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Queste Oscure Materie
I di Il Mago di Oz
creato il 16 dicembre 2003

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Manifredde
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Manifredde
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Inviato il 28 agosto 2008 7:49

Il mio discorso era un altro: se ti opponi a un libro perché secondo te dice che la Chiesa (e/o i cristiani) sono di mentalità chiusa e si oppongono al dialogo, e come reazione, sulla base di quella sola cosa, fai in modo di vietare il libro nella biblioteca (divieto poi tolto, a memoria), mi pare tanto un confermare quello che si critica: "Ti opponi al dialogo" "Non è vero, e visto che non è vero rifiuto il libro". Che dialogo è?

 

Su questo sono almeno parzialmente d'accordo, non del tutto nel senso che se la Chiesa dovesse dialogare con tutti quelli che hanno qualcosa da dirle non farebbe altro dalla mattina alla sera. Pero' in effetti, gia' che si sono presi la briga di organizzare un protesta, potevano farla in forma costruttiva. Questo e' il motivo per cui quando si parla di queste cose al telegiornale solitamente cambio canale: ti ricordi quando scrivevo che alle volte ai personaggi cristiani nei libri grido 'no, no, piuttosto stai zitto! Cosa stai dicendo?' Ecco, mi capita ogni tanto anche con quelli veri in tv :unsure: (specialmente in queste occasioni).

 

(La mia tastiera va molto meglio da quando ho spostato il joypad che avevo piazzato proprio davanti al sensore wireless... una coincidenza? ^_^ :D

 

Saluti! ^_^


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 28 agosto 2008 10:44
Su questo sono almeno parzialmente d'accordo, non del tutto nel senso che se la Chiesa dovesse dialogare con tutti quelli che hanno qualcosa da dirle non farebbe altro dalla mattina alla sera

Vero; ma una cosa è dialogare; un'altra è non cercare il dialogo, ma nemmeno opporsi (in pratica, ignorare la cosa); un'altra è manifestare il proprio dissenso; un'altra è rifiutare il dialogo e impedire la lettura dell'opera, pur nel proprio piccolo. La scelta fatta in quel caso è l'ultima.

 

 

La mia tastiera va molto meglio da quando ho spostato il joypad che avevo piazzato proprio davanti al sensore wireless... una coincidenza?

Direi di no :D


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 01 settembre 2008 14:58

Ho finalmente letto la Bussola d'Oro.

Mi è piaciuto, un bel 7 pieno nella mia classifica se lo prende.

 

disclaimer: non ci saranno spoiler qua sotto, ma essendo un commento post-lettura vi consiglio di leggerlo solo dopo aver letto il primo libro :wub:

 

 

Bella e originale l'ambientazione, un mondo "parallelo" dal sapore inglese di fine '800, con le grandi esplorazioni di un nord freddo e misterioso.

 

I daimon sono una bella idea (anche se mi sarebbe piaciuto che dicesse come nascono. Si formano a un certo punto dell'infanzia dal nulla? Escono durante il parto assieme al bambino?). Stupendo il suo lavoro sui daimon dal punto di vista psicologico; pecca un pò sul piano sociologico (il fatto che un daimon non ti faccia mai sentire solo provoca degli sconvolgimenti su tanti aspetti della vita che non è facile trattare in un fantasy) ma è una licenza poetica che gli viene perdonata facilmente.

Anche perchè il suo più bel lavoro è sul piano del simbolismo, e lì il daimon/anima, con l'idea che la sua forma si stabilizzi solo con l'adolescenza, è molto bella.

Ma il simbolismo percorre tutto il libro, e lo rende assolutamente non per bambini: o meglio, come dice qualcuno nelle recensioni del libro stesso, si situa su differenti piani di lettura, e può essere apprezzato anche se in maniera diversa da tanti tipi di pubblico.

Anche se il target di solito è l'età del protagonista, non è immediato vedere nel percorso di Lyra (e nel tentativo dell'autore stesso) una critica continua all'autorità, dal nascondersi in una stanza privata nella prima pagina del libro fino a ciò che succede nel finale.

