Mi colpisce il fatto che 2001 Odissea nello spazio non abbia avuto voti, visto che è considerato tra i capolavori del cinema di tutti i tempi.
Forse lo penalizza il fatto di essere più universale-filosofico che fantascienza in senso stretto.
Forse lo penalizza il fatto di essere più universale-filosofico che fantascienza in senso stretto.
lo penalizza (giustamente) il fatto di avere 60 minuti su 140 o che di lunghissime, pallosissime, autocompiaciutissime e pessimamente invecchiate scene di navicelle, ganci tubi e diavolerie meccaniche, insomma un irritante indugiare in baracconate tecnologiche varie, che a un uomo/ragazzo del XXI secolo non possono che far vomitare.
io l'ho visto in gran parte a velocità x2 o x4, semplicemente insopportabile
Poi magari ha anche un paio di intuizioni geniali, ma se prima della rivelazione finale sull'essenza della vita e del tutto devo spararmi due ore di modellini di astronavi e palombari spaziali inquadrati da tutte le angolazioni, con l'aggiunta di un po' di salvaschermi psichedelici beh, no grazie.
forse il film più sopravvalutato di tutti i tempi, solo grazie alla combinazione tra un regista estremamente apprezzato e un periodo di esaltazione collettiva (direi quasi isterismo) per l'esplorazione spaziale questo ce**o cosmico è riuscito a farsi la nomea di capolavoro.
Eh, Ser Balon, sono anche in parte d'accordo con te, ma neanche si può mostrare sicumera in ogni campo dell'esistenza.
Esiste un approccio al cinema da "cinemisti della domenica", quello da semplici appassionati, ma poi c'è quello da amatori, e quello da intenditori. Insomma, c'è chi guarda il film sommariamente, concentrandosi sulla storia, e chi si lascia coinvolgere da tanti altri aspetti (regia, fotografia, ecc.).
Per molti di quelli, la tua noia, e la tua stroncatura possono rappresentare faciloneria e incapacità di apprezzare quello che c'è oltre il superficiale. Come se ti portano un Picasso e tu gli rispondi "bè, che è sto scarabocchio?".
Se poi ti chiedono quali sono i tuoi film preferiti, e tu gli citi pure "Il gladiatore", ci sta pure che si girino e se ne vadano senza neppure rispondere.
Quindi, i gusti sono gusti, ma prima di dare stroncature altezzose di quelli che vengono definiti capolavori da persone competenti e da parte del pubblico, io ci penserei...
Anch'io pensavo di trovare in testa 2001 Odissea nello spazio, tecnicamente bellissimo... anche se a tratti palloso, come avete detto in tanti.
Blade runner è uno dei miei must in assoluto, però non ha molto del clasico film di fantascienza. Ha un'atmosfera hard- bolied sapientemente mixata con l'onirico.. non è un film di genere.
Invece Star Wars, nonostante la trama da favoletta e la presenza di attori non proprio super, funziona alla grandissima. Lo voto, e cedo di non essere stato il solo...
Eh, Ser Balon, sono anche in parte d'accordo con te, ma neanche si può mostrare sicumera in ogni campo dell'esistenza.
Esiste un approccio al cinema da "cinemisti della domenica", quello da semplici appassionati, ma poi c'è quello da amatori, e quello da intenditori. Insomma, c'è chi guarda il film sommariamente, concentrandosi sulla storia, e chi si lascia coinvolgere da tanti altri aspetti (regia, fotografia, ecc.).
Per molti di quelli, la tua noia, e la tua stroncatura possono rappresentare faciloneria e incapacità di apprezzare quello che c'è oltre il superficiale. Come se ti portano un Picasso e tu gli rispondi "bè, che è sto scarabocchio?".
Se poi ti chiedono quali sono i tuoi film preferiti, e tu gli citi pure "Il gladiatore", ci sta pure che si girino e se ne vadano senza neppure rispondere.
