Mah...premesso che anche a me l'high fantasy e la magia piacciono assai poco, io aspetterei a scandalizzarmi troppo...io penso che i nuovi poteri thoros, le capacità (limitate) di meli, quelle più rilevanti di moqorro, il risveglio dei draghi, le candele nere, le ingiustificate capacità negromantiche di qyburn, siano tutte legate da un medesimo filo conduttore, ovvero il ritorno della magia su westeros. Spero che nei prossimi libri si scoprirà e capirà di più.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
esatto, se non tutte le magi erano state annunciate (e meno male, altrimenti sai che prevedibilità), in generale il leit motive del ritorno degli antichi poteri di westeros è una delle trame portanti della saga, ed è intuibile fin dall'inizio, con il ritorno degli estranei nel prologo, e i poteri dei vari personaggi che crescono gradualmente. addirittura viene detto chiaro e tondo dagli alchimisti, che col ritorno dei draghi gli incantesimi acquistono più vigore.
il fatto che "la magia sta tornando" è irrilevante: che torni o che ci sia già, il punto è che si comporta a casaccio.
poi certo se si è disposti a tollerare i deus ex machina in nome di qualche colpo di scena di basso livello...
è ovvio che la trama va dove vuole lo scrittore: però sarebbe buona norma non passare da un evento all'altro, da una situazione all'altra, attraverso singoli avvenimenti improvvisi e imprevisti, sregolati e a sé stanti, del tutto sprovvisti di un nesso causale con qualcosa che il lettore conosce e di cui non è data la minima spiegazione.
(nota: "eh, ma la magia sta tornando" è inaccettabile come spiegazione)
le nozze rosse sono un bel colpo di scena no? imprevedibile al punto giusto, no? però sono state "costruite" bene, ogni passo che gli stark hanno fatto verso questo plot twist è rintracciabile, conoscibile, legato e coerente con altri tasselli.
l'omicidio d Renly no. Gregorstein nemmeno. Sono fulmini a ciel sereno, indipendenti da tutto ciò che si sapeva e da tutto ciò che è successo, che ribaltano la situazione e gli equilibri di poteri.
Nah... Per me "misterioso" non ha mai significato per forza "magico". Non ho mai considerato magia tutto ciò che non è scientificamente spiegato nel mondo reale (visto che alla magia nemmeno ci credo), non vedo perché dovrei farlo in un mondo inventato.per il mio modo di intendere la magia non ha tanto senso questo discorso... magia (o sovrannaturale o miracoloso o misterioso che dir si voglia) è proprio ciò che non è spiegabile con i mezzi scientifici del presente...
se a Westeros esiste un sapere scientifico avanzato tipo il nostro probabilmente spiegherebbero come mai gli inverni durano anni, qual è stato il processo evolutivo e come si caratterizzano biologicamente i draghi, che in realtà le candele e le visioni sono una specie di entanglement quantistico a livello macroscopico eccetera.
Tra l'altro la scienza di Westeros non ha scoperto il gene dell'immunità alle malattie così come non ha scoperto nessun altro gene. Quindi tutta la genetica di Westeros sarebbe magia?
Forse per me "magia" è ciò che per definizione è impossibile da spiegare scientificamente, ma non mi convince al 100% nemmeno questa visione...
Forse è più che altro una questione di sensibilità del lettore, che percepisce come magia qualsiasi cosa che va oltre un certo livello di credibilità, e il metro di paragone è la scienza del suo mondo. Per me non è così "bizzarro" che in un mondo diverso esista il gene dell'immunità alle malattie, per te sì. Quindi tu lo consideri come una magia, mentre per me è solo una normale caratteristica di un altro mondo.
Evidentemente per me è sufficiente quello, anche perché quando in un fantasy sento parlare di candele strane e cui qualcuno dà una certa importanza, è abbastanza spontaneo ipotizzare che siano qualcosa di magico.è un anticipazione del fatto che ci sono delle candele strane, non che c'è gente che appare e scompare a comando usando delle candele.
Comunque non mi sembra che le candele abbiano dato chissà quale grande aiuto a Dany... E comunque se n'è parlato pure in AFFC nell'ultimo capitolo (anche se non ricordo cosa è stato detto prima).
