io ADORO le rosse con gli occhi verdi... " />
cmq, lo so, quando scrivo cerco sempre di essere equilibrato, ma non ci riesco: o troppo o troppo poco. tutto sommato preferisco il troppo, perchè mi piacciono gli ossimori, e gli accostamenti strani di aggettivi.
Grazie tante per il complimento. anche il tuo mi è piaciuto molto. " />
Lol. Allora resta solo da decidere la data del nostro matrimonio!muahahaha
Scherzi a parte...ti ringrazio. Ma non hai commentato in modo approfondito tu, vero? Almeno il mio brano,intendo...
no, più che altro perchè ho davvero pochissimo tempo, e alla fine se mi avventurassi in qualcosa di più approfondito direi sciocchezze... " />
se sei rossa con gli occhi verdi, allora davvero rimane da decidere la data! " />" />
OTTIMO!!! Però ci sposiamo a Glasgow! XD
muahahaha " />
Skie Lannister: Davvero bello. Non ho niente da dire. A mio parere il migliore che hai postato, e scritto benissimo.
P.S.: La mia ex-moglie è una rossa con gli occhi verdi. " />" />
(In realtà solo gli occhi sono verdi, i capelli sono neri... ma poi ha preso il vezzo di farseli rossi! " /> )
Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr! W la naturalezza! Scottish pride!!! " />
Io sono un tipico rosso italiano " />
Sbaglio o questo tema ha dato nuova linfa al contest? Il livello dei racconti mi sembra nettamente migliorato.. (e dire che la mia ultima fatica aveva nobilitato il tema sul Boom! >.> )
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
beh secondo me il tema è molto interessante, quindi di certo il livello si alza
Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr! W la naturalezza! Scottish pride!!! " />
infatti, w le rosse naturali
Neri con riflessi rossi! Per l'esattezza. Poi lei ha dato un aiutino a Madre Natura... " />
mh...solo 3 racconti in concorso? forza froza che il tema è bello!
Salve a tutti! " />
Esordisco in questo contest sperando di non commettere errori!
Sicuramente non ho scritto qualcosa nel mio stile... forse il "tema" mi ha fatto pensare troppo e non ho scritto con la necessaria leggerezza. Comunque ormai è scritto quindi tanto vale postarlo!! " />
Diciassettesimo contest di scrittura creativa
VETRO
Biografia di un frammento di silice
Tutti, in principio, siamo solo granelli di sabbia; viviamo nel nostro piccolo mondo e non vediamo null'altro. Questo è quanto ci basta.
Poi accade qualcosa che rompe i nostri schemi e la nostra vita ordinata viene sconvolta. Presi da una ventata di novità ed euforia cambiamo radicalmente, e acquisiamo una visione chiara, limpida, trasparente, di quello che ci circonda. Possiamo dire che da piccoli granelli di sabbia diventiamo parte di qualcosa di più grande, piccoli frammenti di un piccolo, amorfo, pezzo di vetro.
Ma nemmeno questo ci basta, ben presto ci rendiamo conto che non vediamo poi così bene... certo la luce ci attraversa, ma scopriamo che ci sono molte altre cose intorno a noi. Pian piano questa consapevolezza aumenta e diventa più pressante. La curiosità iniziale lascia il posto all'ansia. Lo stato di equilibrio che avevamo raggiunto non è più un equilibrio ma diventa una gabbia che ci imprigiona e ci blocca i movimenti. Quando raggiungiamo il limite - all'improvviso - la struttura del vetro si infrange.
Non siamo più parte di niente, i legami con quello che ci stava intorno si sono rotti e il vetro si è frantumato. Siamo di nuovo degli insignificanti frammenti in mezzo agli altri, senza alcuna certezza.
Ma questa esperienza non è stata del tutto vana: non siamo più granelli di sabbia, ma frammenti di vetro.
Le nostre azioni e quelle degli altri frammenti di vetro e di sabbia che ci stanno intorno prima o poi fanno ricominciare il ciclo: troviamo una nuova via, un nuovo modo di vedere il mondo e di capire quelle cose che prima ci sfuggivano. E pian piano ci plasmiamo in qualcosa di nuovo e più complesso della volta precedente. Raggiungiamo una conoscenza e una felicità maggiore.
Ora siamo un vetro più puro e più grande.
I cicli iniziano a ripetersi uno dopo l'altro e iniziamo a capire il meccanismo. Solo che ora i momenti di chiarezza portano con sé la malinconia che, prima o poi, qualcosa andrà storto e i momenti di frantumazione l'ottimismo in un migliore prossimo futuro.
Ed un giorno ci si sveglia in cima a un palazzo di cento piani in una grande città. Da lassù si domina il mondo e si vede chiaro come non si è mai fatto prima. C'è ancora la consapevolezza che non tutto ci è noto, ma abbiamo trovato il nostro limite.
Ed infatti non ci sbagliamo. Siamo destinati a ridiscendere: la volta dopo ci troviamo nella finestra qualche piano più basso, poi in una vecchia cantina, poi sul fondo della bottiglia di Whisky dell'ubriacone del parco. Ormai non riusciamo più a scoprire nulla di nuovo, anzi dimentichiamo cose già note.
Non ci sono più momenti buoni e momenti cattivi, la piattezza ci avvolge e continuiamo a involvere. Pian piano diventiamo sempre più piccoli, la confusione della vita rilascia spazio all'ordine.
La verità è che questo non è altro che un ciclo più lungo... un lungo periodo di sconforto che precede il momento di equilibrio finale.
Il segreto della vita che solo le esperienze che abbiamo vissuto sotto forma di vetro ci possono dare ma che solo la semplicità del granello di sabbia ci fa comprendere.
Non resta che sperare di essere un granello di sabbia portato dal vento per il mondo e non un granello di sabbia della lettiera di un tenero gattino.
un po' freddino come racconto, secondo me.
L'idea mi piace, ma forse hai fatto l'errore che ho commesso io nel primo elaborato. hai voluto mettere un po' troppa carne al fuoco, cosí il tutto si é impoverito.
Cmq, benvenuto! " />
Perfettamente d'accordo!
Ops... il perfettamente d'accordo era per il messaggio di Skie non mi ero accorto del messaggio di Tyron.
Comunque condivido anche quanto hai detto tu. La difficoltà che ho trovato è quella di scrivere un testo breve ma che stia in piedi da solo.
Ha il difetto che l'"autore" è presente, sta parlando, "sa tutto", e ce lo spiega.
e questa è la cosa che ha stupito anche me... di solito mi faccio l'esatto opposto! Ma questo è nato così...
beh, non resta che attendere gli ultimi racconti...sono curioso!