Quindi, i gusti sono gusti, ma prima di dare stroncature altezzose di quelli che vengono definiti capolavori da persone competenti e da parte del pubblico, io ci penserei...
il gladiatore nel suo genere (un genere che non pretende di spiegare la Realtà e il suo Perché) è un signor film, e ha avuto i riconoscimenti che meritava, a livello di pubblico, critica e premi. Sopravvalutato? Forse, ma mai come Odissea... che tra parentesi non ha preso né Oscar né Palme né niente, manco è stato nominato a miglior film, (e di questo rendiamo grazie, ancora una volta, agli academy) e tanto per gradire è stato pure un mezzo flop in rapporto ai costi
tra le altre cose Odissea nello spazio ha ricevuto stroncature pesantissime da eminenti critici e intellettuali,basta che cerchi su google o wiki, ma tanto per fare un paio di nomi al volo: Pauline Keal, Andrew Sarris, Arthur Schlesinger
poi ripeto, sarà anche incommensurabile e fantastico e illuminante quando va al sodo, ma se tra una scena magistrale e l'altra mi devo sparare mezzora di palombari e lucine e navicelle, questo lo rende automaticamente un film scadente. Il contenuto è importante ma la forma lo è altrettanto, se non di più, in campo artistico.
poi i gusti sono gusti e se mi dici che Odissea nello spazio è il tuo film preferito non ho niente da dire, ma come dimostrato, non sono certo solo gli amatori incompetente come me (o te) a considerare Odissea un film pesantemente fallato sotto innumerevoli aspetti.
E io ho spiegato perché piace a (relativamente) poca gente: non è che il nostro limitato cervello non è in grado di cogliere il profondissimo messaggio filosofico di Kubrick: è che, alla fine fine, è di una noia mortale, qualcosa di devastante e irritante quanto i vari trasformers e hulk quanto ad auto-compiacimento nella sovrabbondanza e ridondanza degli effetti speciali.
A me fa schifo e ti assicuro che sono in buona compagnia, critici e sapientoni compresi.
A te piace e sei altrettanto in buona compagnia.
dov'è il problema? " />
Lascia perde, è del tuo approccio generale che stavo parlando, ma mi sottraggo.
Comunque, Il gradiatore non è un "signor film": è il solito blockbusterone hollywodiano pseudostorico. Uno di quei prodotti mediocri preconfezionati dall'industria hollywoodiana per le masse.
Questo lo dovevo dire, perchè è liberatorio almeno quanto lo è stato per Fantozzi dopo aver visto La corazzata Potemkin!
Ho notato anch'io le parti "lente" di 2001 Odissea nello Spazio, e tutto il resto. Ma dire che Il gladiatore è un signor film e quell'altro è un "film scadente", è come dire che, che ne so, che Pescosolido era un "signor giocatore" e Boris Becker "un giocatore scadente" (una volta tanto ho voluto evitare la metafora calcistica).
I gusti non si possono discutere, ma la qualità cinematografica sì: non tutto è opinabile. E bisogna avere anche degli strumenti per riconoscerla, la qualità. Altrimenti è bono tutto. E si può dire che i cinepanettoni siano meglio degli altri film perchè hanno successo di pubblico. O sono film di qualità perchè piacciono a tanti.
ps: quando dici: ...mezzora di palombari e lucine e navicelle, questo lo rende automaticamente un film scadente. Il contenuto è importante ma la forma lo è altrettanto, se non di più, in campo artistico.
Puoi anche considerare che quel automaticamente possa non essere così automatico, perchè in un film è importante anche la parte prettamente visiva, e che magari è anche per quella forma che viene considerato da tanti (nonostante, come in tutte le altre opere del mondo sia possibile trovare recensioni negative), e tanti critici, conoscitori e appassionati, uno dei film più belli di tutti i tempi.
Questo per il principio, perchè poi non è tra i miei film preferiti in assoluto, e neppure tra i preferiti del genere fantascientifico.
Ora mi preparo alla risposta veemente, con tanto di critiche positive per Il gladiatore " /> ma non so se avrò la voglia di replicare di nuovo eh! (Anche perchè forse siamo pure un pò OT).
Mi colpisce il fatto che 2001 Odissea nello spazio non abbia avuto voti, visto che è considerato tra i capolavori del cinema di tutti i tempi.
Forse lo penalizza il fatto di essere più universale-filosofico che fantascienza in senso stretto.
Lo avrei fatto io ma, come ho detto, ho preferito votare quello piú rappresentativo per il genere.
Il contenuto è importante ma la forma lo è altrettanto, se non di più, in campo artistico.
