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Paralleli tra i characters di TLOFTR e Game Of Thrones. Chi gli Aragorn e i Frodo? ATTENZIONE: LEAKS OTTAVA STAGIONE, SPOILER ISDA
J di JonSnow;
creato il 02 agosto 2017

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joramun
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joramun
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Inviato il 03 agosto 2017 15:14
Cita

 

Comunque, a sentire Martin, Aragorn sarebbe Robert.

 

 

Dopo le sue dichiarazioni al panel per gli Emmy del 2013, in cui aveva detto del SDA che "ho ammirato Tolkien come tutti, ma non volevo scrivere una storia stile tutti i buoni si alleano per combattere assieme i cattivi" avevo già intuito che Martin avesse letto il Signore degli Anelli, ma non ne avesse compreso assolutamente nulla. Questa è la dimostrazione ulteriore.

 

Detto questo, i paragoni tra le due opere sono IMHO improponibili a meno di non stiracchiare i ragionamenti ben oltre la forzatura. Nel Signroe degli Anelli, l'unico personaggio ad avere un evoluzione psicologica ed un livello di approfondimento paragonabile a quello di Martin (a cui tra l'altro l'approfondimento riesce molto meno spesso di quanto si voglia dare ad intendere, e solo con alcuni personaggi come Jaime e Theon, di sicuro non con Jon e Dany)  è Gollum.


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Ermengarda
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Ermengarda
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Inviato il 03 agosto 2017 15:24

Avete scritto tantissimo :yeah:, io non sono riuscita a leggervi approfonditamente tutti, comunque provo a dire la mia  secondo due punti di vista, uno tecnico e l'altro più narrativo. 

Sui parallelismi con Tolkien avete fatto benissimo ad aprire un altro topic... :indica: così se ne può parlare meglio, visto che qui in fondo si parla di leaks. ^-^

Livello tecnico: La mail a me sembra plausibilissima. Come evidenzia Metamorfo, che ha tirato su il topic, c'è un certo peso specifico dei settori tecnici. Quindi Ricerca e Sviluppo, Marketing,etc.. Possibilissimo che con l’ampia riduzione del ventaglio narrativo questi reparti abbiano registrato una lieve flessione, non tanto nel gradimento ma nelle aspettative. Insomma persino io che non sono un addetta ai lavori ho trovato tutto abbastanza telefonato, se mi passate il termine. Quindi in soldoni questo ridimensiona un tantino il potere creativo dei due D e persino le possibilità di intervento di Martin, che si limitano, sembra, all essenziale.

Insomma trattasi di un prodotto che, sulla scala artistica, ha criteri molto diversi da un testo autoriale di livello medio alto quali sono i libri di partenza. Il prodotto televisivo deve arrivare a quanta piú gente possibile , e con questo possiamo spiegarci anche tutte quelle scene trash che tanto ci hanno fatto parlare. Non possiamo aspettarci una totale coerenza per via delle forze di mercato che sono molto diverse tra ambito dello spettacolo e ambito editoriale.

 

Livello narrativo: Non so cosa vogliano fare di Daenerys, forse darle lo scettro del personaggio predestinato al potere che si sacrifica. Insomma vogliono farne una eroina portando avanti il suo plot di liberatrice dei piú deboli. Questo darebbe nuova linfa a un personaggio che oggettivamente la scrittura televisiva ha reso pesante. Quanto a Jon anche qui si seguirebbe il suo plot di personaggio che non cerca alcuna gloria ma la trova sempre per cause di forza maggiore. Jon finisce per fare sempre qualcosa in forza di quanto potentemente glielo richiedono gli altri per tutta la sua vita, obbedendo a una sorta di disegno. La cappa nera prima perché in fondo agisce umilmente come un bastardo e per estraniarsi in parte dal suo entourage tipico; la nomina ad attendente  di Mormont ,sgradita ma accettata;la nomina a Lord Comandante sempre non cercata ma accettata ; lamore suo malgrado e la perdita;il fatto di essere riportato in vita che avviene ancora ad opera di altri ; la battaglia dei bastardi accettata pur contro la probabilita concreta di vincere; ora re del nord senza assolutamente volerlo e prevederlo. Quindi qui si tratterebbe di farlo sopravvivere con addosso le sue solite croci, che lui accetta quasi come il suo destino. Intendiamoci su un punto: io non ritengo Jon un personaggio passivo, ma invece un personaggio molto carato sul livello del dovere e del benessere comune. Jon viene "sognato" con gli occhi altrui in posizioni di potere:sono gli altri a sognarlo e vederlo in un modo che lui non coltiva. Tuttavia, essendo intelligente, non rifiuta quanto gli altri disegnano su di lui, ma anzi crea nuovi spazi e va strategicamente ad occuparli.  Il suo potenziale é quindi portato alla luce da altri. Tutte le innovazioni o le scelte in controtendenza sono invece tutte sue, proprio in forza del potere e della fiducia consegnatagli dagli altri...e qua ricordiamoci che il potere in qualche modo viene sempre consegnato, quello preso con la forza é duro da tenere.

