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Romanzo multiautore: Topic generico
di Viserion
creato il 31 maggio 2010

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
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betta
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betta
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Inviato il 09 giugno 2010 12:49

Secondo me è un falso problema. Cavolo, gente deve essere qualcosa di verosimile,di inventato. Il tutto sta nel far quadrare il cerchio senza esageare.

Un esempio: Martin con le sue cronache del ghiaccio e del fuoco. non introduco spoiler se dico che nei sette regni le stagioni durano anni. non so se qualcuno di voi abbia mai coltivato qualcosa, ma se ci sono piante e ortaggic he possono essere pinatati più volte lßanno e goduti più volte nel giro di una estate lunga anni, come cavolo la mettiamo con gli alberi da frutto? non germoglierebbero mai, nessuna primavera, niente gemme api fiorni nessuna impollinazione, ergo niente frutta. Eppure ad Alto giardino "c'è un vino così dolce che... e pesche tanto mature da..."

Insomma basta non dire scemate, ad esempio che se la Terra si ferma, nellßemmisfero assolato c'è lßeterna estate e in quello notturno il pieno inverno...

Cosa c'entra questo discorso con il mio post che hai quotato? :-P Io ho solo detto che da sola non la trovo particolarmente stimolante come idea.

 

Comunque l'idea di Seeth potrebbe avere del potenziale perchè lascia molto spazio alla fantasia.

Bisognerebbe però pensarci su bene.

 

Mi viene pero da chiedermi: come cavolo nascono quei tizi, se non c'è la riproduzione? Questo sarebbe un mistero sconosciuto?

 

 

 

concordo sul dire k l idea delle questioni climatiche della terra ecc nn mi convince affatto, x carità, nn k nn si possa inventare un pò, ma qlcs di abbastanza coerente deve pur esserci, ergo ci metteremmo più tempo a pensare a ste cose k a scrivere la storia...

 

x l idea di "seeth", della quale sn già convintissima, .....secondo me cm nascono è un mistero da risolvere x i personaggi, se no nn c è storia se già spieghiamo tutto all'inizio!! <img alt=" /> e comunque un idea ci verrebbe poi in mente dopo un pò di sviluppi della storia...


S
Ser Lostdream
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Ser Lostdream
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S

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Inviato il 09 giugno 2010 13:13

Vediamo un po'...

 

 

2) Uomini e Dei: cosa accadrebbe se, in un mondo rispondente al medioevo tradizionale, apparissero improvvisamente degli alieni? Come reagisce l'uomo al confronto con le divinità (che poi, per una sana legge del contrappasso, possono essere la peggior feccia della galassia e oltre)? Tenteranno di "usarle" per i loro piccoli fini personali? E come potranno sfruttare gli "Dei" questa situazione?

 

 

3) La seconda possibilità: una nave carica dei peggiori criminali del regno arriva alla colonia penale del Nuovo Mondo solo per scoprire che tutti i presenti sono morti e la prigione è stata rasa al suolo. Carcerieri e carcerati diventano tutti uguali e a tutti è stata data una seconda possibilità di vivere.

 

4) In un futuro non troppo lontano, scoppia la III Guerra Mondiale.

 

La prima lascia davvero un ampio spazio nel quale far muovere i pdv. Si avrebbe la possibilità di muoversi attraverso diverse sottotrame e diversi punti di vista. Da chi li accetta subito come dei venuti sulla terra, a chi pensa siano "demoni" e li vuole combattere, a chi si mette al loro servizio o ne viene fatto schiavo... O addirittura un pdv alieno! Un esempio di trama: La nave e l'equipaggio alieni sono dei pirati intergalattici che sono precipitati per un guasto sul pianeta terra durante una specie di medioevo. Sanno che le autorità della Federazione/Republica/Impero li sta cercando ed è solo questione di tempo prima che li trovino. Quindi colgono al volo l'occasione di sfruttare quella parte di umani che li reputano divinità e usarle come un esercito contro i "poliziotti stellari" che stanno arrivando... È solo un esempio <img alt=" />

 

 

La numero 3) è molto intrigante. Oltre alle varie sottotrame dei pdv che sfruttano a proprio piacimento la loro seconda possibilità, ci potrebbe essere anche quella dei carcerieri che devono fare i conti sicuramente con un ambiente ostile dal momento che i carcerati si liberano. E poi ci sarebbe da scoprire perché i presenti sono tutti morti e la prigione rasa al suolo? Dove sono veramente? La catastrofe che si è abbattuta sui loro predecessori si può ripetere?