Ed é esattamente per questo che é un capolavoro. Onestamente, capisco perfettamente il perché a molti possa non piacere affatto. Capisco moooolto meno come possa un amante del cinema non riconoscerne gli enormi pregi. Primo tra tutti il fatto che é tecnicamente e artisticamente 10 anni avanti qualsiasi altra cosa ci fosse all'epoca. Senza contare il linguaggio innovativo quanto pochissimi altri film hanno saputo proporre: anche molti capolavori alla fin fine si basano sulle convenzioni cinematografiche dell'epoca a cui appartengono. Tutto, dall'uso della macchina da presa agli effetti speciali, dalla colonna sonora al ritmo, dal montaggio alla fotografia, é innovativo.
Come si possa bistrattare un opera tanto singolare e straordinaria solo perché é "noiosa" é davvero incomprensibile. Anche le opere di Caspar David Friedrich sono 'noise' (non succede nulla!) eppure ci si puó stare un bel pó ad ammirarle. Oppure chi passa ore davanti ad uno spettacolo naturale (Gran Canyon, Niagara).
Comunque, Il gradiatore non è un "signor film": è il solito blockbusterone hollywodiano pseudostorico. Uno di quei prodotti mediocri preconfezionati dall'industria hollywoodiana per le masse.
Diciamo che Scott non é Micheal Bay, e riesce a creare un film che ha un suo fascino. Ma é stato davvero sopravvalutato, e molto, forse grazie alla vena vagamente new age che alcune scene e la colonna sonora hanno apportato. New Age = profondo " />
Non é un brutto film, ma neanche Blade Runner...
Ed é esattamente per questo che é un capolavoro. Onestamente, capisco perfettamente il perché a molti possa non piacere affatto. Capisco moooolto meno come possa un amante del cinema non riconoscerne gli enormi pregi.
Come si possa bistrattare un opera tanto singolare e straordinaria solo perché é "noiosa" é davvero incomprensibile.
Ecco: esattamente quello che dicevo io.
Se uno mi dice "Oh! Non mi è piaciuto e l'ho trovato noioso", io non ho niente da dire. Proprio niente.
Se però uno si mette a fare lo spiegone sul fatto che sia un film scadente, allora qualcosa mi viene da dire. Soprattutto se lo fa senza cognizione di causa, e se poi invece loda un film commerciale qualunque che di qualità e senso artistico ha ben poco.
Sono contento perchè ora, Manifredde, condividerai gli strali di Ser Balon! " />
Come si possa bistrattare un opera tanto singolare e straordinaria solo perché é "noiosa" é davvero incomprensibile
Parafrasando Oscar Wilde (noto incompetente in campo artistico), c'è una solo cosa orribile nel mondo (dell'arte), un solo peccato imperdonabile: la noia.
noia -> arte pessima. Punto.
poi se voi avete una filosofia dell'arte diverse tanto meglio per voi, non discuto e rispetto ogni scelta, io ho semplicemente spiegato uno dei possibili motivi per cui a tanti (spettatori e critici e barrieristi, me compreso) non piace, o comunque paga dazio e gli viene preferito star wars o alien
data la "mia" filosofia dell'arte (scelta soggettiva, ma che non è oggetto di discussione al momento) non può che discenderne necessariamente un certo disgusto per opere come Odissea
e visto che anche voi ammettete che è noiosa... alla fin fine si tratta solo del soggettivo e opinabilissimo coefficiente che si attribuisce al fattore "noia".
Ma che, come abbiamo visto, è intellettualmente e artisticamente legittimo che il coefficiente sia alto, altissimo. " />
Appoggio Balon su quest'ultima osservazione, mi sono piaciuti molto altri film di Kubrick, ma dopo mezz'ora che guardavo Odissea ho cambiato canale perchè mi annoiava da morire...
e visto che anche voi ammettete che è noiosa...
Mai detto. Ho apposta virgolettato. Un'alba può durare anche un'ora, tempo nel quale non succede assolutamente niente di niente. Ed è dall'inizio dei tempi che la si ammira.
Che abbia ritmi lenti non ci piove. Che questo, da solo, sia un difetto, è tutto da dimostrare.
L'ho detto nel mio precedente post: 2001 mette in campo un linguaggio innovativo, basato sull'immagine, ma dove il suono del respiro diventa attore e quasi ogni inquadratura può essere analizzata come se fosse un opera a se stante.
