19 minutes fa, Zio Frank dice:Ma che ne sapete che il problema sono quelle, magari è Bran o più probabilmente Daenerys a dargli problemi
Oppure semplicemente ha i suoi tempi di scrittura anche se lunghi...
Pure secondo me ma ogni tanto si sente qualcuno convinto che la colpa sia delle trame e dei personaggi inseriti in affc e adwd, sembra quasi abbiano fretta di ritrovarsi con i 3-4 sbarbatelli interessanti quanto un unghia incarnita
Martin ci ha messo cinque anni a scrivere AFFC e sei anni per scrivere ADWD (e ricorderai che aveva promesso ADWD per il 2006), dopo che in nove anni aveva scritto tre libri in scioltezza. Questo mi induce a pensare che i problemi siano proprio le sottotrame di AFFC e ADWD, piuttosto che i personaggi più "lineari" dei primi tre libri.
Con questo non vuol dire che ne sia sicuro, ma è piuttosto indicativo.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
È come al solito la sua collaborazione dal 2007 al 2014 con la serie tv la leviamo dall' equazione
a te saranno piaciute, a molti altri no, anche tra chi ha solo letto i libri, il livello di ASOS è lontano, le sottotrame da finire penso incidano in quell'equazione giusto "un filo" in piu rispetto alla serie...
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
Affc e adwd vanno paragonati a agot e acok, twow andrà paragonato a asos
Le trame si preparano ragazzi, non basta elencare eventi
Il problemi della lentezza di Martin nello scrivere ASOIAF non sono i problemi con la trama, sono:
1) è diventato anziano e ricco, con tutto quello che comporta in termini di motivazioni e quantità di tempo che vuole sacrificare stando davanti al pc a scrivere;
2) è ancora perfezionista, con quello che comporta in termini di prima scrittura e riscrittura;
3) negli ultimi 9 anni:
ha scritto:
- The princess and the queen
- The rogue prince
- Fire & Blood
- The world of ice and fire (in collaborazione con Garcia e Antonsson)
- quattro episodi di GOT
- Ha editato varie antologie di racconti e parecchi romanzi di Wild Cards.
- Ha fatto tantissimi viaggi (e dice che non scrive nemmeno una riga quando non è a casa), partecipato a tante convention, worldcon, e fatto svariate interviste e ritirato premi.
- Si occupa del suo cinema a Santa Fè
- Per HBO è produttore esecutivo della serie tv basata sul romanzo "Who fears death", collaborato con altri sceneggiatori per la realizzazione di 5 possibili prequel di GOT, e incaricato di trovare idee e materiale per altre serie tv (anche al di fuori del mondo GOT).
- Ha fatto cameo in un paio di serie tv, scrive il blog, legge centinaia di romanzi, ha partecipato alla realizzazione di un fumetto su una sua opera (Starport)...
E questi sono soltanto i progetti che ricordo io, ce ne sono sicuramente alcuni che ora mi sfuggono (più qualcuno "segreto" come ha fatto sapere recentemente).
Ora, io direi che più che problemi con la trama (che poi io sono convinto che la trama è la parte più facile e veloce della scritura), il problema sia il tempo che un settantenne ricco vuole impiegare a lavorare + la quantità enorme di cose che fa, che sottraggono tantissimo tempo alla scrittura di ASOIAF.
Mah, secondo me la serie TV c'entra poco, però va detto che quelle che a molti lettori possono sembrare trame aggiuntive che Martin avrebbe potuto omettere (Dorne, Isole di Ferro, Credo, Maestri, Aegon) secondo me sono invece elementi strutturali della seconda parte della saga, ampiamente anticipati dai libri precedenti, a volerlo leggere con attenzione. Diverso è eventualmente per altre vicende minori che evidentemente sono cresciute con la scrittura, tipo le vicende di Stokeworth o Rosby etc. (Ma io a scanso di equivoci amo Martin anche perché esistono queste sottotrame :unsure:)
Il problema è che i primi tre libri li ha scritti praticamente insieme, sulla base di un'idea che nelle linee generali aveva fin dal principio (quanto meno sulla linea Eddard - Robb), mentre per i successivi aveva molte idee meno definite, la cui scansione peraltro ha cambiato a ripetizione nei primi anni post-ASoS (5-year-gap, megaprologo, nuovi pdv...), quando invece avrebbe dovuto riuscire a creare una scaletta precisa.
1 hour fa, Euron Gioiagrigia dice:Le innumerevoli sottotrame di AFFC e ADWD sono indubbiamente un piacere da leggere (penso alla questione Blackfyre, ad esempio), ma diventano un problema nel momento in cui Martin non riesce ad ordinarle.
Indubbiamente.
E' uno dei suoi difetti peggiori....
1 hour fa, Zio Frank dice:Ma che ne sapete che il problema sono quelle, magari è Bran o più probabilmente Daenerys a dargli problemi
Passi per Bran che come storyline è ancora a se, ma Dany è collegata eccome al problema delle sottotrame, visto che a Mereen ci sono buona parte delle sottottrame di ADWD....
%d/%m/%Y %i:%s, Euron Gioiagrigia dice:Martin ci ha messo cinque anni a scrivere AFFC e sei anni per scrivere ADWD (e ricorderai che aveva promesso ADWD per il 2006), dopo che in nove anni aveva scritto tre libri in scioltezza. Questo mi induce a pensare che i problemi siano proprio le sottotrame di AFFC e ADWD, piuttosto che i personaggi più "lineari" dei primi tre libri.
Concordo
12 hours fa, King Glice dice:Indubbiamente.
E' uno dei suoi difetti peggiori....
Ma in realtà, come ho detto prima, le trame secondarie e nascoste emerse negli ultimi due libri piacciono, e pure molto. Non so però se ne abbia ancora il controllo.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
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13 hours fa, Koorlick dice:Il problema è che i primi tre libri li ha scritti praticamente insieme, sulla base di un'idea che nelle linee generali aveva fin dal principio (quanto meno sulla linea Eddard - Robb), mentre per i successivi aveva molte idee meno definite, la cui scansione peraltro ha cambiato a ripetizione nei primi anni post-ASoS (5-year-gap, megaprologo, nuovi pdv...), quando invece avrebbe dovuto riuscire a creare una scaletta precisa.
Infatti, e dici poco.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
15 hours fa, Metamorfo dice:Il problemi della lentezza di Martin nello scrivere ASOIAF non sono i problemi con la trama
Tu stesso però hai detto più volte che pensare ad un trama e metterla per iscritto sono due cose diverse. In questo senso, forse Martin ha problemi nella seconda parte.
Riguardo al discorso di Zio Frank, se è vero che Martin ha smesso di essere impegnato nella lavorazione di GoT nel 2014 (ma non sono sicuro di ciò, mi sembra di ricordare avesse terminato dopo), sono comunque passati 6 anni da allora.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
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Cold and sweet the river runs
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1 minute fa, Euron Gioiagrigia dice:
Tu stesso però hai detto più volte che pensare ad un trama e metterla per iscritto sono due cose diverse. In questo senso, forse Martin ha problemi nella seconda parte.
Io dico che chi non sa di scrittura si focalizza sulla trama come se fosse la parte più complicata o che prende più tempo ma, al contrario, è la parte più semplice e veloce (per esempio, tutti noi, quando facciamo delle teorie, o immaginiamo dei risvolti, creiamo delle trame, a volte anche ben pensate e sensate).
Nessuno di noi, però, sarebbe capace, partendo da quella trama, di riempire pagine e pagine di dialoghi intriganti, di descrizioni interessanti, di frasi intelligenti, di sottotesto, scegliere il punto di vista, cosa mostrare e cosa no, ecc. e poi perfino scegliere le giuste parole di ogni singola riga. Queste sono le cose difficili e che fanno perdere tantissimo tempo.
Non mi stupirei se Martin ci abbia messo più tempo a scrivere un singolo capitolo complesso di un qualche personaggio, che ad immaginare tutto lo scheletro di trama dell'intero TWOW.
Esatto , è proprio così, per una volta sono daccordo con metamorfo
Basti pensare che per scrivere il prologo di AFFC ci ha impiegato circa un anno, dato che non riusciva a risolvere il problema del salto temporale.
The time between the notes relates the colour to scenes,
A constant vogue of triumphs dislocate man, so it seems,
And space between the focus shape ascend knowledge of love
As song and chance develop time lost social temperance rules above
Then according to the man who showed his outstretched arm to space,
He turned around and pointed revealing all the human race,
I shook my head and smiled a whisper knowing all about the place
Jon Anderson & Steve Howe (Close to the Edge)
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)