Il fatto che la scomparsa di lyanna abbia innescato una serie di reazioni a catena che hanno portato allo scoppio di una guerra non c'entra col fatto che la giovane stark fosse o meno una bellezza celestiale, sovrumana, più bella di tutte le altre lady che compaiono nelle Cronache. Lyanna era bella né più né meno di quanto lo erano/sono le altre belle presenti nella saga di martin!! Non viene detto da nessuna parte nel testo che lyanna fosse più bella di cercei, o di ashara, e neppure di elia. Il fatto che rhaegar ne rimase colpito non implica per forza di cose che ciò dipese dalla sua superiore bellezza! Riguardo al paragone con arya, basato sul fatto che entrambe si discostavano dall'ideale di giovane lady dell'epoca, ripeto che viene fatto con la arya di grande inverno, e non con quella post morte di ned e post fuga da approdo del re. Dunque la "ribellione" di cui parliamo e che accomuna le due giovani stark, più che ribellione vera e propria io la definirei anticonformismo, scarsa volontà di adeguarsi a determinati dettami nobiliari poco affini alla propria personalità! Che poi a lyanna piacessero le canzoni malinconiche mentre ad arya no ok, il fatto che per certi aspetti le due si somiglino non vuol dire che siano identiche in tutto e per tutto.
Per me un personaggio è banale quando ha qualcosa di già visto e si possono intuire - da come è descritto - gli esiti della sua storia. Oppure quando non c'è la minima evoluzione rispetto alla prima pagina in cui appare.
Il più banale che mi viene in mente? Robb! Primogenito, strafigo, straforte in battaglia, onorevole, incarna la bellezza della madre e la rettitudine del padre. Così onorevole da mandare a puttane una guerra per non disonorare la Westerling. Più leggevo di lui, più pensavo "questo al prossimo POV non arriva".
Poi - come avete detto voi - Rhaegar e Lyanna: il bel principe malinconico che dà inizio a una guerra per la lupa bonazza e ribelle, noia. E guarda un po', sono anche i genitori del più figo della saga.
Scusatemi, a me sembra banalissimo anche Ned. L'uomo del nord retto, ottuso, pieno di pregiudizi (!!), che muore da pirla.
Invece a me i vari cattivoni non sembrano banali: Ramsey lo odio così tanto che quando leggo di lui, vorrei si materializzasse per ammazzarlo (in realtà me la farei addosso, ma lasciatemi credere di essere una persona coraggiosa), ma non è banale, vorrei averlo un suo POV. Idem Joffrey, quando è morto ero felicissima, ma appena ho realizzato ho capito che mi sarebbe mancato.
Tyrion è uno di quelli che all'inizio amavo, ma poi mi è scaduto nella banalità anche lui: alla trentesima volta in cui scampa alla morte a c**o, capita.
Io credo che la non-banalità di personaggi come Ned o Robb sia proprio nel fatto che, in piena coerenza con il loro modo di essere, finiscono per... morire male. Cioé nel fatto che Martin non regali la vittoria a certi personaggi in virtù della loro rettitudine/moralità/figaggine e basta.
D'accordo su Tyrion.
Su Rhaegar e Lyanna secondo me c'è poco da dire, nel senso che sappiamo pochissimo di loro! Non abbiamo POV, non abbiamo nulla che non siano ricordi, spesso di gente che manco li conosceva bene. Da lontano tutto sembra bianco o nero, bisognerebbe valutare un sacco di cose della vicenda che non sono chiare.
Lyanna sarà stata una ragazza un poco ribelle, probabilmente sarà sembrata ancora più ribelle a un principe del sud visto che al nord l'educazione femminile pare essere meno rigida; sarà stata una dalla battuta pronta, magari non bellissima con quella faccia allungata ma con un bel sorriso... Insomma io me la immagino così. Citando Kevan, sulla differenza tra Lyanna e Cercei: "however bright a torch might burn it could never match the rising sun"
Tyrion scade nella banalità del predestinato, Ned e Robb della storia scontata; pensi "questo tra due capitoli muore", e infatti muore. Mi è dispiaciuto quando Ned è morto, peró ecco, non mi sono stupita. In ogni caso, mi dà meno fastidio chi muore in maniera coerente col suo carattere.
