Sono andata in fissa con questa canzone, l'ho sentita per la prima volta stamattina ed ora non posso fare a meno di continuare a riascoltarla.
Grande Marco Hietala! Ottimo musicista, talentuoso cantante ed anche buon compositore......
Bella canzone Darklady, proprio bella. Testo significativo, ritornello roccioso (ahahaha >_>). Buona anche l'esecuzione, Marco Hietala é un guascone con il suo ghigno compiaciuto!
La mia canzone del giorno é molto meno tradizionalista, a metà strada tra New Metal (le ritmiche soprattutto) e l'arrembante Metal Core dei bei tempi che furono, con un Jared Leto indiavolato. Ovviamente al giorno d'oggi i 30 Seconds To Mars sono definiti semplicemente come alternative rock, come tutte le band "nuove" da 15 anni a questa parte, tutta la musica odia farsi inscatolare in un genere, associarsi ad un tipo di pubblico (sempre che esistano ancora).
Fatto sta, che i 30 seconds all'epoca erano veramente irruenti!
Enjoy The Fantasy!
Marco ma io ti adoro! E' la mia canzone preferita dei Mars The Fantasy è una canzone incredibile e in quel periodo erano favolosi. Stendiamo un pietoso velo su quello che sono ora. Comunque tornando alla canzone, la versione live è ancora meglio.
Comunque grazie ancora
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Piacevole incursione in un mondo che si è perduto.
Insieme a Nirvana, Radiohead e Placebo sono da sempre il mio gruppo preferito. Da Echelon non posso non avere il cuore infranto per una così brutale e innaturale metamorfosi di stile e inclinazione melodica. Già con Lust, Faith and Dreams rimasi quanto mai scioccato, ma l'anno scorso, dopo tanta attesa per l'uscita di America, mi sono ritrovato a pensare se non fosse stato meglio che tale album non fosse mai esistito. A parte per l'ottima Remedy e la collaborazione più proficua che mai di Shannon.
I Mars, o meglio, ciò che erano realmente, si sono estinti probabilmente con This Is War. La versione odierna non solo è lontana dal genere originario, ma lo è anche per la profondità e la controversia di contenuti che c'è sempre stata nei loro testi ed è ora quantomai assente.
Penso che non ascolteremo mai più da loro pezzi come This is War, From Yesterday, The Kill, The Fantasy per l'appunto, ma anche brani come Hurricane, che sono disarmanti per l'intimità e l'introspezione che raggiungono.
Un vero peccato.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
Non posso che essere d'accordo. La mia speranza, sempre più bene per non dire estinta, è che tornino in po' alle origini di quel S/T così inc***ato e magnificente.
Ma...possibile che ci si sia incontrati in qualche concerto?
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Dubito, quanto a quest'ambito ne sono ormai lontano da molti anni per quanto riguarda i 30STM. In verità mai amati troppo in live, sempre preferiti in studio, perciò su questo li ho snobbati moltissimo. Riconosco a Jared Leto un grandissimo estro, come un'inclinazione poliedrica da cui non si estranea mai. Tuttavia non è mai stato un cantante puro, ha sempre virato fin troppo verso l'intrattenimento. Per quanta adrenalina dia, lo scorrere della sua esibizione non è mai realmente lineare o aderita alla melodia stessa, ma continuamente sacrificata all'interazione quasi pedissequa con l'audience, che diviene più centrale di quanto lo sia la musica stessa. Per quanto anche questa sia una componente importante, egli la porta all'eccesso, da sempre. Difficile dunque anche considerarlo un vero e proprio artista musicale. E difatti date anche le molteplici ambizioni e la solerzia con cui si sospinge verso il cinematografico, non mi stupisce nemmeno. Alla fine il suo vero ambiente è quello che predilige l'intrattenimento, dove si può dire che il suo sia un talento naturale.
Per inciso anche come attore rimane molto dotato. Straordinario in Dallas Buyers Club, decisamente disastroso in Suicide Squad.
Non sono poi fiducioso su un ritorno al passato. Quando determinate band optano per un taglio così netto, tendono a non tornare mai più indietro. Quella dei Mars è però una metamorfosi decisamente estrema, forse ancor più di quanto lo sia stata quella dei Linkin Park, per fare un parallelo. Purtroppo è quanto accade quando si passa da un'ideologia di nicchia, intima e radicata, al mainstream. Si tende quindi a rimodularsi, a riconformare il proprio stile per soddisfare un certo pubblico, che non è più lo zoccolo duro precedente. In più si cominciano a fare calcoli basati su rendita e convenienza economica.
