Vorrei consigliarvi una trilogia distopica molto bella che ho terminato qualche giorno fa
The giver il donatore
La rivincita
Il messaggero
La Lowry ha uno stile che apprezzo tantissimo
Vorrei consigliarvi una trilogia distopica molto bella che ho terminato qualche giorno fa
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Su wiki risulta essere una tetralogia (il quarto libro si intitolerebbe "Figlio")... chi ha ragione? Suppongo che te ne saresti accorta se il terzo libro che hai letto fosse terminato "tronco" quindi la domanda è: il quarto è tipo antologia di racconti brevi ma cmq nn essenziali per la fruizione dell'opera?
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Su wiki risulta essere una tetralogia (il quarto libro si intitolerebbe "Figlio")... chi ha ragione? Suppongo che te ne saresti accorta se il terzo libro che hai letto fosse terminato "tronco" quindi la domanda è: il quarto è tipo antologia di racconti brevi ma cmq nn essenziali per la fruizione dell'opera?
Non sapevo niente del quarto ma questa è una trilogia particolare dove le storie dei singoli libri non sono collegate tra loro
Vorrei consigliarvi una trilogia distopica molto bella che ho terminato qualche giorno fa
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Su wiki risulta essere una tetralogia (il quarto libro si intitolerebbe "Figlio")... chi ha ragione? Suppongo che te ne saresti accorta se il terzo libro che hai letto fosse terminato "tronco" quindi la domanda è: il quarto è tipo antologia di racconti brevi ma cmq nn essenziali per la fruizione dell'opera?
Non sapevo niente del quarto ma questa è una trilogia particolare dove le storie dei singoli libri non sono collegate tra loro
Capisciuto! Insomma, m'hai incuriosito... procurati e messi nella mia infinita cota di lettura ^^
chissà se riuscirò a leggere tutto prima di stirare le zampette ^^'
I personaggi del primo e del secondo libro si incontrano nel terzo ma è passato del tempo e sono cmq 3 storie distinte!
Fammi sapere se ti sono piaciuti!! (Anche io vorrei avere più tempo per leggere tutto quello che voglio xD)
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Ho acquistato da pochi giorni un libro raro ed unico almeno in lingua italiana. Un'opera che fa immergere nelle antiche leggende irlandesi dei tempi remoti e che consiglio a tutti coloro che amano questo tipo di racconti e miti.
L'EPOPEA DI CUCHULAINN (edito da Edizioni Mediteranee al prezzo di 24,50 E. ma li vale tutti)
Ai tempi leggendari dell’Irlanda pre-cristiana, quando sull’Ulster regnavano i re guerrieri e i druidi, una semplice disputa tra il re Aillil e la regina Medb a causa di un toro che era sparito, fece scatenare una guerra violenta e sanguinosa, che sconvolse tutto il paese da nord a sud. Questo è il soggetto della Táin Bó Cúailnge, ossia La razzia delle vacche di Cooley, uno dei grandi testi che costituiscono le fondamenta dell’Irlanda, testimonianza unica della misconosciuta civiltà celtica.Il protagonista del racconto è Setanta, figlio di Sualtam, soprannominato Cuchulainn (“colui che ha vinto il cane del fabbro”), l’eroe assoluto dei Gaeli, paragonabile ad Achille, a Ercole o a Mithra. Eternamente giovane e bello, possiede ogni dono, compreso quello della magia. Entra in guerra, animato dalla ferg, la furia guerriera che può far ribollire l’acqua in una tinozza, col suo corpo teso come l’arco che attraversa il cielo dopo la pioggia, lo sguardo dardeggiante, brandendo l’arma invincibile, il ‘giavellotto-folgore’.Ma la Táin Bó Cúailnge narra qualcosa di più di una semplice razzia. Racconta la nascita della terra d’Irlanda, ci fa vedere i suoi villaggi, le coste, le insenature, le sue colline e i suoi pascoli. È una testimonianza che collega i Gaeli agli antichi guerrieri-pastori venuti dalle terre oltre i Carpazi. Cuchulainn, dopo aver trionfato sui suoi nemici, muore tradito dalla magia degli stregoni. Con lui scomparirà il mito, cancellato dall’arrivo in Irlanda dei primi missionari e dell’ultimo dei druidi, San Patrizio.Raro reperto di una straordinaria civiltà che ha attraversato i secoli al ritmo lento degli armenti, la Táin Bó Cúalnge ci fa penetrare nel mistero della creazione mitica e nella seduzione della lingua celtica, che sono le fonti più pure della civiltà occidentale”.
J.M.G. Le Clézio Nobel per la Letteratura 2008
Gil Galad - Stella di radianza
Chiedo consiglio e opinioni su questi due libri fantasy: Il primo libro della Caduta di Malazan di Steven Erikson e Gli Inganni di Locke Lamora di Lynch.
