Complimenti Giulia " /> Caraffe di sangue per te in ossequio alla tradizione " />
Approvo tantotantotanto tutto il podio " /> brave ragazze!
Ora sotto col prossimo!
Complimenti Erin!
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Aggiungo solo una cosa.. ragazzi, calcolate che questo metodo conta qualche carattere in più (nei conteggi precedenti rispetto a word e office erano alcuni di più). In ogni caso copiate il testo nello spazio indicato dal sito senza i tag del forum, quindi non contano solo il corsivo, il grasseto, la grandezza e le centrature. Per il resto vale tutto e farà fede il sito indicato.
Adesso però pensateci.. e ricordate che fino a venerdì non si possono postare i pezzi!! Buona creatività a tutti!
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Ragazzi, abbiamo già aperto il contest XXV, ma lasciamo un paio di giorni questo ancora slegato dal topic principale per eventuali commenti!
Intanto vedo se riesco a riordinare le idee per raccontarvi perché ho votato Lochlann ed Erin.. altrimenti sarà per domani. ">
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
E brava Erin!!!
Le Ali Nere veleggiano, e alla fine, nonostante tutto, han saputo prendere il volo, per la gioia di Risa!
Complimenti anche agli altri, come sempre molto bravi.
E grazie per tutti i commenti, per le puntualizzazioni critiche, e per i complimenti al mio racconto.
Forza Contest! e... MSES!!! " />
Complimenti alla vincitrice!!!!
Ringrazio anche io per i commenti al mio racconto e per i voti.
In particolare, grazie a chi, pur non partecipando con un racconto, si prende la briga di leggere e commentare i nostri racconti: richiede tempo e impegno.... Personalmente, apprezzo molto!
Riguardo al mio racconto, per chi mi ha chiesto: sì, nella mia idea Wanda ha veramente compiuto quei gesti violenti. È andata oltre i limiti e ha avuto il suo giorno di ordinaria follia. Quando scuoteva la testa, non si scrollava via i brutti pensieri, ma si creava una realtà più accettabile... E da qui il finale, quando si è ritrovata a dover fare i conti con le sue azioni, con il suo essere andata oltre il limite, con l'aver lasciato che il vaso traboccasse...
Complimenti ancora a tutti!! Ci vediamo per il XXV!
Complimenti ad Erin, gran bel racconto...
un grazie particolare a CatLina che si é presa il tempo di leggere e commentare tutti i racconti...
grazie anche ad idriel per il suo commento...
@Idriel
@Idriel
Dal momento che me lo hai chiesto, ecco il mio commento al tuo racconto.
Fare una critica al tuo racconto non è per niente facile, (infatti ti ho dato il voto). Hai fatto diverse cose che io ho ritenuto 'azzeccate'.
Costruzione: Ottima. Hai scelto un inizio in media res, nel bel mezzo della narrazione capace di incuriosire il lettore. Segue un paragrafo di flashback dove mostri al lettore gli antefatti: il dialogo è molto filosofico e a mio avviso stilisticamente azzeccato, dal momento che a parlare sono delle divinità epiche.
Poi la narrazione torna alla storia vera e propria, l'ascesa del protagonista verso il cielo. Ci hai inserito degli elementi molto fantasiosi, come le costellazioni che assumono forma e diventano delle vere e proprie creature mitologiche. Scelta che ho apprezzato.
Ho solo qualche appunto da fare:
Sul finale, mi aggancio al consiglio di Maya. L'ultima frase, secondo me, non serve.
Forse potresti anche provare a cercare un alternativa per la prima frase. Non ti dico che non funzioni, ma forse si potrebbe trovare qualcosa che funziona ancora meglio. Ci sono due frasi introduttive, che messe assieme risultano lunghe e mostrano poco. Anche se contengono dei bei passaggi, mi chiedo se forse non potresti provare a trovare qualcosa che incuriosisce ancora di più (magari lasciando qualcosa in sospeso, giusto per spingere il lettore di finire almeno il paragrafo), oppure di portarlo subito nell'azione, ad esempio invertendo, iniziando con Era teso, le mani sudate e il cuore in subbuglio, ma si sforzò di tenersi concentrato. E poi il paragrafo che hai messo all'inizio (Alla fine di quella traversata...). In sostanza ti sto invitando a provare diverse alternative, chiedendoti quale formula sia la più efficace per costringere il lettore a leggere almeno il paragrafo successivo. Giusto come spunto.
