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Stile particolare
M di mariateresa
creato il 10 maggio 2009

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Guardiano della notte
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Inviato il 11 maggio 2009 14:36

*voce distorta e respiro meccanizzato

 

"Tu non conosci il Potere...del Lato Oscuro..." :D

 

Se il Lato Oscuro segui,per sempre esso il tuo destino segnerà (fai conto che ci sia la faccina di Yoda).

 

Scherzi a parte,mariateresa,ti parla uno che è appassionato di Tolkien come te e che lo studia pure a livello critico. Adoro Tolkien e niente potrà togliermi il gusto per le sue opere,soprattutto certe pagine del Silmarillion (Beren e Luthien, Turin Turambar) o del LOTR (Boromir ad Amon Hen,tutti i capitoli dei Rohirrim,il capitolo finale,tra i tanti...).

 

Tuttavia,secondo me è necessario capire che non esiste un approccio unilaterale alla narrativa fantastica.Come ha detto triex,fantasy è un termine contenitore,in cui poter far fluire di tutto,dalla Rowling alla Myer,da Martin a Tolkien,da Neil Gaiman a Robin Hobb,ecc. Ognuno di questi scrittori scrive con un suo stile,con sue tematiche,con suoi difetti (che TUTTI hanno,neanche Tolkien ne è immune e la critica più accurata questo lo riconosce).

Ognuno di loro,però,condivide allo stesso tempo con gli altri l'appartenenza al genere che noi tutti amiamo,la fantasy appunto.Non è un mero fatto di "etichetta da scaffale di libreria" (te lo dice uno che lavora in una libreria),è proprio il fatto che,se volessimo definire la letteratura fantasy, dovremmo ridurci a definirla come "genere letterario che prevede la subcreazione di un mondo secondario retto da leggi proprie ma dotate di coerenza interna,con collegamenti parziali o senza alcun collegamento con le normali leggi fisiche del nostro mondo".E questo vuol dire metterci dentro taaanta roba.

 

Ora,è ovvio che in un simile calderone,non tutti gli ingredienti possano piacere.E' giusto,perfino normale se ci pensi (quanti hanno gusti così eclettici da apprezzare TUTTA la narrativa fantastica nel suo complesso?). Ed io personalmente non avrei niente da ridire se,terminato il primo libro di Martin (primo in senso americano,non italiano...maledette divisioni della Mondadori :unsure: ),tu decidessi che non fa per te. In fin dei conti,mica sei obbligata ad amare uno scrittore,no?

 

Però,personalmente,ti consiglierei di dargli una chance e continuare a leggerlo. Perchè secondo me,ogni tanto,può far bene assaggiare un piatto nuovo. Non fosse altro che per apprezzare ancora di più i nostri piatti preferiti. Martin è indubbiamente diverso da Tolkien,pur scrivendo opere del medesimo genere (anche se qui ci sarebbe da dire molto,perchè "fantasy" è un'etichetta appiccicata a Tolkien DOPO che lui scrisse quell'opera,che lui aveva invece inteso come "epica"),ma questa sua diversità non prescinde dal fatto di trovarsi nello stesso "calderone". Quello che inizialmente può stranirti,potresti scoprire che invece ti piace. I dialoghi di Martin (suo punto di forza,secondo me,insieme alla trama)sono diversissimi da quelli di Tolkien,ma questo non signfica che non siano fantasy:lo sono,ma con un altro sapore. La morale di base è diversa (non potrebbe essere diversamete,dato il diverso contesto in cui sono cresciuti Tolkien e Martin),ma questo non significa che essa sia necessariamente negativa,è solo diversa rispetto a quella di Tolkien. Il mondo di Westeros è indubbiamente diverso dalla Terra di Mezzo,ma anch'esso ha le sue radici piantate nel nostro background culturale (altrimenti non si spiegherebbe come alcuni luoghi sembrino così familiari al nostro spirito). Le emozioni veicolate possono essere espresse diversamente,ma parliamo sempre di morte,amore,amicizia,guerra.

 

In conclusione (scusa la prolissità,ma l'argomento mi sta a cuore),non commettere (per usare parole tolkieniane,che spero capirai)l'errore degli Eldar.Essi,come scrisse Tolkien stesso in alcune sue lettere (e come alcune opere critiche ben spiegano,in primis "Schegge di luce" di Verlyn Flieger),erano si belli,forti,praticamente immortali,ma furono gli Uomini a godere dei due più grandi doni di Iluvatar:la morte e la libertà di forgiare il proprio destino.Gli Elfi scelsero di non cambiare mai,di essere come il diamante,che è si eterno,ma freddo.Gli Uomini muoiono,ma sanno cambiare,in accordo con la vita che non è eternità ma mutevolezza,eterno cambiamento.