Riguardo alla tragedia amorosa non credo  sussista il rischio che ce la propinino con la stessa violenza di quella dovuta alla perdita di Ygritte. Io credo che il nuovo sentimento di Jon potrebbe infatti avere caratteristiche di affettivitá maggiore e passione minore, potrebbe essere quasi un alleanza amorosa e matura,in linea con la sua crescita. La perdita lo segnerá ma credo che la sua vera tragedia sará condurre le sorti di questa guerra magica da eletto/prescelto e tutto quello che ne consegue per un personaggio con un senso del bene comune tanto forte. Tra parentesi sul fatto che diventi re del continente non saprei proprio. Potrebbe essere la prima volta che rifiuta  una carica con vigore , oppure potrebbe continuare il suo trend narrativo. Non ho davvero idea, al momento. La sua morte la escludo se giá sacrificano Dani...

 


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Gedeont
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Inviato il 03 agosto 2017 15:33
%d/%m/%Y %i:%s, Lyra Stark dice:

Martin trollone! Nelle appendici di ISDA ci sono alcune di queste informazioni sul post guerra. Non mi pare di aver letto da nessuna parte che il regno di Aragorn andò a scatafascio perché lui non era in grado di fare il re.

 

Ma è ovvio che Martin non volesse paragonare i due, sono personalità completamente diverse. Il discorso è che a lui interessava il "dopo" la ribellione, non il "durante". Poi ci ha iniettato la sua solita dose di cinismo per cui un grande guerriero può essere benissimo un pessimo governante.

 

%d/%m/%Y %i:%s, Iceandfire dice:

Non fosse per il fatto che Robert ha posto in atto una ribellione che gli ha dato il trono che poi si e' tenuto pur sapendo che Ned era piu' degno di esso

 

Non ha posto in atto nessuna ribellione ed il trono gliel'hanno dato i suoi alleati, lui dichiaratamente non lo voleva.



Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 03 agosto 2017 15:51

Allora se non lo voleva perché sapeva di non essere portato a regnare poteva passare  il trono  a Stannis , invece si e' comportato malissimo con lui 


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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Meri
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Inviato il 03 agosto 2017 15:56

Divertente e ironico!:stralol:

Comunque Tolkien lo dice cosa è successo dopo, nelle appendici, ovvero che Aragorn regna per 120 anni, che il suo regno è prospero e felice e lui stesso decide quando morire, abdicando in favore di Eldarion, per non finire il regno come un re decrepito e inadatto al ruolo.

 

Comunque è vero che è forzato paragonare in tutto e per tutto le due saghe. Si cercava solo di capire se dei determinati personaggi potessero essere ispirati o meno e a quale personaggio. 

Aragorn alla fin fine non è un personaggio del tutto inventato da Tolkien, nel senso che è ispirato a sua volta da delle tipologie di eroe che derivano da antiche leggende e tradizioni europee (quelle arturiane, o da Beowulf per esempio. 

Poi ripeto è ovvio che Martin non si sia messo a ricalcare e reinterpretare un'opera già esistente e ha cambiato rotta. Non si possono associare infatti i personaggi dell'una con quelli dell'altra (però anche io vedo in Theon qualcosa di Gollum in un certo senso).