Beh, Quyburn prima ha parlato di proibiti esperimenti sulla vita e sulla morte prima, appunto. Doveva per forza nominare la parola "magia"? Però nel momento in cui l'avrebbe nominata non per te magari non sarebbe più stata un'anticipazione della magia, ma una magia vera e propria...Boh " />io non parlo dell'anticipazione dell'evento, ma dell'anticipazione della magia. E' una cos
a un filo diversa.
come con le candele: va bene, ok, c'è Qyburn e ci sono delle strane candele, Martin mi anticipa che Qyburn e le candele forse serviranno a qualcosa di strano.
beh, come anticipazione non mi basta. Quel qualcosa di strano può appunto essere qualunque cosa, tirata fuori al momento giusto per un bel plot twist o per dare un bell'aiutone al predestinato di turno (il 95% delle volte dany).
diverso sarebbe se, oltre ad anticiparmi che forse serviranno a qualcosa di strano, Martin desse qualche indicazione su quel qualcosa... qualcosa che ha a che fare con le visioni, i sogni? o forse con gli zombie?
Anch'io credo che lo avrei preferito in questo modo. Nemmeno a me tutta la storia di Gregorstein piace... ma per motivi diversi dai tuoi, credo.sinceramente mi piaceva di più prima: uno scienziato che si è spinto troppo oltre, ha vivisezionato un paio di barboni per sete di conoscenza eccetera. Ed è convinto di essere alla ricerca di chissà cosa (parla di presenze in una stanza), mentre in realtà è un fallito che non ha scoperto una mazza e tira a campare curando le vesciche e i calli a un branco di mercenari schizzoidi.
invece in AFFC viene fuori che è un potentissimo negromante. Bah.
il primo fa quasi paura (un po' dottor mengele, che faceva esperimenti assurdi e fallimentari, ma perseverava nella sua follia), il secondo è la classica macchietta fantasy... mengele che usa le anime degli ebrei morti per risvegliare i golem di praga.
ma per favore. Roba buona solo per sparatutto tamarri alla return to castle wolfenstein.
Ci sono stati eventi meno anticipati che non mi hanno dato il minimo fastidio: la magia di Mirri (che io invece ho sempre considerato vera e propria magia), il cambio di faccia di Jaqen, le ombre di Melisandre (il solo "Melisandre ha qualche potere misterioso" mi è bastata come anticipazione), le profezie della vecchia di Cuore Alto
Probabilmente ho problemi con Gregor semplicemente perché si sta esagerando con le resurrezioni, e perché una sola fonte magica di resurrezione (Thoros con il Dio Rosso) bastava e avanzava.
Poi per altre magie è proprio questione di gusto personale. La profezia nella Casa degli Eterni non mi è piaciuta tanto perché troppo ricca di effetti speciali, troppo "eccessiva". Invece quella di Cuore Alto non mi ha dato fastidio perché più misurata (c'era solo una vecchia che parlava, senza tutte quelle mille immagini assurde). Anche quella delle candele è una magia che trovo, come dire... dai toni abbastanza "delicati"... quindi per ora non mi ha dato fastidio.
Nah... Per me "misterioso" non ha mai significato per forza "magico". Non ho mai considerato magia tutto ciò che non è scientificamente spiegato nel mondo reale (visto che alla magia nemmeno ci credo), non vedo perché dovrei farlo in un mondo inventato.
Tra l'altro la scienza di Westeros non ha scoperto il gene dell'immunità alle malattie così come non ha scoperto nessun altro gene. Quindi tutta la genetica di Westeros sarebbe magia?
Forse per me "magia" è ciò che per definizione è impossibile da spiegare scientificamente, ma non mi convince al 100% nemmeno questa visione...
Forse è più che altro una questione di sensibilità del lettore, che percepisce come magia qualsiasi cosa che va oltre un certo livello di credibilità, e il metro di paragone è la scienza del suo mondo. Per me non è così "bizzarro" che in un mondo diverso esista il gene dell'immunità alle malattie, per te sì. Quindi tu lo consideri come una magia, mentre per me è solo una normale caratteristica di un altro mondo.
perché magico richiama qualcosa che ha origini umane, o di cui comunque l'uomo è "canale", mentre misterioso richiama piuttosto qualcosa che ha a che fare con la natura, con i segreti della materia e dell'universo, indipendente dall'uomo?
alla fin fine sempre la stessa cosa è: qualcosa che sfugge alla nostra comprensione, qualcosa che si rifiuta di essere incasellato negli schemetti e non risponde alle regole con cui classifichiamo la realtà.
