Qui non è questione di limite, qui è questione di umanità. Non stiamo parlando di bestie al macello, stiamo parlando di esseri umani che scappano da pesi dove la cosa migliore che hanno è la malaria, senza pensare a guerre, carestie, fame. La freddezza con cui le persone commentano queste disgrazie mi fa accapponare la pelle e mi vien da dire che sono fortunate ad essere nate in Italia in questi anni e non durante le guerre, dove ad emigrare eravamo noi.
Comunque consiglio a tutti di guardare la puntata di ieri di Gazebo.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-94b5c6d3-8faa-46ff-aece-8ff2c336470b.html#p=
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
come volevasi dimostrare il tema non può essere affrontato razionalmente
per capirci lady monica il problema non siamo ne io ne tu,ma il fatto che a certi livelli abbiano le stesse difficolta a relazionarsi con questo tema
Non solo quella di ieri. È da un anno che Gazebo manda in onda servizi sulle condizioni di queste persone, da Lampedusa al Veneto.
Ha ragione Damilano, qui si parla di liberazione, e loro si imbarcano per navigare verso la liberazione, verso la vita, verso la libertà. E queste persone nella maggior parte dei casi muoiono, per un futuro migliore. Lottano per la stessa liberazione che noi abbiamo conquistato ad prezzo altissimo, un prezzo di sangue, ormai il 25 Aprile di settanta anni fa. Dobbiamo ricordarci che la democrazia non è gratis, per noi non lo è stata. Nemmeno per loro lo è, e abbiamo l'obbligo di aiutarli: nei loro Paesi, nei nostri, ovunque.
Io non posso capire cosa significa vivere nei Paesi da dove queste persone sono costrette a fuggire, ma a chi ne fa una questione economica, di limiti dico che posso portarvi a Rosarno, a pochi chilometri da dove vivo, e farvi vedere, farvi rendere conto della realtá che si vive perchè, forse, quando parliamo molte volte non ci rendiamo conto della realtà, vuoi perchè rifiutiamo di rendercene conto, vuoi perchè non la conosciamo.
Vi assicuro che dopo mezza giornata a Rosarno capireste che la dignità non si quantifica con il denaro.
Si svalutano le monete, non le persone. Mettiamocelo in testa.
Il problema è un po' sempre il solito, vale a dire credere che si tratti sempre di qualcosa che non ci tocca direttamente e quando poi ci tocca direttamente pensare innanzi tutto a trovare qualcuno su cui scaricare la responsabilità di quanto è stato fatto (o non fatto) e quanto invece ci sarebbe da fare, piuttosto che fare.
Sicuramente, come avete in più descritto, non è un "problema" tutto italiano, ma europeo. Sarebbe carino quindi se la EU mettesse il tutto in agenda, abbandonando le posizioni tipo "not in my backyard", e si iniziasse quindi a riflettere su qualche intervento concreto. Qualcosa di umanamente ed eticamente accettabile.
Le parole "controllo all'ingresso" ed "espulsione" ad alcuni fanno paura, lo capisco. In Paesi, come i già citati USA, che sono storicamente costruiti su massicci flussi migratori, è però esattamente così che si è sempre proceduto. Per la serie "quando gli immigrati eravamo noi italiani" è esattamente questo che abbiamo trovato e se qualcuno di voi ha visitato Ellis iIsland sa di cosa parlo. Lo so che ora potrebbero venire fuori i millemila difetti del sistema sociale statunitense, ma vi chiederei ora di focalizzarvi piuttosto sul fatto che si tratta di un Paese che, a mio avviso (e penso non solo mio), ha saputo trasformare l'immigrazione in una risorsa.
Perché l'immigrazione può essere una risorsa sia per l'Italia che per l'Europa. Qualcuno di voi lo ha anche accennato.
Non è il flusso migratorio in sé il "problema", ma l'avere le "barriere morbide". E' questo che, a mio parere, alimenta la diffusione del "not in my backyard" tra gli altri membri della EU e ci regala nell'angolo dei "partner poco affidabili" (passatemi il termine), nonché, in ultima analisi, trasforma il fenomeno in un sanguinoso business per la malavita.
Che poi senza guerra, fame ecc. nessuno lascerebbe la propria terra è un fatto, ma direi che è più facile imparare a gestire il flusso migratorio, piuttosto che pensare di risolvere alcuni dei conflitti da cui fuggono queste persone.
bentornata razionalita,grazie maya,parole sante
Penso che sul fatto che l'Europa debba fare di più siamo tutti d'accordo. Ma nella situazione economica attuale non possiamo pestare poi tanto i piedi. Anzi, teniamoci noi gli immigrati, si può usare come merce di scambio: io me li tengo, e tu mi fai qualche concessionina lì e là. Facendo finta anche con l'Europa che abbiano un effetto, sommato tutto, negativo.
Chi arriva qui da quei posti cerca di lavorare, fa lavori che noi non faremmo a salari che non accetteremmo. Economicamente sono vantaggiosi, anche perché quei settori in cui si inseriscono sono il primario e il secondario, insomma la produzione: la base dell'economia. Non si può campare solo di servizi, magari statali.
