Vorrei (come sempre) partecipare ma credo sarà molto difficile persino leggervi (come sempre ultimamente). Il tema è veramente bello :)
E amo le storie senza lieto fine (vedi firma) spero di poterne leggere
Oh, Arya, piccola mia, soffiano venti selvaggi dentro di te.
Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice".
Lo potrei, ma non oso.
Paura, Umberto Saba
Partecipa SerGult!
Dai non temere, il tempo lo trovi di sicuro, è la volontà che conta, segui quella e vedrai che riesci a scrivere.
Sarebbe una manna dal cielo che scriveste in tanti per il contest :)
Forza!
ps
come sarebbe ti piacciono le storie non a lieto fine??? Robb(ma anche Ned...) non ne sarà contento
Credo hack sia affetto da poeticazione precoce. Forse si può curare.
Hack bello il tuo scritto :)
(Mentre lo leggevo si sn fermate due signore ad invitarmi alla Messa per studenti domenica, ironia della sorte xD)
"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow
SPOILER TWOW
"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"... you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon
Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora
G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King
Credo hack sia affetto da poeticazione precoce. Forse si può curare.
Giammai, anche se mi hai strappato un sorriso :)
Hack bello il tuo scritto :)
(Mentre lo leggevo si sn fermate due signore ad invitarmi alla Messa per studenti domenica, ironia della sorte xD)
Grazie!
Attenta! Valuta bene quell'invito, non si sa mai...
Partecipa SerGult!
Dai non temere, il tempo lo trovi di sicuro, è la volontà che conta, segui quella e vedrai che riesci a scrivere.
Sarebbe una manna dal cielo che scriveste in tanti per il contest :)
Forza!
ps
come sarebbe ti piacciono le storie non a lieto fine??? Robb(ma anche Ned...) non ne sarà contento
Come no? è proprio la loro storia Certi personaggi non sono fatti per il lieto fine
Comunque dall'8 al 24 ho un bel po' di esami, per questo dico che sarà molto difficile persino leggervi
Oh, Arya, piccola mia, soffiano venti selvaggi dentro di te.
Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice".
Lo potrei, ma non oso.
Paura, Umberto Saba
Hack, la "tua" Nehelia è viva e palpita!
Hack, la "tua" Nehelia è viva e palpita!
Grazie! :)
MEGACONTEST di Scrittura Creativa
Titolo: La miniera dei Gorg
"Il problema è questo" disse Garaunder, col viso scavato e imperturbabile come una statua. "Ormai è risaputo che la miniera di Darlen è infestata da demoni. E' così da anni, e la gente è arrivata ad accettarlo. Passano da quelle parti solo di giorno e si allontanano prima che la malvagità avanzi con il calare delle ombre. Le sole vittime di quelle bestie, sono i viandanti ignari e gli stupidi curiosi."
"Sembra che avremo un bel po da fare" disse sogghignando Ranulf, un enorme guerriero con gli occhi freddi e le labbra nascoste da una folta barba. "Chi è che ci paga?"
"Il Lord di Darlen, vuole ricominciare ad estrarre l'oro dalla miniera e per farlo gli serve qualcuno che glie la ripulisca. Paga bene, così ho accettato. Ecco perché vi ho riuniti. Sei la migliore ascia che si possa comprare nel sud di Harmen".
Ranulf cerco di sorridere, ne venne fuori una smorfia grottesca.
"E tu, Penx, sei il miglior arciere del regno."
Il giovane dalla folta chioma bionda balbettò come per rifiutare il titolo, prima di sorridere, "le mie frecce abbatteranno qualsiasi cosa ci si porrà davanti."
Garaunder annuì "Ne sono sicuro. Tuttavia, per qualsiasi cosa tu e Ranulf non potrete gestire, sono sicuro che Ben mostrerà il suo coraggio." Con un gesto veloce indico il quarto membro del gruppo. "Non sembra, ma è uno stregone."
Ben era il ritratto dell'innocenza, un bambinetto di undici anni col viso tondo e gli occhi spalancati. Ranulf e Penx lo guardavano in modo incerto, soprattutto dopo aver visto la sua espressione paurosa mentre Garaunder descriveva la natura delle creature che infestavano il luogo. Era ovvio che non aveva mai affrontato avversari diversi dall'uomo. Se fosse sopravvissuto, pensarono tra di loro, sarebbe stato molto sorprendente.