Su R+L hai ragione, non sappiamo nulla di loro: magari non hanno fatto la fuitina e ci sarà qualcosa di inaspettato. Ma, al momento, si insiste tanto sulla figaggine di entrambi e basta.
Vero è - almeno nel mio caso - che quando leggi i POV di Theon, tutti gli altri personaggi ti sembrano banali
La morte di Ned non era scontata, quella di Robb sì, almeno secondo l'impressione che ne ebbi io leggendo (per quasi tutti è stato il contrario, ma vabbè). Tuttavia non li trovo banali: Ned incarna molte qualità positive ma i suoi pov sono talmente ricchi e ben scritti che tutto sommato non lo riusciamo a vedere come il classico eroe di turno, soprattutto se abbiamo presenti i pov di Jaime in ASOS che rimodulano un pò la nostra cognizione del conflitto Stark-Lannister. Idem per Robb: i pov di Catelyn (non obiettivi peraltro) ci mostrano la sua forza ma anche la sua fragilità che traspare quando le cose cominciano ad andare male.
Per quanto riguarda i supercattivi invece trovo che Ramsay e Joffrey siano scontati: non hanno nessuna, ma proprio NESSUNA qualità che li renda non dico simpatici ma empatici almeno. Ma la loro super cattiveria è funzionale ai fini della storia, per quanto mi è parso di capire.
Su Rhaegar e Lyanna invece sono d'accordo, ma come ho scritto prima c'è da dire che ne sappiamo ancora poco.
La morte di Ned non era scontata
Mai visto Star Wars?
Per quanto riguarda i supercattivi invece trovo che Ramsay e Joffrey siano scontati: non hanno nessuna, ma proprio NESSUNA qualità che li renda non dico simpatici ma empatici almeno. Ma la loro super cattiveria è funzionale ai fini della storia, per quanto mi è parso di capire.
Io toglierei Joffrey e metterei Gregor al posto suo, il principe non era un pazzo psicopatico come gli altri due.
Mai visto Star Wars?
Sì ma ora mi sfugge il collegamento. E comunque questa è stata la mia impressione, che ovviamente Martin ha voluto punire con la crudeltà a lui congeniale.
Riguardo Gregor hai ragione, ma anche Joffrey non scherza: è il tipico bullo forte con i deboli e deboli con i forti (durante l'attacco di Stannis non è stato un cuor di leone), non riesco a vederlo sotto un'ottica più complessa
Sì ma ora mi sfugge il collegamento.
Ned-Wan Kenobi (dei vecchi film, non delle pagliacciate recenti).
Sì Joffrey è quello che dici tu, però almeno Martin ci fa vedere cosa succede se dai a un bulletto delle medie il potere assoluto, è un po' originale. Gregor e Ramsay sono due generici mostri buttati lì per far paura, o schifo, ogni loro azione è orrenda, sono abbastanza esagerati.
Un personaggio, a mio parere, non è stereotipato tanto per il ruolo che lo scrittore decide di assegnargli nella storia, quanto per il modo in cui la sua personalità viene plasmata, personalità con la quale il personaggio si appresta a svolgere il suo ruolo. Ogni personaggio ha un suo ruolo all'interno di una storia, soprattutto se parliamo di un genere come la narrativa fantasy, e gira che ti rigira i ruoli quelli sono, con tutta l'immaginazione di questo mondo, tutto sta nel come quel determinato ruolo viene interpretato.
Sono d'accordo con questo post di eveline. Secondo me il concetto di banale è relativo ed è peggio un personaggio a tutti i costi anticonvenzionale ma caratterizzato male piuttosto che uno il cui percorso appare più scontato ma che è ben caratterizzato e sa coinvolgere il lettore. In quest'ottica trovo decisamente più banale il primo caso
Non è comunque il caso di Martin perchè i suoi personaggi "fuori dagli schemi" sono a tutto tondo e coinvolgenti, ma intendo dire che non considero per forza tali alcuni personaggi solo perchè la loro storia si avvicina di più agli stereotipi tipici (vedi Rhaegar, anche se sappiamo ancora poco per giudicare)... Per me conta di più tutto il modo di essere del personaggio e di come viene percepito da chi legge che non semplicemente dove arriva e se fa la strada più battuta per arrivarci :)
In questo senso per me un esempio di personaggio banale è Gregor: ok che è un personaggio secondario, ma parte cattivo, finisce cattivo e non lascia praticamente nulla al lettore.