 

La numero 4), seppur ambientata in un ipotetica III Guerra Mondiale, non è detto che debba essere incentrata in maniera assoluta sulla guerra e sul conflitto vero e proprio. Ma su persone comuni che devono fare i conti con un evento che non credevano sarebbe mai stato possibile avvenisse. PDV che devono affrontare i grandi cambiamenti che questo nuovo conflitto portano e a sopravvivere nel mondo devastato dalle conseguenze della guerra.

 

 

6) Su un isola viene creato un "Monster Park" dove grazie all'ingenieria genetica, hanno ri-creato le principali "mostri" e "creature" dell'immaginario. Il parco viene aperto al pubblico, malgrado le proteste di varie associazioni politiche, religiose e umanitarie che si schierano fermamente contro quest'abominio. Durante il primo giorno d'apertura, grazie anche a qualche fanatico che vuole liberare i "reclusi", qualcosa va storto e sull'isola scoppia l'anarchia. Le creature vogliono scappare, gli umani vogliono sopravvivere e allontanarsi, i responsabili del parco vogliono insabbiare tutto... a qualsiasi costo...

 

somiglia un po' troppo a Jurassic Park....

 

Sì, un po' gli somiglia, ma io pensavo a creature più "umane" che i dinosauri. Quelle classiche, Lupi Mannari, Vampiri, Zombie Ecc Ecc... Non certo esperimenti usciti bene. Metà bestie e metà umane. Esseri tormentati e carichi d'odio, abomini fin troppo simili a noi...

 

Siamo sulla Terra dove sono rimasti pochi umani, perchè non si sa e i nostri protagonisti sono l'ennesima generazione della "nuova" umanità. Di quellapassata hanno solo notizie da parte di racconti di nonni e bisnonni che comunque eran tutti molto reticenti a spiegare bene le cose. Intorno a loro niente crateri di bombe, segni di catastrofi naturali, scheletri o che, solo posti per lo più abbandonati ma pare senza fretta. Al massimo si aggiunge qualche particolare che al lettore suonerà sospetto ma ai protagonisti no perchè chiaramente pensano sia normale (chessò, aspetto un po' strano dellepersone, qualcosa che non dovrebbe esserci tra le rovine, negli animali, etc). Poi un manipolo di protagonisti per un qualche motivo (noia? Curiosità? Brama di ricchezze? Strano ritrovamento? SParizione di qualcuno?) decide di scoprire dove/come/quando/perchè son andati tutti.

 

E qua poi potremmo sconfinare in qualsiasi genere, non è detto che quella dove stanno debba essere per forza la Terra o rivelarsi essere davvero la Terra.

 

Come già detto.. questa idea è tra quelle che mi sono piaciute di più, ma bisognerebbe mettere dei paletti all'ambientazione... per evitare che diventi troppo vasta...

 

 

 

Ambientazione: Terra 23°/24° secolo. In seguito a rivolte di massa nelle industrie petrolifere e negli altri settori strategici, per mantenere la calma tra gli operai, è stato impiantato nel cranio umano un chip (?) che inibisce la volontà e fa eseguire gli ordini ciecamente. L'esperimento, condotto segretamente, è piaciuto così tanto che i governi dei paesi industrializzati hanno deciso di impiantarlo alla nascita... risultato dopo un secolo dall'inizio di questa sperimentazione il 95% degli uomini sulla terra ha questo chip. La società funziona perfettamente in uno stato di calma apparente, gli scioperi vengono bloccati subito senza vittime, i crimini sono scesi del 99%.

 

Incipit: Un giorno però a seguito di un set mal funzionante di questi chip (?) scoppiano gravi problemi di ordine pubblico e una città (una regione) intera viene messa completamente in quarantena (?) La società non è più preparata a gestire queste situazioni e opta per scelte drastiche confidando che il rest dei chip funzioni egregiamente. Quali saranno le reazioni? All'esterno e all'interno?

