anch'io sono stato punto, da due vespe, mentre ero nel bosco... e da un ape, sotto la piante del piede, correndo in giardino. Credo che quasi tutti siamo stati punti da qualche insetto.
vespe e api non mi danno il minimo fastidio, possono ronzarmi intorno tranquillamente.
questo imho conferma che parlare genericamente di "tempra forte" e "tempra debole" è forviante.
ci possono essere dei lati del carattere deboli.
come delle crepe in un muro... tutti siamo muri con crepe, solo che le crepe sono in punti diversi. Potenzialmente l'acqua può infiltrarsi in qualunque muro. Solo, deve colpire in punti diversi a seconda del muro in questione, colpire laddove vi sono le crepe.
l'episodio dell'ape ha fatto un baffo sia a me che a te. Questo significa che non è una questione di "tempra in generale" e nemmeno insetti in generale. L'episodio della farfalla mi ha invece colpito. Ma non è nemmeno una questione di "agonia dell'animale in generale", andando a pesca (credo anche prima dell'episodio della farfalla) sono abituato a vedere vermi contorcersi mentre li infilo nell'amo e pesci che "termino" una volta fuori dall'acqua. E' stata proprio la farfalla.
ora, non sono uno psicologo, la farfalla potrebbe avere determinate caratteristiche che la rendono "speciale"... boh, la peluria sul corpo, il suo essere leggera ma al tempo stretto "frenetica" e la sensazione che ciò comporta sulla mano... chissà.
in ogni caso mi sento di dire che sì, potrei essere "geneticamente predisposto" ad essere traumatizzato, ma non traumatizzato in generale, bensì traumatizzato specificamete dalle farfalle. La mia personale crepa nel muro riguardava le farfalle e le sensazioni ad esse associate. Non gli insetti in generale, e nemmeno l'agonia degli animali, visto che negli anni seguenti ho avuto modo di verificare che così non è.
ora, come corollario mi sento di escludere di essere un eccezione, sia negativa (la gente "normale" non ha crepe, nessun evento specifico le può "traumatizzare") sia positiva (la gente si fa traumatizzare a ripetizione da ogni piccolo evento spiacevole).
ritengo semplicemente che ognuno di noi sia potenzialmente "traumatizzabile" da specifici eventi, senza che occorra tirare in ballo una fantomatica "tempra".
se tu non hai mai vissuto esperienze spiacevoli che non ti hanno lasciato nemmeno una lieve insofferenza per quel tipo di esperienza, beh, a mio modo di vedere sei semplicemente stato molto fortunato.
L'acqua è schizzata lontano dalle tue crepe, ma tu non sei un muro senza crepe. Nessuno lo è. A parte Bear Grylls, si capisce.
La tempra è la capacità di superare eventi che sono stati traumatizzanti. La sofferenza del verme non ti ha traumatizzato, quindi non c'è niente da superare. Invece la farfalla a suo modo ti ha indotto un piccolo trauma, o comunque ti ha colpito. Adesso, in base alla propria predisposizione, si ha la capacità di superare o no questi microtraumi. E' cosa differente da debolezze di carattere, in quanto il carattere è frutto dell'esperienza maturata, parzialmente influenzato dalle proprie caratteristiche innate. Una di queste caratteristiche innate è proprio la tempra. Ed è un tratto che si manifesta fin da piccoli (anche se si continua a cercare di inculacarci che siam tabula rasa alla nascita).
Adesso, in base alla propria predisposizione, si ha la capacità di superare o no questi microtraumi.
un po' troppo comodo, no? nonché a mio avviso molto illogico
RIGUARDO AL DEBOLE
se non sei rimasto traumatizzato da un evento spiacevole -> non è stato un trauma, non c'era niente da superare
se sei rimasto traumatizzato da un evento spiacevole-> è perché sei debole, non hai la capacità di superarlo
RIGUARDO AL FORTE
se non sei rimasto traumatizzato da un evento spiacevole -> è perché sei forte, hai la capacità di superarlo
se sei rimasto traumatizzato da un evento spiacevole -> impossibile, altrimenti saresti debole, perchè il forte non rimane traumatizzato, ma supera il trauma
:stralol:
notare come le spiegazioni per la "non traumatizzazione" siano completamente diverse a seconda che una persona sia debole e forte... e soprattutto di come la definizione di debole e forte venga data a seconda della reazione!!!