 

Quindi penso che chi critica Pullman per le sue presunte critiche alla Chiesa, almeno in questo primo libro, abbia un pò mancato il bersaglio. Non solo perchè Pullman parla di un mondo parallelo (se lui vuole una chiesa malvagia nel suo mondo parallelo - e non lo è - è una sua scelta fantasy, se dovessimo costringere tutti gli autori a creare mondi in cui tutte le Chiese fossero buone oneste e simpatiche non solo peccheremmo in credibilità, ma sarebbe una censura ridicola), ma perchè la lotta all'autorità è un filone che percorre tutto il libro (e che se vogliamo assieme ai daimon mutaforma è simbolo dell'età infantile. Non a caso Lyra nei primi capitoli afferma di non volere che il suo daimon smetta di cambiare forma)

E' una lotta all'autorità che non coinvolge solo la chiesa, ma anche altri settori fondanti della società.

L'autorità politica, persino l'autorità della verità (Lyra mente spesso per arrivare ai suoi scopi, e lo fa molto bene). E persino ciò che di solito viene opposto alla fede e alla religione, ovvero la scienza, non manca di un passaggio crudele: SPOILER SUL FINALE125d835b7d6f888494f3b2d06dc52d3c'125d835b7d6f888494f3b2d06dc52d3c

mi riferisco al personaggio di Asriel, che ho interpretato come il simbolo della ricerca scientifica pura, senza morale. Tanto che alla fine il suo tradimento in nome della scienza turba profondamente la nostra protagonista

 

Quindi datemi retta, non leggete il libro con la mente concentrata su possibili critiche alla chiesa: Dan Brown non c'entra niente, questo è un bel fantasy e in quest'epoca di sovrabbondanza sugli scaffali non andrebbe assolutamente perso nel marasma generale. Da leggere, con la mente sgombra da pregiudizi :wub:


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 01 settembre 2008 16:08

Mi stai facendo venire voglia di rileggerlo cercando un piano piú simbolico :wub: Sarebbe interessante sapere se Pullman voleva inserire i simboli che hai detto (come quello, dal finale del primo libro, 8930b2b7e25d06e9f77f50ec065e6b9c'8930b2b7e25d06e9f77f50ec065e6b9c

di Asriel

), o se siano un'interpretazione possibile ma non voluta ^_^

 

I daimon sono una bella idea (anche se mi sarebbe piaciuto che dicesse come nascono. Si formano a un certo punto dell'infanzia dal nulla? Escono durante il parto assieme al bambino?)

Considerando cosa li forma, e che l'idea del daimon che ruzzola fuori assieme al bambino mi lascia molto perplesso :wub: , magari si forma "dall'aria" (a dire il vero, forse dal primo libro ma non ne sono certo :wub: , f5032bc18f8ddf7671ab53d07708b548'f5032bc18f8ddf7671ab53d07708b548

dalla Polvere

), in una sorta di "processo inverso" alla loro morte.

Sarebbe interessante sapere non solo come si formano, ma quando si formano: appena concepito? Considerando che il daimon è l'anima della persona, se si formasse dopo sarebbe come dire che il concepito non ha un'anima fino a un certo punto.

 

 

il fatto che un daimon non ti faccia mai sentire solo provoca degli sconvolgimenti su tanti aspetti della vita che non è facile trattare in un fantasy

Vero, ma di per sé non è nemmeno facile immaginarli; nel senso, siamo una razza che può provare solitudine, capire come saremmo senza mai provarla non penso sia cosí facile, salvo ridursi a un semplice e ovvio "Non la proveremmo mai".