Come si comporteranno le persone davanti alla possibilità di poter fare quello che vogliono? Rimarranno fedeli all'autorità? Tenteranno di uscire dalla quarantena? e ci sarebbero una miriade di altre domande... in pratica: Dentro o fuori?

 

Mi ricorda un po' un film.. mi sembra si intitoli Equilibrium, dove tutti erano obligati a prendere delle pastiglie che inibivano le emozioni...

Sarebbe interessante dare a questi chip anche altre particolarità.. per esempio, siccome questa procedura è molto costosa, solo i paesi ricchi hanno introdotto questa soluzione. Il chip è obbligatorio, chi non lo vuole va a vivere altrove, in luoghi più poveri. Per garantire la sicurezza e la prosperità delle zone privilegiate, grazie al chip é possibile incrementare determinate capacità. Per esempio: Nei soldati l'arte di combattere, nei matematici la matematica, negli artisti l'arte, negli sportivi le doti fisiche e così via. In pratica un mondo molto stereotipato dove ognuno ha il suo ruolo. Il malfunzionamento di alcuni di essi che fanno aprire gli occhi a certi pdv potrebbe essere stato condizionato da un gruppo di attivisti che è contro questo tipo di schiavitù per esempio. Sarebbe poi interessante anche vedere il pdv di qualcuno di esterno che vuole entrare a vivere in questo mondo e per questo accetta di farsi mettere il chip o viceversa qualcuno che viene espulso per qualche motivo e si ritrova a cavarsela da solo....

 

 

Terra 12 Giugno del anno 2037 cosa succederebbe mai se,a seguito di esperimenti nucleari(ecc..) il nostro mondo fermasse PER SEMPRE la rotazione sul proprio asse modificando il proprio equilibrio ecologico e provocando la glaciazione totale per la metà della terra non battuta dal sole?!

200anni dopo:La Chiesa che dapprima si è mossa,usando ogni suo mezzo,per imporre il proprio potere,controlla ormai tutti gli esseri viventi oppressi da un sistema dittatoriale duro e severo.

Vicini alla guerra civile e alla rivolta i nostri terresti si trovano però ad affrontare una nuova minaccia..L'Evoluzione..dalla "Zona Nera" infatti,oltre ai soliti ,rari e strambi,animaletti ecco sbucare una civiltà strana e organizzata pronta a tutto pur di conquistare le "Terre del Sole".

 

L'idea in se non è male. Sempre che la chiesa sia un nuovo culto del tutto inventato... Non sarei d'accordo di utilizzare qualche culto già esistente che sia cristianesimo, islamismo, ecc ecc..

Sono d'accordo che se si scrive un Fantasy le regole debbano essere un pochino più leggere, tuttavia secondo me, una storia del genere che parte tutto da una catastrofe climatica di questa portata e a conseguenti stravolgimenti.. un minimo di fondamento deve averlo.. Altrimenti ci sarebbe sempre qualcosa che stona.

A meno che non lo si ambienta su un altro pianeta, dove ci sono altre regole e che i protagonisti non siano discedenti di una colonia spaziale. Magari all'inizio erano due astronavi separate, ma che dal momento dell'atterraggio, una nella zona del sole, l'altra in quella del buio, i contatti tra le due sono andati persi. Dopo anni e anni salta fuori che entramebe le colonie hanno avuto successo, ma che le zone colonizzate hanno apportato nei coloni dei cambiamenti molto diversi tra l'uno e l'altro..

 

 

altra vecchia roba che avevo da parte: c'è sto mondo (terra del passato,del futuro, altro mondo, altro pianeta? Comunque caratterizzabile a piacimento) dove ogni essere è completamente diverso dall'altro, ci sta una città-stato dall'equilibrio precario dove le creature dotate d'intelligenza e capaci di comunicare fra loro stanno asserragliati e sono dediti a tentare di non farla andare in rovina. Dato che ognuno è diverso dall'altro non esistono figli nè niente, nè si possono sviluppare granchè le scienze varie e soprattutto essendo ognuno unico non si sa quanto potrà mai vivere o di che rischia di morire particolarmente, quindi cosa importantissima è non far disperdere le conscenze fin là accumulate, e perciò vengono reclutati e istruiti i cittadini che sembrano adatti.