Per quanto riguarda le stesure (possibili) future, io al posto tuo mi concentrerei su questi due passaggi:
Le tracce delle ruote lo condussero all'interno di un banco di nuvole. Per diversi minuti non vide altro che bianco, ma quando ne riemerse gli si offrì ben altro spettacolo: l'Orsa, il Serpente, lo Scorpione e infinite altre creature mostruose, a perdita d'occhio, che si ergevano ai lati del sentiero e seguivano il carro con sguardo minaccioso.
…
Il panico lo invase. Rinunciò a ogni speranza di poter frenare i cavalli e giunse all'atto estremo: si lanciò dal carro del Sole, e prima ancora di toccare il suolo, il suo corpo fu preda del fuoco divoratore che ricopriva ormai tutta la terra.
Forse questi due passaggi in un futuro potresti provare ad enfatizzarli, rendere la scena più fisiche e giocare ancora più con le parole per rendere tutto più visivo e coinvolgere ancora di più il lettore.
Presterei però attenzione a non cadere in un altro stile narrativo (cosa che potrebbe succedere se non si sta attenti). Potrebbe essere una sfida per un racconto un po più lungo.
Ad ogni modo hai scritto un gran bel racconto. Il tuo modo di scrivere mi è sempre piaciuto, sempre difficile da criticare... brava
Ancora tante congratulazioni ad Erin
Ho letto solo ora gli ultimi commenti. Idriel, ti rinnovo i ringraziamenti. Sono contenta che ti sia piaciuta tanto la mia protagonista.
La verità è che io ero partita con un'idea diversa e soprattutto con un personaggio diverso. L'idea iniziale era scrivere una storia che ricalcasse l'episodio di Rosa Parks, che il 1° Dicembre 1955 viaggiava su un autobus a Montgomery, Alabama, seduta nei posti non riservati ai neri e rifiutò di cedere il suo posto ad un bianco. L'episodio diede vita ad una protesta silenziosa e pacifica: per giorni i neri non presero l'autobus, arrivando tardi a lavoro con tutti i disagi che poteva questo creare in una società dove i neri erano una fondamentale forza lavoro. Di tutta questa storia, alla fine è rimasta una frase o poco più.
E' successo che mentre ragionavo su come costruire il tutto, mi sono improvvisamente trovata davanti Mary Rose, che della signora Parks ha davvero poco o nulla. Siccome è bella grossa, non è che puoi proprio far finta di non vederla. Alla fine ho sentito di dover raccontare la sua storia, 'ché altrimenti non l'avrebbe fatto nessuno, come direbbe lei.
Mi sono immaginata questa bambina in un corpo enorme, una donna cresciuta in una società dove il colore della pelle condiziona inevitabilmente la posizione sociale ed in una famiglia dove questa distinzione è accettata e ritenuta anche giusta. Sua madre è una donna severa, probabilmente segnata lei stessa da una vita di segregazione e violenza, e le ripete per una vita che è scema, che deve obbedire, accettare, pregare, mai alzare la testa. Suo padre mette in pratica questa costrizione con piccole grande violenze quotidiane ed abusi. Domande non se ne fa perché le hanno messo in testa che è troppo stupida per trovare le risposte e che se vuole andare in Paradiso deve "pregare, lavorare e tacere". Punto.
La gabbia in cui vive Mary Rose ha pareti talmente alte, che lei non si accorge nemmeno di vivere in gabbia. Lei è una persona che non reagisce per il semplice fatto che proprio non vede l'ostacolo da superare. La sua esistenza è una non-vita, fintanto che alla sua porta bussa un bimbo bianco dagli occhi blu che la chiama "signora". Quel bambino nella sua ingenuità e purezza la differenza della pelle non la vede, come non vede la sua debolezza, la sua ingenuità.