Ti ricordo che Kubrick era fotografo e ha sempre riposto grande attenzione a questi dettagli (i colori in Arancia Meccanica, gli obiettivi della Nasa in Barry Lindon, l'introduzione della Steady Cam in Shining). Non si può prescindere da questo.
Quando assisti ad una inquadratura in 2001, anche se non succede molto in termini di trama, tantissime informazioni ti arrivano a livello, ad esempio, di composizione visiva.
Balla coi lupi è un film noioso. Il Cacciatore è un film noioso (a livelli di dolore fisico, per quanto mi riguarda). E anche se usano il classico linguaggio cinematografico, ne riconosco i pregi.
Ma se non riconosci a 2001 i suoi meriti vedo solo 2 possibilità:
-Non hai colto il linguaggio usato, che ripeto, non è quello classico dei 3 secondi a sequenza, e del campo e controcampo etc. (ed è un vero peccato)
-Non hai alcun interesse in questo linguaggio (ed è legittimissimo)
Poi, per carità, io ho detestato 2001 per anni, preferendogli di gran lunga 2010 (il "seguito") con sommo dispiacere di mio padre. Poi ho avuto un colpo di fulmine e da quel momento l'ho adorato, tanto da averlo visto almeno una decina di volte (e in BD è fenomenale!).
Comuque finisco qui perchè la MGM non mi paga e sono, temo, parecchio OT.
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Mai detto. Ho apposta virgolettato. Un'alba può durare anche un'ora, tempo nel quale non succede assolutamente niente di niente. Ed è dall'inizio dei tempi che la si ammira.
ok bene, non cambia di una virgola. Anche la noia è soggettiva e ognuno è libero di annoiarsi e divertirsi come gli pare.
il discorso è semplicissimo: per me (e molti, molti altri) Odissea è una palla mortale, ma qualcosa di inguardabile proprio -> ergo automaticamente è da considerarsi (per me/noi) scadente.
Metamorfo non condivide questo passaggio logico, dice che ci sono altre cose da considerare ecc.; ok, legittimo, ma parte da presupposti diversi: se una persona ha una concezione dell'arte come la mia (vedi Wilde) la noia non si può perdonare, è il peggior difetto che un libro/film possa avere, e ogni altra qualità viene schiacciato sotto il peso degli sbadigli.
ho detto nel mio precedente post: 2001 mette in campo un linguaggio innovativo, basato sull'immagine, ma dove il suono del respiro diventa attore e quasi ogni inquadratura può essere analizzata come se fosse un opera a se stante.
è un linguaggio palloso, il fatto che sia innovativo non rende il film meno inguardabile.
così come le opere dell'"universo espanso" tolkeniano, silmarillion in primis ma anche ampie porzioni del signore degli anelli... avrà anche creato (o re-inventato) un genere, ma le pagine in cui descrive le proprietà dell'erba pipa o le canzoncine elfiche sono da suicidio, e penalizzano tantissimo (dal mio pdv) la qualità complessiva dell'opera.
P.s. Tolkien è 100mila volta meno noioso di Odissea, intendiamoci
Quando assisti ad una inquadratura in 2001, anche se non succede molto in termini di trama, tantissime informazioni ti arrivano a livello, ad esempio, di composizione visiva.
non basta. Puoi anche essere il miglior fotografo del mondo, il più grande innovatore e genio della storia, ma se il soggetto delle tue fotografie sono 57 minuti di palombari e lucine, beh, grazie ma puoi tenertele.
riconoscerò il tuo impatto sul mondo della fotografia e del linguaggio cinematografico (come riconosco l'importanza di tolkien) ma questo non mi rende la tua opera più gradita di una virgola.
Balla coi lupi è un film noioso.
ma manco per sogno. Incommensurabile capolavoro
Il Cacciatore è un film noioso (a livelli di dolore fisico, per quanto mi riguarda).
sì abbastanza noioso ma al confronto di Odissea sembra indiana jones
Ma se non riconosci a 2001 i suoi meriti vedo solo 2 possibilità:
-Non hai colto il linguaggio usato, che ripeto, non è quello classico dei 3 secondi a sequenza, e del campo e controcampo etc. (ed è un vero peccato)
-Non hai alcun interesse in questo linguaggio (ed è legittimissimo)
l'ho colto e mi interessa moderatamente (non è certo quello che mi fa piacere un film o meno), ma in quanto mezzo.
se fotografare bulloni e palombari in modo audace e innovativo diventa il fine (o un dei fini) beh, si entra nell'imperdonabile campo della noia.
