Letti tutti, bentornato a chi è tornato e benarrivato ai nuovi ">
Mi aggrego ad Albert, sono molto contenta di rivedere tra noi misterpirelli e i nuovi arrivi, last but not least Alchimista del Drago!
Sono rimasta un po' indietro con gli ultimi racconti postati, nel fine settimana vorrei commentare chi mi manca e finire il mio racconto che giace in uno stato di coma profondo ">
Grazie per il benvenuto!
Ringrazio tutti per i complimenti " />" />" />
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Ciao a tutti.
Sono andata via da qui perché c'era troppo astio. Sono tornata perché adesso c'è fin troppo miele! ;p
Ecco il mio racconto, domani posto i commenti agli altri.
Contest di scrittura creativa.
Titolo: Termine scientifico:Hipopotomonstrosesquipedaliofobia
Caratteri: meno di 2000
- Dici?
- Dico.
- Mah!
- Bah.
- E beh però...
- E sì.
- È così.
- Davvero.
- Solo due?
- Solo due.
- Ma allora...
- Già.
- Caspita.
- Eh, capita.
- E come?
- Come che?
- Come fai a...
- Normale.
- Scusa.
- Perché?
- Beh, io esagero.
- Fa niente.
- Grazie.
- Figurati.
- E quindi?
- Quindi che?
- Che si fa?
- Tu vai.
- Tu resti?
- Per forza.
- Allora vado.
- Ciao.
- Stammi bene.
- Tho! Entro.
- È il tuo turno.
- Sì.
- Stai sereno.
- Lo sono.
- Bene.
- Allora ciao.
- A te.
- Ciao dottore.
- Salve Mario. Come sta oggi?
- Piuttosto. Bene.
- Piuttosto bene sono un sacco di sillabe! Stiamo migliorando molto. Bravo. Se la sente di provare a passare a tre parole per frase?
- Non ancora.
- Va bene. Sa, il signore con cui la vedevo parlare prima ha un disturbo simile al suo. Le andrebbe di iniziare un percorso condiviso?
- Fare che?
- Credo che in una situazione in cui si senta a suo agio, lei possa sperimentare un colloquio più elaborato. Il signor Gatti la fa sentire a suo agio giusto?
- Esatto.
- Come pensavo. La vostra interazione potrebbe spingervi a volere di più e a superare il vostro limite.
- Ho capito.
- E sarebbe veramente fantastico se lei mi desse il consenso all'inserimento del suo caso nel mio prossimo articolo per quella rivista scientifica sulla quale scrivo. Se lo ricorda, vero, che scrivo per una rivista scientifica? È così che mi ha trovato.
- Troppe...parole...
- Allora metta una firma qui. Così potrò finalmente scrivere il mio articolo su...
- Non voglio!
- Firmi qui! Il consenso!
- NO!
- Lei non vuole che io dica quella parola, vero?
- Per favore...
- Mi dispiace ma lei mi costringe a usare la forza. Non capisce che io voglio solo guarirla dalla sua...
- Aaaah...
- Hipopotomonstrosesquipedaliofobia!
Ma bene! Altri due scritti!
Altra new entry, che strappa lacrime e cuore... in un racconto di descrizione emotiva, uno stato d'animo profondo e legato.
Forse avrei terminato senza l'ultima frase. Avrei trovato molto più d'effetto il finale. Ma lo scritto, seppure io faccia fatica con le troppe descrizioni e paragoni, mi è piaciuto, è rimasto scorrevole e consequenziale, per la più classica delle ossessioni
Un bel Benvenuto ad Alchimista del Drago!
e poi un gradito ritorno, con uno scritto, ancora una volta, diverso dal "solito", una buona idea, e una patologia che ha un nome peggiore di un incubo! " />
Bentornata Sposa del Re!
@La Sposa del Re bentornata! Ti ho letto per prima cosa stamattina! Geniale!
Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk
Oh bene! dei nuovi arrivi e dei ritorni!
@Alchimista del drago
Welcome! " />
Un bellissimo pezzo il tuo, con un finale che coglie di sorpresa, soprattutto dopo l'idilliaca parte iniziale.
