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Contest di scrittura creativa
Q di Qhorin Halfhand
creato il 11 giugno 2009

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misterpirelli
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misterpirelli
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Inviato il 04 giugno 2014 9:28

ok... ho capito... sei uno che ama mettere le persone sulle spine....

 

direi che ci sei riuscito gettando nel testo una frase interessante. bravo.


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Maya
GdN in the Sky with Diamonds
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Maya
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Inviato il 04 giugno 2014 9:30

Non ho ancora avuto modo di leggere hack e king, ma spero di provvedere quanto prima.

 

Nel frattempo, un commento veloce: bentornato misterpirelli. :)


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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K
kinginthenorth
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kinginthenorth
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Inviato il 04 giugno 2014 9:35

ok... ho capito... sei uno che ama mettere le persone sulle spine....

 

direi che ci sei riuscito gettando nel testo una frase interessante. bravo.

 

grazie ancora! :)


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Eddard Greyjoy
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Eddard Greyjoy
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Inviato il 04 giugno 2014 12:57

Aiuto! Sono a corto di idee! <img alt=" />


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Idriel Stark
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Idriel Stark
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Inviato il 04 giugno 2014 18:31

Trovo soltanto ora il tempo di passare di qui e per fare i complimenti al vincitore <img alt=" /><img alt=" />

 

 

In più vi ringrazio sentitamente per gli ultimi commenti al mio racconto <img alt=" /> e per quegli altri tre (inaspettati) voti... grazie! <img alt=" />

E' tardi per rispondere puntualmente ai vostri commenti ma ci tenevo a ringraziarvi!!

 

 

 

Ora via col prossimo, che non è facile!


I
Idriel Stark
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Idriel Stark
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Inviato il 04 giugno 2014 18:33

Bello il tema, veramente interessante, offre milioni di possibilità e non è semplice trovare "la storia giusta"... inizio subito a rifletterci sperando che mi venga in mente qualcosa di buono. Potrei "riciclare" una delle idee che mi era venuto per il contest sul 2, ma ci penso ancora un po'!

 

E stasera mi leggo i due racconti già postati! :)


K
kinginthenorth
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kinginthenorth
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Inviato il 04 giugno 2014 18:51

Grazie Idriel <img alt=" />


H
hacktuhana
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hacktuhana
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Inviato il 06 giugno 2014 1:16

Beh per ora non c'è male, sono io e il fuori concorso KING!...

 

A proposito, bellissima anche questa parte di saga, Robb.

 

Bravo!

 

 

Dai su scrivete, su su su, daiiii

che ossessione st'attesa per gli altri scritti!


M
misterpirelli
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misterpirelli
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Inviato il 06 giugno 2014 10:22

Non ho ancora avuto modo di leggere hack e king, ma spero di provvedere quanto prima.

 

Nel frattempo, un commento veloce: bentornato misterpirelli. :)

grazie del bentornato.... sono stato un po assente nelle ultime edizioni ed è un periodo che non sto scrivendo, ma è un piacere tornare a leggervi.

 

ho già capito che dovrò andare a ripescarmi qualcosa dall'ultimo contest per tenermi aggiornato, (ridendo e scherzando, qui, oltre a dei racconti, stanno nascendo delle saghe...) e sono ansioso di leggere quello che il contesto sfornerà in questa edizione...


hgoeoCy.jpg

E
Erin
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Erin
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Inviato il 06 giugno 2014 11:17

Eccomi arrivata!

 

 

XVII Contest di Scrittura Creativa: Ossessione.

Titolo: Volare.

Numero caratteri: 4104 (Letter Count)

 

 

“Quando potrò volare?”

Ogni volta che faceva questa domanda la mamma gli rispondeva che le sue ali erano diverse da quelle degli altri e che quindi doveva avere tanta pazienza.

Il papà, invece, diceva che erano speciali e che, un giorno, avrebbe volato in modo speciale.

Kirian adorava entrambi i genitori, ma in quel caso preferiva sempre ascoltare il papà, anche se era la mamma quella con le ali: lei parlava di pazienza, il papà di volare in modo speciale.

Volare.

Ogni volta che pronunciava, sentiva o anche solo pensava quella parola, un delizioso brivido gli attraversava tutta la schiena. E, soprattutto, le sue ali fremevano: ogni singola piuma nera era come percorsa da una forte energia così bella e al tempo stesso strana. Iniziavano a muoversi su e giù, proprio come negli esercizi che gli aveva insegnato Eilan, solo che lo facevano con molta più foga, come se pretendessero di andare molto più in alto… di sollevarsi.

Volare.

Allora il suo cuore iniziava a battere più forte e il suo sguardo si rivolgeva al cielo: così immenso, carico di promesse, gli lanciava un richiamo a cui difficilmente poteva resistere.