E' stato nominato il mio nome invano? Chi ha osato?
Dottor Balon, come ti avevo detto, quando la metti sulla soggettività, non ho molto da dire: ognuno ha i suoi gusti, i suoi parametri e un diverso metro di lettura.
Nei post precedenti, però, questa soggettività, se c'era, diciamo che era parecchio nascosta, come da quote qui sotto:
forse il film più sopravvalutato di tutti i tempi, solo grazie alla combinazione tra un regista estremamente apprezzato e un periodo di esaltazione collettiva (direi quasi isterismo) per l'esplorazione spaziale questo ce**o cosmico è riuscito a farsi la nomea di capolavoro.
come dimostrato, non sono certo solo gli amatori incompetente come me (o te) a considerare Odissea un film pesantemente fallato sotto innumerevoli aspetti.
A cui è seguito il mio intervento sulla qualità che, a differenza dei gusti personali, per me, non può essere opinabile, altrimenti diventa "bonotuttismo", e nessuno può distinguere un capolavoro da una ciofega perchè...è tutto soggettivo.
Intervento che rispiego con un esempio: se io dico che a me Il Signore degli anelli m'annoia di brutto, nessuno può dirmi niente, perchè è la mia reazione personale; ma se dico che quel romanzo è scadente, qualcuno può intervenire per spiegarmi che per qualità di scrittura, per epicità, per innovatività, per capacità di creare personaggi diventati mitici, complessità e coerenza nella costruzione di un mondo, ecc. non può oggettivamente essere definito scadente.
Quindi, se io intervenissi "a gamba tesa" con un "aho! Ma che state a dì? Il Signori degli anelli è una schifezza, e ora ve lo dimostro" (e poi magari dico che invece Le Cronache della Troisi sono "un signor romanzo"), ci sta che esce fuori qualcuno a farmi notare che forse non è scadente il romanzo in sè, ma sono io che non ho gli strumenti personali per cogliere la qualità oggettiva oltre la mia noia soggettiva.
Nei post precedenti, però, questa soggettività, se c'era, diciamo che era parecchio nascosta, come da quote qui sotto:
perché mai?
nel primo post espongo semplicemente quelle che imho sono le principali cause del successo di Odissea nello spazio, ovvero la firma di Kubrick (con annessi e connessi, fotografia magistrale, linguaggio innovatore e via discorrendo) e un ottimo tempismo (decisivo, nel bene e nel male, per qualunque film, pure il gladiatore)
credo siano dati di fatto. Cosa si può aggiungere? La potenza del messaggio? Le intuizioni geniali? Sì anche quelle, ho sempre detto che ha un paio di scene eccezionali. Altro? mah.
forse è il termine sopravvalutato che ti ha infastidito? Perché implicherebbe che una valutazione diversa sia in qualche modo "sbagliata"?
non sbagliata, semplicemente indesiderabile: ritengo l'approccio "wildiano" all'arte quello auspicabile, quello che vorrei seguisse la gente quando fa i film (e il pubblico nel giudicarli, visto che è il pubblico a decretare il sucesso dei film). Ovvero: la noia è imperdonabile. E fortunatamente è l'approccio che va per la maggiore.
Quindi quando vedo che tanti bravi adepti wildiani (categoria vasta ed eterogenea, intendiamoci) che, pur annoiandosi a morte*** derogano questo fondamentale principio (la noia è imperdonabile) e, come è accaduto con Odissea, "sviati" dal nome di kubrick, dall'innovazione o dal messaggio o chessò io, esaltano un simile film... beh, dal mio punto di vista questo si traduce in indesiderabile sopravvalutazione. Perché un film noioso non dovrebbe, mai e poi mai, essere perdonato. Odissea lo è stato (meno di quanto si creda, ma lo è stato) e ciò è indesiderabile.
