Il rispetto si deve alle persone, non alle idee.
Il rispetto si deve. Punto.
Non è del tutto vero che la satira è l'unica che non incontra dei limiti, in realtà dovrebbe essere così anche per ogni forma di arte e si è sempre visto, ci sono stati anche esempi come Dalì quando disegnò delle ostie con sopra un ano e ci sono talmissimi film molto forti anche proprio del periodo Dadaista che espongono lo stesso pensiero, pure quello che viene considerato il primo "film" nel senso completo del termine venne poco capito e aspramente criticato per le tematiche di satira razziali e antisemite e l'autore stesso dovette fare un secondo film dal titolo "Intolerance" dopo cercava di spiegare il senso satirico della sua opera, oggi giorno in questi ambiti magari si evita di estremizzare perchè ormai sono strumenti creati per a un pubblico globale e per guadagno e di conseguenza devono essere capiti e apprezzati da tutti, mentre invece la funzione della satira non è ricevere approvazione ma è appunto shockare e impressionare.
Comunque per tornare ai miei esempi precedenti, magari vengono recepiti in maniera meno forte perchè considerati ARTE dissacrante anzichè vera e propria satira che di solito viene esposta con modi più "popolari" e ritenuti di serie B come sono appunto adesso i fumetti o come erano per esempio ai tempi subito precedenti la Rivoluzione Francese quei piccoli papiers (rischiando la pena di morte) dove prendevano in giro il Re e la Regina in modo molto estremo ed è appunto questa la sua ragion di essere, deve essere estrema perchè deve provocare, shockare e anche far pensare e non si può ottenere questo risultato in modo raffinato ne tanto meno in modo semplicisticamente goliardico perchè è più difficile per le persone coglierne il vero senso.
Un esempio lampante è per me il Vernacoliere, che è un giornale satirico-comico fumettistico della mia città e che vi assicuro spesso e volentieri non si risparmia in alcun modo sul Papa ne sulla Chiesa, anzi spesso è parecchio pesante e volgare come tematica ma non ha mai creato problemi ne polemiche perchè nasconde il tutto con la classica simpatia canzonatoria e becera della mia città, volendo macchiettistica e fa quasi unicamente ridere, manda messaggi forti ma vengono ammorbidi e perciò recepiti come meno forti e questo per me (benchè ami quel giornale) è sbagliato se si vuole fare veramente satira.
*We are all bad in someone's story*
Il rispetto si deve. Punto.
Non è vero. Il rispetto si deve a chi lo merita.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Mettiamola cosi: le persone hanno un bonus di rispetto iniziale +10, le idee devono guadagnarsi tutto da sole.
Come si diceva giustamente il rispetto per qualcuno o qualcosa non implica necessariamente l'impossibilità di prenderlo per i fondelli. Io ad esempio rispetto moltissimo Napolitano ma ciò non mi impedisce di ridere sguaiatamente alla satira su di lui e ammettere che in molte cose blabla.
Ci sono due motivi per cui una satira, o una battuta, sono "fuori luogo": 1) colpisce qualcosa di troppo vicino a noi 2) è effettivamente umorismo di bassa qualità (del quale un esempio può essere, perché no, la vignetta di hebdo sulla trinità-ménage: sono agnostico e non mi fa ridere semplicemente perché ho un senso dell'umorismo un attimo più elevato).
Per 1, credo che se sentiamo così vicino a noi un'ideale politico o religioso da passare per risposta a minacce o peggio non stiamo tanto bene con la testa. È anzi un pericoloso campanello d'allarme: significa che ci si sta estremizzando.
Per 2, è solo un problema di qualità dell'arte. È ovvio che esistono diversi livelli di umorismo, e finché ci sarà gente che come i bambini ride anche solo se dico "ca**a c**o" ci saranno livelli alquanto bassi: la situazione della satira italiana vi dice niente?