insomma se io (debole) rimango indifferente a vermi e api è perché in realtà non c'era niente da traumatizzare, e quindi niente da superare, mentre tu (forte) se rimani indifferente alle api è perché c'hai la generica tempra forte (come hai affermato di avere) e dunque (definizione tua) hai "la capacità di superare eventi che sono stati traumatizzanti"
io opto spiegazione della realtà molto più lineare, infinitamente più logica (non che ci voglia tanto) e che non si comporta come il tipico cane che si morde la coda
RIGUARDO AL DEBOLE E RIGUARDO AL FORTE: non esistono deboli e forti, i comportamenti sono gli stessi per ogni essere umano.
sei non sei rimasto traumatizzato da un evento spiacevole -> x te non era un evento potenzialmente traumatizzante
se sei rimasto traumatizzato da un evento spiacevole -> x te era un evento potenzialmente traumatizzante
si può "superare un trauma"? no, non esiste il reset, il ritorno alle condizioni di partenza. Se una cosa è rimasta impressa come spiacevole, lo resterà per sempre. Resterà quanto meno la consapevolezza del ricordo della spiacevolezza (ah, quando mi faceva schifo mangiare i broccoli... anche se adesso si mangiano tranquillamente) oppure una traccia indelebile nel subconscio. Non so cosa sia meglio, forse il primo caso.
il massimo che si può fare è controllare/dominare le reazioni.
Una di queste caratteristiche innate è proprio la tempra. Ed è un tratto che si manifesta fin da piccoli (anche se si continua a cercare di inculacarci che siam tabula rasa alla nascita).
selezionami dieci bambini dalla tempra genetica straordinaria, e poi dammeli, quando hanno 3-4 anni.
nel giro di un anno, sarei perfettamente in grado di devastarteli completamente e in modo permanente. Non con sevizie e torture, semplicemente a base di piccoli microtraumi, irrilevanti se presi singolarmente, ma se concatenati in una certa sequenza in grado di esprimere un potenziale traumatico immenso.
credo che qualunque psicologo sarebbe in grado di farlo nel giro di 3 mesi.
non dico che siamo una tabula rasa, ma nemmeno il pezzo di acciaio inossidabile che stai millantando.
siamo una morbida pasta, di cui si può intravedere una certa forma fin dalla nascita, ma basta poco per farci assumere una forma piuttosto che un altra.
Bene, stiamo arrivando all'acqua fresca. Si è più o meno traumatizzabili e si ha ha più o meno capacità di superare i traumi. Prendiamo una persona facilmente traumatizzabile (non ha ricevuto la scatola di colori da piccolo) con la difficoltà di superare i traumi (dopo anni ancora sta a rimuginare su non so quali offese (la stessa scatola di colori)) e si otiene che è veramente difficile mettere la causa nell'evento traumatizzante, in quanto bene o male tutti subiamo eventi traumatizzanti, ma non tutti per questo facciamo sfraceli, ossia ne veniamo influenzati e reagiamo in maniera differente. Quindi dire che ha ammazzato perché non ha avuto la scatola di colori è fuorviante e ingiustificato. Ha ammazzato perché la testa non gli funziona. Cersei fa le sue stragi e le sue cretinate non perché traumatizzata da una profezia del tubo che salta al momento giusto (sbagliato a dire il vero), ma perché ha proprio la testa che non connette a dovere e gli è andata in evoluzione libera. Per avere questa reazione, la storia della profezia è una giustificazione sbilenca (un pretesto), non una causa.
Non so se conosci il concetto di instabilità. Piccolo scarto nei dati di input, scarto incontrollato in quelli di uscita. Bene, la causa non è nello scarto, perché un sistema stabile riassorbe lo scarto in tempi rapidissimi, la differenza è nella risposta caratteristica del sistema, è questa a portare all'instabilità a parità di input.
imho tutti i sistemi sono uguali, e quindi genericamente stabili (vabbè, a parte i casi ti pazzia vera e propria) e la maggior parte degli scarti nei dai input vengono riassorbiti.
però ci sono scarti dei dai input(e variano da sistema a sistema) che possono creare maggiori problemi degli altri, e che possono causare un certa instabilità nei dati output.
per fare un altro esempio informatico... le copie di un videogioco sono fondamentalmente identiche. Ma tutte hanno dei bug, e quindi un giocatore potenzialmente può beccarli, qualunque copia del gioco compri.