 

 

Anche se il target di solito è l'età del protagonista, non è immediato vedere nel percorso di Lyra (e nel tentativo dell'autore stesso) una critica continua all'autorità, dal nascondersi in una stanza privata nella prima pagina del libro fino a ciò che succede nel finale

C'è un "non" di troppo ("è immediato")? Se no, non ho chiaro cosa intendi: la seconda parte sembra dire che tutto il libro è permeato dalla critica all'autorità, ma la prima che nonostante questo non è immediato notarlo; intendi questo? :wub:

Che di solito il target sia l'età del protagonista è la prima volta che lo sento :wub:


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Manifredde
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Inviato il 04 settembre 2008 13:03

 

Anche se il target di solito è l'età del protagonista, non è immediato vedere nel percorso di Lyra (e nel tentativo dell'autore stesso) una critica continua all'autorità, dal nascondersi in una stanza privata nella prima pagina del libro fino a ciò che succede nel finale

C'è un "non" di troppo ("è immediato")? Se no, non ho chiaro cosa intendi: la seconda parte sembra dire che tutto il libro è permeato dalla critica all'autorità, ma la prima che nonostante questo non è immediato notarlo; intendi questo? :blink:

Che di solito il target sia l'età del protagonista è la prima volta che lo sento :blush:

 

Credo si riferisca al fatto che in generale l'obiettivo e' far si che il lettore si immedesimi con il protagonista, e questo di solito e' piu' facile se i due hanno eta' simili. Un libro per bambini che avesse per protagonista un adulto renderebbe complicata l'immedesimazione del giovane lettore, e un libro orientato al pubblico adulto che avesse per protagonista un bambino sarebbe quasi altrettanto faticoso.


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xaytar
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Inviato il 27 maggio 2009 16:36

Ho finalmente finito la trilogia... la lama sottile non mi era piaciuta molto, così come gran parte dell'ultimo libro: li trovo poco avvincenti, dal punto di vista dell'intrattenimento. Ma per il resto... stupendo! Le ultime pagine sono struggenti, tenere e poetiche. Il fatto che

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la "risoluzione" non sia una gigantesca battaglia con autorità-boss finale, bensì due bambini che crescono e si scoprono innamorati

dà un calcio nelle chiappe al fantasy-spazzatura ed entra a pieno diritto nella letteratura. Mi era piaciuto tantissimo il primo libro, ma il finale del terzo è qualcosa di sublime e meraviglioso... una trilogia da 1070 pagine che meriterebbe di essere letta anche solo per le ultime 70 :wub:

 

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"e quando useranno i nostri atomi per creare altre vite, non riusciranno a prendere uno, dovranno prenderne due, uno tuo e uno mio, per quanto saremo stretti l'uno all'altra..." :unsure:

 

 

ma la citazione che preferisco è senza dubbio quella fatta dallo stesso pullman nella quarta di copertina:

 

"A me interessa parlare di temi importanti: la vita, la morte, l'esistenza di Dio, il libero arbitrio. Il fantastico non è fine a sé stessim na sostiene e dà corpo al realismo... Non abbiamo bisogno di liste di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, abbiamo bisogno di libri. 'Non devi' è presto dimenticato, 'C'era una volta' durerà per sempre"


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Mornon
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Inviato il 27 maggio 2009 17:13
Ho finalmente finito la trilogia... la lama sottile non mi era piaciuta molto, così come gran parte dell'ultimo libro: li trovo poco avvincenti, dal punto di vista dell'intrattenimento. Ma per il resto... stupendo!

In pratica ti è piaciuto un libro e un po' su tre :wub:

 

Visto che hai finito il tutto, ne approfitto per riportare in auge i miei dubbi, le risposte di Lyra (la nostra :unsure: ) e le mie repliche a esse; ogni considerazione è ovviamente gradita :(


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xaytar
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Inviato il 28 maggio 2009 14:17

ok dico la mia su alcune

 

SPOILER

 

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sulla porta: anche a me in un primo momento sembrava assurda la spiegazione data a will "non devi perdere tempo a cercarle, fai altro", poi ho pensato ad errori di traduzione. Quello che ho capito in ultima analisi è che con il massimo impegno potrebbero riuscire a sviluppare polvere equivalente ad una porta, al massimo UNA, e quindi rinunciano perchè quella porta è quella del mondo dei morti. Questo come spiegazione interna alla storia, ovviamente. L'altro discorso di xafania mi sembrava francamente senza senso, messo a quel modo, mi sembrava stonare sia con quanto detto prima che dopo, come se fosse un errore dell'autore o del traduttore.

