Laurentis Jr "diglielo a tuo padre" e non "dillo al presidente", allora Insigne si siede in tribuna per un po', così ci pensa due volte.
In tutto questo, non riesco davvero a capire Ancelotti.
Da un lato, sul lato tecnico e tattico, sembra non avere ancora capito cosa deve fare.
Dall'altro, non si capisce se gli ormai interessa effettivamente, dopo l'addio al Real e Bayern, restare comunque in gioco in una squadra che valga qualcosa, forse in attesa di un ritorno al Milan che è il suo ambiente, o se ha veramente a cuore il progetto.
E non ho nemmeno capito i suoi rapporti con ADL e con i giocatori. Perché l'esultanza di insigne di qualche partita fa dice una cosa, il gesto di mandarlo da solo a castel Volturno è un'altra.
In ogni caso, il problema è al vertice. Il gesto dei giocatori è sbagliatissimo, ma un gesto del genere non dovrebbero proprio pensare di fare. E se lo pensano il problema è sempre lo stesso: società poco seria.
Nel mentre ADL fa fare un comunicato da pugno di ferro che per me lascia il tempo che trova