ora, si può:
a) essere molto fortunati e non beccare nessun bug
b) beccare un po' di bug innocui... es. una missione completata ti resta segnata come in corso.
c) beccare una serie di bug, tra loro collegati e che hanno effetti devestanti... tipo il non poter continuare la missione in corso, o il creash del gioco.
io la vedo così. Se non becchi bug sei semplicemente fortunato, non è che la tua copia del gioco "è migliore" o "più temprata" delle altre.
imho tutti i sistemi sono uguali, e quindi genericamente stabili (vabbè, a parte i casi ti pazzia vera e propria) e la maggior parte degli scarti nei dai input vengono riassorbiti.
Eh no, qui sta la differenza. Ogni persona è diversa in quanto espressione di un unico patrimonio dato dalla combinazione di genotipo e fenotipo, per cui ogni persona è e resta diversa e ha reazioni diverse dovute all'intersezione delle proprie caratteristiche. Le differenze si vedono sui bambini già eni primi mesi di vita, quando in teoria le funzioni che dovrebbero attivare sono piuttosto poche, figuriamoci dopo.
E, ovviamente, reagiscono in maniera differente agli stimoli esterni, stimoli che possono essere potenzialmente traumatici per alcuni, ma per altri no. Mia nipote ha ad esempio paura quando qualcuno si soffia il naso, e francamente non ho idea con cosa l'abbia associato. E frncamente non mi sembra granché come motivo quello di essere complessati dal rumore del naso.
Di conseguenza in futuro quando si appiccicherà con qualcuno perché soffia il naso troppo forte ne concluderemo che "perché da piccola sentiva che si soffiavano il naso forte... etc etc".
Sull'esempio del videogioco... ebbene mi sembra sballato. In quanto di solito vengono fuori bug differenti tra persona e persona non per i bug insiti nel videogioco (i controlli d'errore rendono piuttosto difficile e poco incisiva un'eventualità simile), quanto le impostazioni differenti della macchina sulle quali si fa girare il videogioco :)
E, mi spiace, torniamo a quello che dicevamo. Non si trovano reazioni diverse per il bug, ma per la macchina, per cui su alcune il videogioco rallenta ma riesce ad andare avanti, su altre invece manda in crash. Come è pure vero che situazioni piuttosto simili possono ugualmente mandare in crash il sistema. Ad esempio se un gioco alloca tutte le risorse, il sistema può andare in deadlock, ossia tutte le applicazioni sono in attesa di risorse allocate da altri. Ecco, se questo accade con l'ultimo gioco ultra esoso etc. etc., è tutto sommato comprensibile che il sistema si blocchi. Se invece è sufficiente un gioco stile amiga 500, bene praticamente qualsiasi gioco si mette riuscirà a mandare in deadlock il sistema.
La tempra è la capacità di superare eventi che sono stati traumatizzanti.
La tempra è (psicologicamente parlando) una st****ata.Non esiste nulla del genere in nessun manuale di psicologia di alcun tipo,tranne forse in qualcuno che sarà stato in voga nel Ventennio.Quindi,se i termini della discussione sono quelli della psicologia e del comportamento umano,possiamo anche risparmiarcelo.....
L'unico concetto che ci si avvicina è quello di resilienza,definita come (cito da Wiki,perchè non mi va di entrare troppo nello specifico nè di essere pedante) "la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità."
E la resilienza è un concetto proprio della Psicologia dello Sviluppo,ed è intesa come una capacita/funzione mentale che si forma (o non si forma) a seconda dello stile educativo,dell'adeguata maturazione affettiva,cognitiva e relazionale,nonchè delle esperienze di vità (toh....sembra che,semmai,è il trauma che influenza "la tempra",e non il contrario ^_^ ).
Nulla di genetico,mi spiace....
Quindi dire che ha ammazzato perché non ha avuto la scatola di colori è fuorviante e ingiustificato
Vero.Ma dire che ha ammazzato a causa di dinamiche psicologiche che sono legate,e in una certa misura anche causate,dalla mancanza della scatola di colori,no.
selezionami dieci bambini dalla tempra genetica straordinaria, e poi dammeli, quando hanno 3-4 anni.nel giro di un anno, sarei perfettamente in grado di devastarteli completamente e in modo permanente. Non con sevizie e torture, semplicemente a base di piccoli microtraumi, irrilevanti se presi singolarmente, ma se concatenati in una certa sequenza in grado di esprimere un potenziale traumatico immenso.