Evidentemente per me è sufficiente quello, anche perché quando in un fantasy sento parlare di candele strane e cui qualcuno dà una certa importanza, è abbastanza spontaneo ipotizzare che siano qualcosa di magico.
mah... vengono presentate come niente di che, uno tra i tanti esempi delle cose strane che stanno succendo a quarth... topi impazziti, uomini ciechi che tornano sani, erba fantasma che cresce qua e là...
certo sono riconducibili nel filone "la magia si sta risvegliando", ma non è che in TWOT mi sta bene se si scopre che l'erba fantasma serve a evocare un demone che combatta al tuo fianco. E magari lo scopro pure senza preavviso, quando un demone arriva improvvisamente ad aiutare dany.
ah, ma era stato anticipato già in acok che l'erba fantasma era qualcosa di legato alla magia... grazie al caxxo, scusa
Beh, Quyburn prima ha parlato di proibiti esperimenti sulla vita e sulla morte prima, appunto. Doveva per forza nominare la parola "magia"? Però nel momento in cui l'avrebbe nominata non per te magari non sarebbe più stata un'anticipazione della magia, ma una magia vera e propria...Boh
il punto è che non sembrava in alcun modo magia. Almeno le candele si capisce che è qualcosa di strano, Qyburn sembrava semplicemente uno che aveva violato qualche regola bacchettona dei Maestri.
da come la spiega, i maestri cercavano di capire la vita sezionando cadaveri, e quindi lui ha deciso di capire la morte sezionando uomini vivi.
un atto empio e infame e contro i regolamenti e contro il buon costume, ma niente lasciava pensare che avesse a che fare con chissà quale stregoneria...
Quyburn ha imparato da Marwyn e così in parte Mirri Maz Duur. Non è difficile immaginare che ciò che ha fatto Quyburn con Gregor sia qualcosa di più avanzato di quello che ha fatto Mirri con Drogo. Quindi l'anticipazione riguardo a ciò che ha fatto Quyburn c'è.
Devo dire però che non ho mica tanto ben capito questo discorso sulle anticipazioni. "> Alla fin della fiera ci sarà sempre un momento in cui qualcosa non è anticipabile, semplicemente perchè un libro ha un inizio e ha anche una fine.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Quyburn ha imparato da Marwyn e così in parte Mirri Maz Duur.
questo non c'è scritto da nessuna parte.
viene detto che a Marwyn piace il modo di concepire la vita e la morte di Qyburn, ma da qui a che facessero a pezzi barboni nelle fogne di vecchia città ce ne passa.
Non è difficile immaginare che ciò che ha fatto Quyburn con Gregor sia qualcosa di più avanzato di quello che ha fatto Mirri con Drogo. Quindi l'anticipazione riguardo a ciò che ha fatto Quyburn c'è.
mi sembra un tipo di magia abbastanza diversa.
Mirri Maz Dur usa la magia del sangue e delle ombre, mi sembra più vicina (anche filosoficamente) a Melisandre... l'importanza del sacrificio, il prezzo, il sangue, pastore che dona la sua unica capra, le ombre eccetera eccetera
qyburn (sembra) usare metodi diversi, lenti, attraverso i burattini, da cui prende l'energia vitale roba simile.
non mi sembra affatto la versione avanzata, ma qualcosa di sostanzialmente diverso.
Alla fin della fiera ci sarà sempre un momento in cui qualcosa non è anticipabile, semplicemente perchè un libro ha un inizio e ha anche una fine.
certo, infatti gli Estranei capisco che non poteva anticiparli prima del prologo e va bene così " />
il discorso è: Martin (nonostante proclami il contrario) spesso usa la magia per risolvere situazioni ingarbugliate, aiutare i protagonisti e far svoltare bruscamente la trama in questo o quella direzione. Non che ecceda, ma qualche volta lo fa.
Gli esempi sono molti: la nascita dei draghi, le ombre di melisandre, cat-zombie, gregorstein, manifredde, jaquen eccetera.
ora, niente di male in astratto: capisco bene che uno scrittore debba risolvere situazioni ingarbugliate, far andare avanti i protagonisti e regalarci qualche colpo di scena. E in un fantasy non c'è niente di male a usare la magia a questo scopo.
però secondo me, a fare le cose fatte bene, la /cosa/persona/evento/magia che risolve la situazione o aiuta il protagonista o fa svoltare la trama dovrebbe essere preparato in anticipo.