 

Ma Martin a parte, siccome parliamo della serie anche, è indubbio che anche D&D si stiano ispirando anche a Lotr, anche a livello visivo rispetto ai film di Jackson, ed è sotto gli occhi di tutti credo. Se poi sia solo fare l'occhiolino ad un'altra saga molto amata, o se i personaggio di Jon stia andando davvero verso una strada simile al personaggio di Aragorn, o di Frodo, lo scopriremo solo andando avanti. Poi magari se ne discosterà totalmente.


Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni (E.Roosvelt)

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Lyra Stark
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Inviato il 03 agosto 2017 16:48

Ecco, grazie. Ti quoto in toto!


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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Inviato il 03 agosto 2017 18:11 Autore
4 hours fa, Iceandfire dice:

Combatterai per sempre le guerre di altri gli dice Thorne mentre sta per essere impiccato e questa frase mi sa tanto di profezia vera...che vuoi interpretare a sto punto...

 

Non mi sorprenderebbe se fosse veramente profetica, anche perché il Thorne della serie ha uno spessore maggiore anche sotto il profilo della comprensione. Lui ha rancore per Jon ma al tempo stesso, anche se lo nega, è conscio del suo valore umano e morale, nonché della leadership, ma ne schernisce la sostanza.


I1er4og.png

« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

u1Rxfyo.png

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.

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Inviato il 03 agosto 2017 18:59
10 hours fa, Meri dice:

Grande JonSnow sei un mito!!:figo:

Veramente TwnkleLittleStar Aragorn scopre da adulto i suoi natali, non prima. Viene portato a Gran Burrone nel frattempo ,alla morte del padre, viene istruito sulle vicende della sua stirpe ma non gli dicono chi è, poi parte con Elladan ed Elrohir per molte avventure e battaglie e loro gli insegnano a comabattere a cacciare ecc... poi dopo altri anni finalmente Elrond gli dice chi è. Di suo padre sapeva che era il capitano dei Dunedain, non che fosse l'erede di Gondor.

 

Aragorn diventa re anche perchè deve per salvare la Terra di mezzo, per piacere! altrimenti lo avrebbe reclamato anni addietro, ma non si sentiva degno per via del comportamento di Isildur. Non mi smontate e sminuite così un personaggio come Aragorn per piacere!

la storia con Arwen è bella e romantica (e ho apprezzato che sia stata inserita nei film) ma è raccontata nelle appendici, perchè il significato del romanzo e delle gesta compiute è un altro.

 

Comunque i confronti li avevamo pensati nell'altro topic sia per la saga scritta che filmica, poichè si rifletteva se D&D (e forse Martin) prevedano per Jon un ruolo come quello di Aragorn in Lotr.  Quindi l'aspetto di Jon nei libri è ininfluente visto che nella serie è più maturo e adesso è re del nord (e comunque non ci deve essere corrispondenza perfetta ovviamente, sono due saghe distinte, altrimenti sarebbe plagio!).

 

Io dicevo che in effetti anche con Frodo ci sono molte similitudini, ma anche verso Aragorn sono moltissime. Quel riassunto postato da @JonSnow mi pare si commenti da sè.  E parliamo di Lotr libro ovviamente.

 

Se poi vogliamo vedere come ci siano indizi anche di ispirazione presa da Lotr filmico da D&D ecco qui:

 

https://img6.file-upload.com/i/00367/8pdpmbpq7vjo.jpg

 

 

 