Buon Dio.....Dottor Watson,è lei?? :mellow:
Dai Balon....tutto ma non il Comportamentismo...
Ed è un tratto che si manifesta fin da piccoli (anche se si continua a cercare di inculacarci che siam tabula rasa alla nascita).
Altrettanto sbagliato pensare che siamo una tabula plenam.Non so a quali teorie psicologiche tu stia facendo riferimento (te l'ho chiesto ma non mi hai risposto),ma direi che tu abbia confuso qualche concetto:quando si parla di erditarietà,si intende il substrato biologico,la maggiore o minore soglia di attivazione delle strutture cerebrali....non il comportamento fatto e finito.
Tu non erediti "la tempra"....erediti,semmai,una maggiore o minore tolleranza ai fattori di stress,una maggiore o minore soglia di attivazione dell'amigdala delle strutture cerebrali ad essa connesse e che regolano quella risposta ai pericolo ambientali comunemente definita "paura".
Eh no, qui sta la differenza. Ogni persona è diversa in quanto espressione di un unico patrimonio dato dalla combinazione di genotipo e fenotipo, per cui ogni persona è e resta diversa e ha reazioni diverse dovute all'intersezione delle proprie caratteristiche
la differenza delle reazioni non dipende solo dal fenotipo o dal genotipo, non in modo così decisivo e rilevante come pretenderesti. Dipende dalle esperienze, dall'educazione, dalla situazione.
per esempio: se a 5 anni uno sconosciuto veniva a darmi una bastonata sulle manine, probabilmente avrei pianto, o ne avrei sofferto, o ne sarei rimasto quantomeno perplesso. Ma quando andavo in gita con mio papà e giocavamo a "duellare" con i bastoni e fingevo di essere un cavaliere o chessò, spesso capitava che mi prendessi un paio bastonate sulle mani. Beh, il mio divertimento e la mia felicità non ne erano in alcun modo diminuiti.
Lo stesso evento spiacevole, ugualmente doloroso, fatto sulla stessa persona, porta a due reazioni totalmente opposte, a seconda della situazione e delle persone coinvolte.
ora: io ho sempre avuto una soglia del dolore abbastanza alta; la noncuranza per le bastonate sulle mani può essere conseguenza dell'interesenzione di queste mie caratteristiche, più che del divertimento/presenza della figura paterna? Una persona con una soglia del dolore bassa avrebbe potuto reagire in modo diverso, sia pur in presenza di divertimento e figura paterna? Probabilmente sì. Questo dimostra l'importanza dei fattori genetici e biologici? certamente.
Ma guardiamo l'altro lato della medaglia... nonostante la mia elevata soglia del dolore, avrei reagito in modo totalmente differente alle bastonate di qualcun altro e/o in un altra situazione.
ora, da questa e mille altre esperienze, io concludo che genotipo e fenotipo sono importanti, ma in molte situazioni ben più importante è l'esperienza e l'ambiente.
con riguardo ai piccoli traumi, non discuto che si possa geneticamente essere più o meno portati a restare traumatizzati da eventi spiacevoli. Ma:
- è scorretto fare un distinzione generale in distinte categorie: i traumatizzabili e gli immuni. Ognuno di noi è traumatizzabile da certi eventi e immune da altri
- è scorretto parlare di "superamento di un trauma"; il trauma c'è e rimane, al massimo si possono controllare e gestire le reazioni e gli impulsi (resilienza?)
- è scorretto attribuire un peso eccessivo ai fattori genetici e biologici; le reazioni possono essere le più diverse a seconda della situazione
in sintesi, caratterizzando un personaggio può essere buona cosa fare menzione di traumi infantili, in quanto:
- i piccoli eventi spiacevoli non hanno tutti lo stesso potenziale traumatizzante, perché non esistono forti e deboli. Un piccolo evento spiacevole per te può essere un trauma e per me no. Insomma nego l'indifferenza degli eventi spiacevoli
- il trauma resta, incatenato e domato, oppure sepolto e dimenticato. Ma resta
- se la situazione è idonea a evitare o determinare la traduzione di un evento spiacevole in un trauma, non c'è genetica che tenga
In quanto di solito vengono fuori bug differenti tra persona e persona non per i bug insiti nel videogioco (i controlli d'errore rendono piuttosto difficile e poco incisiva un'eventualità simile), quanto le impostazioni differenti della macchina sulle quali si fa girare il videogioco
non so se anche la macchina c'entri qualcosa, non credo perché si parla "a parità di macchina", ma è un dato di fatto che ci sono bug comuni a tutte le copie del gioco, indipendentemente dalle caratteristiche e dalla salute della macchina, e che "emergono" (deterministicamente) qualora vengano fatte determinate azioni in successione. Sono errori insiti nel gioco. Se parli a Tizio prima che a Caio, e poi scegli di uccidire Mevio anziché corromperlo, ti si blocca la missione. Ma se parli a Caio prima che a Tizio, e poi uccidi Mevio, tutto fila liscio come l'olio.
C'è un bug potenziale, devastante, che ha effetti irrevesibili; ma che può essere evitato con un po' di semplice fortuna.
e poi ci sono i bug minori, tipo i bug grafici (tipo le texture che impazziscono, o i personaggi che camminano lievitando per aria) che sono assolutamente casuali (ovvero non emergono deterministicamente in seguito a deteterminate "azioni") ma anche in questo caso comuni a tutte le copie. La loro totale casualità è confermata anche dal fatto che, rigiocando la stessa identica sezione di gioco, sulla stessa macchina e con la stessa copia del gioco, tali bug possono ripresentarsi come no.
questi non possono essere evitati nella loro totalità, è quasi sicuro che prima o poi ne becchi uno, se stai giocando al gioco x.
insomma non credo proprio sia un problema della macchina. Ovviamente il gioco per girare ha bisogno della macchina che lo "legga", ma se il gioco è "scritto" sbagliato la macchina non può che leggerlo così.
il punto è che la scrittura errata può manifestarsi o meno, sia casualemente o causalmente.
Dai Balon....tutto ma non il Comportamentismo...
beh dai... volendo è possibile, no? E' stato dimostrato proprio dalle grandi dittature del '900. Con i mezzi giusti si può plasmare quasi ogni persona su un certo modello di comportamento. Non totalmente, ma con una buona approssimazione.
Ma cosa hanno dimostrato? Che non ci hanno capito niente dell'animo umano? Hanno creato dei mostri, ma non sono minimamente riusciti a creare l'essere umano privo di invidia e di emozioni negative etc. etc. che tanto sbandieravano come vittoria finale delle loro idee. E del resto, con delle ipotesi a monte totalmente sballate (l'uomo nasce tabula rasa, quindi solo l'ambiente ne determinerà le caratteristiche, ebbene, idea totalmente sballata, gli uomini sono differenti e reagiscono in maniera differente alle stesse cose, quindi quel che va bene a uno può non andare bene a un altro e può mandare in crisi il terzo), non vedo che altra fine dovevano fare.
Sulla storia dei videogiochi, ipotizzare che le macchine sono le stesse è il modo gabola per aggirare il problema. Ma le macchine non sono le stesse, così come le persone hanno caratteristiche diverse. Stesso discorso dove hanno fallito le grandi ideologie del passato, l'uomo non nasce tabula rasa per cui ipotizzare la stessa macchina significa fare un esercizio teorico di nessuna importanza. Gli uomini sono diversi, e così i calcolatori. Per cui, avere differenti bug su differenti computer è un'esperienza normale. Perché le macchine sono diverse e reagiscono in modo diverso. Alcune hanno più ram, altre una migliore scheda grafica, altre ancora un ottimo processore ma un bus poco performante che fa da collo di bottiglia. La combinazione da luogo ai possibili malfunzionamenti sui possibili bug.
Sul non superamento del trauma... mia sorella ha avuto una febbre altissima da neonata e, non so per quale ragione, aveva associato non so quale paura al pomello della tenda. Bastava farglielo vedere e cominciava a piangere e tremare dalla paura. Mi sembra difficile dire che non si sia trattato di un dramma. Bene, oggi usa i pomelli delle tende senza problemi. Anzi, non si ricorda nemmeno di questo fatto. Mi vorresti dire che non si tratta di un trauma superato?
PS l'esperienza e l'ambiente confluiscono nel fenotipo!
PS2 le capacità di apprendere dalle situazioni, ossia di fare esperienza, è anch'essa dipendente dalle caratteristiche della persona. Ad esempio il cocciuto farà molta fatica a trarre insegnamento dall'esperienza. Altre persone trarranno il massimo dell'esperienza senza bisogno di molte lezioni. Altri ancora non imparano mai.
Ma cosa hanno dimostrato? Che non ci hanno capito niente dell'animo umano? Hanno creato dei mostri, ma non sono minimamente riusciti a creare l'essere umano privo di invidia e di emozioni negative etc. etc. che tanto sbandieravano come vittoria finale delle loro idee.
ah, ma io non ho detto che potevano migliorare l'essere umano. Ho detto che potevano peggiorarlo, devastarlo.
come hai ben detto, hanno trasformato in dei mostri molti dei ragazzi più belli, sani e vitali della loro generazione. E senza mega-truami, sevizie e torture. Ma con la semplice, costante e diabolica somministrazione di micro-traumi singolarmente irrilevanti, strane gratificazioni, instillazione pacata (semplice metodo "scolastico") di concetti e sentimenti di odio, superiorità, cameratismo, obbedienza.
certo non hanno raggiunto il loro sbandierato obiettivo, ma hanno dimostrato che è possibile compromettere l'integrità mentale di gente normalissima con sequenze predefinite di situazioni e comportamenti di per sè innucui
Alcune hanno più ram, altre una migliore scheda grafica, altre ancora un ottimo processore ma un bus poco performante che fa da collo di bottiglia. La combinazione da luogo ai possibili malfunzionamenti sui possibili bug
mah, io a dire la verità stavo pensando alle console... xbox e ps3, per dire. Le ps3 sono tutte identiche quanto a scheda grafica, processore e compagnia.
il discorso sui bug si applica perfetamente anche a loro (anzi è basato su di loro, non so come si comportano i bug su pc)... per questo mi sembra strano che sia un problema della macchina, visto che hanno tutte le stesse caratteristiche.
Sul non superamento del trauma... mia sorella ha avuto una febbre altissima da neonata e, non so per quale ragione, aveva associato non so quale paura al pomello della tenda. Bastava farglielo vedere e cominciava a piangere e tremare dalla paura. Mi sembra difficile dire che non si sia trattato di un dramma. Bene, oggi usa i pomelli delle tende senza problemi. Anzi, non si ricorda nemmeno di questo fatto. Mi vorresti dire che non si tratta di un trauma superato?
è probabile che ne sia rimasta una traccia nell'inconscio. Non escludo affatto che, al verificarsi di determinati eventi e situazioni (alquanto improbabili, intendiamoci), potrebbe riemergere in qualche forma.
comunque non so se i traumi di neonati facciano presa come quelli dell'infazia e della prima adolescenza, e se abbiano gli stessi effetti e conseguenze. Non credo. Credo che i neonati siano estremamente "forti", e i veri rischi di trauma comincino in età più tarda.
PS l'esperienza e l'ambiente confluiscono nel fenotipo!
ah sì? io ne ho sempre sentito parlare come cose collegate ma distinte (l'ambiente influenza il fenotipo)
beh dai... volendo è possibile, no? E' stato dimostrato proprio dalle grandi dittature del '900.
Mmmm,qui però entriamo già in un ambito diverso,che considera più le masse di individui che non il singolo.
Non so,secondo me diventa troppo generico il discorso... :unsure:
Io ti posso dire,relativamente al singolo,che se pure il dottor Watson fosse riuscito a superare tutte le riserve di tipo etico riguardo il suo progetto,e fosse riuscito davvero a metterlo in atto,lo stesso non sarebbe giunto a risultati scientificamente rilevanti...per un motivo molto semplice:non replicabilità dell'esperimento.
Per farla breve,il bravo dottore avrebbe anche potuto dimostrare che nel contesto del laboratorio il sottoporre un soggetto a determinati stimoli porti alla messa in atto di specifici comportamenti;il problema è che nel mondo reale dove gli individui si trovano a vivere,gli stimoli non sono controllati e selezionati.Non si può prevedere a quali stimoli un soggetto sarà esposto,nè in che modo la sua mente li elaborerà,nè se uno stimolo entrerà in contrasto con un altro di diverso tipo,ecc.ecc..