 

Ok,ora smetto sennò finisco sul filosofico :unsure: e poi la mia fama di viscido guardiano oscuro (ciao Pirulla :lol: ) se ne va.


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the Imp
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Inviato il 11 maggio 2009 14:59

Ma per curiosità, chi è che ha paragonato Martin a Brooks?

Dove abita?

Di che marca sono i copertoni della sua macchina?


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xaytar
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Inviato il 11 maggio 2009 15:02
Il problema con Martin è che da un lato mi intriga molto, dall'altro mi suscita repulsione.

 

ti racconto la mia perdita di verginità martiniana:

ero in libreria, tra vari libri di fantasy fantascienza e narrativa varia, e mi metto a sfogliare un libro di martin distrattamente, perchè ne avevo sentito parlare a lungo su bluedivide.it; in quel momento passa un ragazzo, mi vede e mi dice: "ah, Martin! Ha lo stesso fascino di un gatto spiaccicato per la strada: ti fa schifo, ma continui a guardarlo."

Questo GENIO assoluto che in una frase ha riassunto lo stile di Martin se n'è andato subito, praticamente una figura epica. Ho comprato subito il primo libro e sono venuto qua :unsure:

 

Tuttavia ho decisio che mi fermerò, non posso autolesionarmi per tanto tempo, ne uscirei distrutta. Finito questo libro basta, non voglio più sentir parlare di Martin. Lo rispetto perchè è un grande, ma come ho già detto non lo approvo affatto. Io vedo il mondo diviso in bianco e nero(bene e male),tinto di grigio(un crepuscolo), ma anelo alla luce e alla sconfitta delle tenebre. Il che mi riporta a Tolkien e alla malinconia della mitologia nordica. Ma del resto, l'alunno rimane sempre un po' attaccato al maestro

 

questo non riesco a capirlo, senza offesa :unsure: ti piace, ma non vuoi continuare perchè non lo approvi? Bè, non è che leggendolo diventi come lui. Se ti piace un libro di Vespa puoi leggerlo fino in fondo senza per questo approvare le sue idee politiche, no? Non mi permetterei mai di dire che se ti piace, allora forse sotto sotto un pò lo approvi: ognuno è padrone delle proprie emozioni :lol: tuttavia, fermati se non ti piace, altrimenti vai avanti, anche solo per verificare se veramente lo approvi oppure no. Se non approvi la sua visione rinuncerai al piacere, ma per quale motivo? per timore di veder incrinate le certezze? non capisco :D


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Tyrion Hill
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Bannato
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Inviato il 11 maggio 2009 15:23

Ma per curiosità, chi è che ha paragonato Martin a Brooks?

Dove abita?

Di che marca sono i copertoni della sua macchina?

Whahahahahahahahah! :unsure:

 

Comunque, ragazzi, francamente non vi capisco: le Cronache devono per forza piacere a tutti? E' chiaro che sia "I Puffi" che "Death Note" sono cartoni animati, ma se ti piace uno difficilmente ti piacera' l'altro. E' una questione di gusti. Vi piace l'idea di vedere Mariateresa scandalizzarsi ancora di piu' con quelle che, piu' avanti, considerera' sicuramente delle inaccettabili porcherie? Sperate davvero che si lascerebbe convincere ad apprezzarle, e persino a goderne? Andiamo...


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Manifredde
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Inviato il 11 maggio 2009 15:27

Vorrei aggiungere che magari potresti lasciarlo perdere per un po' per continuare con letture piu' congeniali al tuo carattere. Tra qualche anno (che magari nel frattempo e' uscito il nuovo libro) potresti decidere che hai letto abbastanza libri in cui il bene e il male vengono rappresentati in maniere cosi' netta, e le sottigliezze psicologiche dei personaggi di Martin potrebbero tornare ad allettarti.

 

Pensala un po' come un libro che tentasse di descrivere la Storia dal punto di vista dei protagonisti: ognuno di essi avrebbe virtu' e difetti, e cambierebbe nel corso degli anni...

Cosi' sono le cronache, e anche se non devono per forza piacerti adesso, e' possibile che tu le possa apprezzare tra qualche anno.

