Vabbè stamattina ho nettamente bisogno di un po' di Groove!
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
6 hours fa, Timett figlio di Timett dice:E tralasciare Images and Words! Scherzi a parte, da scaletta almeno Systematic Chaos e Black Clouds... sono da rivisitare, oltre ovviamente ai due già elencati da te. (E spero che un minimo la cambino anche questa scaletta). Comunque il "ripasso la discografia" é un ideale vediamo fino a dove arrivo, anche perché ho parecchio buchi nella loro discografia…
Vedremo.....ma in questo senso la mancanza di Portnoy si sente anche di più
Per la discografia; da Falling into Infinity e Six Degrees (che festeggia in questo periodo il 18 anniversario dalla pubblicazione) e dall'omonimo primo album non credo tireranno fuori niente.....Awake....e Images hanno avuto i loro "anniversari" festeggiati....pesca dai più recenti, da Systematic Chaos in poi al limite......ma proprio al limite! Sarà Metropolis Pt.II a farla da padrone.
A tal proposito...parlando di Scenes from a Memory è sempre difficile scegliere una canzone da questo album, sono tutte stupende....becchiamoci questo live, da Live Scenes from NY
Il 30/1/2020 at 16:56, Darklady dice:
Vedremo.....ma in questo senso la mancanza di Portnoy si sente anche di più
Per la discografia; da Falling into Infinity e Six Degrees (che festeggia in questo periodo il 18 anniversario dalla pubblicazione) e dall'omonimo primo album non credo tireranno fuori niente.....Awake....e Images hanno avuto i loro "anniversari" festeggiati....pesca dai più recenti, da Systematic Chaos in poi al limite......ma proprio al limite! Sarà Metropolis Pt.II a farla da padrone.
A tal proposito...parlando di Scenes from a Memory è sempre difficile scegliere una canzone da questo album, sono tutte stupende....becchiamoci questo live, da Live Scenes from NY
Non so se è più difficile scegliere da Scenes o da Awake, mi trovo sempre in difficoltà quando devo nominarne una in particolare.
Oggi ho bisogno di emozioni forti quindi mi sono dato al death
in particolare agli Hideous Divinity con Adveniens, album che finalmente è entrato in mio possesso dopo lunga e perigliosa ricerca eheheheh
A proposito della mancanza di Portnoy..
(vedere 3:18 The Dance Of Enterity)
Più che altro invece temo che stasera ci mancherà La Brie. Ho fatto "l' errore " di prendermi Live Scenes From New York in cui il vocalist era al suo massimo come potenza vocale. Reggere il confronto sarà durissima per lui. Comunque non ha senso piangere sul passato e sicuramente mi godrò il concerto alla grandissima
Cavoli.....20 anni! Sono passati 20 anni da Live Scene From NY.....e se non sono 20 poco ci manca!
Volutamente NON ho cercato video dei concerti fatti sinora in giro per l'Europa; stasera ho anch'io intenzione di godermi il concerto alla grande, dopo 11 anni che non li vedo dal vivo!.....E non vedo l'ora!
Ragazzi buon concerto per stasera, o mi raccomando un piccolo report per un poveraccio che stavolta deve saltare
Io l'ultima volta che li vidi fu l'anno scorso a Torino, la perfomance di James non fu malaccio e in più ho vinto pure un meet & greet con la band
Per disintossicarmi dai Dream Theater (e che gran concerto é stato ) sto ascoltando un gruppo che sembra avere un egregio passato nel mondo del rock/metal progressivo, e che io ho scoperto solo da poco, leggendo le ottime recensioni per il loro ultimo album (che in verità é poco progressive e poco metal, e invece molto art-rock).
Sta di fatto che il gruppo riesce a produrre un sound cristallino e intenso, semplice, trascinante ma allo stesso tempo poco scontato.
Alleviate, la canzone che ho scelto di postare é il baricentro dell'album, nel senso che contiente un po' tutti gli elementi dell'album, quelli rockettari e quelli invece piú tranquilli, simil-ballad, ma non eccede né nell'uno ne nell'altro elemento. Inoltre é la canzone con il suono più ricercato e pulito e facilmente assimilabile avendo pochi elementi progressivi.
(Nota a margine: ma riuscirà a raggiungere questi picchi anche dal vivo il cantante )
Wow! Che voce!!! E comunque sì.....ti confermo, ce la fa anche dal vivo; sono andata a cercarmi proprio questa canzone.....fantatici! Fatti un giro sul tubo, li trovi qualche live.....in Germania ed Inghilterra....
Bella anche la canzone.
Anch'io sto ascoltando dell'altro, dopo la "full immersion" in Scenes e vari altri album per il concerto dei DT.
Ho ripreso in mano un disco acquistato di recente ed uscito il mese scorso, fresco fresco di produzione. Mi sa che ho già postato i primi due singoli, ma devo dire che sia l'autore che il sound del lavoro prodotto mi hanno stupito non poco!