Al tramonto, mentre si dirigevano verso la miniera, presero l'occasione per mettere alla prova il loro piccolo compagno.
"Gli Sgorg sono creature sudice," disse Ranulf. "Portatori di pestilenze, sai. Dicono ad Herm, che il loro tocco lasci, ai fortunati che possono ancora raccontarlo, un innumerevole quantità di malattie. Suppongo che tu possa curarci con i tuoi incantesimi, se qualcuno di noi ne avesse bisogno."
"No. Non sono un guaritore" disse timidamente Ben.
"Ah, sei un mago guerriero allora?" chiese Penx.
"Potrei uccidere qualcuno, se fossi abbastanza vicino, ma nemmeno questa è la mia dottrina principale. Io sono un illusionista." rispose orgoglioso, mentre raggiungevano l'entrata della miniera. Ranulf e Penx si guardarono preoccupati. Ombre velate si muovevano nell'oscurità, spettri vaganti tra cumuli di terra. Utensili sparsi ovunque, come se chi li avesse lasciati lì, non avesse avuto il tempo di raccoglierli.
"E' una dottrina sorprendentemente efficace" sussurrò Ben, sulla difensiva. "Praticamente, si basa sull'influenza della magia sulla percezione delle cose, senza cambiarne la vera essenza. Alterare i sensi, ad esempio, per dare l'illusione dell'oscurità o della luce." Dirigendosi verso l'interno, si ritrovarono in una grande sala scavata nella roccia. Le fiamme delle loro torce illuminavano una piccola parte di quell'area, che sembrava non avere fine.
Due occhi rossi spuntarono dalle tenebre. Un enorme bestia nera saltò fuori dall'oscurità, buttando per terra Garaunder. Era un Gorg, un demone ferale. Ranulf alzò rapidamente la sua ascia, ma Ben fu più veloce. Con un leggero movimento della mano, la fiera si fermò, come pietrificata. Le sue fauci a pochi pollici dalla faccia di Garaunder, che ebbe il tempo di estrarre la sua spada e dargli il colpo di grazia.
Penx guardò il ragazzino, esterrefatto. "Questa è la tua magia?"
"Si," rispose sorridendo Ben. "Non è cambiato niente nella forma del Gorg, ma solo la sua capacità di muoversi."
Illuminarono la sala accendendo le torce appese alle mura. Evidentemente, i minatori non ebbero il tempo di portare via neanche quelle. Fu allora che videro la porta.
Era una semplice porta di legno che ondeggiava, come mossa da una lieve brezza primaverile, solo che in quella miniera non c'era alcuna fonte di vento. In silenzio si avvicinarono alla porta e percepirono l'enorme malvagità che emanava. Penx si fece coraggio e spavaldamente sferrò un calcio alla porta che si spalanco immediatamente. Fu allora che l'oscurità fu libera di uscire. Il nero cominciò ad avanzare nella sala nutrendosi della luce emanata dalle torce. Le fiamme continuarono a danzare, ma la luce comincio ad arretrare, quasi accartocciandosi su se stessa fino ad estinguersi completamente. Il piccolo stregone lanciò un onda di luce, costringendo le tenebre a ripiegare all'interno della porta che si sarebbe richiusa, se Ranulf non l'avesse distrutta con la sua enorme ascia. Ben rilasciò la sua onda di luce scagliandola contro l'oscurità, che ormai si ritraeva come un cane si ritrae di fronte al bastone del suo padrone.
Il fascio di luce attraversò un lungo corridoio pieno di polvere, togliendo le ombre e rivelandone gli occupanti. Immediatamente furono attaccati da un paio di Gorg che ringhiavano e urlavano nella frenesia della sete di sangue.
Lo scontro ebbe inizio. Non appena uccisero i primi Gorg, altri presero il loro posto. Altri ancora si vedevano arrivare. I Gorg erano dei demoni bestia molto forti, e dotati di una resistenza prodigiosa, ma l'incantesimo di pietrificazione di Ben e le armi di Garaunder e Ranulf si fecero strada attraverso i loro cadaveri. Anche Penx, nonostante gli spazi stretti, riuscì ad abbattere parecchi nemici col suo arco.
"Sono terribili" ansimò Ben a battaglia conclusa.
"Gorg, la linea di sangue demoniaca più feroce. Non hanno senno, sono solo bestie votate alla distruzione di ogni forma di vita" disse Garaunder. "Dobbiamo sterminarli tutti".
Scesero sempre più in profondità, distruggendo ogni creatura gli si parasse di fronte. Anche se avevano ognuno un aspetto e una dimensione differente, attaccavano tutti in modo disorganizzato. Forza, fauci ed artigli erano le sole armi che possedevano e, come aveva accennato Garaunder, la sottigliezza non sembrava essere il loro stile. Dopo che l'intera miniera fu setacciata, e ogni creatura annientata, i quattro cominciarono a dirigersi finalmente verso la superficie.
Mancava un ora all'alba.
Non ci furono ne urla frenetiche ne ringhi. Niente che correva verso di loro a testa bassa. L'ultimo attacco che venne sferrato contro di loro fu così diverso da quelli precedenti che i quattro furono presi completamente alla sprovvista.
La creatura ancestrale aspettò fino a quando i quattro furono fuori dalla miniera, mentre parlavano tranquillamente, ognuno spiegando quel che avrebbe fatto con la propria parte di denaro. Nessuno di loro immaginava che quella miniera fosse diventata la dimora di Karbhalot, signore supremo dei demoni Gorg, che ora incombeva su di loro. Karbhalot valutò con calma chi, tra le sue imminenti vittime, sarebbe stato la minaccia principale e si lanciò sul piccolo stregone. Se in quel momento, Garaunder, non si fosse voltato, per puro caso, verso l'entrata della miniera, il piccolo Ben sarebbe stato fatto a pezzi prima che potesse urlare.
Il demone balzò su di lui, scaraventandolo a terra a faccia in giù. Brandelli dell'esile mantello dello stregone finirono per aria e lunghi solchi rossi sulla schiena vennero disegnati dai possenti artigli della bestia, che aprì le sue fauci per sferrare il colpo finale, salvo poi fermare il suo attacco per bloccare un colpo della spada di Garaunder. Un demone brutale e feroce come Karbhalot conosceva un solo modo per difendersi da una spada, ed era quello staccare il braccio che la stringeva dal legittimo proprietario. Gli schizzi di sangue che imbrattarono le facce attonite di Ranulf e Penx, mentre il loro leader si contorceva al suolo urlante, ebbero lo stesso effetto di una secchiata d'acqua fredda. L'ascia di ranulf si abbatte su Karbhalot, che scartò di lato e colpi il grosso guerriero scaraventandolo contro una roccia. Una freccia gli si infilò tra le scapole, e in rapida successione altre due gli si conficcarono nell'addome. Le estrasse con la stessa facilità con la quale ci si scuote la polvere di dosso e si scaglio su Penx. Ranulf tentò di rialzarsi velocemente, in un disperato tentativo di soccorrere l'arciere, ma il peso della corazza lo rallentava e il colpo subito in precedenza gli aveva fatto perdere l'ascia. Solo allora Ben riprese conoscenza, debole e sanguinante, e si mise a sedere. Una sfera di energia della grandezza di una mela comparve e iniziò a fluttuare tra le sue manine prima che la lanciasse contro il demone. La piccola sfera esplose in una vampata di fuoco, cosa che non lo ferì, ma lo fece infuriare parecchio, tanto che Karbahlot rivolse le sue attenzioni sul giovane stregone. I suoi occhi rossi, iniettati di furia, risaltavano sul suo volto nero, come un tizzone ardente che risplende nella totale oscurità. Ranulf vide un occasione e la prese al volo. Raccolse la spada dal braccio inerte del povero Garaunder e decapitò Karbahlot con un fendente a due mani.
"Allora è vero" esclamo Ranulf, ansimante, dopo che la testa del signore dei Gorg rotolo ai piedi del piccolo stregone, ancora con le fauci aperte a mordergli le gambette esili "qualche trucchetto da mago guerriero lo conosci"
"E anche delle magie di guarigione" disse con un alito di voce. "Ma nessuna di quelle che conosco potranno salvare Garaunder."
Il vecchio guerriero esalò l'ultimo respiro nei mucchi di terra insanguinata davanti a loro. Sulla via del ritorno nessuno dei tre riuscì a proferir parola. Silenziose figure nella luce del mattino che attraversavano le campagne verso Darlen. Ben perdeva molto sangue, sentì il fremito di dolore nella sua schiena aumentare notevolmente di intensità mentre camminavano e un intorpidimento graduale cominciò diffondersi nel suo corpo. Quando le forze gli mancarono e le gambe cedettero il freddo lo assalì, dopodiché non sentì più niente.
Bravissimi e super veloci! Sono fiducioso per questo Megacontest [emoji111]
Bravo Baelor!!! Bello!
E vai col contest(mega)
Megacontest di Scrittura Creativa
La Magia
Titolo: Geasan
Caratteri: 6554 (letter count)
Kristine amava viaggiare ed esplorare nuovi posti, ma ció che provó in quei giorni di luglio era indescrivibile, una sensazione nuova anche per lei.
Si trovava in una cittá che era ricca di storia dai sotterranei alla cima del colle piú alto; una cittá che era stata sottoposta ad un incendio ed a rivolte, in cui avevano regnato e combattuto uomini valorosi di cui si legge nei libri di storia e di cui rimane traccia nei piccoli tesori della cittá stessa; una cittá costruita su sette colli.
Cominció come tutti gli altri viaggi. Lei ed Helen arrivarono alla stazione e furono subito incantate da ció che vedevano: edifici vecchi e nuovi, strade moderne e stradine medievali che sembravano condurre a luoghi misteriosi ed incantati. Kristine, peró, non credeva agli incantesimi né alla magia. Forse in una cittá avvolta in quel modo da un alone di mistero, la giovane si sarebbe ricreduta. Durante il suo soggiorno, infatti, in molti cercarono di farle cambiare idea.
Dei misteri della cittá, il primo col quale vennero confrontate furono i fantasmi. Tutti parlavano di queste antiche leggende riguardo agli spiriti che infestavano quel luogo, gli abitanti della cittá ne erano tanto orgogliosi quanto terrorizzati e sembrava che tutti ne avessero visto o sentito almeno uno. Cosí le due ragazze italiane sfidarono la sorte e andarono in cimitero di notte, dove ebbero la sensazione di essere costantemente spiate. Probabilmente i vecchi avevano raccontato loro tante di quelle storie, che ora sentivano rumori sospetti ovunque. Come previsto, non ci fu nulla di strano, solo il fruscio del vento. Ma Kristine non si aspettava nulla di diverso, lei non credeva ai fantasmi né tantomeno alla magia.
Dopo la passeggiata notturna nei cimiteri, scesero nelle catacombe, per dimostrare che fantasmi non ce n'erano. Ma furono colte un po' di sorpresa quando, consapevoli che non c'era nessuno oltre al loro gruppo, sentirono passi...e freddo..poi accadde tutto quasi contemporaneamente...i passi si avvicinarono, le pile si spensero, divenne sempre piú freddo, una donna incinta venne spinta contro un muro, ci furono urla e agitazione, i passi si allontanarono..poi tutto tacque. Riaccesero le pile e tentarono di capire cos'era successo, ma nessuno riusciva a darsi una spiegazione. Fu allora che vennero raccontate loro leggende sui fantasmi che infestavano quei tunnel: udirono di una donna che aggrediva tutte le donne incinte, di una bambina che cercava il suo giocattolo e di un suonatore di cornamusa che era rimasto intrappolato sotto la Royal Mile e che, secondo la leggenda, si sentiva suonare lungo la strada nel cuore della notte. Kristine naturalmente non ci credeva e sosteneva che anche l'incidente nei sotterranei fosse una messa in scena per spaventare i turisti. Uscendo da quel tunnel, peró, avrebbe potuto giurare di aver sentito una cornamusa..."bah, sciocchezze" pensó "i fantasmi non esistono". Quel suono lo risentí per un momento anche ripercorrendo la Royal Mile...