Una tempesta di neve distrugge l'esercito di Stannis? bene, benissimo... se in precedenza hai spiegato che al nord l'inverno è duro e non c'è da scherzarci.
Una famiglia di alfieri toglie di mezzo l'intera fazione Stark in cinque pagine? grandioso, fantastico... se in precendenza mi hai lasciato intendere perché questi sono ambiziosi, perché potrebbero avercela con Stark e Tully, cosa potrebbero sperare di ottenere dal tradimento eccetera.
Un cinghiale uccide Robert Baratheon, più ubriaco del solito, facendo precipitare la situazione? forte, soprattutto se mi hai caratterizzato Robert come un ubriacone, amante della caccia, eccessivamente audace e spavaldo, con scudieri ambigui.
Vuoi farmi resuscitare Catelyn? very trash, ma va benissimo narrativamente... si sa che nei boschi lungo del tridente succede qualcosa di strano, si raccontano strane storie su un cavaliere che non può essere ucciso, ecco scopriamo che è un prete del fuoco che da i baci, la magia si sta risvegliando eccetera.
Indizi, racconti, ricordi, voci riferite da Tizio, supposizioni fatte da Caio... e poi, track, l'evento, la svolta, l'aiuto.
Questo è il Martin che mi piace, ed è una cosa in cui (di solito) Martin primeggia.
Però ogni tanto con la magia imho si dimentica di farlo. Spara fuori 'sti fulmini a ciel sereno, senza preparazione né anticipazione né niente.
Bum. Melisandre ha sgozzato Renly. Bum. Qyburn è in grado di creare il guerriero invincibile. Bum. Quaithe appare e scompare a comando. Bum. Dany non può ammalarsi di peste.
Magari è voluto, per rendere il colpo di scena ancora più inaspettato, ma a me da tutta una altra impressione. Ovvero che ogni tanto decida che non ha voglia di fare tutto il lavoro di preparazione e usi la magia per togliersi le castagne dal fuoco.
Questa impressione è rafforzata anche dal fatto che la magia di Martin non ha regole fisse, ma si comporta un come vuole... a maggior ragione dovrebbe stare attento a "preparare" bene il suo uso.
Quyburn ha imparato da Marwyn e così in parte Mirri Maz Duur.
questo non c'è scritto da nessuna parte.
viene detto che a Marwyn piace il modo di concepire la vita e la morte di Qyburn, ma da qui a che facessero a pezzi barboni nelle fogne di vecchia città ce ne passa.
Non so. Qyburn dice che i maestri erano soliti sezionare i morti per imparare i segreti dei corpi, mentre lui voleva sezionare i corpi dei vivi per capire i segreti della morte. Poco prima però ricorda anche che Marwyn ritenesse i maestri della Cittadella dei codardi.
E Mirri dice anche che Marwyn le ha insegnato i segreti del corpo umano. La deduzione non è certissima, però sembra plausibile che Marwyn abbia insegnato qualcosa sia a entrambi.
mi sembra un tipo di magia abbastanza diversa.
Mirri Maz Dur usa la magia del sangue e delle ombre, mi sembra più vicina (anche filosoficamente) a Melisandre... l'importanza del sacrificio, il prezzo, il sangue, pastore che dona la sua unica capra, le ombre eccetera eccetera
qyburn (sembra) usare metodi diversi, lenti, attraverso i burattini, da cui prende l'energia vitale roba simile.
non mi sembra affatto la versione avanzata, ma qualcosa di sostanzialmente diverso.
La mia impressione è che Mirri abbia fatto un mix. La magia delle ombre di Melissa, più qualcosa riguardo il corpo umano che gli ha spiegato Marwyn. La differenza sostanziale mi sembra nel risultato: mentre le resurrezioni dei preti rossi restituiscono un essere umano che è comunque almeno un feticcio di quello che era prima (corpo+parte della mente), quella di Mirri e Qyburn salva solo il corpo ma cancella del tutto i ricordi e tutto il resto. Drogo e Robert Strong sono degli involucri completamente vuoti, Lord Beric no, Catelyn neppure.
il discorso è: Martin (nonostante proclami il contrario) spesso usa la magia per risolvere situazioni ingarbugliate, aiutare i protagonisti e far svoltare bruscamente la trama in questo o quella direzione. Non che ecceda, ma qualche volta lo fa.