Allora, il cosiddetto "Racconto di Aragorn e Arwen" è inserito nelle appendici di LOTR per evitare di appesantire la linea narrativa, ma il fatto stesso che sia inclusa indica che la lettura è fondamentale per comprendere un personaggio importante (che però non è assoloutamente il protagonista). Venendo ai punti che contesti:  a Estel viene rivelato di essere l'erede di Isildur a vent'anni, quindi a un età precocissima per un Dunedain. Si può dire quindi benissimo che Aragorn, a differenza di Jon Snow, abbia una consapevolezza estrema del proprio lignaggio grazie a una maturazione che dura anni e a cui si aggiunge l'amore per Arwen, Su quest'ultimo punto non capisco perché tu sminuisca tanto questo sentimento che per Tolkien invece è il veicolo fondamentale verso l'adempimento della proprio missione e destino personale: Aragorn e Arwen sono i nuovi Beren e Luthien, come Tolkien ribadisce decisamente anche nei contenuti puramente narrativi della sua opera, due personaggi che ripetono l'unione e l'alleanza tra due razze. Elrond pone chiaramente questa condizione; maturata la decisione, l'amore per Arwen rimane un motivo fondamentale per la personalità di Aragorn, il cui personaggio, ripeto, non può essere compreso senza tenere conto di questo.

 

L'aspetto fisico di Aragorn è molto importante, visto che Tolkien sottolinea spesso i tratti  quasi elfici, che gli danno quella sacralità assegnata alla figura del re nell'universo tolkieniano. Sacralità che è assente totalmente nel Jon Snow di Martin, visto che il problema messianico in quest'ultimo è decisamente scisso dalla missione "politica" dei personaggi (e non potrebbe essere altrimenti, visto la formazione e l'ideologia totalmente differente dei due autori)

 


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Inviato il 03 agosto 2017 19:10
5 hours fa, Iceandfire dice:

A parte il fatto che ,un erede al trono vero come Aragorn non si sarebbe mai presentato con mille mila titoli ridicoli ed essendo re di NIENTE

Si capisce anche dall'atteggiamento di Jon che lui rifuggirà sempre da una ridicola e vuota enunciazione di titoli che non servono a nulla perché poi alla fine conta chi sei e chi dimostri con i fatti di essere

Un re spaccone e che vuole umiliare un Re acclamato dalla sua gente come tale e' distante anni luce da Granpasso  e da Jon

e Granpasso  Aragorn va dai morti per reclamare il rispetto di un accordo fatto con un VERO re ,ma solo perché era necessario e non perché era "nato per governare "...detto poi dalla biondina a Jon e' il massimo della comicità involontaria ,ovvio.

Jon infatti la umilia di fatto dicendole che il suo popolo lo ha eletto re e che e' suo DOVERE fare di tutto per proteggere il suo popolo...

Chi e' piu' Aragorn di Jon in questo momento e anche poi quanto deve guidare le sue truppe per la battaglia dell'Alba come Aragorn guida i suoi contro le forze del male? 

Nel romanzo (Le due Torri, ai Rohirrim quando non è ancora re): "I am Aragorn son of Arathorn, and am called Elessar, the Elfstone, Dúnadan, the heir of Isildur Elendil's son of Gondor. Here is the sword that was broken and is forged again! "

E davanti agli Argonath ripete a tutta la compagnia il suo lignaggio. E' importantissimo per lui presentarsi non perché è il più forte, il più popolare o il più amato, ma perché ha un preciso dovere contratto dalla sua stirpe nei confronti del suo reame. E questo non lo avvicina affatto a Jon, anzi, se vogliamo essere giusti, il peorsonaggio che per certi versi in questo lo ricorda più è paradossalmente Stannis ("It is not a question of wanting. the throne is mine, as Robert's heir. That is law...I am king. Wants do not enter into it. I have a duty to my daughter. To the realm. Even to Robert. ... For such crimes there must be justice. Starting with Cersei and her abominations...I shall bring justice to Westeros. Every man shall reap what he has sown, from the highest lord to the lowest gutter rat. They have made my kingdom bleed, and I do not forget that.). E, piccola nota off topic, tra l'altro Stephen Dillane negli anni dei film di Peter Jackson sarebbe stato un ottimo Aragorn (nulla togliendo al lavoro straordinario fatto da Viggo Mortensen)

 


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Inviato il 03 agosto 2017 19:23
8 minutes fa, TwinkleLittleStar dice:

Allora, il cosiddetto "Racconto di Aragorn e Arwen" è inserito nelle appendici di LOTR per evitare di appesantire la linea narrativa, ma il fatto stesso che sia inclusa indica che la lettura è fondamentale per comprendere un personaggio importante (che però non è assoloutamente il protagonista). Venendo ai punti che contesti:  a Estel viene rivelato di essere l'erede di Isildur a vent'anni, quindi a un età precocissima per un Dunedain. Si può dire quindi benissimo che Aragorn, a differenza di Jon Snow, abbia una consapevolezza estrema del proprio lignaggio grazie a una maturazione che dura anni e a cui si aggiunge l'amore per Arwen, Su quest'ultimo punto non capisco perché tu sminuisca tanto questo sentimento che per Tolkien invece è il veicolo fondamentale verso l'adempimento della proprio missione e destino personale: Aragorn e Arwen sono i nuovi Beren e Luthien, come Tolkien ribadisce decisamente anche nei contenuti puramente narrativi della sua opera, due personaggi che ripetono l'unione e l'alleanza tra due razze. Elrond pone chiaramente questa condizione; maturata la decisione, l'amore per Arwen rimane un motivo fondamentale per la personalità di Aragorn, il cui personaggio, ripeto, non può essere compreso senza tenere conto di questo.

L'aspetto di Aragorn è molto importante, visto che Tolkien sottolinea spesso i tratti  quasi elfici, che gli danno quella sacralità assegnata alla figura del re nell'universo tolkieniano. Sacralità che è assente totalmente nel Jon Snow di Martin, visto che il problema messianico in quest'ultimo è decisamente scisso dalla missione "politica" dei personaggi (e non potrebbe essere altrimenti, visto la formazione e l'ideologia totalmente differente dei due autori)

 

No figurati la mia intenzione non era di sminuire il lato romantico e la storia d'amore! forse mi sono espressa male.  figurati che anni fa discutevo animatamente proprio con chi criticava la scelta di Peter Jackson di ampliare il ruolo di Arwen nella vicenda, prendendo spunto dalle appendici. :ehmmm:  (e difendevo la scelta proprio per i motivi che dici tu ora) Tolkien amava molto la storia di Beren e Luthien tanto da scrivere i loro nomi sulle tombe sua e della sua adorata moglie! Quello che volevo dire è che non descrive dettagliatamente la storia d'amore nel corpo del romanzo, ma nelle appendici, proprio perchè non si confonda il tema principale del romanzo, ovvero la battaglia e il sacrificio dei protagonisti per la salvezza di tutti (e le alleanze tra i popoli), riducendolo ad una scelta per scopo puramente personale. Aragorn ad un certo punto pensa davvero che Arwen se ne andrà, tant'è vero che sul Cerin Amroth le dirà addio, e solo all'arrivo dei Dunedain, poco prima della battaglia, scoprirà che lei è rimasta. Quindi il poterla sposare non è il motivo primario della sua scelta di accettare il suo ruolo. Certo l'amore per lei lo spinge ad esserne anche degno, non tanto per il titolo che avrebbe, ma perchè si prende la sua gravosa responsabilità.

 

Sul fatto che 20 anni siano in proporzione pochi rispetto agli 87 che ha durante la guerra questo l'ho detto anche io, ho detto però che non lo ha sempre saputo, non da bambino, e ha vissuto comunque fino all'età adulta credendosi un ranger, e comunque in un contesto dove era un pesce fuor d'acqua se vogliamo, un mortale tra immortali, con dei fratelli adottivi che però non erano come lui, con un "padre" putativo che però, di fronte all'amore del giovane per la figlia, gli ricorda la sua diversità. Questa cosa a pensarci bene è un altro punto di contatto con la storia di Jon! vive con gli Stark, ma non si sente mai veramente parte di quella famiglia (con Catelyn che gli ricorda la sua condizione sempre). 