*** fondamentale: se uno non si è annoiato a morte, oppure non è un wildiano (ma tanto sono quattro gatti), il discorso della sopravvalutazione non si applica
nel secondo post mostro semplicemente che si tratta di una soggettività sì, ma largamente condivisa a tutti i livelli (della serie, non sono l'unico pazzo/incompetente a cui non piace Odissea nello spazio). Non che questo la trasformi in oggettività o dia alle miei tesi maggior validità, ma serve semplicemente a controbattere al tuo primo post un po' elitarista, in cui lasciavi intendere (magari sbaglio) che i veri intenditori, quelli che vanno al cinema nei giorni feriali, che amano Picasso e a cui non piace il gladiatore, non possono che apprezzare Odissea nello spazio " />
Intervento che rispiego con un esempio: se io dico che a me Il Signore degli anelli m'annoia di brutto, nessuno può dirmi niente, perchè è la mia reazione personale; ma se dico che quel romanzo è scadente, qualcuno può intervenire per spiegarmi che per qualità di scrittura, per epicità, per innovatività, per capacità di creare personaggi diventati mitici, complessità e coerenza nella costruzione di un mondo, ecc. non può oggettivamente essere definito scadente.
Quindi, se io intervenissi "a gamba tesa" con un "aho! Ma che state a dì? Il Signori degli anelli è una schifezza, e ora ve lo dimostro" (e poi magari dico che invece Le Cronache della Troisi sono "un signor romanzo"), ci sta che esce fuori qualcuno a farmi notare che forse non è scadente il romanzo in sè, ma sono io che non ho gli strumenti personali per cogliere la qualità oggettiva oltre la mia noia soggettiva
imho confondi un po' i livelli di soggettività e oggettività, che (sempre imho) sono 4 e vanno distinti.
c'è il piano dell'oggettività in senso stretto, enunciati validi per chiunque ovunque e comunque. L'arte si trova fuori da questo livello. Dire "il sda è oggettivamente valido" non ha senso.
poi c'è il piano dell'oggettività in senso lato o impropriamente detta, quello degli enunciati condivisi per larghissima parte, le regole convenzionali universalmente accettate. Per esempio, in campo artistico, è il livello del "troisi e moccia scrivono male, foster wallce scriveva bene". Dire "il sda è oggettivamente valido" ci sta. Come ci sta dire che ha i suoi difetti riconosciuti (la scrittura non è proprio il massimo, la completezza e coerenza del mondo ogni tanto deraglia nell'autoreferenzialità dell'erba pipa ecc.)
Ogni discussione in questo campo è sensata ma inutile... basta trovare (non sempre semplice) applicare correttamente i parametri e le convezioni universalmente riconosciute all'opera in questione e si ottiene un risultato indiscutibile.
poi c'è il piano della soggettività in senso stretto, il puro e semplice "mi piace-non mi piace". Pathos puro, che non ha bisogno di giustificazioni.
Il sda anelli è bellissimo, il sda mi fa schifo e mi annoia a morte. Bravi a entrambi, fine della discussione.
poi c'è il piano della soggettività in senso lato, il livello più importante in campo artistico, ovvero il giudizio, motivato e strutturato, che discende logicamente da una scelta di campo personale, dall'aver posto degli assiomi a monte. Che possono essere diversi o parzialmente dagli assiomi dell'oggettività in senso lato, "dei più". Ma che sono altrettanto validi, anche se sono accolti da un minor numero di persone. Aggregarsi al giudizio convenzionale dei più (o dei migliori, intesi come critici o simili) non ha niente di "superiore" rispetto a elaborare un proprio parametro di giudizio. E' una scelta come un'altra.
In questo campo dire che "il signore degli anelli è una schifezza e adesso vi spiego perché" è perfettamente legittimo se, per esempio, si sono posti come assiomi del proprio giudizio estetico, per esempio, una scrittura veloce e semplice e l'introspezione psicologica dei personaggi.
puoi non essere d'accordo sulla scelta soggettiva degli assiomi (es. la noia è imperdonabile; la scrittura deve essere rapida) e su tale scelta se ne può discutere all'infinito, ma una volta accettati, se da tali assiomi sono tratte in modo logico e coerente delle conclusioni e dei giudizi, beh, questi giudizi godono di un "'oggettività" pari a quella dei giudizi derivanti dalle convenzioni universalmente accettate.
Il tuo post é interessante, e forse potrebbe meritare una discussione a parte. Ora, se mi si puó perdonare un ultimo piccolo OT, mi piacerebbe proporre le mie opinioni a riguardo:
forse è il termine sopravvalutato che ti ha infastidito? Perché implicherebbe che una valutazione diversa sia in qualche modo "sbagliata"?
non sbagliata, semplicemente indesiderabile: ritengo l'approccio "wildiano" all'arte quello auspicabile, quello che vorrei seguisse la gente quando fa i film (e il pubblico nel giudicarli, visto che è il pubblico a decretare il sucesso dei film). Ovvero: la noia è imperdonabile. E fortunatamente è l'approccio che va per la maggiore.