E sulla qualità dell'arte non si può mettere a costruire paletti, anche se a volte sarebbe bello.
Sarebbe tuttavia meglio se la satira si concentrasse e rimanesse di alto livello. Segnali forti e, al tempo stesso, sottili. Così ad un tempo si allontanano gli ignoranti, che sono i più pericolosi in questo come in tutti i campi, e si strizza l'occhio a chi ne capisce, che è in grado di recepire il messaggio e magari dare un senso alla denuncia satirica. Qui l'elitarietà aiuterebbe molto.
Il rispetto si deve. Punto.
Il rispetto si guadagna pure.
Credo che tutti ricordiamo i festeggiamenti per l'attacco alle torri gemelle. Come pure il sostegno ai terroristi in occasione dei vari attacchi etc. etc. etc.
Che pensate delle parole del papa relative al rispetto per le religioni (se "uno" offende mia madre gli do un pugno....) legato alla satira di Charlie Hebdo? Personalmente concordo al 100%. La libertà di satira come ho già scritto non significa poter irridere qualunque cosa e chiunque e soprattutto in maniera volgare. Intanto la satira dovrebbe colpire sempre il potere e i potenti e mai ipotetiche vittime o deboli e poi se qualcuno facesse vignette disgustose o irrispettose su Gesù Cristo certo non sarei contento e quindi vale pure per Maometto. Poi come ovvio questo non giustifica mai qualsiasi atto violento o peggio l'uccisione di qualcuno come tragicamente avvenuto.
Gil Galad - Stella di radianza
Che pensate delle parole del papa relative al rispetto per le religioni (se "uno" offende mia madre gli do un pugno....) legato alla satira di Charlie Hebdo? Personalmente concordo al 100%. La libertà di satira come ho già scritto non significa poter irridere qualunque cosa e chiunque e soprattutto in maniera volgare. Intanto la satira dovrebbe colpire sempre il potere e i potenti e mai ipotetiche vittime o deboli e poi se qualcuno facesse vignette disgustose o irrispettose su Gesù Cristo certo non sarei contento e quindi vale pure per Maometto. Poi come ovvio questo non giustifica mai qualsiasi atto violento o peggio l'uccisione di qualcuno come tragicamente avvenuto.
Le due frasi in neretto sono in evidente contraddizione.
Ora, si può pensarla come si vuole, probabilmente è stata una gaffe ma presa in sè e per sè la frase del Papa è terribile. Dire: "se mi offendi la mamma ti do un pugno" non si allontana di molto dal "se mi offendi Maometto ti ammazzo" e, visto che la domanda del giornalista era proprio collegata a quanto successo in Francia, la frase mi sembra ancora più inaccettabile.
Per il resto, la religione per me rientra proprio nella categoria delle figure di potere che possono essere irrise al pari della politica, visto che la religione è strettamente legata al concetto di potere, di certo non la classifico in sè e per sè come una vittima o un debole.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Concordo assolutamente con sharingan.
E sono pure "scandalizzata" da quanto poco sia stata criticata quella frase a livello mediatico.
Che pensate delle parole del papa relative al rispetto per le religioni (se "uno" offende mia madre gli do un pugno....) legato alla satira di Charlie Hebdo? Personalmente concordo al 100%. La libertà di satira come ho già scritto non significa poter irridere qualunque cosa e chiunque e soprattutto in maniera volgare. Intanto la satira dovrebbe colpire sempre il potere e i potenti e mai ipotetiche vittime o deboli e poi se qualcuno facesse vignette disgustose o irrispettose su Gesù Cristo certo non sarei contento e quindi vale pure per Maometto. Poi come ovvio questo non giustifica mai qualsiasi atto violento o peggio l'uccisione di qualcuno come tragicamente avvenuto.
Le due frasi in neretto sono in evidente contraddizione.