Insomma, per come era impostato avevo quasi iniziato a pensare che l'ossessione in questo caso fosse qualcosa di "tranquillo e positivo" come l'amore che nutre per la ragazza, ma effettivamente non sarebbe stata tale. E questo risvolto necrofilo coglie totalmente impreparati!
Complimenti un ottimo esordio; spero continuerai a scrivere nei nostri contest
@Sposa del re
uuh poveraccio! non si deve minacciare con quella parola così lunga e difficile che lo mette a disagio D:
veramente particolare e notevole.
Un gradito ritorno!
Grazie per i complimenti - e Erin, stima per l'avatar. Indovina da dove viene metà del mio nick " />
Grazie a tutti e ben ritrovati.
Prima di darei miei commenti ai vostri racconti mi sento in dovere di spiegare come li elaboro:
Quando leggo uno scritto la prima cosa a cui guardo è la storia, soprattutto il finale. Non mi piacciono le cose scontate e ODIO il lieto fine, ma non sempre, dipende dalla storia comunque.
Mi piacciono gli scritti che ti lasciano a fissare il foglio (o lo schermo) e pensare “Mi si sono seccate le pa**e!”. Beh, è per questo che leggo Martin.
In seguito guardo lo stile. Preferisco capire cosa succede piuttosto che leggere per filo e per segno tutto quello che un personaggio fa, dice o pensa. Dipende comunque sempre dalla storia, la scontatezza e la descrizione pedante possono essere una precisa scelta di stile e calzare perfettamente in uno scritto.
Mi piacciono i dialoghi costruiti bene, vicini alla realtà e che mi facciano pensare “Beccati questa, personaggio antipatico di turno!”
Infine uno sguardo ai particolari, il dettaglio di una frase, una parola, una metafora. A volte valgono quanto tutto lo scritto.
Le stelline vanno da un minimo di 0 a un massimo di 5.
Detto questo, ecco di seguito i miei personalissimi commenti sulla base del mio personalissimo modo di vedere il mondo. (Insomma, nessuno se ne abbia a male per nessun motivo)
@Hack
Ho un rapporto complicato con la poesia, ancora in fase di definizione, non la capisco quella moderna. Però quella frase “Vorrei avere due ali, per chiuderle a cadere” credo sia la chiave di tutto e mi ha colpito tantissimo. Avere la possibilità di salvarsi e rinunciarvi. Bellissimo. Nel complesso posso dire che mi ha trasmesso una certa tensione, questo sì.
Storia: ***
Finale: ***
Stile: ***
Particolari: “Vorrei avere due ali, per chiuderle a cadere”
@King in the north
Carina l'idea di far spuntare il tema alla fine, un racconto che è un inizio. I twist finali mi piacciono molto. Avrei gradito più metafore e accenni, la scena diciamo che è descritta più che raccontata, sembra più un soggetto, magari per una sceneggiatura chissà? Si vede che stai buttando giù delle idee per qualcosa di (spero) più elaborato. D'accordo con Emma Snow sul particolare stonato del dialogo. Non ho letto il racconto precedente. Lo considero come pezzo indipendente.
Storia: **
Finale: **
Stile: *
Particolari:
@Erin
Mi piace. Il modo in cui hai reso l'ossessione con la ripetizione appunto ossessiva della parola VOLARE, sempre a inizio frase, sempre con lo stesso tono, come farebbe appunto un ossesso. Tuttavia il finale mi avrebbe spiazzato sul serio se fosse stato diverso, che ne so, magari lo salvava la madre, o sputava in faccia all'uccelletto. Mi aspettavo il finale lasciato "in aria" e quindi non ho subito il colpo di scena finale. Ad ogni modo scorrevole. Anche qui, non ho letto il precedente quindi lo prendo per quello che è.