Sembrava quasi di poter sentire una voce: né maschile né femminile, né adulta né bambina, così diversa da quella gentile e rassicurante dei suoi genitori. Era la voce del cielo, qualcosa che lui conosceva da sempre, da ancora prima di nascere, ne era sicuro.

E anche se non parlava davvero lui poteva capirla: continuava a ripetergli sempre la stessa frase.

“Kirian, vieni!”

 

Ora, lui sapeva che era pericoloso sporgersi troppo dal parapetto del balcone: il papà una volta l’aveva preso in braccio e gli aveva fatto vedere lo strapiombo che c’era sotto. Se una persona cadeva da quell’altezza si sarebbe fatta tanto male. E se lui si faceva male i suoi genitori si sarebbero preoccupati davvero tanto, soprattutto la mamma.

Oh, ma quanto era azzurro il cielo quella mattina…

Un uccellino si posò proprio sulla lastra di marmo, davanti a lui, e cinguettò quasi ad invitarlo a giocare.

Le sue ali nere iniziarono a muoversi rispondendo a quel richiamo, ma questo sembrò spaventare il piccolo volatile che subito scappò via.

“No! Aspetta!” esclamò con delusione, sollevando le manine per toccare la lastra di marmo.

Poi vide che non era volato lontano: era solo qualche metro più in là a cinguettare nell’aria.

Ma più che il cinguettio ora Kirian sentiva il piccolo frullare di ali e soprattutto quella gioia immensa nel poter volare, nel poter essere liberi, senza più catene che lo tenevano legato a terra.

“Volare…” facendo forza sulle sue braccia e aiutandosi con dei forti battiti d’ali riuscì a salire sopra il parapetto. Visto? Anche se non erano come quelle della mamma e di Eilan, e la destra spesso faceva i capricci, lui poteva usarle.

E se poteva salire sul parapetto lui poteva anche…

“Volare!” le sue ali si spiegarono in tutta la loro ampiezza, l’aria che passava attraverso le piume inebriandolo e rendendolo felice come mai era successo. D’istinto spalancò anche le braccia non riuscendo a trattenere una risatina deliziata.

L’uccellino era ancora lì e lo invitava ad unirsi al gioco ed anche il cielo lo chiamava con insistenza: non poteva ignorare oltre il suo richiamo. Le ali iniziarono a sbattere con impazienza, sbilanciandolo verso destra come spesso succedeva, iniziando a fare a gara con la forte brezza.

Cercando di trovare l’equilibrio il suo sguardo cadde sullo strapiombo ed i suoi pensieri tornarono a tutte le raccomandazioni fatte dai suoi genitori. Se cadeva e si faceva tanto male loro si sarebbero preoccupati tanto e…

L’uccellino cinguettò di nuovo, attirando la sua attenzione, invitandolo a raggiungerlo.

“Vieni!”

La voce del cielo lo chiamò, sovrapponendosi a qualsiasi cosa gli avessero mai detto la mamma ed il papà.

Non poteva ignorarla, non più.

Pestò i piedini sul parapetto in un piccolo gesto di ribellione: basta essere bambini pazienti!

Lui voleva volare… doveva farlo!

Piegò le gambe per darsi la spinta e sorrise all’uccellino.

“Kirian, no!”

La voce di sua madre giunse quando ormai il suo corpo non toccava altro che aria.


K
kinginthenorth
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1462 messaggi
kinginthenorth
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1462 messaggi
Inviato il 06 giugno 2014 15:57

Beh per ora non c'è male, sono io e il fuori concorso KING!...

 

A proposito, bellissima anche questa parte di saga, Robb.

 

Bravo!

 

 

Dai su scrivete, su su su, daiiii

che ossessione st'attesa per gli altri scritti!

 

Grazie <img alt=" />


A
Albert Stark
Alchimista del Ghiaccio e del Fuoco
Guardiani della Notte
8773 messaggi
Albert Stark
Alchimista del Ghiaccio e del Fuoco