Come si diceva, con Leto si sfocia ormai in un controverso Alternative Rock, che poi non è nemmeno troppo tale perché in alcuni pezzi si vede come tenda quasi e perfino ad un commerciale elektro. Insomma i suoi pezzi recenti non seguono nemmeno una coerenza melodica, sono solo improntati a determinati slanci nelle fasi centrali e le stesse pause sono quasi inesistenti o comunque interrotte da altri effetti di fondo. Il suono stesso è più meccanico, l'uso di chitarra classica quasi completamente estinto in virtù di una sonorità artefatta.
E' possibile confrontare quelli che sono due pezzi molto adrenalinici dei Mars che furono, From Yesterday, e quelli di ora, Rescue Me (2018). In From Yesterday, che è probabilmente, con The Kill, la gemma principale della parte adrenalinica dei Mars, assistiamo a fasi di crescendo, ma sempre coerenti, a tratti compulsive, sofferte, scandite in un'assioma del tutto naturale, sino al riversare all'esterno nel ritornello tutto ciò che Leto provasse in quel momento, profondendo simbiosi con la canzone stessa. In Rescue Me c'è solo un surrogato di adrenalina, un composto artefatto come altrettanto artefatta è la strada che porta ad un crescendo solo presunto. Non c'è strazio, per quanto il pezzo voglia simboleggiare un grido d'aiuto, non c'è passione ma solo un genere ritmico che dovrebbe coinvolgere per l'alternanza di effetti che, nemmeno a dirlo, alienano del tutto sia il cantante che lo scorrere della melodia.
Si tratta proprio di mondi diversi, di cui quello decaduto non ha generato alcun lascito. Non si tratta nemmeno della stessa band. Le parti più delicate e introspettive che trovavamo invece in Hurricane sono state completamente tralasciate e sradicate. Mi spiace dirlo ma i 30 Seconds To Mars di oggi non producono altro che elementi sacrificati alla ricerca del tormentone. Tutta ritmica artificiale, classico processo del fenomeno estivo che deve intensificarsi ed estinguersi poco dopo.
Dubito che il tutto cambierà, anche perché egli non è nemmeno più interessato a far sì che le cose cambino. E' ormai preda di un altro universo in cui riversare maggiormente le proprie energie. Ma alla fine è anche lecito e ci sta. Si tratta di un grandissimo artista e di una persona ancor più grande, ergo è giusto che non soffochi il suo talento e la sua versatilità. Permane però un grandissimo peccato. America è stato per me il requiem funereo che sigla tutto ciò.
Chiudendo dunque parentesi su questo sentito sfogo, propongo qualcos'altro.
Qualcosa di più lieto, almeno per quanto concerne la fascinazione, dato che i pezzi della band che sto per postare non sono propriamente allegri.
Si tratta dei Low Roar, gruppo islandese con influenza USA, che ora si stanno facendo conoscere maggiormente grazie ai legami stretti col mondo videoludico, ma che imperversavano già da tempo la scena del genere. Li conosco da un po' di anni e verso di loro ho sempre avuto sensazioni ambivalenti e in contrasto. Da un lato ero e sono affascinato dall'intimità delle loro creazioni, dall'altro ho riscontrato una mancanza di stile, che appare più come l'assimilazione di quello altrui. Si potrebbe difatti dire che i Low Roar siano quasi un derivato illegittimo dell'incontro delle nature di Thom Yorke (Radiohead), Brian Molko (Placebo) e Beth Gibbons (Portishead). Presente la componente elettronica, ma comunque sovrastata da una tendenza rassicurante, una voce lenta e cullante, in grado di indurre alla riflessione a ritmi onirici, come anche di virare maggiormente verso una sorta di fatalismo e accezione sentimentale, con inoltre una rilevante profondità di testi. Testi che tra l'altro spesso vivono e muoiono di frasi corte e taglienti, o solo di parole ripetute, caratteristica che si riscontra, per l'appunto, molto spesso nei Radiohead.