Storia: ***
Finale: **
Stile: **
Particolari: “Volare
@Albert Stark
Beh che dire, a quanto pare vi siete tutti buttati sulle saghe (anche io ne sto scrivendo una privatamente), forse è che i 5000 caratteri ci stanno stretti. La storia è avvincente, e sei riuscito a racchiudere in tre momenti tutto quello che era significativo ai fini della comprensione. Sembrava solo un padre amorevole e invece era un mostro. Bello. Anche qui però, forse per via della cronaca nera di tutti i giorni, non mi sono sorpresa alla fine. Sarà che faccio sempre il tifo per i cattivi….Ho trovato lo stesso andamento descrittivo di King in the North, come se non fosse un racconto vero e proprio ma una serie di appunti per uno sviluppo successivo. Una fotografia dei tuoi pensieri in cui vive questa storia.
Storia: **
Finale: **
Stile: *
Particolari: “I capelli di Jack erano ormai brizzolati, ma per il resto il tempo era stato clemente con lui.”
@Baelor Lancia Spezzata
Wow! Bellissimo. Ambientazione esotica, si scopre con calma dove siamo, chi è presente, ma i rapporti di potere sono già chiari dalle prime righe. Costruito bene, non ti permettere di dire che non sei bravo! Una nota: non sono riuscita a capire bene chi è l’ossessionato tra i personaggi, è il RIbelle o chi gli dà la caccia. Secondo me entrambi. E comunque questa incertezza me lo fa apprezzare ancora di più. Complimenti.
Storia: ***
Finale: ***
Stile: ****
Particolari: "Si. Oda-dono?" (c’è tanto qui secondo me, vedo la scena e sento il tono!)
@Ygritte
Pelle d’oca. Mi emoziono quando vedo le cose fatte per bene. Bellissimo. Anche se il diario di un malato mentale (ninfomane, schizofrenica, ecc) è diventato un genere supersfruttato, tu sei riuscita a ridargli vigore. Capiamo che questo ragazzo è più grande anagraficamente di come si intuirebbe dalla sua scrittura, e forse anche fisicamene, visto che la terrebbe in una mano. Hai dato tutti gli indizi giusti al punto e al momento giusto. Un finale che non è un finale, lui continuerà a credere di essere nel giusto per sempre, è questo l’aspetto inquietante, e che me lo fa apprezzare tantissimo. Mi ricorda un sacco La Canzone del Riformatorio dei Baustelle, ti consiglio di ascoltarla se non la conosci.
Storia: ****
Finale: ***
Stile: *****
Particolari: “Vorrei respirarla e trattenerla nei polmoni.” (lui vive di questa ossessione senza accorgersene)
@Three Eyed Crow
Prima reazione: Ahahahahahahahahahahahahaha.
Intanto complimenti per aver toccato un tema secondo me molto caro ai barrieristi ;P
Mi piace la vittoria della finzione sul reale, e poi i personaggi ben delineati anche se hanno solo una battuta. Forse Monica un po’ stereotipata, la classica fidanzata rompicoglioni, ma siamo nel mondo di lui, quindi ci sta. Qualche parte poco chiara nel primo paragrafo, che si sistema nel resto dello scritto. Avrei continuato a leggere ancora se ce ne fosse stato!! La suoneria fantastica. Brava.
Storia: ***
Finale: ***
Stile: ***
Particolari: «No zì, non poi capì…hanno schierato Burzum, l’unica cosa da fare è mandare una full e sperare che vadano in palla» scrisse 9Z_totti95. E tutti i nickname! (ahahahaah sono morta a terra!!!)
@Ser Matthewus
Ero indecisa se scoppiare a ridere o rattristarmi. Anche questo è un tema caldo, quello che azzardo a chiamare “Grillinismo” e subito chiudo l’argomento. La cosa che mi ha colpito è il fatto che lui abbandona la sua ossessione e si rilassa proprio nel momento in cui ha la prova tangibile della sua teoria, dell’eccessiva penetrazione nel privato delle aziende commerciali. Ha un attimo di lucidità proprio quando dovrebbe continuare con la sua ossessione. Allora è stato talmente ossessionato da aver perso la sensibilità per le cose reali? Mi piace quando quello che leggo mi spinge a farmi delle domande.
Storia: ***
Finale: ****
Stile: **
Particolari: “hai sfidato senza paura le scie chimiche uscendo di casa, puoi affrontare anche questo”
@Lady Robyn Snow
Ah che belle le storie bevi! Non conoscevo i Drabble, ti ringrazio per avermeli fatti conoscere!