Definirlo sopravvalutato non solo é decisamente ingeneroso, ma anche sbagliato. Nessuno lo ha mai lodato per il livello della recitazione o la freschezza dell'azione. É stato sempre acclamato per alcuni aspetti e, in questi, é certamente un capolavoro assoluto. Piú che sopravvalutato, direi valutato attraverso parametri nei quali non ti rispecchi (che é poi il discorso che fai tu, mi pare). Secondo il tuo stesso ragionamento, se si cambiano gli assiomi non si puó piú parlare di 'sopravalutazione'.
Sono d'accordissimo con te: la noia, in un film, é imperdonabile. 2001 non lo trovo affatto noioso (tanto che é uno dei film che ho visto piú spesso). Certo, la visione é impegnativa. Ma questo é un altro discorso.
Per quanto mi riguarda, molti dei 'classici' sono fortemente sopra la media nella scala noia. Ad esempio, io ho trovato Eyes wide shut noioso e molto sopravvalutato: Kubrick tenta di tornare ad una estetica 'formale' che ricordi 2001 e Arancia meccanica ma lo fa in maniera meccanica: tutto mestiere e niente genio. Eppure, come dicono Disegni & Caviglia, nei salotti dite sempre che vi é piaciuto (mai seguito questo consiglio " /> )Perché un film noioso non dovrebbe, mai e poi mai, essere perdonato. Odissea lo è stato (meno di quanto si creda, ma lo è stato) e ciò è indesiderabile.
Mi frega poco di quanti o quali persone amano/odiano 2001. Onestamente, peró, devo dirti che sono arrivato a 31 anni e devo ancora trovare una recensione negativa competente che entri nel merito dell'opera staccandosi da un generico 'che schifo' o 'che noia'.nel secondo post mostro semplicemente che si tratta di una soggettività sì, ma largamente condivisa a tutti i livelli (della serie, non sono l'unico pazzo/incompetente a cui non piace Odissea nello spazio).
Sono pochissimi i film che eccellono in tutto e riescono anche ad intrattenere con efficacia. Per usare il tuo ragionamento, sono pochissimi i film che risultano ottimi sotto qualsiasi sistema di assiomi (le possiamo chiamare 'tautologie artistiche'? Ho sempre desiderato coniare un termine " /> ). A meno che non ti vuoi limitare a considerare ben riusciti solo questa manciata di opere, qualsiasi film che segna una svolta in almeno uno di questi sistemi di assiomi é un capolavoro. 2001 eccelle (ed eccelle davvero) in tutti i reparti tecnici, nella fotografia, nella scenografia, nel sonoro, nel montaggio etc etc etc. 2001 é oggettivamente un capolavoro, a meno che non si voglia discuterne nel merito le qualitá in questi ambiti, ma, come ho giá detto, non ho ancora trovato nessuno che lo abbia fatto.puoi non essere d'accordo sulla scelta soggettiva degli assiomi (es. la noia è imperdonabile; la scrittura deve essere rapida) e su tale scelta se ne può discutere all'infinito, ma una volta accettati, se da tali assiomi sono tratte in modo logico e coerente delle conclusioni e dei giudizi, beh, questi giudizi godono di un "'oggettività" pari a quella dei giudizi derivanti dalle convenzioni universalmente accettate.
Per terminare, su uno dei poll aperti da Metamorfo era andato molto molto bene Highlander. Il film non é male, ma ha una caterva di difetti tecnici (ad esempio, é l'unico film che io abbia mai visto in cui si vedono i cavi che tengono sospeso un attore!!). Perché questo non basta a stroncarlo? Balla coi lupi, che tu sostieni essere un capolavoro (e concordo che sia un gran bel film) l'ho trovato tanto noioso che sono riuscito a vederlo per intero una sola volta. Ne ho visto la prima metá almeno 5 o 6 volte, tanto mi é bastato per aprezzarne la regia e la fotografia. Dovrei stroncarlo solo perché non ha incontrato i miei gusti in fatto di capacitá di intrattenimento?