Cosi' come a me, abituato a film del tipo Terminator 2 e compagnia bella, deridevo da piccolo mio padre quando guardava 2001 odissea nello spazio. Qualche anno dopo, sono arrivato ad amare quel film e a rivederlo una decina di volte!


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Toshi Umezawa
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Inviato il 11 maggio 2009 15:34

Vabbè anch'io ne sono rimasto traumatizzato e affascinato insieme la prima volta, ma alla fine non posso che dire che i libri di Martin sono i più interessanti e originali che abbia mai letto ( di quei pochi che ho letto :unsure: ...)( a dire il vero non ho ancora letto Tolkien :unsure: ...)


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Nato dalla Tempesta
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Inviato il 11 maggio 2009 17:26

mah, io tutto sto discorso sulla repulsione non lo capisco proprio...

 

ok che un autore possa non piacere, o suscitare emozioni forti, o metterci davanti a scene o situazioni che nella vita possono disgustare, ma da qui ad abbandonare la lettura per una specie di rifiuto ideologico mi pare eccessivo... Ma che problema c'è a leggere di un mondo violento e cinico? Un libro di storia (la storia vera, quella dell'umanità) è molto più scioccante...

 

non è che la visione del mondo di Martin deve essere identica alla mia perché possa apprezzarne l'opera, che c'entra? e poi quali sarebbero queste cose disgustose nel Trono di Spade? capirei negli altri volumi, ma lì che c'è di tanto scandaloso? :unsure:

 

mah...

 

Ripeto, per me i giudizi si esprimono sulle cose che si conoscono, non su quelle appena appena annusate...


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Ser Balon Swann
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Inviato il 11 maggio 2009 17:47

sinceramente non capisco tutto questo scandalizzarsi... ken follett e clive cussler e stephen king e cornwell usano le stesse scene di sesso e violenza (chi più l'una, chi più l'altra), Martin è molto realistico ma non è mica un eccezione, eh... nel fantasy, forse, ma in generale non c'è niente di scandaloso


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SadSong
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Inviato il 11 maggio 2009 18:13

Secondo me Martin è semplicemente un genio.

Scrive in una maniera spettacolare, che mi prende talmente tanto che vorrei continuare a leggere finchè non è finito il libro. La sua crudezza nel raccontare le scene a me piace molto e trovo che sia un punto di forza del suo romanzo. Magari può dare un pò fastidio se uno non ci è abituato.. ma addirittura provare repulsione? o.O

E poi, sinceramente, trovo inutile fare paragoni con altri autori: ogni scrittore ha il suo stile, e grazie al cielo!

Io di Tolkien non ho letto nulla, ma fidati che le Cronache meritano davvero di essere lette :]


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meloth
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Inviato il 11 maggio 2009 18:39 Autore

Per rispondere all'esempio riguardo gli Eldar, io sono come il diamante. Sfaccettata, eppure compatta, costante nel mio carattere. Per me ad esempio avere 18 anni è lo stesso che averne 12. Con la sola differenza che forse ora posso ribellarmi di più a mia madre e a farle capire che non può contare sempre su di me anche se sta male :unsure:

Forse qui non si è capito che io non MI SCANDALIZZO per scene di sesso spinte, di violenza e simili. Anzi, se la cosa da un buon effetto, ben venga. Nel racconto che sto scrivendo, e in quelli che ho progettato, sarò ben peggio di Martin riguardo scene di morte e di sesso :unsure: . Ciò che non approvo è il modo in cui descrive. L'ho detto, il troppo stroppia. Non riesco a farmi coinvolgere da una lettura se non la guardo con occhio "professionale", per me che faccio la scrittura il mio centro di esistenza è inevitabile. Quando leggo, lo faccio con intensità quasi dolorosa, addentrandomi completamente nella storia. E se qualcosa non va, rimango subito turbata. Ricordo che dopo aver letto Il signore degli Anelli, non ho toccato nessun altro libro per circa un anno.



AryaSnow
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Guardiani della Notte
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AryaSnow
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Guardiani della Notte

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Inviato il 11 maggio 2009 18:50
Forse qui non si è capito che io non MI SCANDALIZZO per scene di sesso spinte, di violenza e simili. Anzi, se la cosa da un buon effetto, ben venga. Nel racconto che sto scrivendo, e in quelli che ho progettato, sarò ben peggio di Martin riguardo scene di morte e di sesso :unsure: . Ciò che non approvo è il modo in cui descrive. L'ho detto, il troppo stroppia.