 

sulla lama sottile: le capacità di will e di lyra mi erano sembrate diverse. Quella di Lyra è arrivata per "grazia", quella di will con l'apprendimento "classico", per questo la mantiene. anche se vi è stata somiglianza nei termini dell'apprendimento, è diversa la struttura generale. Lyra non ha avuto maestri, non ha studiato, non si è impegnata: lo sapeva fare e basta. Will, anche se ci è riuscito in poco tempo (tipo il montaggio-allenamenti dei film di combattimenti :unsure:) ha avuto un percorso diverso: insegnante, sacrificio, apprendimento.

 

sui daimon di will e del padre non ho risposte. Sembrano effettivamente degli errori, o delle incoerenze. Forse, e qui ne approfitto per criticare, se avesse pubblicato la lama e il cannocchiale assieme invece di separarli, se ne sarebbe accorto ;) magari quando ha scritto il finale era troppo tardi per cambiare il racconto del padre sull'apparizione del suo daimon. Il fatto che will possa vedere pan e gli altri daimon, può dipendere dal fatto che i possessori vengono da un altro mondo; gli altri del mondo di will non possono vedere Pisellino (non mi ricordo il nome del suo daimon quindi gli viene assegnato d'ufficio) perchè Will è un terrestre ed è l'unico ad avere il daimon fuori da sè. Questa potrebbe essere una spiegazione un pò forzata. Ma quella del padre rimane un'incoerenza (anche se l'autore potrebbe risolverla: basterebbe inventare che il padre ha avuto un'esperienza simile a quella di will o con gli sciamani in cui gli è stato strappato fuori il daimon, ma non l'ha raccontata al figlio perchè aveva fretta o non gli sembrava importante :))

 

 


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Mornon
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Inviato il 28 maggio 2009 15:16

Premesso che vado a memoria:

 

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sulla porta: anche a me in un primo momento sembrava assurda la spiegazione data a will "non devi perdere tempo a cercarle, fai altro", poi ho pensato ad errori di traduzione. Quello che ho capito in ultima analisi è che con il massimo impegno potrebbero riuscire a sviluppare polvere equivalente ad una porta, al massimo UNA, e quindi rinunciano perchè quella porta è quella del mondo dei morti. Questo come spiegazione interna alla storia, ovviamente. L'altro discorso di xafania mi sembrava francamente senza senso, messo a quel modo, mi sembrava stonare sia con quanto detto prima che dopo, come se fosse un errore dell'autore o del traduttore

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Visto che esistono finestre naturali, non aperte dalla Lama Sottile, verrebbe da pensare che quelle possano rimanere aperte: se cosí non fosse, basterebbe la riapertura di una finestra naturale per creare di nuovo i problemi di perdita della Polvere.

Inoltre, mi pare che Xafania chiuda quelle piú per evitare che Will le cerchi, che per evitare danni (se potesse lasciarle aperte, perché dire che, se lo facesse, lui passerebbe la vita a cercarle? Tanto non può).

Il testo originale è questo: "The openings that weren’t made by the subtle knife," Will said, "is it really necessary to close them all? Because surely Dust only escapes through the openings the knife made. The other ones must have been there for thousands of years, and still Dust exists."

The angel said, "We shall close them all, because if you thought that any still remained, you would spend your life searching for one, and that would be a waste of the time you have. You have other work than that to do, much more important and valuable, in your own world. There will be no travel outside it anymore.".