Non vorrei sbagliare, ma Martin condannava soprattutto l'abuso di questo mezzo, non il mezzo stesso.
Gli esempi sono molti: la nascita dei draghi, le ombre di melisandre, cat-zombie, gregorstein, manifredde, jaquen eccetera.
Davvero queste ti sembrano magie usate per risolvere situazioni ingarbugliate? Tra queste le uniche che servono davvero allo scopo sono le ombre di Melissa e in parte la nascita dei draghi, le altre mi sembra facciano parte più del folklore connesso all'opera fantasy in sè.
Melisandre ha sgozzato Renly.
Nelle canzoni di Macchia "Le ombre vengono per danzare, danza anche tu" si può cogliere questa anticipazione.
Qyburn è in grado di creare il guerriero invincibile.
Già spiegato sopra (tieni anche presente che ancora Robert Strong non l'abbiamo visto in azione, magari è il più grande flop di tutti i tempi).
Quaithe appare e scompare a comando. Bum. Dany non può ammalarsi di peste.
Su questo concordo con AryaSnow.
Questa impressione è rafforzata anche dal fatto che la magia di Martin non ha regole fisse, ma si comporta un come vuole... a maggior ragione dovrebbe stare attento a "preparare" bene il suo uso.
Penso proprio che lo faccia per non legarsi troppo alla magia e non farla eccedere.
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Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
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E Mirri dice anche che Marwyn le ha insegnato i segreti del corpo umano. La deduzione non è certissima, però sembra plausibile che Marwyn abbia insegnato qualcosa sia a entrambi.
però dice che il maestro che le ha insegnato il rito era un "mago del sangue dalle terre dell'ombra"... non credo si riferisca a Marwyn, visto che in precedenza lo aveva già nominato e lo aveva definito un "maestro dalle terre del tramonto".
Drogo e Robert Strong sono degli involucri completamente vuoti, Lord Beric no, Catelyn neppure.
però Beric si stava "svuotando", Drogo era un vegetale (una persona normalissima in stato vegetativo, niente di trascendentale, con tutte le sue funzioni... respiro eccetera, semplicemente il cervello andato) mentre Gregor è uno zombie super-forzuto, in grado di muoversi e fare azioni complesse (quindi, se non un cervello, quanto meno una "mente" la deve avere)
a me non sembra che ci siano tutte queste analogia, anzi mi sembrano l'uno il contrario dell'altro.
Davvero queste ti sembrano magie usate per risolvere situazioni ingarbugliate? Tra queste le uniche che servono davvero allo scopo sono le ombre di Melissa e in parte la nascita dei draghi, le altre mi sembra facciano parte più del folklore connesso all'opera fantasy in sè.
leggi bene quello che scrivo: spesso usa la magia per risolvere situazioni ingarbugliate, aiutare i protagonisti e far svoltare bruscamente la trama in questo o quella direzione.
le magie indicate rientrano in uno (o più) di questi paramentri... jaquen e manifredde sono aiutanti, le ombre servono a risolvere situazioni di stallo in modo rapido, cat è una svolta nella trama...
Nelle canzoni di Macchia "Le ombre vengono per danzare, danza anche tu" si può cogliere questa anticipazione.
né più né meno di quella della candela. Può voler dire tutto e niente. Ho già spiegato cosa penso di queste "anticipazioni"
Penso proprio che lo faccia per non legarsi troppo alla magia e non farla eccedere.
io invece penso che lo faccia per poterla usare alla caxxo di cane quando gli è comoda, ma vabbè... questo non lo scopriremo mai.
E Mirri dice anche che Marwyn le ha insegnato i segreti del corpo umano. La deduzione non è certissima, però sembra plausibile che Marwyn abbia insegnato qualcosa sia a entrambi.
però dice che il maestro che le ha insegnato il rito era un "mago del sangue dalle terre dell'ombra"... non credo si riferisca a Marwyn, visto che in precedenza lo aveva già nominato e lo aveva definito un "maestro dalle terre del tramonto".