Nel pezzo che ho scelto, Nobody Else, ciò è ancor più evidente. La voce si fa testimone di un racconto struggente, basato sulla paura della propria fragilità, sul come il male, la negatività, possa essere sempre in agguato e condensarsi a te, sino a farti compiere atti che di norma non compieresti, sino a sacrificare il meglio e a colpire chi mai vorresti deludere. Eppure quella stessa voce è alienata nel suo stesso modo di esprimersi, stanca, a tratti straziata, perdendosi altrettanto in frangenti di sarcasmo noir. Ogni nota è infine un richiamo all'intimità, alla quiete, all'auto riflessione.
''We've become lost
Shine lights in the past
No sign of way out
Our cryptic love
With time it gets worse
It builds up behind us''
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
Elliott Smith è stato un grandissimo cantautore americano, partito da sonorità grunge-punk e spostatosi da solista verso ciò che più gli apparteneva: la melodia, l'introspezione, l'analisi, la delicatezza.
Chi lo conosce, è usuale che debba il suo primo ascolto a qualche colonna sonora, più spesso quella di Good Will Hunting per la quale ha scritto Miss Misery (nominata agli Oscar), o più raramente quella di The Royal Tenenbaums nel quale si ritrova Needle in the Hay.
Diversamente, l'ho conosciuto grazie a un album abbandonato in mio possesso da un amico: XO. Che è quasi un cominciare dalla fine, ripercorrere questa strada alla modalità di River Song. Questo album include innumerevoli canzoni degne di nota, ma voglio estrarre una particolarmente significativa, forse la prima che ho amato: Waltz #2.
She appears composed, so she is, I suppose
Who can really tell?
She shows no emotion at all
Stares into space like a dead china doll
I'm never gonna know you now, but I'm gonna love you anyhow.
Questa tratta uno dei temi che maggiormente hanno segnato la vita del cantautore, il rapporto con la madre, una madre da cui è fuggito nell'adolescenza a causa del rapporto poco sano col suo nuovo compagno. Non a caso cita Cathy's Clown degli Everly Brothers. A questo tema passato si lega e si intreccia quello più presente del rapporto con la donna, quasi in una sorta di autoanalisi.
I’m so glad that my memories remote
‘cos I’m doing just fine hour to hour, note to note
Here it is the revenge to the tune
“you’re no good, you’re no good, you’re no good”
Can’t you tell that it’s well understood.
Ed afferma come la distanza nello spazio, nel tempo, nella relazione non siano degli impedimenti a un naturale sentimento di amore, un amore tanto grande da fargli accettare la persona nel bene e nel male, nelle scelte buone e in quelle sbagliate.
I’m here today and expected to stay on and on and on.
Un testo durissimo per quella che musicalmente è un vero e proprio valzer, cadenzato, delicato, accompagnato da un'essenziale melodia, che intreccia il piano alla chitarra.
XO mum.
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
***
"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
In una dei miei rarissimi ascolti alla radio, ho (ri)beccato questo capolavoro degli Smashing Pumpkins......Ava Adore, non c'è neppure bisogno di aggiungere altro.....
Oggi è morta una delle grandi voci della mia giovinezza. RIP Marie Fredriksson
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Ecco tu hai postato quella allora io posto l'altra, che ero indecisa tra 2 e non sapevo decidermi per fare un tributo.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
R.I.P.
Ho adorato la sua voce! Una delle più belle degli anni '80......
Anche io devo omaggiare il gruppo che insieme ai Queen mi ha fatto da colonna sonora alle scuole medie. Più dei due tormentoni amorosi comunque a me sono rimaste in memoria le canzoni con più pepe, questa veniva selezionata fino allo sfinimento nella jukebox del campeggio in cui ho passavo le estati di quel tempo.
Siamo nel 2019 e questa brano non ha ancora perso il suo look
In attesa di scartare il mio regalo stasera (babbo natale mi ha fatto una soffiata), mi sto ripassando gli Helloween.
Buon natale!
Un po' di rock italiano, e che rock!
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Per chiudere l'anno, varie colonne sonore:
- Quella di The Witcher, tanto per essere in tema;
- La colonna sonora della S3 di Stranger Things (avevo trovato un video ancora migliore con le musiche delle prime due stagioni, ma ora non lo ritrovo);
- La colonna sonora di Disincanto, sit-com animata che ho adorato nonostante la freddezza con cui è stata accolta qui sul forum e altrove.