Il primo l'ho acquistato oggi usato per 2 miseri euro, un affarone considerando che è praticamente nuovo mentre il secondo l'ho adocchiato su ebay. Conosco le vicissitudini di entrambe le saghe e della loro edizione italiana ma per entrambi ho letto che si tratta di storie abbastanza autoconclusive, per cui non dovrei perdermi niente se non recuperassi i seguiti... È vero?
Gli inganni di Locke Lamora è veramente così bello come sembra dalle molte recensioni che ho letto? Purtroppo non è facilissimo da recuperare...
Su Erikson posso dirti che sì, il primo libro si potrebbe anche considerare una cosa a sè, però tieni presente che forse è uno dei meno belli e potrebbe risultare pesante in quanto si viene catapultati in un mondo pieno di luoghi, fatti, dimensioni, magie, poteri, storie e soprattutto EPOCHE. Insomma, a me è piaciuto molto però posso capire che possa risultare indigesto per qualcuno.
Molti personaggi che sono finiti per essere i miei preferiti nel primo neanche appaiono, per dire. Gli Arsori di Ponti sono comunque epici
Purtroppo l'Armenia ha bloccato tutto, speriamo in un qualche futuro miracolo o in altre case editrici.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Su Erikson posso dirti che sì, il primo libro si potrebbe anche considerare una cosa a sè, però tieni presente che forse è uno dei meno belli e potrebbe risultare pesante in quanto si viene catapultati in un mondo pieno di luoghi, fatti, dimensioni, magie, poteri, storie e soprattutto EPOCHE. Insomma, a me è piaciuto molto però posso capire che possa risultare indigesto per qualcuno.
Molti personaggi che sono finiti per essere i miei preferiti nel primo neanche appaiono, per dire. Gli Arsori di Ponti sono comunque epici
Purtroppo l'Armenia ha bloccato tutto, speriamo in un qualche futuro miracolo o in altre case editrici.
L'Armenia ha chiuso i battenti purtroppo per fallimento.
Gil Galad - Stella di radianza
Salve. Vengo in pace
Volevo chiedere se conoscete ualche romanzo o saggio storico (ma scritto in maniera non troppo pesante), sugli anni di Piombo in Italia.
Grazie.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Ma cosa cerchi esattamente?
Io per esempio ora sto leggendo il romanzo che ha vinto l'ultimo Campiello, che si intitola "Morte di un uomo felice" (di Giorgio Fontana) ed è ambientato negli anni di piombo, ma mi sa che non è proprio quello che cerchi.
Tempo fa avevo letto due-tre cosette storiche sul punto e mi erano piaciute, ma dovrei ripescarle...
Io lessi anni fa "Io l'infame" di Patrizio Peci, il primo "terrorista dissociato" della storia italiana, che divenne collaboratore di giustizia e collaborò col generale Dalla Chiesa fornendo preziose informazioni sulle Brigate Rosse, pagando anche pesanti prezzi personali. Te lo consiglio, in quanto è un racconto in primissima persona. L'edizione attuale è di Sperling&Kupfer.
Ma cosa cerchi esattamente?
Io per esempio ora sto leggendo il romanzo che ha vinto l'ultimo Campiello, che si intitola "Morte di un uomo felice" (di Giorgio Fontana) ed è ambientato negli anni di piombo, ma mi sa che non è proprio quello che cerchi.
Tempo fa avevo letto due-tre cosette storiche sul punto e mi erano piaciute, ma dovrei ripescarle...
Diciamo che non avendoli nè vissuti nè studiati a scuola, vorrei saperne ualcosa di più.
Io lessi anni fa "Io l'infame" di Patrizio Peci, il primo "terrorista dissociato" della storia italiana, che divenne collaboratore di giustizia e collaborò col generale Dalla Chiesa fornendo preziose informazioni sulle Brigate Rosse, pagando anche pesanti prezzi personali. Te lo consiglio, in quanto è un racconto in primissima persona. L'edizione attuale è di Sperling&Kupfer.
Me lo segno. Grazie :)
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Allora, ho fatto un po' di mente locale. Io anni fa avevo letto:
- Braghetti - Tavella, Il prigioniero (sul sequestro Moro; una delle autrici, Anna Laura Braghetti, faceva parte del gruppo dei rapitori);
- Adriano Sofri, La notte che Pinelli (anarchici, Pinelli, Calabresi, tutto raccontato da un importante protagonista di quegli anni);
- Camillo Arcuri, Colpo di Stato (il golpe Borghese, Mauro De Mauro, stragi nere).
Mia moglie mi dice che a casa dovremmo avere anche un libro più generale sulle Brigate Rosse.
Wow, grazie Francesco *__*
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