Infatti mi pare proprio che Mirri ha appreso qualcosa da una parte, qualcosa dall'altra. Marwyn non gli avrà insegnato molto, però magari quello che le ha insegnato le è servito.
però Beric si stava "svuotando", Drogo era un vegetale (una persona normalissima in stato vegetativo, niente di trascendentale, con tutte le sue funzioni... respiro eccetera, semplicemente il cervello andato) mentre Gregor è uno zombie super-forzuto, in grado di muoversi e fare azioni complesse (quindi, se non un cervello, quanto meno una "mente" la deve avere)
a me non sembra che ci siano tutte queste analogia, anzi mi sembrano l'uno il contrario dell'altro.
Infatti non ho detto che siano la stessa cosa. Tra l'altro mi pare che Drogo non fosse realmente morto, Gregor senz'altro sì. Forse le differenze stanno anche nei tempi/modalità con cui i corpi muoiono/non muoiono. E poi forse dipende anche dalla persona che pratica la magia e dal luogo in cui viene praticata. Mi sembra comunque che il concetto di base sia questo: "solo la morte può pagare con la vita". E' più o meno il concetto di cui Parla Mirri. Ora abbiamo:
_ Mirri che scambia la morte di Rhaego per tenere in vita Drogo
_ Dany che scambia la morte di Mirri per portare in vita i draghi
_ Lord Beric scambia la propria morte per portare in vita Catelyn
_ Melisandre vorrebbe la morte di un re per portare in vita il drago di pietra (anche se mi sembra una buffonata)
Direi che questo concetto magico abbia una certa forza. Quindi almeno in questo ambito direi che Martin una regola l'ha posta. Ora mancano Lord Beric e Gregor in cui non sembra esserci questo aspetto. Su Lord Beric spiegazioni onestamente non ne ho, mi pare venga resuscitato più volte senza che venga messa in palio la morte di qualcun altro. Su Gregor invece non posso escluderlo: Qyburn nelle segrete potrebbe aver utilizzato la morte di qualche altro carcerato per far risorgere Gregor, più magari qualche altra diavoleria appresa alla Cittadella.
Un altro concetto magico che mi pare emergere ogni tanto è quello dell'importanza del sangue. Personalmente ritengo sia un punto debole abbastanza grosso (non esistono più persone col sangue "puro"), ma è difficile dire che non esistano regole.
1. La morte paga la vita
2. L'importanza del sangue
3. Il contrasto ghiaccio-fuoco
Più o meno le magie di ASOIAF rientrano in queste categorie. Capisco però che l'impostazione possa sembrare troppo generica e che si vogliano spiegazioni più dettagliate.
leggi bene quello che scrivo: spesso usa la magia per risolvere situazioni ingarbugliate, aiutare i protagonisti e far svoltare bruscamente la trama in questo o quella direzione.
Sì, ma le svolte non sono tutte uguali. Le ombre di Melisandre sono assolutamente decisive nel prosieguo della trama. Martin ha bisogno che Stannis batta Renly, ma siccome non può farcela con i mezzi tradizionali allora c'è bisogno del trucco magico. Piuttosto la cosa un po' stramba e capire come mai Stannis non utilizzi più di frequente questo mezzo potentissimo. "> La nascita dei draghi è un altra svolta importante, ma tutto sommato avviene perchè Dany capisce il funzionante della magia morte/vita. L'assurdo lo vedo più che altro nell'immunità al fuoco di Dany, cosa che effettivamente non viene spiegata.
Le altre cose che citi mi sembrano svolte minori, che potevano essere anche non inserite nella trama o che sarebbero potute essere sostituite da vicende non-magiche ma dalle uguali conseguenze.
« I met a traveller from an antique land
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Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Piuttosto la cosa un po' stramba e capire come mai Stannis non utilizzi più di frequente questo mezzo potentissimo.
perchè alcuni dei suoi obiettivi sono fuori portata. sia a livello geografico, sia per le protezioni che i castelli più antichi (Winterfell, Storm's End, Hightower, ma probabilmente anche Dragonstone ecc.) hanno contro le magie.
inoltre l'utilizzo delle ombre e la loro procreazione non spossa solo Melisandre, ma è sfiancante e debilitante anche per Stannis, che appare sempre più emaciato e debole dopo gli amplessi con Mel
e non sappiamo se ci sono anche limitazioni temporali, quantitative ecc.ecc.