Marco Hietala con Pyre of the Black Heart è stato capace di fondere nella sua anima indubbiamente rock sonorità molto vicine al folklore delle lande su a Nord, dove regnano incontrastate le aurore boreali, le foreste incontaminate (tra le poche rimaste sul nostro pianeta) ed i paesaggi candidi di ghiaccio e neve......in una canzone si avverte anche l'influenza russa che l'occupazione (poco più che centenaria) ha avuto sulla Finlandia. Tante chitarre acustiche, anche nelle canzoni più toste, tanti archi (intesi come violini non tastiere, sebbene ci siano anche queste!) e delle linee vocali che mettono in evidenza tutto il talento e la capacita di estensione di questo "vikingo moderno"
Questa è la canzone con più atmosfera di tutto l'album....non è un'esagerazione dire che si avvertono chiare influenze pink floydiane, soprattutto sul finale....
@Lady Monica è l'altro topic
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
In effetti.. ti sposto nell'altra discussione
Avevo messo qui la canzone della Challenge? Ops
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Perchè questa canzone?
Perchè i capolavori non invecchiano mai, non hanno tempo o scadenza. Perchè, per un altro 3D, mi sono ritrovata a riaprire le canzoni che suonavamo alla chitarra ai tempi del liceo, e ho ritrovato questa.
Perchè allora non avevo colto, capito la perfezione del contenuto ma anche della forma; i giochi di ossimori e il conflitto che esprimono; la bellezza non gridata ma che ti entra dentro; la ricchezza di parole, immagini, sensazioni, concetti, e insieme l'assoluta poesia di questo testo. Perchè allora ero troppo giovane o troppo inesperta della vita. Perchè non avevo ancora sofferto, e a volte, paradossalmente, hai bisogno della sofferenza per poter cogliere fino in fondo la bellezza.
Perchè non ho mai amato Gibran e lo trovo retorico e sovracitato, ma quando scrive "bisogna avere vegliato molte notti, per capire la bellezza dell'alba" forse ha ragione.
Perchè in questa canzone cantata tante volte, decenni fa, senza avere l'età per capirla davvero, questa sera mi sono specchiata, vista, trovata.
Perchè "tanti anni, e sono ancora qui ad aspettare primavera". Alla faccia di tutti e tutto, compreso il mio pessimismo cronico.
Perchè l'amore, se mai arrivasse, a questa età sarebbe smarrimento, vertigine, confusione, sovvertimento, vortice di pensieri, incertezza, dubbio se sarà un balsamo per le ferite che hai dentro o la fonte di una nuova ferita, incompletezza, paura di essere felici.
Perchè Francesco Guccini è un poeta immenso, e me ne sto rendendo conto davvero soltanto trent'anni dopo.
Un anno fa ho trovato questo rarissimo CD (edizione numerata) con layer dorato, per prevenire il CD rot.
L'ho ascoltato una volta e poi l'ho messo in un angolino per un anno. L'ho rispolverato di recente (in inverno mi viene voglia di Death Metal) e ho scoperto un piccolo gioiello. Il gruppo é nato a Gothenburg, insieme all' ondata di death melodico, che ha visto nascere anche In Flames e Dark Tranquillity, ma chissá come mai I Gardenian non sono mai emersi.
Il loro secondo album, Soulburner invece é veramente una piccola perla, che contiene tutti i connotati degli album di successo di quel periodo, con i più qualche finezza aggiuntiva, come le vocals femminili e qualche pizzico di industrial o quantomeno qualche effetto ambient.
Powertool é forse il più rappresentativo brano dell'album, che include i chitarroni del melodic death, gli elementi elettronici che citavo sopra e le vocals completamente pulite (in cui a quanto pare i Gardenian precedono i loro colleghi più illustri).
Provare per credere:
Il 12/2/2020 at 17:46, Tharos_The_Dragon dice:Ragazzi buon concerto per stasera, o mi raccomando un piccolo report per un poveraccio che stavolta deve saltare
Io l'ultima volta che li vidi fu l'anno scorso a Torino, la perfomance di James non fu malaccio e in più ho vinto pure un meet & greet con la band
Appena mi faso con il tempo a disposizione, faccio un report sul topic dedicato
E andiamo ancora di Gardenian. In questi giorno sto spolverando Sindustries, l'album successore di Soulburner (vedi mio post di sopra), che é ancora più borderline e elettronico come proposta. Che sia chiaro, siamo ancora decisamente in ambito metal, ma devo riconoscerlo, la band in quel momento di alba del nuovo millennio é stata incredibilmente propositiva e futuristica. I compagni di scuderia In Flames, ad esempio, hanno iniziato a muoversi verso queste proposte ben due anni più (tre, se contiamo Soulburner).
Influenze elettroniche e ambient a parte, Sindustries é comunque un album composto da canzoni rocciose ricercate ma effettive nella loro potenza sonora.
Ecco quello che probabilmente é uno dei brani più immediati e catchy, e meno contorto e sperimentale dell'album: