Io proverei a ripartire da qui:
Lotta per il potere
“un esercito straniero che varca la porta principale della nostra città” Tito sputò a terra “e con petali di rose a ricoprire il loro cammino”.
“Sul nostro sangue dovrebbero camminare, almeno non saremmo ricoperti di vergogna” mormorò Alastar.
“Fidati di me, fratello” Tito distolse lo sguardo da quella processione regale e fissò intensamente l’amico “arriverà anche il sangue”.
Ho dei commenti da farti. L'idea di questa scena è carina. Sviluppiamola come farebbe Stephen King.
Se il principe ha deciso di non voler sposare nessuna delle figlie di nobile stirpe del regno ci possono essere solo pochi motivi per cui questo è potuto succedere:
- il re, probabilmente gli ha cercato moglie prima di morire, quindi il ragazzo sarà stato già promesso a qualcuna anche dalla tenera età.
- Il re , che non è stupido, vedendo che non ci sono figlie femmine tra i nobili dellle 5 famiglie poteva scegliere quale alleanza comporre all'interno del regno per rendere la sua famiglia la più potente tra le 5.
Ora se non è successo questo ci possono essere diverse opzioni:
- il principe ha rotto la promessa di suo padre scatenando una faida interna alle 5 famiglie e una guerra civile magari per diversi motivi;
- il padre lo aveva promesso ad una principessa straniera per unire due reami e escludere le 4 famiglie restanti dal potere e creare una nuova monarchia ereditaria. (per sete di potere o per liberare il reame da nobili assetati di privilegi sceglietelo voi)
Ciò spiegherebbe una morte prematura del re (ucciso dai nobili dellle famiglie che vedono il loro potere in pericolo) e i tumulti creati ad arte dai lord che si vedono declassati. Per ogni famiglia in disgrazia ce ne sarebbe una che non farebbe mancare il proprio sostegno al nuovo re sperando in un'ascesa sociale e non mancherebbero intrighi, guerre, personaggi che manovrano dietro le quinte. " />
ed iniziare a pensare:
1 - dettagli di ambientazione
2 - trama
3 - personaggi
olèèè!! via col tema
allora vediamo un pò,,,nn si dovrebbe ripartire cn tutte le trame proposte in questa tematica??
Beric, riporto tutta la proposta di Ser Lostdream su Lotta per il Potere.
“un esercito straniero che varca la porta principale della nostra città” Tito sputò a terra “e con petali di rose a ricoprire il loro cammino”.
“Sul nostro sangue dovrebbero camminare, almeno non saremmo ricoperti di vergogna” mormorò Alastar.
“Fidati di me, fratello” Tito distolse lo sguardo da quella processione regale e fissò intensamente l’amico “arriverà anche il sangue”.
Questa è la premessa dalla quale son partito.. forse un po' banale lo ammetto... ma riprende un po' quello detto fin'ora: Alla fine l'esercito nemico/straniero/esterno entra in città e prende il potere, lasciando a bocca asciutta gli altri partecipanti al gioco del trono
[...]
Macro-Ambientazione: Un po' medievaleggiante, al limite con qualche elemento fantasy
Micro-Ambientazione: La storia è ambientata nel cuore del regno. Una città imprendibile che è sempre stata il simbolo del potere della casa regnante. Si dice che nessun esercito la potrebbe mai piegare, ne con la forza ne per fame.
In breve: Da decenni (secoli?), una dinastia detiene il potere sul regno, garantendo la purezza della stirpe grazie agli incroci/matrimoni delle cinque più antiche famiglie del regno (tutte residentinella città). Mentre il re e la regina non lasciano mai il palazzo, nel quale allevano i principi e le principesse secondo regole ben precise di un'antica scuola, le altre famiglie mantengono l'ordine nel regno.
Ci sono state rivolte in passato, ma il tutto è sempre stato riportato alla normalità grazie alla forza dell'esercito reale e all'unità delle famiglie. Il potere è assoluto.
L'inizio: Il re muore a causa di un incidente e la regina non può più avere figli a causa dell'età avanzata. Hanno un solo figlio, un maschio. Le altre famiglie hanno solo figli maschi. E quindi sembra non esserci una futura regina e quindi un continuo per le cinque famiglie.
Molte famiglie nobili vedono una possibilità per entrare a far parte della stretta cerchia del potere e accorrono in città per far vedere le proprie figlie.
Naturalmente il gioco non è pulito e ognuno vuole avere la propria possibilità. Anche tra la gente del popolo c'è chi avanza qualche pretesa ed iniziano pure a girare voci per cui la stirpe regnante è maledetta e la prova è la mancanza di un'erede femmina che possa sposare il principe.
A sorpresa il principe prende contatto e stringe accordi con una regina che viene da "fuori" (per farla semplice da un regno al di là del mare, da oriente o...?).
Il malcontento cresce e le spaccature all'interno del regno sono sempre più evidenti. Le stese si rispecchiano all'interno della Città. La regina arriva con il suo imponente seguito per concludere l'accordo.
E qui inizia la nostra storia...
POSSIBILI FINALI?
- La regina si siede sul trono.... e porta con se un re straniero, ponendo definitivamente fine alla vechia dinastia regnante.
- Altri giocatori di famiglie nobili o meno riescono a ribaltare il potere, riconsegnando nelle mani dellegittimo erede il potere.
- La città viene completamente rasa al suolo dalla guerra civile, ponendo fine alla sua storia nell'unico modo possibile -> essere distrutta dall'interno e questo segna l'inizio di una nuova era fatta di diversi regni/stati e non più un regno unito sotto il comando della potente capitale
- altro?
Mi piace molto l'ambientazione medievaleggiante, e anche con qualche elemento fantasy o non storico. E la città? E' una città del Nord? E' una città del Sud? E una città portuale? Ci sono montagne nelle sue vicinanze? Questi elementi saranno utili non solo per caratterizzare la città e la popolazione, ma anche per lo sviluppo della trama (tipico esempio: se qualcuno deve fuggire dalla città, che via potrà prendere? Se un esercito deve attaccare la città, da dove potrà arrivare?)
La trama è intrigante, e lascia molto spazio per una vera lotta per il potere, con intrighi, tradimenti, segreti, e un po' di sana azione.
Per quanto riguarda i personaggi, anche in questo caso c'è una grande possibilità di scelta: si può interpretare pressocché qualsiasi personaggio, un popolano, un nobile, uno straniero al seguito dela regina, un membro della famiglia reale, etc.
In effetti pare strano che il Re e la Regina, con un solo figlio maschio e nessuna figlia femmina nelle 5 famiglie, non abbiano preso accordi; magari l'accordo con la regina straniera non lo prende il figlio del Re, ma è un accordo che esiste già da molti anni, stipulato dal Re quando era ancora in vita con un re straniero, ma sempre tenuto segreto per non creare scontento tra le altre famiglie...
Innanzitutto, secondo me, dobbiamo definire una cosa: questa è una città-stato? oppure è la capitale di un regno più o meno vasto? Entrando in città, la fazione esterna conquista di fatto il territorio o potrebbero esserci stati scontri prima di entrare in città in altre parti del regno? Siamo in una situazione simile a quanto successo con le lotte tra Atene e Sparta oppure è più simile a greci contro fenici. tra le fazioni, in altre parole c'è anche una diversità culturale?Mi piace molto l'ambientazione medievaleggiante, e anche con qualche elemento fantasy o non storico. E la città? E' una città del Nord? E' una città del Sud? E una città portuale? Ci sono montagne nelle sue vicinanze? Questi elementi saranno utili non solo per caratterizzare la città e la popolazione, ma anche per lo sviluppo della trama (tipico esempio: se qualcuno deve fuggire dalla città, che via potrà prendere? Se un esercito deve attaccare la città, da dove potrà arrivare?)
Questa sarebbe la cosa più normale, il re cerca di tutelare la sua stirpe. A questo punto sarebbe interessante sapere se ci sono stati altri casi simili in precedenza e che cosa decisero i vecchi re. Per esempio se i principi sposarono figlie di famiglie cadette per mantenere il nome delle 5 famiglie oppure se sposarono anche in quel caso delle principesse straniere. E in quel caso ci furono rivolte? Oppure i nobili hanno previsto questa situazione e hanno elaborato una procedura che il principe avrebbe dovuto seguire?In effetti pare strano che il Re e la Regina, con un solo figlio maschio e nessuna figlia femmina nelle 5 famiglie, non abbiano preso accordi; magari l'accordo con la regina straniera non lo prende il figlio del Re, ma è un accordo che esiste già da molti anni, stipulato dal Re quando era ancora in vita con un re straniero, ma sempre tenuto segreto per non creare scontento tra le altre famiglie...
Innanzitutto, secondo me, dobbiamo definire una cosa: questa è una città-stato? oppure è la capitale di un regno più o meno vasto? Entrando in città, la fazione esterna conquista di fatto il territorio o potrebbero esserci stati scontri prima di entrare in città in altre parti del regno? Siamo in una situazione simile a quanto successo con le lotte tra Atene e Sparta oppure è più simile a greci contro fenici. tra le fazioni, in altre parole c'è anche una diversità culturale?
Mi piace molto l'ambientazione medievaleggiante, e anche con qualche elemento fantasy o non storico. E la città? E' una città del Nord? E' una città del Sud? E una città portuale? Ci sono montagne nelle sue vicinanze? Questi elementi saranno utili non solo per caratterizzare la città e la popolazione, ma anche per lo sviluppo della trama (tipico esempio: se qualcuno deve fuggire dalla città, che via potrà prendere? Se un esercito deve attaccare la città, da dove potrà arrivare?)
La immaginerei meglio come capitale di un regno più vasto. E senza dubbio, il fatto che tra le due fazioni ci sia una diversità culturale rende più variegata e interessante l'ambientazione, e lascia più possibilità di interpretare i POV...
sarà anche vero che se fosse la capitale di un regno più vasto ci sarebbero più possibilità, ma secondo me è anche più difficoltoso scriverne storia legami ecc ecc...una città stato la vedo più funzionale e meno dispersiva..
Entrambi gli scenari presentano delle situazioni da chiarire.sarà anche vero che se fosse la capitale di un regno più vasto ci sarebbero più possibilità, ma secondo me è anche più difficoltoso scriverne storia legami ecc ecc...una città stato la vedo più funzionale e meno dispersiva..
Città-stato:
- come sono organizzate le città sorte intorno alla nostra? O c'è un regno che incombe al confine?
- la struttura di rapporti esistenti tra le varie città-stato qual è? Cercano di interferire quando entra la principessa straniera in città? o la appoggiano? oppure è la reggente di una di queste città?
- per le città-stato ha senso parlare di un potere oligarchico. Perché il "re morente" (forse sarebbe meglio trovare un termine più adeguato) avrebbe dovuto modificare l'ordinamento della città?
- bisogna tenere presente che ogni azione dovrebbe essere studiata per poter essere svolta da un piccolo gruppo di uomini. Quante casate nobiliari possono essere presenti in un unica città? E quanti uomini possono assoldare? Non mi sembra la scelta ottimale se si vuole puntare su scontri bellici, né su intrighi di natura politica. Però sarebbe la cosa migliore se volessimo mantenere la modalità di controllo della scelta del "governatore" (lo chiamo così perché mi sembra più appropriato). Il "controllo delle unioni" servirebbe a non disperdere la nobiltà delle poche casate tra i popolani e a generare un miriade di personaggi dal sangue misto che tenterebbero la scalata sociale.
Capitale di un regno:
-se da un lato questa situazione permetterebbe una maggiore varietà nelle azioni politiche, militari, nella scelta dei personaggi, dall'altro potrebbe risultare perfino dispersiva o inverosimile se tutti gli avvenimenti principali si svolgessero in una singola città, per quanto questa sia la capitale. Va da sé che anche gli approfondimenti culturali sarebbero maggiori, però non di molto superiori al caso precedente.
Forse la via di mezzo potrebbe essere quella più giusta per le nostre esigenze e capacità. Penso ad una federazione di città-stato su un piccolo fazzoletto di terra come potrebbero essere per esempio la grandezza delle isole di ferro rispetto a Westeros. Ogni città sarebbe governata da una casata diversa e tutte soggette all'autorità di un "governatore" scelto con le modalità descritte da Ser Lostdream.
Secondo me il modello a città-stato non può reggere: storicamente, quale città-stato è riuscita a mantenere un'impermeabilità al mondo esterno come quella che stiamo proponendo qui?
Non parlo di non essere mai conquistata o cosa, ma proprio il dominio assoluto da parte di una ristretta cerchia di famiglie, unito all'isolamento dei regnanti (che fa molto Città Proibita), sono appunto caratteristiche da regno più vasto, nella cui capitale le influenze esterne arrivano estremamente filtrate dalla distanza che la separano dai confini.
Un regno sarebbe quindi la soluzione più logica, pur con le difficoltà narrative che questo comporta.
Secondo me non ci sarebbero problemi nell'avere una storia ambientata solo nella capitale: la storia italiana è fatta di città che si fronteggiavano ad armi pari, ma negli stati nazionali di più remota costituzione (Francia, Gran Bretagna, ma anche Austria, per dire) le ingerenze delle altre città erano minime. Tali ingerenze nel nostro caso potrebbero essere nei gruppi di nobili minori delle altre città che si recano alla capitale per presentare le proprie figlie a corte, ma non ci vedo niente di male nell'avere il teatro di azione nella capitale del regno.
Butto lì qualche altra domanda: che genere di religione c'è nel regno? Quanto è sentita? Esiste, come nell'Impero Romano, un culto del regnante? Come è strutturata geograficamente la capitale? Città di mare o di terra? Nel secondo caso sorge lungo un fiume? Come è gestita l'istruzione? Come sono strutturate le professioni? Esistono gilde o corporazioni? La monarchia è assoluta o costituzionale? Esiste un consiglio dei nobili, o parlamento, o altro? Esponenti della religione o delle corporazioni ne fanno parte? Esiste la magia? Se sì, quanto è diffusa? Come è strutturata? È una pratica che chiunque, con studio e applicazione, può imparare, o dipende da altre cose?
oppure è la capitale di un regno più o meno vasto? Entrando in città, la fazione esterna conquista di fatto il territorio o potrebbero esserci stati scontri prima di entrare in città in altre parti del regno? Siamo in una situazione simile a quanto successo con le lotte tra Atene e Sparta oppure è più simile a greci contro fenici. tra le fazioni, in altre parole c'è anche una diversità culturale?
Io opterei per la capitale di un regno più grande... Di fatto la principessa straniera che arriva con la sua delegazione per sposare il principe, non deve conquistare il territorio o farsi strada combattendo... Ma è il re in carica ad invitarla e attaccarla apertamente significherebbe guerra sin da subito...
Io penso a questa città come qualcosa di imprendibile e ben difesa. Anche l'esercito personale del re è molto forte e quindi nessuna delle famiglie nobili, da sola, potrebbe permettersi di attaccare direttamente il re...
La nuova regina entra in città in un apparente clima di festa... Poi le varie fazioni in gioco, iniziano a muovere le loro pedine e tirare i loro dadi per cambiare quel che il re ha già deciso.
Da qui potrebbero anche sorgere delle alleanze e quindi eleggere un nuovo sovrano e magari chiedere la mano della sovrana straniera per se oppure legare con qualche nobile minore...
Questa sarebbe la cosa più normale, il re cerca di tutelare la sua stirpe. A questo punto sarebbe interessante sapere se ci sono stati altri casi simili in precedenza e che cosa decisero i vecchi re. Per esempio se i principi sposarono figlie di famiglie cadette per mantenere il nome delle 5 famiglie oppure se sposarono anche in quel caso delle principesse straniere. E in quel caso ci furono rivolte? Oppure i nobili hanno previsto questa situazione e hanno elaborato una procedura che il principe avrebbe dovuto seguire?
Io opterei più per un caso unico... oppure... magari si potrebbe fare che c'è stato un precedente... ed era stata scelta una famiglia cadetta... che poi è diventata una delle 5 casate nobili (magari il sovrano attuale discende proprio da questa famiglia, la più giovane tra le sovrane...)
Butto lì qualche altra domanda: che genere di religione c'è nel regno? Quanto è sentita? Esiste, come nell'Impero Romano, un culto del regnante? Come è strutturata geograficamente la capitale? Città di mare o di terra? Nel secondo caso sorge lungo un fiume? Come è gestita l'istruzione? Come sono strutturate le professioni? Esistono gilde o corporazioni? La monarchia è assoluta o costituzionale? Esiste un consiglio dei nobili, o parlamento, o altro? Esponenti della religione o delle corporazioni ne fanno parte? Esiste la magia? Se sì, quanto è diffusa? Come è strutturata? È una pratica che chiunque, con studio e applicazione, può imparare, o dipende da altre cose?
Io con la magia ci andrei molto cauto... poco o nulla... Al limite solo al servizio del sovrano e gestita da una stirpe di sacerdoti a lui fedeli...
Per le altre domande... lascio a qualcuno più afferrato di me sul tema.. nel frattempo ci penso con calma...
Butto lì qualche altra domanda: che genere di religione c'è nel regno? Quanto è sentita? Esiste, come nell'Impero Romano, un culto del regnante? Come è strutturata geograficamente la capitale? Città di mare o di terra? Nel secondo caso sorge lungo un fiume? Come è gestita l'istruzione? Come sono strutturate le professioni? Esistono gilde o corporazioni? La monarchia è assoluta o costituzionale? Esiste un consiglio dei nobili, o parlamento, o altro? Esponenti della religione o delle corporazioni ne fanno parte? Esiste la magia? Se sì, quanto è diffusa? Come è strutturata? È una pratica che chiunque, con studio e applicazione, può imparare, o dipende da altre cose?
Purtroppo non so quante forze potrei dedicare a questo progetto e quindi non partecipo...però vi sto leggendo
Vorrei dare un parere a proposito delle domande (magari serve da spunto o meno XD).
Secondo me più che di culto di regnante conviene parlare di religione come il classico instrumentum regni. Nel senso che legittima il potere del sovrano e delle cinque famiglie senza però arrivare a un culto del personale vero e proprio come invece è successo nell'impero romano. Di conseguenza la casta sacerdotale è strettamente legata alle 5 famiglie, praticamente uno status symbol (soprattutto nel caso si scelga di fare un mondo con divintà assenti/ininfluenti). Questo culto "ufficiale" potrebbe essere affiancato a culti minori, magari a livello di sette, che si sono affermati nel popolino che non trova soddisfazione/consolazione nella religione ufficiale che effettivamente resta chiusa all'interno delle cinque famiglie e che, nelle rare cerimonie aperte a tutte non offre nulla di concreto.
Avete parlato di questo regno come esistente da secoli...questo porta a un'altra domanda logica. Perchè non ci sono mai state ribellioni a questo sistema? Anche se il governo fosse sempre stato buono mi viene da supporre che prima o poi anche le caste minori vogliano partecipare al potere. Forse si potrebbe parlare di due consigli...uno ristretto del sovrano, composto solo dalle cinque famiglie e uno intermedio composto da rappresentanti del popolo (esponenti delle varie gilde, dei più ricchi) e membri poco influenti delle cinque casate che fungono da "portavoce" tra popolo e nobiltà. L'istruzione delle classi minori a questo punto non sarebbe più una cosa illogica. Potreste dividerla nella classica istruzione privata delle famiglie ricco-borghesi (per esempio i figli di commercianti e artigiani) e un'istruzione basilare data al resto del popolo da dei maestri.
ok...torno nel mio angolino...scusate l'intromissione ^^'
Grazie per i consigli, Erin, anche se non partecipi è comunque utile avere altri pareri.