Quando Mary Rose si trova di fronte alla violenza che lei stessa ha subito, quando vede questa violenza su qualcuno di piccolo, indifeso e buono (come in fondo è anche lei), nella sua testa scatta qualcosa e trova una forza che probabilmente non sa di avere. Siccome "alle persone cattive capitano cose cattive", Mary Rose reagisce in modo istintivo e non premeditato e supera il suo limite, quel limite che nemmeno sapeva che esistesse.
In realtà, la questione bianchi-neri qui ha davvero poca importanza, perché Mary Rose ed il bimbo dagli occhi blu, pur nella loro profonda diversità (grossa e nera lei, piccolo e bianco lui) sono uguali. Entrambi sono dei "deboli" su cui il mondo dei "forti" si accanisce. E secondo me qui c'è una forte speranza, perché se una come Mary Rose può ad un certo punto trovare in sé la forza per andare oltre tutto quello che ha sempre conosciuto ed accettato e quindi reagire, chiunque potrebbe farlo.
Vorrei ringraziare per il voto Cavalier Stampella...mi era sfuggito proprio! (Grazie anche a Viserion che mi ha aiutato)
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Mi sa che sono proprio poco fraterna... non ho uno straccio di idea. " />
Emma e Vise, mettiamo già il nuovo link in firma o suggerite di aspettare l'apertura "ufficiale" del contest, cioé venerdì?
spargiamo già la voce.
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
@misterpirelli: grazie infinite per il commento " />
Forse potresti anche provare a cercare un alternativa per la prima frase. Non ti dico che non funzioni, ma forse si potrebbe trovare qualcosa che funziona ancora meglio. Ci sono due frasi introduttive, che messe assieme risultano lunghe e mostrano poco. Anche se contengono dei bei passaggi, mi chiedo se forse non potresti provare a trovare qualcosa che incuriosisce ancora di più (magari lasciando qualcosa in sospeso, giusto per spingere il lettore di finire almeno il paragrafo), oppure di portarlo subito nell'azione, ad esempio invertendo, iniziando con Era teso, le mani sudate e il cuore in subbuglio, ma si sforzò di tenersi concentrato. E poi il paragrafo che hai messo all'inizio (Alla fine di quella traversata...). In sostanza ti sto invitando a provare diverse alternative, chiedendoti quale formula sia la più efficace per costringere il lettore a leggere almeno il paragrafo successivo. Giusto come spunto.
L'inizio così com'è a me piace molto, ma mi rendo conto che il primo periodo sia un po' troppo narrato. Grazie per il suggerimento! Spero di trovare il tempo per rimettermi anche su questo racconto (per ora mi preme di più lavorare sui due precedenti), ma laddove il tempo esca, riscriverò da capo l'inizio provando strade diverse
Per quanto riguarda le stesure (possibili) future, io al posto tuo mi concentrerei su questi due passaggi [...]
Forse questi due passaggi in un futuro potresti provare ad enfatizzarli, rendere la scena più fisiche e giocare ancora più con le parole per rendere tutto più visivo e coinvolgere ancora di più il lettore.
Presterei però attenzione a non cadere in un altro stile narrativo (cosa che potrebbe succedere se non si sta attenti). Potrebbe essere una sfida per un racconto un po più lungo.
Sono in effetti due dei passaggi che mi hanno creato più difficoltà " /> hai colto nel segno!
Non sapevo bene come giostrare la fine della salita e l'arrivo nella parte alta del cielo, nè esattamente come porre fine alla traversata, e inizialmente mi ero dilungata moooolto di più, perchè sono due momenti cruciali. Nell'ottica di un racconto più lungo avrei tutto l'agio di farlo e certamente ci lavorerò.
Grazie ancora " />
@Maya: mi piace quando i personaggi ci compaiono davanti agli occhi all'improvviso, e senti quell'impellente bisogno di scriverne. Di solito sono i personaggi meglio riusciti, e in questo caso possiamo sicuramente dirlo, perchè la descrizione che ne hai fatto in questo post emerge chiaramente dal racconto
Un'idea ce l'ho, ma mi sa che è un po' oltre le mie capacità... dovrei provare a fare qualche lettura e vedere se riesco ad acquisire le informazioni e il linguaggio giusti. " /> Vedremo!
Idee di riserva intanto non arrivano.