Volevo sottolineare come in questi contest dove sto partecipando, la cosa che davvero è più utile e fa anche piacere, è lo scambio di opinioni di gusto, critiche e di stile, che, tolte alcune fasi non andate proprio "bene"(succede nelle migliori famiglie), sono la parte che più mi piace leggere, oltre agli scritti stessi, ovviamente, natura e causa poi dei punti di vista e opinioni.
Se mi posso permettere, devo dire che in tre contest ho già imparato ad "aspettare" quando scrive tizio o caia " />, perché presumo e sento che mi piacerà cosa leggerò.
Trovo poi tutto quanto avete detto e considerato, sempre ponderato, ragionato, non solo nei confronti dei miei scritti, ma anche tra i vostri.
Mi ripeterò nel dire che in queste pagine sta succedendo qualcosa di bello, ma è proprio quello che vorrei io, se riuscissi a mettere su una sorta di rassegna di scritti e scrittori partecipanti.
Insomma, sono contento di essere il "nonno" degli scrittori " />, grazie a chi ha accettato questo mio ruolo e anche a chi me lo ha reso manifesto(grazie ancora Cavaliere, anzi Zio Cavaliere!).
Spero che nei prossimi contest si facciano avanti altri autori, come è successo ogni volta, per ora, spero che lo zoccolo duro sappia ancora inventare e partecipare(qualcuno è mancato, ma capita, basta non sia la prassi...).
E insomma, di sicuro per il prossimo contest avrò un voto in meno da decidere... anche se spero che Erin ne abbia da scrivere ugualmente!
In questo momento la sezione che più leggo e che per prima vengo ad osservare, è proprio questa!
per finire:
prima regola del contest di scrittura creativa:
M.S.E.S. !!! " />
Andiamo!
Voglio ringraziare tutti, ma proprio tutti, chi mi ha fatto le critiche, chi i complimenti, quelli che mi hanno votato e poi quelli che sono riuscito a far ridere, a questi ultimi va ancor di più il mio affetto perché era proprio questo lo scopo del mio racconto.
Rispondo a Idriel Stark riguardo a un’osservazione che è stata fatta anche da altri utenti.
É questa: “non mi è piaciuto che tu abbia esplicitato il tema del contest, addirittura evidenziandolo tra virgolette”.
Questa frase “Sei andato oltre il limite” l’ho messa perché era quello che mi diceva sempre il mio povero papà, quando ne combinavo una grossa. Riconosco che ho sbagliato, non dovevo metterle in italiano. Dopo che me lo avete fatto notare, ci sono ritornato sopra e l’ho tradotto in piemontese (evidenziato in rosso), e viene fuori questa frase:
«Sporcaciun! Non ti vergogni? It l’has pasà ‘l lìmit. Non vedi che sei con un piede nella fossa! E tu stai ancora facendo di queste cose?» strepitò il Gianduja.
Meglio, voi che ne dite? Temevo di appesantire troppo il dialogo con il piemontese, sicuramente se avessi osato di più, avrei pure risparmiato ben sei caratteri. Va beh! Con il senno di poi ne son pieni i fossi.
Insomma, sono contento di essere il "nonno" degli scrittori " />, grazie a chi ha accettato questo mio ruolo e anche a chi me lo ha reso manifesto(grazie ancora Cavaliere, anzi Zio Cavaliere!).
Non c’è di che. È sempre un piacere carissimo Nonnino. " />
Attento ai nipotini che prima o poi ti ruberanno la pensione! " />
Questa frase “Sei andato oltre il limite” l’ho messa perché era quello che mi diceva sempre il mio povero papà, quando ne combinavo una grossa. Riconosco che ho sbagliato, non dovevo metterle in italiano. Dopo che me lo avete fatto notare, ci sono ritornato sopra e l’ho tradotto in piemontese (evidenziato in rosso), e viene fuori questa frase:
«Sporcaciun! Non ti vergogni? It l’has pasà ‘l lìmit. Non vedi che sei con un piede nella fossa! E tu stai ancora facendo di queste cose?» strepitò il Gianduja.