A

Guardiani della Notte

8773 messaggi
Inviato il 06 giugno 2014 18:39
Ho scritto poco fa, e ho chiuso per poi rileggerlo un'altro giorno...poi mi sono reso conto che oggi è il 6 Giugno e visto il titolo del mio racconto non posso non pubblicarlo oggi xD
Quindi vado a caldo...
XVII Contest di Scrittura Creativa: Ossessione.
Titolo: 6 Giugno.
Numero caratteri: 4308 (Letter Count)
Finalmente era arrivato. Quello era senza dubbio il giorno più bello della sua vita. Jack era al settimo cielo quando vide quel piccolo esserino sorridergli. Le lacrime rigavano il volto dell'uomo. <<Jane, non è la bambina più bella del mondo?>> chiese Jack alla moglie.
<<Si.>> sorrise la donna stravolta.
Quella stessa notte Jack tornò a casa, varcò la soglia, aprì il cancellino che aveva già sistemato per quando la bambina sarebbe stata grande e salì le scale. Entrò nel suo studio e si sedette alla scrivania. "Quanto l'abbiamo voluta! Sembrava impossibile, invece alla fine è arrivata. Quel libro mi ha salvato." pensò Jack giocando col fermacarte.
<<E' altamente improbabile che avrete mai dei figli con metodi naturali...pff, dottori...>> Jack si alzò e andò in soffitta.
La stanza era lugubre come sempre, una sorta di altare con un libro da una parte, catene, un grande tavolo e tantissimi attrezzi da lavoro dall'altra. Ma Jack era a proprio agio in quella stanza come da nessun altra parte. Quindi si diresse verso l'altare e aprì il libro.
<<Ho sempre saputo che il tuo culto era quello giusto. L'unico! Tu mi hai dato la gioia più grande della mia vita e di certo non ti abbandonerò proprio ora, continuerò nella mia opera. Una all'anno, ogni 6 Giugno, come è successo con la prima.>> disse Jack ridendo di istericamente.
Quella stanza era solo sua, neppure sua moglie poteva entrarci. Se avesse saputo come avrebbe reagito? Non era una cosa che Jack era intenzionato a scoprire. Ma era sicuro che quella era la cosa giusta, la vita di qualche stupida ragazzina valeva quella di sua figlia senza alcun dubbio. "Anche Jane sarebbe d'accordo" pensò per l'ennesima volta.
I capelli di Jack erano ormai brizzolati, ma per il resto il tempo era stato clemente con lui.
<<Amore, ma non si fà più sentire nostra figlia? Saranno settimane che non la sento.>> chiese l'uomo.
<<Emily ormai è grande, non può mica chiamarci tutti i giorni. Non fare il gelosone.>> rispose Jane baciando il marito sulla guancia.
<<Solo perchè ora vive da sola non significa che non debba mai chiamare...vabbè, vado su, non mi aspettare sveglia.>> e si diresse nel suo studio.
Arrivato all'altezza della scrivania aprì la scaletta che portava in soffitta e salì.
Lo sguardo di Jack cambiò come ogni volta che varcava quella soglia. <<Bene bene, ci siamo piccola zocc###tta. Senti questi rintocchi, è la mezzanotte del 6 Giugno. Ancora sei ore di sofferenza e poi sarà solo un lontano ricordo.>> rise Jack tenendo le guance di una giovane ragazza legata e tumefatta tra il pollice e l'indice.
La ragazza era senza forze, era in quella soffitta da sei giorni. L'uomo ormai aveva perso il conto di che numero era, di quante ragazze avevano già condiviso la sua sorte. Ricordava l'orrore che provò la prima volta, ma poi arrivò Emily, il suo miracolo. Jack credeva fortemente che era tutto merito di quel sacrifico a quel suo demone di quel libro. Era così, ne era convinto, perchè avrebbe trovato un vecchio libro di una sua lontana zia altrimenti? La zia Emily era stata la sua salvezza, le aveva donato la SUA Emily. E se il prezzo da pagare era uccidere una ragazza all'anno, ebbene per Jack questo non era un problema, anzi. Ormai provava gusto nel fare quello che faceva, era dannatamente bravo e non aveva intenzione di smettere. Uccidere lo faceva sentire vivo, se in quel libro c'era davvero un demone ora quello stesso demone era lui.
Jack si mise all'opera.
<<SU! SU! SU! NON SPARATE LO VOGLIO VIVO QUEL FIGLIO DI PUT##NA!>> sembrava essere scoppiato l'inferno di sotto.
Jack non fece in tempo a sentire i rumori che venivano dal piano inferiore che si ritrovò almeno 20 pistole puntate contro.
<<Ecco il Mostro! Schifoso bast##do! Luke, controlla la ragazza.>> disse il capo delle forze dell'ordine.
Luke scosse la testa. <<Questa è stata la tua ultima vittima pezzo di me##a! In ginocchio! SUBITO!>>
Jack si inginocchio, sorridendo.
<<Cosa ridi?>> chiese Luke, colpendo l'uomo con il calcio del fucile. <<Perchè tutto questo?>>
<<Non perdere tempo a cercare di capire uno psicopatico, portiamolo al suo posto, e poi pagherà per tutto.>> rispose il capo.
Jack non oppose resistenza, sorrise a sua moglie mentre lo portavano via, e dopo che lo scaraventarono in macchina disse due ultime parole: <<Per Emily...>>.