Il giorno dopo Helen e Kristine decisero che si sarebbero semplicemente godute il paesaggio che la Natura offriva loro. Se questa Magia esisteva, si sarebbero imbattute in lei prima o poi.
La prima cosa che videro fu il monumento a William Wallace, di cui ascoltarono la storia. Kristine inizió ad amare quel giovane eroe e il suo coraggio per difendere la propria patria, non l'eroe di Braveheart che tutti conoscono, ma quello amato dagli scozzesi e di cui vengono raccontate le gesta nelle Highlands. Poi videro il castello di Stirling e udirono i racconti degli scontri che erano stati combattuti lí, del coraggio dei caduti. Ogni ora che passava, ogni luogo in cui andava, ogni fiore, sasso o nuvola, la ragazza era sempre piú incantata da ció che sentiva e vedeva. Quel luogo la stava catturando...
la tappa successiva fu un lago, un lake, l'unico lake in Scozia (gli altri sono Lochs), the Lake of Menteith. Una volta arrivate, le due amiche si fermarono a guardare il paesaggio idilliaco davanti a loro, Kristine non disse nulla, ma si avvicinó all'acqua e saltó da un sasso all'altro, per poi fermarsi a contemplare l'infinito. L'acqua e il Vento le sussurravano dolci parole...qualcuno tentó di chiamarla e attirare la sua attenzione, ma lei non sentí nulla, ormai era troppo tardi. Fu come un sortilegio, lei non se ne accorse..ma la Magia di Edimburgo, delle Highland, la Magia della Scozia aveva catturato anche lei e non l'avrebbe piú lasciata.
Quando rientrarono a Edimburgo, le due ragazze decisero di salire su Calton Hill, dove trovarono un paesaggio nebbioso, tanto misterioso quanto affascinante. Kristine pensó alle creature magiche come le banshee, i fantasmi e il mostro di Loch Ness, non riuscí a trattenere una risata. Ora quelle storie la incuriosivano molto. Helen, la sua cara compagna di viaggio, ovviamente aveva giá capito tutto e le sorrise.
Il giorno successivo toccó al castello di Edimburgo, roccaforte che dominava la cittá. Era pieno di persone quella mattina. Quando si trovó davanti ad esso, Kristine lo fissó e poi chiuse gli occhi...
peró fu distratta da alcuni passi, vide una giovane correre fuori dalla porta esterna del castello, come se venisse scacciata, per rannicchiarsi a terra e piangere. Si avvicinó a lei, era bellissima: aveva dei lunghi capelli rossi e gli occhi avevano due colori diversi, uno era verde come le Highlands di quella terra meravigliosa e l'altro era azzurro come il cielo, l'acqua dei lochs, la bandiera della Scozia. La ragazza alzó lo sguardo, vide Kristine, le mise una mano sul cuore e mormoró "mòran". Poi Kristine fu distratta da altri rumori provenienti dal castello, ma quando si voltó di nuovo, la misteriosa giovane era scomparsa, lasciando peró qualcosa per terra. Era una spilla a forma di fiore, il fiore che in Scozia si vedeva crescere ovunque, e al centro vi era una scritta e degli antichi simboli celtici. Si mise la spilla in tasca...
<< Kris! Kris! Kristine ma ti sei incantata di nuovo? Sbrigati che dobbiamo entrare! >> disse Helen. Kristine riaprí gli occhi e il luogo era di nuovo pieno di persone, si guardó attorno confusa..aveva sognato tutto? Lei avrebbe giurato che era stato tutto reale, ma non si era mossa di un centimentro. Mise una mano in tasca e con molta sorpresa vi trovó la spilla. Lesse la parola. "Geasan" pensó "chissá cosa significa". Si rimise in tasca la spilla trovata e sorridendo entró nel Castello con la sua amica.
Mòran significa grazie in gaelico scozzese e Geasan significa Magia. Ma questo Kristine lo avrebbe scoperto solo al ritorno.
"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow
SPOILER TWOW
"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"... you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon
Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora
G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King
Lady DragonSnow... La scozia! Che bellaaaaaa :)
Complimenti!
Un tocco di magia sopraffina.
Dai che questa è la strada giusta!