 

 

 

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sulla lama sottile: le capacità di will e di lyra mi erano sembrate diverse. Quella di Lyra è arrivata per "grazia", quella di will con l'apprendimento "classico", per questo la mantiene. anche se vi è stata somiglianza nei termini dell'apprendimento, è diversa la struttura generale. Lyra non ha avuto maestri, non ha studiato, non si è impegnata: lo sapeva fare e basta. Will, anche se ci è riuscito in poco tempo (tipo il montaggio-allenamenti dei film di combattimenti :unsure:) ha avuto un percorso diverso: insegnante, sacrificio, apprendimento

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Può essere, magari semplicemente è solo che l'allenamento quasi inesistente e le non-motivazioni (a memoria, non è che sia detto nulla di cosí motivante) per cui Lyra perde la capacità di usare l'aletiometro non mi convincono tanto; ma di per sé un minimo di differenza c'è ;)

 

 

 

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magari quando ha scritto il finale era troppo tardi per cambiare il racconto del padre sull'apparizione del suo daimon. Il fatto che will possa vedere pan e gli altri daimon, può dipendere dal fatto che i possessori vengono da un altro mondo; gli altri del mondo di will non possono vedere Pisellino (non mi ricordo il nome del suo daimon quindi gli viene assegnato d'ufficio) perchè Will è un terrestre ed è l'unico ad avere il daimon fuori da sè. Questa potrebbe essere una spiegazione un pò forzata. Ma quella del padre rimane un'incoerenza (anche se l'autore potrebbe risolverla: basterebbe inventare che il padre ha avuto un'esperienza simile a quella di will o con gli sciamani in cui gli è stato strappato fuori il daimon, ma non l'ha raccontata al figlio perchè aveva fretta o non gli sembrava importante :blink:)

 

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La dottoressa vede Pisellino/Kirjava (non chiedetemi come ho fatto a ricordarlo, non lo so :) ), prima di riuscire a vedere il suo? :huh:

Per il padre, a memoria dice direttamente che si è visto apparire il suo daimon appena entrato nel mondo, quindi l'esperienza non detta dovrebbe tenerne conto.

 


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Nathaniel Martell
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Nathaniel Martell
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Inviato il 28 maggio 2009 23:45

Sto finendo di leggere Il Cannocchiale...

Una bella trilogia, personalmente ho preferito la Bussola e il suo mondo in bilico sullo Steampunk, ma solo per questione di ambientazione.

Stavo anche leggendo la diatriba tra Mornon e Manifredde a proposito delle ipotetiche accuse Alla Chiesa da parte di Pullman...

Premetto di non aver finito di leggere tutto, lo farò tra oggi e domani e probabilmente aggiungerò qualche postilla una volta terminato di leggere quella e le interviste a Pullman...

 

Ma il punto è:

E supponendo che Pullman abbia fatto delle accuse dirette alla Chiesa Cattolica, che l'abbia accusata di avere un forte potere temporale e di insabbiare molti fatti e dirigere le coscienze, e magari anche ucciso o altro...

Supponendo che abbia anche negato l'esistenza di Dio come lo conoscono i cristiani e che SPOILER CANNOCCHIALE6a851f457787362b41d426ab764e80bf'6a851f457787362b41d426ab764e80bf

abbia fatto uccidere quello che per la Chiesa del romanzo è Dio.

 

 

Alla fine mi chiedo(e lo dico da credente cattolico)...

E allora? Credo che almeno dentro un romanzo uno possa scrivere un po' quello che gli pare. E se la critica è sferzante e brucia, tanto meglio.

Se poi a una persona il romanzo o le idee espresse non piacciono, uno è libero di non leggere, ma veramente sarà triste il momento in cui uno neppure potrà scrivere o esprimere delle idee, per quanto caustiche, perchè qualcuno lo debba imbavagliare.


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Il Grande Iulio
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Il Grande Iulio
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Inviato il 29 maggio 2009 14:28

Ho letto tutti e tre i libri, e non mi sono piaciuti. Pullman scrive molto bene, ma non apprezzo per niente le sue tematiche "eretiche" :unsure: che, in particolare nel terzo libro, arrivano a delle stramberie esagerate e inevitabilmente scadono nel ridicolo (come l'episodio dei due angeli omosessuali ;) ). Ho comunque trovato la storia originale e ben costruita, anche se con i sopra scritti difetti. Consiglio di leggere perché, benchè possa non piacere, è una saga che trasmette particolari emozioni, diverse da tutti gli altri libri.

 

La Dama ha da poco finito La Lama Sottile, il secondo della trilogia... E le piaciuto molto meno del primo...