Un personaggio "anticonvenzionale" ma mal congegnato non è un personaggio banale però, è semplicemente un personaggio uscito male. Una figura incoerente o troppo discontinua nel proprio modo di essere, un personaggio dalla struttura troppo contorta non può proprio essere banale, perché la sua mancanza sta proprio nella sua eccessiva imprevedibilità, questo perché evidentemente non è stato caratterizzato a dovere. Un personaggio banale invece può anche essere ben caratterizzato - vedi Joffrey ad esempio, per me. Altri personaggi invece tentano di essere troppo complessi e finiscono per lo scadere nell'incoerenza - vedi il Ditocorto della serie. Sono secondo me due aspetti ben diversi, ma entrambi difetti.
Qui si parla solo di personaggi banali, personaggi troppo lineari o stereotipi che raccolgono le varie caratteristiche elencate nei vari post del topic. Anche se, come avete detto, tutto non dipende solo dal ruolo ma soprattutto da come esso viene adempiuto.
Nel primo post si chiedeva "cosa secondo voi rende banale un personaggio?" e per me anche quelle caratteristiche contribuiscono a renderlo banale perchè penso "Ecco il personaggio che va controcorrente a tutti i costi, sicuramente quando tutti farebbero A lui farà B"... Ma se è ben caratterizzato e riesce a prendermi, non lo considererò banale solo perchè la sua strada era intuibile.
Insomma per me banale non coincide per forza con stereotipato, ma ripeto questo è solo il mio modo di vedere (mi rendo conto che sembra una logica contorta e magari non ha nemmeno senso forse più che banale in sè il personaggio, ritengo banale la scelta dello scrittore)
Avevo frainteso allora, mi trovo d'accordo con quello che hai detto ora.
ho letto attentamente questo topic e senza addentrarmi pg per pg dico che in generale vi sbagliate
faccio un esempio:
ho visto definito banale ned stark ma sebbene sia un personaggio classico si trova in una storia disfunzionale quindi se con il suo essere ned stark in qualsiasi altro fantasy gli avrebbero fatto i complimenti per il suo onore qui lo perculano e ed è probabilmente responsabile della morte dei suoi figli , alla faccia della banalita
rhaegar e lyanna in effetti potrebbero sembrare banali ma di fatto non li conosciamo
i villains come gregor sembrano banali ma sono di un efferatezza forse mai letta prima.
daenerys non è banale per niente ,solo con la sua presenza accende discorsi ,abbiamo la reazione scomposta del popolo che lei vuole liberare e ci scommetto verrà accolta male a westeros ,mai visto un messia cosi problematico
riassumendo direi che l'unico personaggio banale fino a ad adwd ,anzi forse in adwd perde banalita a favore dell'interesse , è bran
è l'unico personaggio lineare e forse banalotto ,ma io credo sia una fase temporanea
per arya invece il discorso è diverso ,lei rischia di diventare banale se diventa assassin creed
Secondo me il banale fino ad ora... ci tengo a ribadire FINO AD ORA è rickon, poi magari neo prossimi libri si dimostrerà il contrario ma fino ad adesso non ha nulla di rilevante anzi proprio nulla.
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io parto dal presupposto che "banale" (o forse sarebbe meglio dire "già visto") non vuol dire sbagliato e e che anche uno stereotipo in determinati contesti funziona,e in ogni caso in una storia con più di 100 personaggi non c'è proprio lo spazio materiale per approfondire tutti e farne dei personaggi complessi.
Gregor è si banale,ma il suo ruolo è limitato a quello di scagnozzo che fa il lavoro sporco per il padrone,e per certi versi può essere considerato persino realistico data l'ambientazione della storia e poi si parla spesso di quanto il male possa essere banale...
Bran invece non saprei come definirlo ,a prima vista il suo personaggio non sarà il massimo dell'originalità ma il suo viaggio è tutt'altro che banale,non c'è niente di eroico nella ricerca del corvo a tre occhi eil problema del cibo (ignorato in buona parte dei fantasy) diventa a dir poco cruciale per la sua storia....