Ne frattempo altri provvedono a fare incursioni fuori dalla città alla ricerca di nuovi possibili cittadini, dato che non si sa da dove vengano tutti 'sti esseri, però ne spuntano sempre di nuovi. Poi quelli che vengono catturati se sono intelligenti a sufficienza e in grado di comunicare e non pericolosi verranno educati come cittadini, altrimenti li useranno come "bestie da soma" e simili.

Però da un po' di tempo si trovano sempre meno creature nel mondo e in città comincia a calare il terrore della fine. A questo punto potrebbe succedere qualche cosa, tipo:

 

Bello.. Ma sembra complicatissimo <img alt=" />

Al momento non mi viene in mente nulla da aggiungere... Ma sarebbe interessante approfondire <img alt=" />

 

Per finire qualche considerazione sulla mia idea della Stazione Misteriosa...

Alla stazione misteriosa in cui si ritrovano i POV si potrebbe arrivare da una futuristica metropoli, da un'oscura cittadina del Wyoming o lungo il tragitto del mitico Orient-Express o della Trasiberiana o del Galaxy 999 se è per questo...

 

Non male, si potrebbe dare ad ogni autore un personaggio che era sul treno di cui se ne raccontino le vicende nella città "fantasma/magica/miracolosa" dal momento in cui arriva il treno, dopo un prologo sulla falsariga di quello da te scritto, fino alla partenza del prossimo treno (segnato sull'unica riga dei treni in partenza dopo 24 (per esempio) ore con la scritta "ogni destinazione") che riporterà i sopravvissuti ai misteri della città "fantasma/magica/miracolosa" alle loro vite lascite in sospeso, con qualcosa in più e magari qualcosa in meno (un amore, un braccio, la vita sempre bramata...)

 

L'altro di Ser Lostdream (quello del treno), boh.. dipende come lo si gestisce. Rischia di diventare un po' la solita americanata. Ma ovviamente è tutto da vedere... Averto però che tendo a essere un po' allergica agli horror, se è in quella direzione che si vuole andare a parare.

 

 

Secondo me questa storia avrebbe un vantaggio.. L'ambientazione. Non dovremmo inventarci nessuan città, nessun mondo ecc ecc. Ma semplicemente una stazione enorme. Ci sarebbero diversi misteri come cosa e chi c'é sull'ultimo treno in arrivo? Ci sarà un treno di ritorno? Cosa e chi sono gli abitanti della stazione? La gestione dei pdv sarebbe abbastanza autonoma da parte degli autori.

Anche il genere è molto aperto, può diventare un Horror, ma anche un Urban Fantasy, un Sci-Fi, ecc ecc...

 

Se scrivete questo, e se non finisce in qualcosa di banale tipo che sono tutti morti e questa e' l'ultima tappa prima dell'aldila', vi compro il libro.

E' esattamente una di quelle premesse che mi farebbero venire voglia di leggere un romanzo!

 

E poi.. avremmo già un'acquirente!!! <img alt=" />


G
Gendry86
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Gendry86
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Inviato il 09 giugno 2010 19:10

non so se rispondere o no... per non incasinare ulteriormente!!

 

L'idea della bomba atomica la collocherei nel 2010! È molto ventilata l'ipotesi di chiudere il buco sul fondo del golfo del Messico in questa maniera! :-o

 

Molte idee sembrano già viste, ma in fondo tutto è già visto! Quello che conta è la storia, la storia vera, quella dei personaggi, che abbiano un cip in testa o una bomba nel .... ; è quello che fa la differenza tra un libro mediocre che sa di già sentito o un libro originale con un sottofondo già sentito.

 

Questo brain-storming è fantastico da leggere! Un po' meno fantastico sarà tirare le fila del discorso..... <img alt=" />


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Tyrion Hill
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Bannato
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Tyrion Hill
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Bannato
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Inviato il 09 giugno 2010 20:53

L'idea della bomba atomica la collocherei nel 2010! È molto ventilata l'ipotesi di chiudere il buco sul fondo del golfo del Messico in questa maniera! :-o

 

Il buco sul fondo del Golfo del Messico? Cos'è questa cosa?

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Metal Duchess
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Metal Duchess
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Inviato il 09 giugno 2010 21:49

Salve!!!Scusatemi per i giorni di assenza, ma il mio computer ha avuto (come al solito) dei problemini.

