Messo in questi termini il discorso è corretto, ma il concilio non è ancora completo e i discorsi di Fossa del Drago non spingono a pensare che vi possa essere un significativo elemento di discontinuità. La proposta di Sam viene scartata immediatamente. Si passa da una monarchia ereditaria a una elettiva, tra l'altro escludendo il Nord indipendente in cui di elezioni non si parla, con gli elettori che alla fine saranno i grandi nobili, coloro che da sempre detengono il potere. Abbiamo Bran, ma Bran non è eterno. A mio parere, come detto in un'altra discussione, si andrà verso una situazione pre-Aegon, con regni divisi. Ma mi fermo qui perché sono già pesantemente OT.

Se proviamo a cercare un senso nella storia e al fatto che segni la fine di ciò che aveva iniziato Aegon con la sua conquista, forse quei due posti vacanti al consiglio significano che ci saranno dei cambiamenti anche da quel punto di vista, alla fine l'eredità Targaryen che si dissolve penso fosse anche rappresentata dal cambiamento di queste cose messe su dal Conquistatore

Che poi il titolo di Mastro della Guerra nei libri non esiste, se lo è inventato Cersei nella quinta.

Considerando che stanno cercando i candidati per i posti vacanti (compreso quello di Maestro dei Sussurri, che con Bran Re non serve proprio a nulla) direi di no. In tal modo si perde, a mio avviso, tutto il significato della scena con Drogon che brucia il trono. Tra l'altro faccio notare che in quel consiglio il più pulito è Davos, che è un ex-contrabbandiere. Gli altri sono:

1) Tyrion, che è stato "punito" per i suoi errori con la carica di Primo Ministro;

2) Bronn, tagliagole che ottiene il posto tramite un accordo privato con il "Primo ministro punito per le sue colpe"

3) Sam, che è contemporaneamente Guardiano della Notte, Gran Maestro e padre di famiglia;

4) Brienne, che come prima cosa ha promosso il suo scudiero a membro della Guardia Reale (Podrick è un raccomandato).

È vero che la corruzione c'è sempre stata nei Sette Regni, ma Tyrion aveva parlato di "spezzare la ruota".

50 minutes fa, Nefrea dice:

 Si passa da una monarchia ereditaria a una elettiva, tra l'altro escludendo il Nord indipendente in cui di elezioni non si parla, con gli elettori che alla fine saranno i grandi nobili, coloro che da sempre detengono il potere.

Ma infatti, non è una situazione simile a quella della Baia degli Schiavisti ?

Con che coraggio Tyrion dice che quella è la ruota che Daenarys voleva rompere ?

4 minutes fa, Figlia dell' estate dice:

4) Brienne, che come prima cosa ha promosso il suo scudiero a membro della Guardia Reale (Podrick è un raccomandato).

 

Rompendo tra l'altro il giuramento di proteggere Sansa, due parole andavano spese su questo, tipo Sansa che libera Brienne dal giuramento

5 minutes fa, Figlia dell' estate dice:

2) Bronn, tagliagole che ottiene il posto tramite un accordo privato con il "Primo ministro punito per le sue colpe"

 

Che pare essersi scordato che due episodi fa voleva ucciderlo... altro che carica, gli doveva far tagliare la testa..

La coerenza è proprio andata a farsi benedire. Dal trono distrutto aveva senso davvero creare qualcosa di nuovo, non semplicemente ripristinare la situazione esistente con personaggi che avete ben sottolineato sono tutti compromessi.

Come ha detto un'amica è la stessa morale del Gattopardo "cambiare tutto perché niente cambi".

L'apporto di Daenerys poteva essere davvero quello di rompere finalmente la ruota a Westeros, invece col senno di poi mi chiedo a cosa sia servito il suo arco narrativo così. 

Io penso che la situazione politica sia la differenza più grande che ci sarà tra serie e libri, francamente non vedo nessuna ruota spezzata, anzi è peggio di prima. E non è credibile che tutti accettino l'indipendenza del Nord senza chiederla a loro volta.

Esatto, non si può parlare di nuovo ordine. E' solo cambiata leggermente la forma, ma nella sostanza sono sempre le stesse figure a muovere gli ingranaggi del potere: chi è nobile di nascita, chi è raccomandato, chi si è fatto strada perché privo di scrupoli… La "classe" al comando è sempre la stessa, senza nessuna possibilità da parte di chi non ne fa parte di contare qualcosa. I Targaryen rappresentano l'unica ruota che è stata veramente spezzata (con simbolo annesso, ossia il trono di spade), nonostante l'incognita Jon. Anzi, il non voler accennare in alcun modo in seno al concilio - burla ai natali di Jon induce a sospettare che dei Targaryen tutti volessero liberarsene. Il che non sorprende, trattandosi in fondo di conquistatori stranieri. 

2 hours fa, King Glice dice:

Credo intendesse dire che dei quattro membri del concilio due fossero di non nobile origine (Davos non è tanto diverso da Bronn, solo è più onesto).

Quasi, scusate la brevità...i due che sono lord (Davos e Bronn) sono gli ex-pezzenti. Ma gli altri due, che invece partono da nobili, per una curiosa simmetria sono 'pezzzenti' ora: Brienne partiva già male in quanto donna (e ora mi dovrei rileggere F&B ma...la prima donna ufficialmente in un Concilio?); entrando poi nella Guardia Bianca ha pure rinunciato ad ogni titolo. Anche far partecipare il Comandante della Kingsguard al Concilio è in sè una novità stupida imho ma novità). Sam lo stesso, visto che tecnicamente è ancora un Guardiano della Notte e un mezzo maestro, o forse tutto maestro se quella catena non era lì solo per bellezza.