E il tuo mi è piaciuto. La protagonista sembra accettare infine la sua condizione, me la immagino apprendista appena promossa, passata dallo stage a un contratto un po’ meno precario e che tenta di riuscire in tutti i modi ad iniziare una carriera. Per me sarebbe leggermente autobiografico AHAHAH.
Come Tyrion Lannister, ho un debole per tutto ciò che devia dalla normalità. Ti tengo d’occhio
Storia: ***
Finale: ***
Stile: ****
Particolari: “sto lavoro”
@Alchimista del Drago
Standing ovation! Ah finalmente una bella donna morta e putrida nella stanza che, mi piace pensare, sia del suo assassino. Magari l’ha tenuta chiusa là dentro per non farla vedere a nessuno perchè doveva essere solo sua. Nel finale vedo un assassino pentito e consapevole di ciò che ha fatto. Ha provato a liberarsi della sua ossessione ma non c’è riuscito, altrimenti perchè la terrebbe ancora vicina al letto e nei suoi sogni? Bellissimo. Noto un certo stile barocco Martiniano che ho imparato ad amare. Top!
Seconda interpretazione: “Intorno a me incombono quattro pareti di terra alte diversi metri.” non si sarà mica fatto seppellire con lei? E in questo caso perchè lui non è morto? Non sarà mica un immortale o un Dio innamorato di una mortale? Top Top Top! Adoro!
Terza interpretazione: Forse si tratta di due sogni successivi, uno piacevole e l’altro terrifcante? Ossessione allo stato puro. Mindblowing!
Storia: *****
Finale: *****
Stile: *****
Particolari: “Al posto delle labbra, un grumo di larve enfie e putride, le stesse che strisciano sul mio corpo. Erano loro che mi baciavano.
Abbraccini spinosi a tutti " />
Grazie Sposa del Re, anche il tuo racconto mi è piaciuto molto. Nella prima parte ci si chiede chi sono i due personaggi, qual è il contesto, perchè parlano così, e poi dopo aver letto il finale realizzi e ti viene da sorridere rivalutando lo scritto alla luce delle nuove informazioni. Una bella costruzione!
Per le interpretazioni del mio racconto, ho lasciato volutamente una certa aura d'indeterminatezza, così che ognuno potesse scegliere la sua. Effettivamente la prima idea del Contest era quella di descrivere questa donna con le parole di un - apparente - innamorato, salvo alla fine rivelarsi uno psicopatico che la stava torturando. Poi ho messo da parte l'idea, ma evidentemente ne è rimasto qualcosa, anche a livello d'inconscio. Il racconto che vedete l'ho immaginato come se lui non riuscisse a dimenticarsi dell'amata, anche dopo la morte di quest'ultima, a tal punto da andarla a dissotterrare e calarsi nella sua tomba, risvegliandosi poi dal sogno/illusione in cui si era perso a un certo punto. Infatti pensavo anche di descrivere la terra smossa intorno al luogo di sepoltura, per chiarirlo. Poi però mi son detto: meglio non specificarlo, in questo modo una valida interpretazione è anche proprio quella di essersi fatto seppellire con lei (ma allora perchè è vivo? O forse anche lui è morto?). Anche la mancanza di stelle quando guarda in alto può indicare una semplice notte nuvolosa (quindi l'ipotesi del dissotterramento) o il fatto che ci sia solo altra terra sopra di lui (seconda interpretazione).
@Alchimista
confermo i miei complimenti.
@La Sposa del Re grazie per il tuo commento e per i complimenti. Questo personaggio lo sento molto vicino a me (decisamente in alcuni punti mi sembra di leggere quello che qualche anno fa in adolescenza era il mio diario)... insomma ci sono ossessioni che sfociano in una voragine senza ritorno, ma per fortuna anche quelle che poi passano;-) (non ero ancora andata oltre il limite).