In laboratorio io posso anche esporre il bambino a immagini di stupri per far nascere in lui sentimenti di repulsione e spingerlo ad odiare le donne,ma "fuori",anche se il bambino si dovesse trovare a contatto con quegli stessi stimoli,non è affatto detto che sviluppi un atteggiamento di odio verso le donne:magari perchè nel frattempo vede che il papà rispetta la mamma e la tratta sempre bene,o perchè gli amichetti a scuola giocano indifferentemente con i maschietti e le femminucce (sono esempi scemi,è per rendere l'idea... :unsure: )
Ad esempio il cocciuto farà molta fatica a trarre insegnamento dall'esperienza
Il "cocciuto"ancor meno della "tempra" è un concetto che non esiste in psicologia.Neppure quello di fenotipo,in realtà...
E comunque sono (ancora una volta) le esperienze,il vissuto e blablabla che semmai influenzano l'essere "cocciuto",non il contrario...
l'esperienza e l'ambiente confluiscono nel fenotipo!
NOn rientrano proprio in niente invece:"genotipo" e "fenotipo" sono due termini specifici che fanno riferimento ad un preciso sistema teorico....e quel sistema prevede che il fenotipo non possa mai e in nessun caso annullare o modificare quanto previsto dal genotipo.
Ma dal momento che in ambito psicologico cio è,invece,possibil,ne consegue che l'utilizzo del termine fenotipo è del tutto inappropriato.Ti ripeto:hai frainteso completamente l'interazione tra genetica e psicologia.....spero che tu non abbia letto le porcherie scritet da gente come Dawkins... >_>
La scienza della genetica invece mostra che il fenotipo esiste ed è cosa pratica. Prima del DNA c'è una sequenza di interruttori che vanno ad attivare/disattivare le sequenze genetiche. Questi interruttori a loro volta dipendono dal codice genetico (sono diverse da persona a persona), e le loro chiavi si trovano nell'ambiente. In pratica, il fenotipo è l'espressione storica dell'ambiente, delle esperienze etc. etc. (e che il cocciuto non entri nella psicologia non è che mi importi molto, ci ho a che fare ogni giorno, così come ci sono bambini svegli e non, testardi e non, portati per il disegno e non, e così via, sia che la psicologia lo preveda oppure no). E, cosa bella genetica, è che si basa sulla matematica. Ossia suil concetto di correlazione. Se c'è la correlazione, allora c'è poco da ricorrere alle teorie :)
(Leggevo un articolo interessantissimo circa l'avversione per la gentica in quanto limita il campo di speculazione (e conseguentemente di incertezza dove poter sbizzarrirsi con le teorie)).
Ser Balon, mi spiace ma il paragone più azzeccato è con i PC, non con le console. E lì dubito che comunque il problema sia nella copia, quanto piuttosto in un difetto di elaborazione, difatti ripetendo l'esecuzione si ha un risultato differente.
Sulle grandi dittature con annesse ideologie... quando un sistema comincia a parlare di colpevolezza come vetusto concetto borghese e di socialmente vicini invece che di delinquenti, non vedo come altro possa finire. C'è ampia documentazione sull'utilità dei detenuti per reati comuni nei lager per tenere nella pura gli articolo 58 (ossia i perseguitati per motivi politici (!) nell'unione sovietica)(per approfondimenti consiglio arcipelago gulag).
Ser Balon, mi spiace ma il paragone più azzeccato è con i PC, non con le console. E lì dubito che comunque il problema sia nella copia, quanto piuttosto in un difetto di elaborazione, difatti ripetendo l'esecuzione si ha un risultato differente.
eh ho capito che il PC è l'esempio migliore per te, ma le console sono l'esempio migliore per me, essendo tutte uguali tra loro ^_^
e comunque non è sempre vero quello che dici... ci sono anche bug che anche ripetendo l'esecuzione 10mila volte danno sempre lo stesso risultato.
e gli altri bug si sanno che esistono in un dato gioco x, tutti sanno che prima o poi (anche se non si sa dove e quando) verrano fuori personaggi che lievitano.
mentre in un gioco y ciò non accade mai... niente bug.
infatti ci sono giochi buggatissimi e giochi perfetti. Mentre Non esistono console elaborano tanti bug e console che non gli elaborano
com'è possibile che il problema sia la console? la console è sempre la stessa... non è colpa della console se legge o elabora i dati in modo sbagliato. Il problema è nel gioco, nel disco.
La scienza della genetica invece mostra che il fenotipo esiste ed è cosa pratica.
Infatti io non ho detto che il fenotipo non esiste,se leggi bene.Ho detto che non è un concetto della psicologia che,dal momento che si parlava di comportamento umano,traumi,eccetera.....direi sia la disciplina di riferimento.