Appunto, ti scandalizzi perchè le ritieni troppo esplicite. O no? Sempre uno scandalizzarsi è.

Dove sarebbe per te il "troppo", precisamente?

 

Comunque sono davvero curiosa di leggere una tua scena di sesso o di violenza e vedere com'è. Puoi darci un esempio?

 

E se qualcosa non va, rimango subito turbata. Ricordo che dopo aver letto Il signore degli Anelli, non ho toccato nessun altro libro per circa un anno.

:unsure:


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the Imp
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Inviato il 11 maggio 2009 19:05

E se devi leggere Primo Levi che fai?


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Lord Lupo
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Lord Lupo
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Inviato il 11 maggio 2009 19:08

Secondo me i primi tre romanzi (cioè i primi sette libri dell'edizione italiana) sono notevoli e vale la pena leggerli.

Diciamo che se fosse riuscito a contenere la Storia in una trilogia probabilmente ne sarebbe venuto fuori un capolavoro o quasi non solo a livello stilistico.

L'ultimo romanzo, invece, denota molte incertezze che non fanno ben sperare per il futuro...

 

La volgarità è un dato di fatto: ovviamente, se rende fastidiosa la lettura è difficile poi godersi appieno la Storia e fai bene ad interromperla. Ti posso solo dire che anche a me, nei primi libri, mi ha dato fastidio in alcuni passaggi perchè ripetitiva, superflua e pacchiana; ho notato, però, che a lungo andare non la si nota più di tanto.

Non condivido, infine, il tuo discorso sull'età sempre uguale...la maturità e la sensibilità (letteraria in questo caso) è impossibile che resti uguale nel tempo.

Non so dirti di Martin (che ancora non rileggo) ma la rilettura - per esempio - di Tolkien o di Manzoni è stata un'esperienza molto diversa (in positivo) rispetto alla "prima volta".


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Inviato il 11 maggio 2009 19:41

Per rispondere all'esempio riguardo gli Eldar, io sono come il diamante. Sfaccettata, eppure compatta, costante nel mio carattere. Per me ad esempio avere 18 anni è lo stesso che averne 12. Con la sola differenza che forse ora posso ribellarmi di più a mia madre e a farle capire che non può contare sempre su di me anche se sta male :D

Forse qui non si è capito che io non MI SCANDALIZZO per scene di sesso spinte, di violenza e simili. Anzi, se la cosa da un buon effetto, ben venga. Nel racconto che sto scrivendo, e in quelli che ho progettato, sarò ben peggio di Martin riguardo scene di morte e di sesso :unsure: . Ciò che non approvo è il modo in cui descrive. L'ho detto, il troppo stroppia. Non riesco a farmi coinvolgere da una lettura se non la guardo con occhio "professionale", per me che faccio la scrittura il mio centro di esistenza è inevitabile. Quando leggo, lo faccio con intensità quasi dolorosa, addentrandomi completamente nella storia. E se qualcosa non va, rimango subito turbata. Ricordo che dopo aver letto Il signore degli Anelli, non ho toccato nessun altro libro per circa un anno.

Mariateresa, tranquillamente, non lo leggere. Se non ti piace, se ti da fastidio, se lo odi così a prescindere evita. Se hai paura che possa "contaminare" la tua prosa, brucia il libro e rileggiti i tuoi preferiti. Sai, tutto sommato Martin non può piacere a tutti. :unsure:

Però proprio tu che fai della scrittura il centro della tua vita, e sei giovane e con tante cose da imparare ancora, dovresti letteralmente studiare tutti gli scrittori fantasy viventi, da quelli che scrivono fantasy "classico" alla Tolkien a tutti gli altri. Dovresti formarti una cultura a 360 gradi. Prendere il meglio da ognuno di loro e iniziare a formarti uno spirito critico con il quale giudicare anche il tuo lavoro e le tue storie. E' ovvio che questo spirito critico non lo avrai mai se continui a leggere pensando che tutti gli autori esistenti si rifacciano a Tolkien. E' normale che continuando a guardare da questa prospettiva ti sembreranno tutti degli scribacchini che imitano il"maestro", che ovviamente è inarrivabile.