Personalmente la penso come Erin sulla religione. Qualcosa di molto sentito dal popolo, che i regnanti utilizzano per tenerlo buoni. L'alto clero è composto da aristocratici, provenienti dalle famiglie stesse, ha rappresentanti nel consiglio del Re, ha influenza negli affari politici.
Per quanto riguarda la magia, penso che, come già detto, dovrebbe essere qualcosa di asservito alla casa regnante. Il popolo è superstizioso, in generale crede che la magia esista ma la vede come qualcosa di oscuro e poco affidabile. Magari non sospetta che la casa regnante ne faccia un uso limitato, magari invece lo sa, e per questo è ancora più diffidente nei confronti dell'aristocrazia e la teme.
Anche in un sistema che dura da secoli possono esserci state rivolte, ribellione, alcuen magari hanno anche portato a brevi governi, che però sono stati soppressi dalle famiglie regnanti, che hanno poi ripreso il loro posto.
Erin grazie mille per le tue considerazioni. Mi permettono di aggiungere qualche punto al discorso che facevamo.
Butto lì qualche altra domanda: che genere di religione c'è nel regno? Quanto è sentita? Esiste, come nell'Impero Romano, un culto del regnante? Come è strutturata geograficamente la capitale? Città di mare o di terra? Nel secondo caso sorge lungo un fiume? Come è gestita l'istruzione? Come sono strutturate le professioni? Esistono gilde o corporazioni? La monarchia è assoluta o costituzionale? Esiste un consiglio dei nobili, o parlamento, o altro? Esponenti della religione o delle corporazioni ne fanno parte? Esiste la magia? Se sì, quanto è diffusa? Come è strutturata? È una pratica che chiunque, con studio e applicazione, può imparare, o dipende da altre cose?
Purtroppo non so quante forze potrei dedicare a questo progetto e quindi non partecipo...però vi sto leggendo
Vorrei dare un parere a proposito delle domande (magari serve da spunto o meno XD).
Secondo me più che di culto di regnante conviene parlare di religione come il classico instrumentum regni. Nel senso che legittima il potere del sovrano e delle cinque famiglie senza però arrivare a un culto del personale vero e proprio come invece è successo nell'impero romano. Di conseguenza la casta sacerdotale è strettamente legata alle 5 famiglie, praticamente uno status symbol (soprattutto nel caso si scelga di fare un mondo con divintà assenti/ininfluenti). Questo culto "ufficiale" potrebbe essere affiancato a culti minori, magari a livello di sette, che si sono affermati nel popolino che non trova soddisfazione/consolazione nella religione ufficiale che effettivamente resta chiusa all'interno delle cinque famiglie e che, nelle rare cerimonie aperte a tutte non offre nulla di concreto.
Avete parlato di questo regno come esistente da secoli...questo porta a un'altra domanda logica. Perchè non ci sono mai state ribellioni a questo sistema? Anche se il governo fosse sempre stato buono mi viene da supporre che prima o poi anche le caste minori vogliano partecipare al potere. Forse si potrebbe parlare di due consigli...uno ristretto del sovrano, composto solo dalle cinque famiglie e uno intermedio composto da rappresentanti del popolo (esponenti delle varie gilde, dei più ricchi) e membri poco influenti delle cinque casate che fungono da "portavoce" tra popolo e nobiltà. L'istruzione delle classi minori a questo punto non sarebbe più una cosa illogica. Potreste dividerla nella classica istruzione privata delle famiglie ricco-borghesi (per esempio i figli di commercianti e artigiani) e un'istruzione basilare data al resto del popolo da dei maestri.
ok...torno nel mio angolino...scusate l'intromissione ^^'
Consideriamo un regno esistente da secoli. Se ciò è vero le sue istituzioni sono molto consolidate e dovrebbero presentare gli anticorpi necessari per impedire modifiche sostanziali all'ordine costituito. Il potere difende se stesso. La situazione attuale quindi è l'evoluzione delle isituzioni politihe in anni di assestamento fino a raggiungere un equilibrio.