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Grazie per i complimenti - e Erin, stima per l'avatar. Indovina da dove viene metà del mio nick " />
Ne avevo il vago sentore e mi ero ripromessa di chiedertelo! " />" />
sempre felice di incontrare un fan di FMA
@Sposa del re
grazie mille per il tuo commento!
In una versione più estesa avrei aggiunto anche il finale di questo episodio, ma avrebbe spezzato il momento culminante dell'ossessione, ossia quando Kirian cede e si butta dal balcone ^^''
Appena riuscirò a trovare un attimo mi rimetterò in pari con i racconti :P
@King in the north
Carina l'idea di far spuntare il tema alla fine, un racconto che è un inizio. I twist finali mi piacciono molto. Avrei gradito più metafore e accenni, la scena diciamo che è descritta più che raccontata, sembra più un soggetto, magari per una sceneggiatura chissà? Si vede che stai buttando giù delle idee per qualcosa di (spero) più elaborato. D'accordo con Emma Snow sul particolare stonato del dialogo. Non ho letto il racconto precedente. Lo considero come pezzo indipendente.
Storia: **
Finale: **
Stile: *
Particolari:
Ciao e grazie per il commento e per i complimenti " /> Allora, per quanto riguarda le metafore, diciamo che ho cercato di forzarmi a non strafare. Nei precedenti contest avevo scritto un racconto che, al contrario di questo (non era collegato a questa saga che sto iniziando), era forse anche troppo colmo di metafore. Sono uno a cui piacciono le lunghe descrizioni, adoro perdermi nel descrivere i particolari. Sto man mano cercando di limitarmi in questo senso e di lasciarmi andare di più sull'azione e sulla narrazione degli eventi, quindi forse anche per questo nel mio racconto trovi poche (se non nessuna) metafore. Si, diciamo che adesso sto gettando le basi, non voglio svelarvi nulla ma dietro ci sono delle regole ferree tra mondo dei demoni e... mer*a, stavo spoilerando XD
Scherzi a parte, come ho scritto precedentemente, sto scrivendo questa saga man mano che escono i nuovi contest, quindi non è un lavoro premeditato, a parte le linee generali che ho in testa (insieme a qualche norma che regola i comportamenti dei demoni, quali ad esempio il non poter costringere, a causa del libero arbitrio, un essere umano a seguirli). Il dialogo di Bròd è un po' senza senso, si, ma come dicevo prima è un work in progress (e si avvicinava il limite dei caratteri XD). Credo comunque di aver trovato una qualche motivazione che spieghi la sua scelta di Ceara/Yakael come seguace, piuttosto che prendere una qualsiasi altra persona
XXVII CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA
TEMA: Ossessione
Titolo: L'uomo dai mille volti
caratteri (spazi inclusi): 4949 (lettercount)
Ogni mattina l’uomo dai mille volti si svegliava senza sapere quale faccia indossare. Ne aveva così tante che era difficile sceglierne una
-Come faccio a decidere?-, si chiedeva quindi sbuffando. Inquieto ed ansioso le sfogliava ad una ad una, come se fossero state le pagine di un libro. Era quello il prezzo che era costretto a pagare per il suo incontenibile, divorante desiderio di vivere ogni vita, in ogni modo possibile.
-Devi eliminarne qualcuna-, gli suggerì un giorno la faccia della saggezza. L’uomo dai mille volti aveva sempre creduto che essere saggi fosse una grande qualità ed aveva quindi fortemente voluto quella faccia. –E’ una sciocchezza averne così tante. Anzi, è da arroganti. Una persona, una vita, una faccia. Ce ne sarà pure una…-. L’uomo dai mille volti si stufò in fretta di starla a sentire e si ricordò così perché non la usava tanto spesso. Quella faccia era così pedante! Non l’avrebbe messa quel giorno. Non si sentiva affatto in quel modo. Ecco la soluzione! Si sarebbe concentrato sul suo stato d’animo ed avrebbe deciso di conseguenza quale faccia indossare. Si sentiva…
-Non dargli retta! -, una voce squillante s’intromise nei suoi pensieri. –Avere tante facce è fantastico. Oggi indossa me e datti alla pazza gioia e domani ne metti un’altra-. Detto questo, la faccia dell’impudenza esplose in una risata scomposta. Con lei, certo, l’uomo dai mille volti si divertiva sempre. Solo che poi c’erano così tanti guai da sistemare. Per non dire dell’imbarazzo e dei sensi di colpa!