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Inviato il 03 agosto 2017 19:26
13 minutes fa, TwinkleLittleStar dice:

Nel romanzo (Le due Torri, ai Rohirrim quando non è ancora re): "I am Aragorn son of Arathorn, and am called Elessar, the Elfstone, Dúnadan, the heir of Isildur Elendil's son of Gondor. Here is the sword that was broken and is forged again! "

E davanti agli Argonath ripete a tutta la compagnia il suo lignaggio. E' importantissimo per lui presentarsi non perché è il più forte, il più popolare o il più amato, ma perché ha un preciso dovere contratto dalla sua stirpe nei confronti del suo reame. E questo non lo avvicina affatto a Jon, anzi, se vogliamo essere giusti, il peorsonaggio che per certi versi in questo lo ricorda più è paradossalmente Stannis ("It is not a question of wanting. the throne is mine, as Robert's heir. That is law...I am king. Wants do not enter into it. I have a duty to my daughter. To the realm. Even to Robert. ... For such crimes there must be justice. Starting with Cersei and her abominations...I shall bring justice to Westeros. Every man shall reap what he has sown, from the highest lord to the lowest gutter rat. They have made my kingdom bleed, and I do not forget that.). E, piccola nota off topic, tra l'altro Stephen Dillane negli anni dei film di Peter Jackson sarebbe stato un ottimo Aragorn (nulla togliendo al lavoro straordinario fatto da Viggo Mortensen)

 

il problema è che Jon ancora non sa le sue origini. Probabilmente, se il suo lignaggio gli permettesse di ottenere dei mezzi per la lotta contro gli estranei, forse lo userebbe. Ma lo farebbe per la causa, come Aragorn, non per pretendere un trono. Lì sta la similitudine. Infatti Aragorn combatte per anni sotto falso nome sia con i gondoriani che con i cavalieri di Rohan.


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Inviato il 03 agosto 2017 19:28

Infatti Aragorn a vent'anni è poco più di un adolescente :) : l'amore per Arwen serve proprio a fargli acquisire quella consapevolezza della propria natura e del proprio destino che prima non possedeva. Non si evince proprio che, prima dell'incontro con lei, come Estel si sentisse un "pesce fuor d'acqua" in casa di Elrond, dove anzi era molto amato e benvoluto. Non che Jon sia stato mai preso a calci, nemmeno da Cat, ma gli pesava sempre la sua condizione di bastardo e principalmente per le conseguenze sociali - la sua scelta di entrare nei Guardiani della Notte è dettata da uno stato psicologicamente tormentato.

Secondo me Aragorn in LOTR ha un destino da compiere; Frodo viceversa ha un percorso ed è per quello soprattutto, a prescindere dalle differenze o equivalenze formali, che lo vedo più simile a Jon.

EDIT: leggo ora il secondo messaggio. Aragorn usa nomi falsi principalmente per opportunità: la comparsa dell'erede di Isildur in quel momento sarebbe stata troppo destabilizzante (Denethor per esempio percepisce la presenza di "Thorongil" come una minaccia alla propria posizione)


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Inviato il 03 agosto 2017 19:46

é ovvio che non c'è una corrispondenza papale papale tra i due personaggi, sennò come dicevo sarebbe plagio. Aragorn era amato, stava bene a Gran Burrone, ma il bubbone scoppia proprio a causa di Arwen: lui non scappa è vero, ma la sua diversità gli si pone dinanzi agli occhi in tutta la sua cruda realtà. Così come Jon allora va nei Gdn, così Aragorn diventa un ranger (fatalità son detti rangers anche i Gdn...) e se ne va da Gran Burrone per cercare una sua strada. Aragorn sa da più anni di essere un erede al trono? Jon compensa con la sua esperienza come re del nord.

Ma se vogliamo mettere sull'ago della bilancia le somiglianze con Aragorn e quelle con Frodo, quelle con Aragorn sono in maggior numero.

Anche Jon  è destinato a quello che deve fare, visto che gli autori (e Martin presumo) gli hanno dato questa ascendenza regale, finora nascosta proprio come Aragorn. Se fosse solo una missione che si è dato da solo, come Frodo, che decide lui di portare l'anello, ma non era tenuto a farlo,  non ci sarebbe tutta questa storia pregressa di sangue di drago e lupo ,di ghiaccio e fuoco.

Con questo non voglio dire che non ci sia anche qualche caratteristica di Frodo in Jon (per questo a volte penso che sia possibile anche che muoia), ma è indubbio che ne abbia moltissime di Aragorn. In più gli autori sembrano buttare sempre lì similtudini anche formali e visive non da poco...