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Leggete dopo aver letto xD

Di solito non sono molto da saghe, ma quando ho letto il tema mi è subito venuto in mente di riprendere il mio racconto Emily xD
Poi non la vedo come saga, ma solo come una storia da due punti di vista diversi, quindi l'ho scritta ugualmente :)


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Erin
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Inviato il 06 giugno 2014 18:57

@hack

 

 

complimenti davvero: è un pezzo davvero sentito e *vivo*

sicuramente tra le tue opere in versi è quella che preferisco: è uno sprazzo di interiorità davvero intenso!

 

 

 

@Kinginthenorth (fuori concorso)

 

 

oh che bello! il proseguo (anzi l'antefatto) del tuo precedente racconto.

Ma che è? Le saghe si stanno impadronendo anche di voi? xD

Molto bello e suggestivo: adesso capiamo le motivazioni di Yakael nel voler distruggere tutti quanti, in una feroce scalata, fino ad arrivare a lui. Ci vuole un bel coraggio per accettare l'offerta di quella creatura, tralasciando il dolore per pensare subito alla fredda vendetta. Ma considerato quello che ha fatto nella storia precedente abbiamo capito che è una personalità speciale. E scoprire che era un'umana fa certamente un grande effetto <img alt=" />

Domanda: ma hai già in mente di proseguire questa storia? (anche al di fuori del contest)

 

 

 

 

@Albert stark

 

 

Mi ricordo del racconto di Emily!!! Fu uno dei miei preferiti di quel contest (se non erro era Oltre il limite l'argomento).

Ricordo benissimo che avrei tanto voluto che il racconto continuasse: l'attesa di scoprire cosa c'era dietro quella soglia era tanta ed immaginavo che fosse qualcosa di estremamente spaventoso. Qualcosa che nascondeva il segreto di un padre così amorevole con lei. Grazie per aver scritto questo pezzo *__* mi ha proprio catturato!

 

 


E
Emma Snow
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Emma Snow
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Inviato il 06 giugno 2014 23:34

Copiando spudoratamente il metodo di kinginthenorth anch'io ho deciso di scrivere i commenti in un documento Word man mano che leggo i racconti... L'idea era di pubblicarli tutti insieme alla fine, ma magari chi ha già postato preferisce leggerli in tempo breve (almeno io preferirei così <img alt="> ), quindi li metto "a blocchi":

 

@hacktuhana:

Avevo già detto qualcosa al momento, ma lo ribadisco: è stata una scelta coraggiosa tirare fuori qualcosa di così personale e il risultato è una bellissima poesia, malinconica e toccante. Mi sono piaciute tanto le similitudini che hai usato e anche le singole parole. Complimenti. :)

 

 

@kinginthenorth:

L’inizio mi ha completamente sviato, pensavo fosse un racconto con ambientazione in stile scozzese o qualcosa del genere, e invece… Sorpresa! <img alt="> Mi è piaciuto, sia appunto per la “sorpresa finale” che per le descrizioni che hai usato. Solo una piccola cosa nel dialogo di Bròd non mi ha convinto del tutto (quel “non perché avessi un particolare motivo” mi sembra un filino stonato), ma probabilmente sono io troppo gni gni gni :P

 

 

@Erin:

Molto, molto bello come sempre! E stavolta ci hai lasciato con la suspense… Chissà se il racconto avrà un finale alla George R. R. Martin o Kirian sarà più fortunato! Mi è piaciuto molto come hai reso il desiderio di Kirian di volare, sia come descrizione che con le parole in corsivo.

 

 

@Albert Stark:

Da amante di thriller, gialli e horror non posso che dire: wow! <img alt="> Bella l’idea di riprendere il la vicenda di Emily da un punto di vista diverso, in modo da farci scoprire qualcosa di più su di lei e suo padre e soprattutto sulle ragioni delle sue azioni.

 


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hacktuhana
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hacktuhana
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Inviato il 07 giugno 2014 0:24

Oh bene!

 

Anzitutto grazie dei commenti a Erin e Emma :)

 

Poi:

Erin, che dire, niente, ormai lo sai, ti leggo sempre con piacere, per me scrivi proprio con le tonalità adatte al mio leggere, ed hai anche gusti e scelte descrittive, in cui mi trovo a mio agio, a pelle.

Sempre brava!

 

Albert:

finalmente un tema allegro! <img alt=" />

No, a parte scherzi, mi ricordo Emily anche io, e quel racconto era davvero molto bello, questo ha il merito di completarlo, e facendolo da un punto di vista diverso, può reggersi benissimo anche solo con le sue gambe "narrative".

 

mi chiedo che cavolo di libreria abbia Albert in casa... mi immagino una specie di passaggio segreto con tanto di candela... e poi...

Se dovessi capitare dalle parti di casa tua, debbo ricordami di portare almeno il machete <img alt=" />

 

 

Comunque, aspetto ancora taaaanti scritti!!!

 

Per il momento però almeno so a chi dare il voto <img alt=" />


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