Prima del DNA c'è una sequenza di interruttori che vanno ad attivare/disattivare le sequenze genetiche. Questi interruttori a loro volta dipendono dal codice genetico (sono diverse da persona a persona), e le loro chiavi si trovano nell'ambiente. In pratica, il fenotipo è l'espressione storica dell'ambiente, delle esperienze etc. etc. (e che il cocciuto non entri nella psicologia non è che mi importi molto, ci ho a che fare ogni giorno, così come ci sono bambini svegli e non, testardi e non, portati per il disegno e non, e così via, sia che la psicologia lo preveda oppure no).
Mamma mia,che confusione...
E, cosa bella genetica, è che si basa sulla matematica. Ossia suil concetto di correlazione. Se c'è la correlazione, allora c'è poco da ricorrere alle teorie
Dunque,riassumendo:
-prima hai tirato in ballo le teorie dei sistemi e il "caos deterministico" (suppongo sia fisica)
-poi hai fatto paragoni con computer e console (informatica)
-poi sei passato a genotipo e fenotipo (genetica)
-ora te ne esci con le correlazioni (matematica)
Quale sarà la prossima....falegnameria?
Leggevo un articolo interessantissimo circa l'avversione per la genetica in quanto limita il campo di speculazione (e conseguentemente di incertezza dove poter sbizzarrirsi con le teorie
Mah...io personalmente ho un grande rispetto per la genetica in quanto disciplina;per questo evito di utilizzarne a sproposito la terminologia.E comunque esistono anche moltissimi articoli circa l'ossessione per le cosiddette "scienze esatte",che deriverebbe da una tendenza a dover iper-razionalizzare per poter ottenere una sensazione di sicurezza.
Dunque,riassumendo:
-prima hai tirato in ballo le teorie dei sistemi e il "caos deterministico" (suppongo sia fisica)
-poi hai fatto paragoni con computer e console (informatica)
-poi sei passato a genotipo e fenotipo (genetica)
-ora te ne esci con le correlazioni (matematica)
Quale sarà la prossima....falegnameria?
Magari se poni un pò più di attenzione troverai che stavo semplicemente rispondendo:
- caos deterministico (fenomeno fisico con il quale ho dovuto fare i conti in ambito di circuiti): tirato in ballo da ser balon con l'effetto butterfly
- paragoni con computer e console: tirato in ballo da ser Balon
- poi sei passato a genotipo e fenotipo: No, se ne parla fin dall'inizio in quanto era tema centrale della discussione, ossia si discuteva se porre la causa nel trauma o microtrauma o se questo rappresenta solo una delle possibili circostanze scatenanti di problemi che si trovano altrove. Per Ser Balon c'è la relazione "trauma, quindi si fanno sfraceli etc.", per me invece la questione è più complessa e le cause vanno ricercate nella risposta agli input (per analogia, è simile a quanto si vede nella teoria dei sistemi, dato un input, la risposta è determinata dalla risposta caratteristica del sistema)
- correlazioni: semplice matematica, per cui non lascia scampo alle teorie, e per questo spesso trovo articoli "contro" le ricerche che parlano di correlazione (articoli del tipo "io dico No!", stile commissione di religiosi che non volevano guardare nel cannocchiale). Ma, in ogni caso, la correlazione è uno degli strumenti principlai della genetica, per cui puoi mettere questa voce nella parte genetica.
Dunque, delle 4 questioni di presunta falegnameria, due nascono da risposte ad agomentazioni fatte da Ser Balon, e le altre due sono correlate e costituiscono il tema centrale della discussione che ho con Ser Balon, se ne conclude che sei alquanto sfasato :)
Ser Balon, per la questione dei bug, direi che il bug fisso è tranquillamente associabile a un'imperfezione nel codice genetico, che salta furori se viene stimolata una determinata sequenza. Poi può essere un bug più o meno pesante (salta la partita o si vede il personaggio che vola), ma anche questo è praticamente predeterminato. Per cui se ci si arriva, avrà quel comportamento, insomma è questione codificata. In pratica si tratterebbe di una soglia potenziale oltre la quale c'è un determinato comportamento più o meno grave.
Sui giochi buggatissimi e non, qui il difetto è a monte ed è nella realizzazione del gioco, per cui c'è poco da fare, il gioco è fatto male :)