Mi piace molto l'idea di questo romanzo a più mani! CI ho provato iù volte, e coi miei compagni di romanzo ci siamo divertiti tutti, soprattutto perchè i colpi di scena non mancavano di certo! <img alt=" />

Ho iniziato a leggere la discussione ma, con la connessione scadente che ho, per aprire una pagina ci mette secoli...c'è quache anima buona e pia che può riassumermi in breve ciò che è stato detto, e se sono ancora in tempo per dare fare parte del gruppo che scriverà la cosa? <img alt=" /> Grazie mille! <img alt=" />


E
emanuele83
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emanuele83
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Inviato il 09 giugno 2010 22:02

L'idea della bomba atomica la collocherei nel 2010! È molto ventilata l'ipotesi di chiudere il buco sul fondo del golfo del Messico in questa maniera! :-o

 

<img alt=" />

:0

<img alt=" />

<img alt=" />)

 

O.O


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Gendry86
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Gendry86
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Inviato il 10 giugno 2010 1:58

Mi riferivo al pozzo di petrolio che perde, alla marea nera....

 

Dati questi presupposti, non servirà neppure il pozzo di contenimento che si attende tanto ansiosamente per il mese di Agosto. L'unica soluzione è un'esplosione nucleare.

http://petrolio.blogosfere.it/2010/06/mare...uoriuscire.html

 

Ma era solo una battuta per riallacciarmi al discorso non voglio andare off-topic!


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Starcatcher
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Starcatcher
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Inviato il 10 giugno 2010 14:19

In questa discussione stanno venendo fuori delle cose veramente interessantissime, mi fa piacere notare la vostra partecipazione e le vostra voglia di proporre, discutere, valutare...

 

Abbiamo notato che alcune delle vostre proposte e discussioni si riferiscono all'ambientazione del romanzo, mentre altre si riferiscono al tema.

 

E' bene non confondere le due cose, che sono molto diverse fra loro, ed è bene considerare che scegliere prima il tema potrebbe condizionare fortemente la scelta dell'ambientazione, e viceversa.

 

Quindi dovremmo concentrarci su una delle due.

 

Preferite partire con un ambientazione, e poi inserire un tema?

Oppure preferite decidere il tema, e poi scegliere quale ambientazione è più adatta a descriverlo?

 

La scelta a voi!

 

<img alt=" />

 

 

 

Riassumo molto brevemente per Metal Duchess:

 

L'idea è quella di scrivere un romanzo, di cui non è stata ancora decisa l'ambientazione, né la trama, né i personaggi. Il romanzo sarà strutturato secondo POV, e ogni POV sarà affidato a uno scrittore diverso. Per ora abbiamo previsto dai 7 ai 10 POV. Gli autori saranno coordinati da tre organizzatori, in un modo che spiegheremo presto. Le considerazioni che dovrebbero guidare la scelta se partecipare o no come scrittori sono fondamentalmente queste:

-Mi interessa scrivere?

-Sono disponibile a intraprendere un progetto a medio-lungo termine?

-Sono adatto al lavoro di squadra?

 

Ricordo ancora che ulteriori dettagli verrano presto forniti! <img alt=" />


E
emanuele83
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emanuele83
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Inviato il 10 giugno 2010 14:36

tema first <img alt=" />


M
Metal Duchess
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Metal Duchess
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Inviato il 10 giugno 2010 15:10

Grazie mille SStarcatcher! Mi piacerebbe molto partecipare...il problema è che ho una connessione odiosa, quindi magari potrei non presentarmi al forum anche per qualche giorno di fila...sarebbe un problema tanto grosso? <img alt=" />


Z
zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 10 giugno 2010 19:46

Preferite partere con un ambientazione, e poi inserire un tema?

Oppure preferite decidere il tema, e poi scegliere quale ambientazione è più adatta a descriverlo?

 

La scelta a voi!

 

<img alt=" />

 

Se non si fosse capito sono per scegliere prima il tema! <img alt=" />

A meno di non avere un'idea geniale che sia più importante di qualsiasi significato, e questo di solito capita solo ai geni veri, la scelta dell'ambientazione deve essere funzionale a quello che vuoi raccontare, imho.