E per quanto riguarda il limite di cui parla hugorhill, se si fanno politiche di integrazione serie (=SCUOLE & EDUCAZIONE CIVICA (ah, magari serve anche e soprattutto a noi)) il limite è infinito.
Non solo quella di ieri. È da un anno che Gazebo manda in onda servizi sulle condizioni di queste persone, da Lampedusa al Veneto.
Peccato che lo fanno in seconda serata ad orari assurdi.
@HugorHill: vuoi razionalità? Allora c'è un unico modo per far terminare il flusso migratorio e cioè fare in modo che nei loro paesi non ci sia motivo per partire. Quando non ci sarà più motivo per i migranti di migrare, allora smetteremo anche di parlarne.
Per ora l'unica cosa che possiamo fare è aiutarli.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
mah sara pure cosi,ma secondo me il nostro dovere morale si ferma a salvare quelli che stanno per affogare
Parte di quello che dici, Maya, lo condivido, ma direi che la parola "espulsione" è inconcepibile nel 2015, in un mondo globalizzato, in un Paese civile e multietnico, salvo si tratti di criminali ovviamente (e l'essere un migrante non penso sia, dal punto di vista umano prima che penale, di per sè configurabile come reato). Che tipo di "controllo di ingresso"proporresti? Sono persone che non si portano dietro nulla se non loro stesse.
Le barriere meno morbide sarebbero il blocco navale, l'affondamento dei barconi come propone qualche politico illuminato, un corso avanzato di nuoto o cosa?
Prima di essere merce di scambio o risorse per la nostra economia sono persone, esattamente come lo siamo noi. Da questo bisogna partire. Quindi se l'immigrazione non fosse una risorsa per il nostro Paese dove li dovremmo mandare questi disperati? Li mettiamo su una nave per Volantis?
Ps: vero, è un programma che va in onda tardi per i contenuti che propone. Sarebbe parecchio seguito se fosse mandato in onda in un orario accettabile.
semplicemente è illegale ,quindi ti salvo ti curo e ti riaccompagno da dove sei partito perchè per entrare in un paese serio,cosa che l'italia non è,si entra legalmente.perchè esiste anche un popolo italiano da salvaguardare qualora ci si ricordasse.
poi il presupposto che siano tutte brave persone perchè sono profughi è molto sui genereris,oggi che sono morti 700 migranti ,ieri che i musulmani affogavano i cristiani con loro sulla barca ......silenzio.no perchè la maggioranza religiosa degli italiani è cristiana,non è che mi sembra il giusto tipo di persone con cui costringere questa maggioranza a convivere
Sarà pure cristiana la maggioranza degli Italiani ma conta meno do zero nel momento in cui siamo un Paese LAICO
"..li salviamo, curiamo e rispediamo al mittente"...dopodiché avremo il biasimo internazionale (legittimo o memo visto che tutti gli altri Paesi fanno orecchie da mercante, e i migranti riprendo esattamente come prima, strage in mare o meno, perché sono milioni e non smetteranno mai di cercare di fuggire. Come detto l'unica soluzione é rendere questi Paesi piu civili e abitabili, ma per farlo tra le altre cose, bisognerebbe distruggere terroristi ed elementi religiosi e tutto il resto, insomma, processo lungo e difficile
Io non la penso certo come Salvini, che reputo veramente inqualificabile come persona (e pure come politico non é che sia un gran ché) ma prima di farmi riprendere dai moderatori: Nonostante le sue idee siano zeppe di rigurgiti fascisti, non ha del tutto torto quanto meno a criticare il governo e la stessa UE
Perché contare i morti e piangere e poi tornare a governare sentendosi dei novelli Napoleone a furia di fiducia in Parlamento, come fa il buon Renzi é effettivamente cinico e ipocrita
Perché o, metti in atto il blocco navale, blocchi le partenze, non fai entrare nessuno, "combatti" le organizzazioni mafiose che lucrano su questo viaggi della morte ed eviti di far entrare possibili jihadisti infiltrati e tutte queste cose davvero simpatiche che propone la Lega
O
Ti attrezzi seriamente per accoglierli, curarli, risistemarli, integrarli adeguatamente nel Paese (o comunque nel resto dei Paesi UE)
Delle due, una. Sono 2 facce della medaglia, due scelte e ideologie opposte, ma certo non si può continuare così. (Pensiero mio, é chiaro)
Intanto nuovo barcone di 200 migranti affondato vicino Rodi, Grecia...
Parte di quello che dici, Maya, lo condivido, ma direi che la parola "espulsione" è inconcepibile nel 2015, in un mondo globalizzato, in un Paese civile e multietnico, salvo si tratti di criminali ovviamente (e l'essere un migrante non penso sia, dal punto di vista umano prima che penale, di per sè configurabile come reato). Che tipo di "controllo di ingresso"proporresti? Sono persone che non si portano dietro nulla se non loro stesse.