Quello che trovo poco convincente è qyburn
un mezzo sfigato che ricuce piedi tagliati a rimorchio di vargo hoat che poi si scopre essere un potentissimo negromante...che usa una magia che mi pare abbastanza diversa da quella dei preti rossi...qui mi pare siamo nel campo dei golem...creati con l'utilizzo del corpo di gregor dell'energia vitale dei burattini (che poi il fatto che parli di usura econ riferimento in particolare alle donne...mi fa sospettare qualcisa di sessuale)
Di contro quella dei preti rossi è una resurrezione vera e propria...solo che ad ogni resurrezione si torna indietro meno "integri"...le parole di lord beric (tra i migliori non protagoniati della saga) sono superbe in proposito...
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Quello che trovo poco convincente è qyburn
un mezzo sfigato che ricuce piedi tagliati a rimorchio di vargo hoat che poi si scopre essere un potentissimo negromante...che usa una magia che mi pare abbastanza diversa da quella dei preti rossi...qui mi pare siamo nel campo dei golem...creati con l'utilizzo del corpo di gregor dell'energia vitale dei burattini (che poi il fatto che parli di usura econ riferimento in particolare alle donne...mi fa sospettare qualcisa di sessuale)
però questa visione è innegabilmente interessante, e non impossibile, ma niente fa trasparire l'utilizzo di magie di 'assorbimento energie vitali' (a meno che non mi sia perso qualche indizio). Qyburn seziona i corpi dei vivi. Quali tecniche poi vi applichi, non lo sappiamo, ma di certo ha una conoscenza dell'anatomia e del funzionamento del corpo superiore a chiunque altro a Westeros. Non che questo basti a creare non-morti..ma qualunque sia la tecnica che utilizzi (unita alla sua conoscenza frankenseiniana) nulla fa presagire (ripeto, a meno che non mi sia perso qualche passaggio) che utilizzi le energie vitali. A me pare usi quei corpi come semplici pezzi da sezionare/esaminare.
Il perchè preferisca usare donne invece mi è meno chiaro, e più interessante. Forse fanno semplicemente parte di un altro esperimento, o forse pensa di dover indagare meglio i meccanismi del concepimento (lui dichiara che 'così come i Maestri indagano la morte -i cadaveri- per capire la vita, lui indaga i vivi per capire i segreti della morte') e gli organi preposti a quello scopo.
..o forse gli piace l'idea di Gregor con delle mega-tette " />
beh, quando Cersei gli chiede se ha ancora bisogno di gente per i suoi esperimenti, lui risponde di sì, e che "the puppeteers are quite used up"... non so, a me non da l'idea che non si limiti a sezionarli e ne a sacrificarli per qualche rito come potrebbe fare Mirri o Melisandre. Che li usi in qualche altro modo particolare... i termini che usa (puppeteers e used up) mi danno l'idea di qualcosa che va oltre la semplice chirurgia avanzata.
beh, quando Cersei gli chiede se ha ancora bisogno di gente per i suoi esperimenti, lui risponde di sì, e che "the puppeteers are quite used up"... non so, a me non da l'idea che non si limiti a sezionarli e ne a sacrificarli per qualche rito come potrebbe fare Mirri o Melisandre. Che li usi in qualche altro modo particolare... i termini che usa (puppeteers e used up) mi danno l'idea di qualcosa che va oltre la semplice chirurgia avanzata.
well..'used up', oltre che usurato (come se non sbaglio lo ha tradotto Altieri) può essere tradotto come spossato, sfinito..ecco, per me rientra del tutto nel modo di fare amabile di Qyburn (e infatti è un personaggio adorabile. E in nessun modo 'cattivo'. Si, lo so che è uno schizzato, ma non c'è la minima traccia di crudeltà in quello che fa, è freddamente scientifico. Per me, tanto per dire, sarebbe un nonnino amorevole, e una personcina ammmmodo in tutto ciò che non concerne i suoi esperimenti folli).
mi riferisco alle sue scelte lessicali. Non dice a Cersei "caspio, Falyse l'ho tagliuzzata e squartata troppo, è a pezzi" e neppure "è in fin di vita, mi spiace, non possiamo rimandarla alle sue terre".
Dice proprio "Si si, è viva..però non del tutto 'a suo agio'.." . Così come i suoi 'pupazzi da tagliuzzare' non sono 'in fin di vita' o 'menomati', ma 'stanchi. un pò malandati. used up'.
io almeno la vedo così, in attesa di altri indizi. In ogni caso non penso che nel suo antro delle meraviglie nasconda solo Gregorstein..può darsi benissimo che ci siano altri mille esperimenti balordi in atto, tutti diversi " />