Ora, si può pensarla come si vuole, probabilmente è stata una gaffe ma presa in sè e per sè la frase del Papa è terribile. Dire: "se mi offendi la mamma ti do un pugno" non si allontana di molto dal "se mi offendi Maometto ti ammazzo" e, visto che la domanda del giornalista era proprio collegata a quanto successo in Francia, la frase mi sembra ancora più inaccettabile.
Per il resto, la religione per me rientra proprio nella categoria delle figure di potere che possono essere irrise al pari della politica, visto che la religione è strettamente legata al concetto di potere, di certo non la classifico in sè e per sè come una vittima o un debole.
Si ma le parole del Papa non vanno interpretate letteralmente, non invitava a gesti di violenza ma era un modo per evidenziare come la religione debba essere rispettata. Poi con il rispetto delle religione io intendo il credo, la fede, le proprie convinzioni personali e private il rapporto con Dio e non le Chiese e i suoi rappresentanti che possono essere perfettamente oggetto di satira. Si può anche scherzare su Dio ma con delicatezza e non volgarizzandolo, io la penso così
Gil Galad - Stella di radianza
Dissento al 100% con papa Francesco, anzi da lui non me l'aspettavo: forse l'ho sopravvalutato.
Dov'è finito il "porgi l'altra guancia"?
Dissento al 100% con papa Francesco, anzi da lui non me l'aspettavo: forse l'ho sopravvalutato.
Dov'è finito il "porgi l'altra guancia"?
Io ripeto ho interpretato le parole del papa in senso figurato e non letterale altrimenti dissentirei dato che si discostano da quanto dice Gesù, penso che abbia cercato di dare enfasi al pensiero del rispetto verso tutte le fedi. Come posso esprimermi: se uno offende mia madre, è per certi versi la religione per miliardi di persone può essere come una madre, mi incacchio come una iena ma non di utilizzare veramente la violenza altrimenti ci metteremmo sullo stesso piano dei fondamentalisti. Inoltre la Chiesa Cattolica nella sua Storia ha già abbondamente sbagliato e commesso atrocità per poter anche solo lievemente fare accenno ad un uso della violenza per difendere la fede, non sarebbe possibile un autogoal così clamoroso. Poi magari avete ragione voi e intendeva veramente così....
Gil Galad - Stella di radianza
Una frase corretta sarebbe stata: "Se offendi mia madre, mi arrabbio"; se dici "Se offendi mia madre, ti do un pugno" l'impressione è molto diversa. Poi che lui intendesse soprattutto la prima interpretazione sono d'accordo, infatti tenderei a considerarla una gaffe, ma quello che ha detto nel modo in cui l'ha detto rimane comunque indifendibile.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Seth Heristal ha sintetizzato il mio punto di vista, pensavo proprio di scrivere un intervento nella sezione dedicata al papa.
Direi che questa è la grande contraddizione insita nel cristianesimo, quella che tante volte mi fa pensare di non essere cristiano.
E dato il tema così "pesante", gradirei tutt'altro atteggiamento e considerazioni da parte del pontefice, che invece se n'è uscito con una frase ancora più contraddittoria, considerando quanto ha sempre predicato per i cristiani perseguitati a causa della loro fede, semplicemente uno sputo in faccia.
Scendendo con gli esempi, i cristiani di terra santa, di africa etc. devono essere tenere pecorelle di fronte ai lupi fanatici ed integralisti, farsi macellare secondo i dettami dei vangeli, non prendere le armi perché è violenza e la violenza non porta da nessuna parte etc. etc., mentre per una questione tutto sommato veniale si ammette la ricorsa alla violenza. La cosa è immonda.
Certo, magari si potrà obbiettare tra un comportamento istintivo etc. di fronte a uno pianificato, ma ciò
a) non risolve il grande dilemma del perseguitato
b) lo offende pure
Profondamente deluso.
Negli ultimi tempi concordo quasi perfettamente con tutto quello che dice sharingan.
"Dottore, è grave?"
:P
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."