Un concilio 'normale' che non rompesse per nulla con il passato sarebbe stato logicamente composto da Edmure Tully e dagli altri 4 lord superstiti senza nome che hanno votato il re. 

2 minutes fa, Neshira dice:

Anche far partecipare il Comandante della Kingsguard al Concilio è in sè una novità stupida imho ma novità).

In realtà no. 

Nei libri il Lord Comandante ha un posto nel Concillio.

Nella serie fanno un po come gli pare, infatti nella prima stagione Barristan non partecipa al concilio al contrario dei libri, nella terza invece  Jorah dice che avrebbe dovuto partecipare, ma lui risponde che non poteva per via della sua alleanza passata con i Targaryen.

Quando Jaimie nella sesta chiede un post al concilio gli dicono che non può, ma Pycelle dice che Hightower poteva perché si parlava del Re Folle.

Allora no, meno novità, peccato. Me li sono proprio dimenticati tutti - si vede che quando partecipano non mi hanno colpito mai per quello che dicevano 

Al di là del discorso sulla ruota, tutta la seconda parte della 8x6 contrasta in maniera imbarazzante con la prima parte. Il dialogo tra Jon e Dany, se ci fate caso, è un chiaro elogio del relativismo e dello scetticismo:

Jon: "Come fai a sapere che sarà buono?"

Dany: "Perché so cos'è buono. Come lo sai tu."

Jon: "No, non lo so."

Dany: "Si, da sempre."

Jon: "E tutte le altre persone che pensano di sapere cosa è buono?"

Dany: "Non spetta a loro decidere."

In tal modo il "non sapere nulla" di Jon Snow viene elevato a valore positivo, contro le granitiche certezze di Dany.

Poi però viene eletto Bran, e la motivazione è che lui sa tutto.

E l'elogio dello scetticismo se ne va a farsi friggere. Come anche il ribaltamento dei canoni fantasy, perchè alla fine Bran non era meno predestinato di Daenerys.

Interessante parallelismo. Non lo avevo notato.

Sempre nel concilio come non dimenticarsi di Emdure che fa il commento sul fatto che anche i cani dovrebbero votare dopo essere stato ripreso due minuti prima da Sansa.

Che pi Edmure nei libri è sempre molto vicino al popolo...

4 hours fa, Figlia dell' estate dice:

Considerando che stanno cercando i candidati per i posti vacanti (compreso quello di Maestro dei Sussurri, che con Bran Re non serve proprio a nulla) direi di no. In tal modo si perde, a mio avviso, tutto il significato della scena con Drogon che brucia il trono. Tra l'altro faccio notare che in quel consiglio il più pulito è Davos, che è un ex-contrabbandiere. Gli altri sono:

1) Tyrion, che è stato "punito" per i suoi errori con la carica di Primo Ministro;

2) Bronn, tagliagole che ottiene il posto tramite un accordo privato con il "Primo ministro punito per le sue colpe"

3) Sam, che è contemporaneamente Guardiano della Notte, Gran Maestro e padre di famiglia;

4) Brienne, che come prima cosa ha promosso il suo scudiero a membro della Guardia Reale (Podrick è un raccomandato).

È vero che la corruzione c'è sempre stata nei Sette Regni, ma Tyrion aveva parlato di "spezzare la ruota".

 

Stra-approvo. Bronn, mercenario traditore per denaro e potenziale assassino dei suoi ex cari amici, chiamato a governare un regno? E pure come maestro del conio? Bella garanzia di onestà, eh. Già mi chiedo perchè gli lascino Alto Giardino (una promessa estorta sotto la minaccia di una balestra puntata non è una promessa nè un impegno, punto). In sè è più un'incongruenza; ma lo inserisco nel trash perchè rifilare allo spettatore una cosa del genere è a livello di trashata totale. 

(Sarebbe bello sapere, poi, perchè, dei due "condannati", non si sa bene con che diritto o titolo, da Verme Grigio -che poi è semplicemente il comandante dell'esercito di un'ex sovrana, ossia di qualcuno che non è più il re; anzi, che a rigore non ha mai avuto una cerimonia di incoronazione; quindi mi chiedo che autorità abbia- uno viene spedito alla Barriera come l'ultimo dei tagliagole, e pazienza se è il principale artefice della salvezza degli umani nonchè della fine di una tirannia che avrebbe distrutto mezza Westeros, mentre l'altro finisce a tarallucci e vino, entra come processato, poi diventa il coordinatore della riunione e infine lo ritroviamo Mano del Re, o qualcosa del genere)

In definitiva, il tutto sa, purtroppo, di "siamo arrivati al potere, quindi ce lo spartiamo tra di noi, trullallà". 
Esattamente il contrario di quanto voleva comunicare.
(Superfluo notare che, come nel caso di Brienne, l'essere un soldato valoroso, abile e con un grande senso dell'onore non implichi affatto il saper governare. Concetto messo in chiaro fin dalla prima serie, reso in modo eclatante e ribadito infinite volte con la figura di Robert)