In tutti questi anni perchè nessuna delle famiglie ha mai preso il sopravvento sulle altre? Mi sembra alquanto irreale che potendo disporre di un certo potere, non si cerchi di averlo tutto. Quali sono gli anticorpi che hanno impedito questa deriva?
C'è stato un tempo in cui c'era una monarchia ereditaria che poi è stata soverchiata da un sistema politico di tipo mistico-religioso-magico, come quello descritto da Erin, creato da 5 famiglie nobili per impedire rivolte nella popolazione oppure si è arrivati a questo sistema creando un accesso selettivo alle cariche politiche tramite una fitta rete di corporazioni, gilde o qualsiasi altra cosa in modo graduale?
Dico questo perchè le motivazioni che spingono il principe a tagliare fuori dal potere le altre famiglie devono essere ben chiare. Egli si colloca su un sentiero evolutivo del sistema istituzionale o è frutto di un anacronistico ritorno al passato? Ossia la sua civiltà è in decadenza nei costumi nelle istituzioni, ed egli cerca di diventarne il principe "illuminato" o è la società "illuminata" che deve opporsi al suo principe?
Secondo me se diamo alla magia il ruolo di uno strumento di casta, e magari una politica tutto sommato buona con sforzi espansionistici per tenere a bada le istanze della nobiltà minore, la stabilità politica delle case dominante è possibile.
L'imprendibilità della capitale, unita alla necessità di uno status quo consolidato, mi farebbero inoltre escludere l'idea di un posto di mare.
Riguardo la religione, come potrebbe essere strutturato un culto come quello proposto da Erin? Sicuramene mi immagino molta "apparenza": feste religiose, sacrifici (nella cultura che stiamo costruendo esistono sacrifici umani?), giochi, eccetera.
Un paio di altre domande: esiste la schiavitù? Se sì, chi sono gli schiavi? Popoli conquistati, oppure schiavitù per debiti? O entrambe le cose?
Le condizioni climatiche del posto di che genere sono?
Parlando invece di trama: quali possono essere le fazioni in gioco? Cosa vogliono?
Le tre cose sono collegate intimamente. Probabilmente se la magia è presente all'interno di una ristretta cerchia di nobili, questi vengono venerati come divinità (o quasi). Magari le ribellioni sono tenute sotto controllo proprio dal "peccato" commesso nell'assassinio di un "nobile-sacerdote". La schiavitù in questo caso potrebbe essere permessa e anche i sacrifici umani potrebbero trovare spazio come forma di purificazione per chi si è macchiato di alcuni reati nei confronti della casta sacerdotale/nobiliare. Certo questo è un punto cruciale e bisogna pensarci bene.Secondo me se diamo alla magia il ruolo di uno strumento di casta, e magari una politica tutto sommato buona con sforzi espansionistici per tenere a bada le istanze della nobiltà minore, la stabilità politica delle case dominante è possibile.
Riguardo la religione, come potrebbe essere strutturato un culto come quello proposto da Erin? Sicuramene mi immagino molta "apparenza": feste religiose, sacrifici (nella cultura che stiamo costruendo esistono sacrifici umani?), giochi, eccetera.
Un paio di altre domande: esiste la schiavitù? Se sì, chi sono gli schiavi? Popoli conquistati, oppure schiavitù per debiti? O entrambe le cose?
Le condizioni climatiche del posto di che genere sono?
Salve, sono una nuova iscritta, ma è da un po' che vi seguo.
Vorrei chiedervi se posso partecipare anch'io a questo progetto, anche se sono arrivata "leggermente" in ritardo e ho visto che hanno aderito in molti... L'idea mi interessa molto, spero che mi accettiate, fatemi sapere... ciao.