Meglio, voi che ne dite? Temevo di appesantire troppo il dialogo con il piemontese, sicuramente se avessi osato di più, avrei pure risparmiato ben sei caratteri. Va beh! Con il senno di poi ne son pieni i fossi.
Devo dire che così lo preferisco, sì! Come già detto, l'uso del dialetto si sposa benissimo con questo tipo di racconto e a maggior ragione perchè è una frase importante che ti diceva il tuo papà, trovo ancora più giusto che sia in piemontese una frase in dialetto in più o in meno non credo faccia poi tanta differenza (quando parliamo di appesantimento) " />
" /> Congratulazioni a Erin, " />
finalmente una femminuccia, e allora niente di meglio che porre sul suo capo:
Sì sì, spargiamo la voce! Avevo proprio in mente di aggiornare il link stasera
Io ho una mezza idea, aspetto un po' per vedere se si sviluppa e se mi viene in mente anche altro ">
ehehehhehe " />
ancora un ringraziamento a tutti quanti voi, sul serio " />
bellissima tiara cav. stampella " />
Spero di non avervi messo troppo in difficoltà " />
Non so se magari sia d'aiuto, ma ovviamentesi intendono tutte le sfumature possibili di fratellanza: nascita di questo legame, eventuali rotture/tradimenti, momenti in cui è messo alla prova, conseguenze etc etc etc
Insomma, sbizzarritevi
Per ora il mio tema si sta sviluppando su questi dialoghi:
<<Fratelli, è il signore che vi manda!>>
<<No, passavamo di qui per caso>>
<<Ehi, ma gliel'hai detto tu che eravamo fratelli?>>
" />
Nonno almeno tu stai sviluppando qualcosa :-D
A parte gli scherzi... devo chiedere il pc in prestito a mia sorella, ma per ora idee zero.
Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk
A quanto pare siamo tutti sulla stessa barca....
Non mi prende il post... " />
Perché? Perché? ARGH!!!
Vojo postareeeeeeeeeeeeeeee il racconto,
Lo vojo lo vojo!!!
Ok io vado " />
XXV CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA
"La Confraternita dello Scrittore"
4955 caratteri
Era stato Edoardo Grigio ad avere l’idea di una ricostruzione piratesca.
Faceva parte della “confraternita dello scrittore”, assieme ad altri tipi, molto strani.
L’ideatrice della “fratellanza”, era Risa Erini, alla quale piaceva molto ricostruire scene di guerre di trincea. Spesso per questo si ritrovavano in mezzo a campi e vegetazioni ignote, ma nonostante tutto, se la cavavano, alla fine.
Poi c’era Maia Lo Gatto, bravissima ad inventare trame su cui basare il seguito delle avventure, curioso il fatto che amasse i gatti, se non altro per il cognome. Brigitta Del Fuoco inseriva invece, sempre qualcosa di romantico, salvo poi sorprendere con delle trovate ciniche e violente, che spiazzavano puntualmente tutti.
Alberto Stella amava le ambientazioni horror, e tirava le cose fino a notte fonda, quando la sua fantasia, come per incanto, si scatenava, solo che assieme a lui, la più giovane del gruppo, Emma Neve, detta da tutti, “Bimbina”, in quelle circostanze si immedesimava talmente nel gioco, che a tratti gli brillava lo sguardo, di piacere.
Idriella D’Elia si accodava sempre all'ultimo momento, faceva di tutto per non perdersi le avventure, che lei stessa amava definire “mitiche”. Si adattava ad ogni situazione, e risultava essere la migliore alleata della mente folle del momento, che in un gruppo come quello non mancava di certo.