Non sa esattamente dire il perchè, forse perchè le è sembratp un po' frammentario rispetto al primo, o perchè alcune cose le sono sembrate eccessive, mentre altre eccessivamente prevedibili, forse non le è piaciuta molto la figura del ragazzino (vuoto di memoria sul nome... Parry qualcosa...)...

forse perchè le è sembrato ridursi il rapporto tra Lyra e il suo Daimon...

Certo alcune parti l'hanno presa molto 67efb6c783f920da0e1cd509a68ee621'67efb6c783f920da0e1cd509a68ee621

la studiosa che indaga sulle Ombre, la storia della Lama in sè e tutta la parte ambientata nella Torre degli Angeli

, ma nel complesso ha preferito il primo...

 

Su questo non sono d'accordo... ho trovato il primo piuttosto noioso, e lo trovo molto scollegato dagli altri due. Il secondo, invece, che reputo il più bello, ha appunto di innovativo le parti che hai detto tu. Secondo me è il più bello perchè Pullman non esagera ancora con le cose stravaganti. In particolare il pezzo che mi ha colpito di più, e che considero il più bello di tutta la saga, è f0b42d523f97b9a6d5579062603c7871'f0b42d523f97b9a6d5579062603c7871

 

«[...] Recuperò il controllo di sè e tornò a scrivere, e di nuovo le risposte balzarono fuori dal nulla senza che fosse possibile percepire neanche un minimo intervallo.

La mente che risponde a queste domande non è umana, vero?

No. Ma gli esseri umani ci conoscono da sempre

Vi conoscono? Quindi siete più di uno?

Innumerevoli miliardi.

Ma cosa siete?

Angeli.

»

 


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Ser-Cortnay
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Ser-Cortnay
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Inviato il 29 maggio 2009 14:34

Ho letto solo i primi due libri e poi mi sono interrotto perchè mi lo stile di Pullman mi piaceva sempre meno. Probabilmente non era il tipo di libro che mi aspettavo o che in genere gradisco, fatto sta che ho trovato la storia quasi insignificante.


N
Nathaniel Martell
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Nathaniel Martell
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Inviato il 29 maggio 2009 15:00

Spoiler dalla Lama

 

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La questione degli angeli omosessuali, boh...

Alla fin fine in un libro che parte dal presupposto lettarario che in relatà il Dio che conosciamo non sia che un aggregato di particelle semi-senzienti più grosso degli altri, e che abbia lo scopo di sottomettere l'Uomo e ogni creatura del creato, impedendogli di crescere ed evolversi, mi sembra proprio la punta del'iceberg. Fa storcere un po' il naso, ma in realtà meno eretico del resto, visto che sono angeli traditori, per cui in base alla dottrina corrente, sono formalmente dei diavoli.

 

 

ndLyra: meglio usare il tag spoiler, la grossa X in alto a destra (:


I
Il Grande Iulio
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Il Grande Iulio
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Inviato il 29 maggio 2009 15:14

Spoiler dalla Lama

 

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Alla fin fine in un libro che parte dal presupposto lettarario che in relatà il Dio che conosciamo non sia che un aggregato di particelle semi-senzienti più grosso degli altri, e che abbia lo scopo di sottomettere l'Uomo e ogni creatura del creato, impedendogli di crescere ed evolversi.

 

 

ndLyra: meglio usare il tag spoiler, la grossa X in alto a destra (:

 

è proprio questa la cosa più "eretica", non tanto il fatto che gli angeli si possano ribellare, elemento presente (e portante) della religione cristiana.


N
Nathaniel Martell
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Nathaniel Martell
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Inviato il 29 maggio 2009 16:02

in realtà no.

Come ho detto, quelli sono angeli ribelli.

Nè più nè meno che Lucifero, o i diavoli della Divina Commedia.

Per cui nessuna sorpresa se sono c2260fb08d4dcd9196c10be999b64b0e'c2260fb08d4dcd9196c10be999b64b0e

omosessuali

: potrebbero essere assassini, ladri, stupratori. In realtà non cambierebbe una virgola il discorso.


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