-Ogni volta te ne penti-, gli ricordò la faccia della consapevolezza, –e finisci per trascinarti in giro per giorni, indossando quella lì-, disse alludendo alla faccia della depressione, che a sua volta gli rivolse un triste sguardo di conferma.
-Lasciamo perdere -, disse l’uomo dai mille volti, scuotendo la testa per allontanare da sé quell’idea. -Oggi voglio essere bello!-. Come adorava essere bello! E come adorava l’ammirazione che ne conseguiva! Nella sua collezione, l’uomo dai mille volti aveva una faccia davvero bellissima. Si mise ad osservare affascinato quel volto talmente perfetto da essere…
-Insopportabile. Che banalità! Una qualità effimera come la bellezza può offrire solo una breve e fragile felicità-. La faccia dell’intelligenza aveva ragione, come sempre per altro. La bellezza in effetti dava sempre gioie ben poco durature. L’intelligenza invece era tutt’altra cosa. Con quella si poteva avere ogni tipo di conoscenza e la verità non sfuggiva mai.
-Sai che roba! Non mi pare che la verità abbia poi questo granché da offrire-. La faccia bugiarda guardò l’uomo dai mille volti con un’espressione indecifrabile. –Dimmi una cosa buona che hai ottenuto con la verità ed io te ne dirò dieci che hai avuto con la menzogna-, disse con tono di sfida.
L’uomo dai mille volti non trovò nulla da obiettare, ma era sempre a disagio con quella faccia. L’aveva usata fin troppe volte e dopo aveva dovuto indossare la faccia della depressione. Tornò ad osservare quest’ultima. Della sua ampia collezione era l’unica che il tempo aveva segnato: era più rugosa e consumata delle altre.
-Tu sei migliore di tutto questo-, esclamò la faccia della superbia. -Non ti meriti un ripiego-. Non aveva tutti torti, ma l’uomo dai mille volti non amava quella sua arroganza.
-Non pensare solo a te stesso. Quando fai del bene, la felicità arriva di riflesso-. Chi aveva parlato? L’uomo dai mille volti non ne era sicuro, ma poi riconobbe la faccia della bontà. Effettivamente, l’aveva sempre usata molto poco.
–Poco e male-, confermò la faccia della vergogna, che poi abbassò lo sguardo ed arrossì.
-Ma fatela finita tutti quanti!-. Un urlo fece sobbalzare l’uomo dai mille volti. –E tu deciditi una buona volta!-. La faccia della rabbia si era gonfiata tanto da sembrare sul punto di esplodere.
-Per conto mio, dovresti bruciarle tutte e tenere solo me-, gli sussurrò la faccia della malvagità. L’uomo dai mille volti temeva l’effetto che quella aveva su di lui, ma ne era anche irresistibilmente attratto.
-Non dovresti resistere alle tentazioni-, commentò la faccia della bramosia. –Si vive per il piacere dopo tutto. Prendi me-, propose con tono seducente.
-No, me!-, disse un’altra.
-No, prendi me!-disse un’altra ancora.
-Me!-, un’altra.
Centinaia di voci iniziarono a chiamarlo. -Non posso scegliere! Non posso!-, gridò allora l’uomo dai mille volti, picchiandosi la testa. –Io voglio essere tutti-.
Le facce iniziarono allora ad urlare sempre più forte, fintanto che le loro voci non furono un unico urlo rabbioso, disperato, implorante ed insopportabile. Tutte, tranne una che l’uomo dai mille volti però non riusciva a riconoscere.
-Chi sei?-, chiese stupito e tremante.
-Sono l’unica faccia che non hai mai indossato-, rispose quella con calma.
Possibile? L’uomo dai mille volti era convinto di aver usato ognuna delle sue molte facce almeno una volta.
-Sono l’umiltà-, spiegò quella, –e tu non sai proprio chi io sia-.