Le barriere meno morbide sarebbero il blocco navale, l'affondamento dei barconi come propone qualche politico illuminato, un corso avanzato di nuoto o cosa?
Prima di essere merce di scambio o risorse per la nostra economia sono persone, esattamente come lo siamo noi. Da questo bisogna partire. Quindi se l'immigrazione non fosse una risorsa per il nostro Paese dove li dovremmo mandare questi disperati? Li mettiamo su una nave per Volantis?
Ps: vero, è un programma che va in onda tardi per i contenuti che propone. Sarebbe parecchio seguito se fosse mandato in onda in un orario accettabile.
Aspetta, io non ho proposto di bombardare i barconi, né blocco navale, né di ributtare la gente in mare. Se non è un problema, gradirei che non mi venissero attribuite idee che non ho espresso, così come che il mio ragionamento non venisse stravolto e trascinato a conseguenze che io non ho tratto.
Mi dispiace se dico una cosa impopolare, ma penso che iniziare con l'avere un'idea di chi sono le persone che arrivano sia un inizio. Laddove non sia possibile avere un documento d'identità (la maggioranza dei casi) ci sono tante altre strade. Vanno trovate altre strade. Se fosse impossibile varcare la soglia senza documenti, pensate a quanto sarebbe in scacco la malavita anche semplicemente nella "tratta degli esseri umani".
D'altro canto, come potremmo individuare i criminali da "ovviamente espellere"? Proponendo un questionario multilingua tipo quello per l'ingresso negli USA (es. "ha intenzione di commettere atti terroristici una volta entrato nella Comunità Europa?", "Sta fuggendo dal suo Paese in quanto ricercato dalla legge?"... ) ?
E' proprio perché penso alle persone che ho fatto il discorso che ho fatto. Mettere della gente in stallo per settimane in uno spazio vitale studiato per meno della metà delle persone che lo usano e lasciarli poi a loro stessi, con lo stesso nulla con cui sono arrivati, non è la soluzione. Queste persone scappano da scenari orribili. Vogliamo dargli qualcosa di meglio o semplicemente qualcosa di un po' meno peggio? E contando come vengono trattati e considerati in Europa, pensate che stiamo facendo un buon lavoro?
Mi dispiace, ma no, non considero il fatto di avere delle regole rigide sull'immigrazione come qualcosa di contrario ad uno stato multietnico e multirazziale nel mondo civile globalizzato attuale. Direi proprio che sono le regole di questo tipo a fare un Paese multietnico e multirazziale.
Nemmeno considero le regole sull'immigrazione come qualcosa che possa ostacolare ad un approccio umano ed umanitario. E' esattamente il contrario. Se non vogliamo che l'Alto Mediterraneo diventi una fossa comune, dobbiamo innanzi tutto affrontare la componente malavitosa che c'è dietro ai flussi migratori e per fare questo, sarò anche un'illusa, ma credo nelle regole, non certo nei siluri. Mi offende molto che qualcuno possa pensare di me che io potrei essere favorevole ad un intervento del genere.
Però possiamo continuare ad andare avanti per luoghi comuni, o anche girarci dall'altra parte, il tutto nell'attesa che qualcuno si prenda la responsabilità di fare, non fare, aver fatto e non aver fatto. L'ho detto all'inizio: mi pare che questo sia il problema principale da affrontare.
Modifica: aggiungo un punto di domanda alla domanda in evidenza affinché sia chiara l'ironia
non mettevo in dubbio la laicita dello stato e degli stessi italiani,perchè si siamo laici,sono loro che non lo sono per niente laici.
è una bomba sociale,naturalmente il problema verra contemplato solo dopo che in parti d'italia ci saranno violenze.
un pò arrogante il dire :rendiamo quei paesi civili. e non mi azzardo neanche a pensare il come fare.
detto ciò,ripeto il nostro dovere morale si ferma a salvare i naufraghi,il resto è ideologia,da entrambi i lati eh
Esiste un "codice navale" che impone di prestare aiuto ai naufraghi, qualunque sia la loro nazionalità, e quindi sicuramente è normale aiutare chi stà affogando in mare.
Aldilà di questo penso che bisogna distinguere tra "immigrati" e "clandestini".
I primi entrano in Italia legalmente, hanno contratti di lavoro o i requisiti di legge che gli consentono la permanenza nel nostro paese.
I secondi, stando alle leggi attuali, non possono entrare in Italia, quindi o si cambiano le leggi oppure vanno rispediti indietro.
E' brutto ma è così. Ogni stato ha i suoi confini che in qualche modo vanno difesi
Mi dispiace se ti sei offesa, e ti chiedo scusa a prescindere, ma la mia intenzione non era quella di offenderti. È una provocazione su quello che dovrebbero essere barriere meno rigide, perchè ad oggi Triton equivale a salvare molte meno persone e a lasciarne morire in quantità enormi rispetto a Mare nostrum.
Mi dispiace ma non vedo la possibilità di configurare barriere più rigide salvaguardando le persone, non vedo come sia possibile.