S
Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
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Inviato il 10 giugno 2010 21:03

scusate la latitanza ma sono in partenza, sparirò per un paio di giorni <img alt=" />


I
Ilyn Payne
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Ilyn Payne
Confratello

I

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Inviato il 10 giugno 2010 21:22

Preferite partere con un ambientazione, e poi inserire un tema?

Oppure preferite decidere il tema, e poi scegliere quale ambientazione è più adatta a descriverlo?

Dipende: la storia sarà unica, avrà un finale verso il quale convergeranno i protagonisti? O le storie saranno indipendenti tranne qualche sovrapposizione, con la sola ambientazione ad accomunarle? Un modello a cui ispirarsi sarebbe utile.

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betta
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betta
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Inviato il 10 giugno 2010 21:34

io voterei x una storia i cui personaggi siano tt collegati, chi prima chi dopo si devono incontrare ecc...

mettere tanti personaggi k nn hanno niente in comune in un ambientazione secondo me non ha senso, la storia rischia di diventare noiosa...



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
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Lord Beric
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Guardiani della Notte

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Inviato il 10 giugno 2010 22:08

Sono perfettamente d'accordo anche io con la scelta di partire dal tema. Per questa ragione alcune delle proposte - magari anche belle - mi hanno lasciato un po' spiazzato... in quanto erano idee per ambientazioni in cui il "cosa vogliamo raccontare? che cosa vogliamo trasmettere?" erano lasciate sul vago. <img alt=" />

Per rispondere ad Ilyn, l'idea è quella di fare un romanzo, non una serie di racconti. Per capirci, Suicide Kings, non a RRetrospective: una macrotrama che raccolga le storie dei personaggi, e non vaghi Bakkalon, damoosh, Kleronomas o Ymir che compaiono o vengono nominati qua e là come filo conduttore di storie separate nello stesso universo.

 

Mi permetto di fare, come richiesto da alcuni, un post riepilogativo sulle proposte emerse fino ad ora (e ne aggiungo un'altra). Le proposte "di ambientazione" le colleziono a parte, lasciando agli autori la possibilità di tradurle in temi, se lo desiderano.

 

1. Lotta per il potere. In una città - fantasy, fantascienza, reale, immaginaria, grande, piccola, non importa - i POV partecipano al gioco del trono nell'eterna lotta per il potere.

 

2. Uomini e Dei. Cosa accadrebbe se un'astronave aliena atterrasse improvvisamente in un mondo tecnologicamente medievale?

 

3. Seconda possibilità. Un gruppo di persone dirette verso la prigione a vita si ritrova improvvisamente libero e al di fuori della legge. Come useranno la loro seconda possibilità?

 

4. Oltre la morte. I POV vedono il mondo con gli occhi di chi lo ha già lasciato, tra rimpianti e mille cose da portare a termine prima di dire definitivamente addio al mondo dei vivi.

 

5. Libertà. Umani da tempo privati della libertà e del libero arbitrio, come reagirebbero vedendoseli restituire improvvisamente?

 

6. Origini. Una civiltà in via di espansione si appresta a colonizzare i territori oltre i propri confini (pianeti, continenti, dipende dall'ambientazione), ma scopre di non essere altro che la nuova fioritura di civiltà molto più antiche. La corsa alla conquista diventa inesorabilmente una ricerca delle proprie origini dimenticate.

 

 

Qui invece le ambientazioni.

 

A. III Guerra Mondiale direi che il nome dice tutto.

 

B. Monster Park un parco di esperimenti genetici sfugge al controllo.

 

C. Superstiti un'umanità ridotta a pochi elementi decide di scoprire il segreto del proprio passato.

 

D. Stazione misteriosa una stazione misteriosa e sconosciuta in cui i personaggi si ritrovano loro malgrado.

 

E. Pianeta "fermo" un pianeta in cui i moti di rotazione e rivoluzione sono uguali presenta sempre la stessa faccia verso la sua stella. Sopravvivenza di una razza umana piegata da feroci dittature e esposta agli esseri delle zone devastate dal giorno perenne o dalla notte perpetua

 

F. Città delle "singolarità" una strana città in cui ogni essere vivente è unico, ora sotto minaccia di estinzione

 

 

 

 

 

Il tema numero 6 l'ho proposto adesso, non è nei post precedenti. <img alt=" />

 

Qualche commento sui temi e sulle ambientazioni proposte.