Poi c’erano altri, che venivano conosciuti più per i soprannomi che adottavano nella “fratellanza”, che non per i loro veri nomi, ossia: “Sognoperso”, che non dormiva mai! “Aeroplano”, perché voleva sempre fare il pilota di avventure fantascientifiche, “Corto Maltese”, che assomigliava in maniera spaventosa al personaggio dei fumetti di Hugo Pratt, “Mastrogomma” al quale non mancavano mai le gomme da masticare, e la “Dolce Coppia”, Matthew e Robin, molto ben accetti, visto che portavano leccornie, in tutte le situazioni, bizzarre e non, ossia sempre.
Il gruppo aveva perfino “confratelli” recenti, come Roberto Stark, che amava lupi e formiche, Circe Del Re che non era maga ma a volte cominciava ad esprimersi come a recitare formule magiche, tanto che alcuni si guardavano con sospetto, temendo di non vedersi trasformare in porci o chissà cos'altro.
Infine c’erano gli anziani del gruppo, il ragionier Stannio Pignolio detto “Mutaforma”, perché sapeva adattarsi a tutto, anche se, ligio al suo nome, aveva sempre da puntualizzare su qualcosa.
Il Cavalier Gian Stampella, detto “zio”, per via della sua vena allegra e gioviale, anche se la prima volta che fu lui a pensare ad una storia, fece addirittura la rivisitazione dell’olocausto!!!
E per utlmo “il nonno”, che aveva un nome talmente astruso, che nessuno riusciva a dire bene. Il Nonno era il più matto di tutti, primo perché prendeva veramente degli psicofarmaci, e poi perché era convinto di essere la reincarnazione di Odino, solo perché non ci vedeva bene da un occhio.
Stavolta dunque, era toccato ad Edoardo, e lui, amante dei pirati, aveva fatto allestire un barcone a galeone, con tanto di vele e bandiere nere, e aveva perfino assegnato nomi ad ognuno, cosa che aveva creato una confusione pazzesca, visto che questi erano di una difficoltà astronomica, e i confratelli, finivano sovente per chiamarsi e confondersi l’uno con l’altro.
Il risultato fu, che mentre percorrevano il calmissimo lago, dove avevano messo in atto il loro varo d’avventura, persero il controllo del barcone, in preda ad un panico inusuale, frutto di follia collettiva, forse, colpa di quella strana erba che il “Nonno” aveva bruciato qualche attimo prima, con la geniale idea di far scaldare tutti.
I fumi erano saliti molto in alto, Maia Lo Gatto aveva iniziato a miagolare, e guardava sospettosa in agguato, tutti! Lo Zio Cavaliere sparava barzellette a ripetizione senza sosta, Stannio Mutaforma se la stava prendendo con un remo, che secondo lui non era a norma.
Alberto aveva cominciato ad ululare convinto di essere un lupo mannaro, e Roberto Stark lo stava accarezzando, chiamandolo Vento Grigio. Circe stava davvero tentando di lanciare incantesimi su Matthew e Robin, agitando le mani e sparando fuori una lingua astrusa, di risposta la coppia gli scapocciava davanti, come ad un concerto metal!
Aeroplano ovviamente si era già tuffato da tempo in acqua convinto di poter volare, e Mastrogomma e Idriella stavano audacemente tentando di recuperarlo, con uno strano costrutto di rametti e gomme da masticare, con Idriella che intonava odi mitiche. Corto Maltese si era messo al timone assieme ad Edoardo e non facevano che tirare uno da una parte e l’altro, per ripicca, dall’altra! Sognoperso dormiva beatamente nel mezzo di tutto il marasma generale!
Risa Erini non si capiva perché, aveva divelto alcune travi e si era ficcata nel vuoto creato, stando guardinga e minacciosa ad osservare soprattutto Brigitta Del Fuoco, che messasi in testa una pentolaccia, urlava:<<Adesso vi ammazzo tutti!>>.
Qualcosa brillò negli occhi di Emma, e poi…
Bimbina uccise tutti!