Poi non sapendo come andrà a finire si può solo basarsi su quello che si vede e si sa adesso e, come detto, non è neppure escluso che alla fine in Jon confluiscano entrambi i personaggi, così come si discosti da entrambi!

 

Appunto vedi che Lotr non è Got: Denethor fiuta il pericolo, ma se Aragorn avesse preteso il trono lui non avrebbe potuto opporsi (non lo avrebbe assassinato per dire:ehmmm: , per fortuna non era Cersei!).


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Inviato il 03 agosto 2017 19:54

Riporto qui ciò che avevo scritto in un altro topic. Mi scuso per essere andato OT.

 

Secondo me è un po' questione di percorsi iniziatici e dello scotto che si paga per portarli a termine.
Jon è un classico esempio della persona che compie questo percorso, seppur senza mai desiderarlo, che lo porta a realizzare che l'unica cosa che conta è salvare il mondo dal pericolo incombente. Per farlo muore addirittura e rinasce cambiato (magari è poco evidente nello show), abbandona le sue preoccupazioni del passato e sposta la sua attenzione su ciò che veramente conta: non solo salvare i suoi parenti ma l'intera umanità.
E il percorso di Jon non può terminare con un fallimento perché Martin lo ha investito della responsabilità di guidare l'umanità (e non Daenerys). Non è spinto dall'ambizione e neanche da un distorto senso di giustizia (riprendersi il trono che apparteneva agli avi).

Arya compie un percorso simile, lascia le certezze, si incammina verso la vendetta ma capisce che ci sono altre priorità. 

E il termine del loro cammino li lascerà vuoti perché hanno abbandonato ciò che li legava al resto dell'umanità per poterla salvare. E quando l'umanità sarà l'unica cosa rimasta, il percorso sarà compiuto.

In Martin non c'è la Provvidenza, gli Dei non rispondono o, al massimo, sono figure oscure che giocano con l'umanità. Non c'è uno scopo che origini dall'alto. Sono vicende solo umane che hanno una giustificazione terrena e una forza propulsiva magica. Ma magia non significa Dio né tanto meno scopo, per quanto inintelligibile (il destino degli uomini in Tolkien).

Frodo va a Valinor perché ormai non fa più parte di quel mondo. Ma in Martin non c'è una Valinor assoluta ma forse una relativa. E' la libertà di lasciare la parte più radicata di sé stessi, il peso del mondo e abbandonarsi nella libertà del selvaggio dentro il corpo del lupo. E quel selvaggio è assoluto perché se ci si perde al suo interno non c'è più ritorno (Varamyr) ma, al contempo, relativa perché, per il lettore (o lo spettatore) è l'amaro che resta dopo il dolce della vittoria.

Per Jon io vedo l'abbandonarsi ad essere Spettro come un raggiungre Valinor.
Per Arya è possibile un percorso simile, data l'affinità fra i due e il concludersi del loro percorso iniziatico.

 

Aggiungo: per me Jon è più Frodo che Aragorn perché quest'ultimo alla fine ottiene ciò che desidera: diventa re di Gondor e sposa Arwen la quale diventa umana e, come tale, soggetta allo stesso ignoto destino. Frodo si ritrova a salvare il mondo ma non era quello il suo intento, come Jon. Lui sognava la Contea ma alla fine deve andare a Valinor perché la contea non è più casa sua. Lo stesso vale per Jon che si ritrova lord e poi re quasi per caso e senza mai averlo desiderato. Sono gli altri che lo spingono verso quel risultato che lui accetta per senso di responsabilità. Ma la sconfitta degli estranei, il salvare il mondo, non è mai stato il suo desiderio e alla fine degli eventi si troverà cambiato e ciò che lui desiderava per sé stesso (e che forse neanche lui conosce) non esisterà più.   



Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 03 agosto 2017 19:56

Bel post...certo mi chiedo finora cosa desideri per se stesso Jon...che sta diventando una figura tragica essendo profondamente umano..lui voleva  andare a sud..


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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