 

1 - classico. Forse il tema più semplice da sviluppare, si presta senza problemi a molteplici ambientazioni. La domanda più classica di tutte: "cosa è il potere?"

 

2 - interessante, ma credo complesso da sviluppare. Se non è mai stato tentato (per quanto ne so) un motivo ci sarà... Mi intriga, in ogni caso. Come disse il creatore di Star Trek: "non raccontate una battaglia tra gli umani e una razza di alieni semi-divini: raccontate di come gli uomini reagiscono al cospetto degli Dei."

 

3 - occorre una discreta conoscenza di fenomeni sociologici e psicologici per interpretare al meglio questo tema. In sé il tema è debole in quanto non è nemmeno un tema, è un processo. Sta a noi decidere se creare una Utopia o raccontare un Signore delle Mosche.

 

4 - non mi esalta particolarmente, sebbene sia in effetti originale. Può essere che sia condizionato dal film Mortacci, ma di fatto non vedo chissà quali trame concrete venir fuori da questo tema se non i soliti desideri di protezione per gli amici e vendetta verso i nemici che i morti di ogni fantasy provano.

 

5 - più che la ribellione contro i "cattivi" descritta da Prete Rosso è interessante il tema della libertà ritrovata. Una persona cresciuta senza libero arbitrio, senza la possibilità di scegliere... cosa se ne farà di tale possibilità? Il grande tema filosofico di fondo è: "occorre essere educati alla libertà?"

 

6 - il tema riesce bene in un'ambientazione fantascientifica: un pianeta sviluppa una civiltà spaziale, si getta alla conquista dei pianeti vicini, ma arrivano le prove inconfutabili che quel "grande pianeta dominatore dei mondi" altro non è che un granello di un vecchissimo dominio galattico, collassato su sé stesso e sfaldatosi. Il cambio di paradigma da conquistatori a ricercatori della propria origine è interessante da sviluppare. Chi siamo, da dove veniamo?

 

Due parole anche sulle ambientazioni.

 

A - uno scenario di guerra, necessariamente presente o futuro. Sinceramente non mi intriga tantissimo in quanto tale, anche se può essere la base per qualcosa di più.

 

B - Come detto da molti, ricorda troppo da vicino Jurassik Park.

 

C - Scenario post-apocalittico. Di per sé non molto originale. Serve un discreto lavoro per renderlo plausibile.

 

D - Io adoro Ende, l'ambientazione ricorda il racconto breve La Cattedrale della Stazione, quindi per la transitiva questo scenario mi piace. Sicuramente l'ambientazione dalle maggiori potenzialità, ma occorrerebbe costruirci sopra una trama che non sia banale, e non credo sia semplice. Si presta a racconti sul filone onirico-dell'assurdo (in senso beckettiano) o mystery-horror basati su percorsi di formazione interiore.

 

E - Serve uno sgancio molto forte dal realismo per un'ambientazione del genere. Asimov utilizza un pianeta del genere ne Il Crollo della Galassia Centrale, ma in un contesto di pianeta colonizzato con tecnologia di terraformig sufficientemente avanzata. Supporre che la vita si sia sviluppata su un pianeta del genere, o che sia sopravvissuta ad una catastrofe con un simile effetto, significa supporre una vita molto diversa da quella umana come la conosciamo, oppure rinunciare a dare una spiegazione plausibile al fenomeno con il mantra "è fantasy". Il paragone fatto con Martin a mio avviso è inesatto: Martin ha promesso una spiegazione per le stagioni del suo mondo, che sarà magico e compatibile con la magia da lui inserita nel mondo.

 

F - Vale in buona parte quanto detto sopra. Una simile ambientazione richiederebbe un lavoro enorme per essere resa plausibile - oppure si dovrebbe prendere come dato di fatto senza richiedere spiegazioni, cosa che a questo livello di fantasy potrebbe non piacere ad un potenziale lettore. Merita comunque un tentativo di costruzione della trama, che vada al di là della quest stile gioco di ruolo... insomma, quale tema potremmo raccontare in un mondo del genere? A me viene in mente quello della solitudine intrinseca di ogni essere vivente, e con la solitudine l'incomunicabilità.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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