Ma allargando la visuale ti accorgerai che ci sono molti "maestri" da cui apprendere e che le frontiere della fantasy, le opere più originali create negli ultimi due-tre decenni, hanno poco o nulla a che fare con il fantasy classico alla Tolkien. Pensa alla Torre Nera di King, Alla ruota del tempo di Jordan, alla saga dei Malazan di Erikson, alle Cronache di Martin. In un modo o nell'altro questi grandi scrittori, indipendentemente dai gusti personali, sono andati tutti oltre Tolkien. (chi è più informato di me potrebbe aggiungere molti autori a questa lista) Hanno spostato l'asticella del fantasy un pò più avanti e pensare di scrivere oggi qualcosa che un uomo scrisse 60 anni fa con un'intuizione geniale, oltre ad essere anacronistico, è anche stupido, imho.

 

Però se tu vuoi scrivere un fantasy classico, allora ti auguro di essere davvero brava, perchè non è facile staccarsi dai propri modelli, specie se ne hai solo uno, e i tanti casi di quasi-plagio di Tolkien ne sono una continua dimostrazione.


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lord-jon
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Inviato il 11 maggio 2009 20:26

Mariateresa, tranquillamente, non lo leggere. Se non ti piace, se ti da fastidio, se lo odi così a prescindere evita. Se hai paura che possa "contaminare" la tua prosa, brucia il libro e rileggiti i tuoi preferiti. Sai, tutto sommato Martin non può piacere a tutti. :unsure:

Però proprio tu che fai della scrittura il centro della tua vita, e sei giovane e con tante cose da imparare ancora, dovresti letteralmente studiare tutti gli scrittori fantasy viventi, da quelli che scrivono fantasy "classico" alla Tolkien a tutti gli altri. Dovresti formarti una cultura a 360 gradi. Prendere il meglio da ognuno di loro e iniziare a formarti uno spirito critico con il quale giudicare anche il tuo lavoro e le tue storie. E' ovvio che questo spirito critico non lo avrai mai se continui a leggere pensando che tutti gli autori esistenti si rifacciano a Tolkien. E' normale che continuando a guardare da questa prospettiva ti sembreranno tutti degli scribacchini che imitano il"maestro", che ovviamente è inarrivabile.

Ma allargando la visuale ti accorgerai che ci sono molti "maestri" da cui apprendere e che le frontiere della fantasy, le opere più originali create negli ultimi due-tre decenni, hanno poco o nulla a che fare con il fantasy classico alla Tolkien. Pensa alla Torre Nera di King, Alla ruota del tempo di Jordan, alla saga dei Malazan di Erikson, alle Cronache di Martin. In un modo o nell'altro questi grandi scrittori, indipendentemente dai gusti personali, sono andati tutti oltre Tolkien. (chi è più informato di me potrebbe aggiungere molti autori a questa lista) Hanno spostato l'asticella del fantasy un pò più avanti e pensare di scrivere oggi qualcosa che un uomo scrisse 60 anni fa con un'intuizione geniale, oltre ad essere anacronistico, è anche stupido, imho.

 

Però se tu vuoi scrivere un fantasy classico, allora ti auguro di essere davvero brava, perchè non è facile staccarsi dai propri modelli, specie se ne hai solo uno, e i tanti casi di quasi-plagio di Tolkien ne sono una continua dimostrazione.

Concordo con il Prete Rosso.

 

Il mio approccio con le Cronache è stato simile al tuo Mariateresa, però ha preso una strada diversa (non è una critica, ogni persona è un mondo).

Prima di aver letto Martin, ero fan solo di Tolkien. Avevo letto tutti i suoi racconti, la saga della Terra di Mezzo più di una volta. Erano storie che adoravo e non mi stancavano mai. Avevo provato a leggere qualche altra saga, ma mi davano l'impressione di "già visto": il signore oscuro da una parte, i buoni purissimi dall'altra... Insomma, non mi piacevano i surrogati.

Poi ero al mare, ed in una libreria mi è caduto l'occhio sul Trono di spade. Ricordo che quando arrivai alla prima scena di sesso (Spoiler AGoT14d9f0bbf45875ba54466ac9f18963ba'14d9f0bbf45875ba54466ac9f18963ba

quella tra Eddard e Catelyn

) ne fui sorpreso. Era una cosa particolare, essendo abituato a Tolkien, nonostante non fosse niente di "scandaloso". Ma questa fu una delle cose che più mi catturò, la storia era molto più... reale. Riesco ad immedesimarmi di più, e mi piace un sacco.

Poi è una questione di gusti, personalmente amo entrambe le saghe, forse proprio perchè sono così diverse. Ovvio che se per te non è così...

 

P.s.= ho cominciato stamattina la rilettura de L'ombra della Profezia e poi sarà la seconda lettura delle Cronache dall'inizio alla fine. Questa discussione mi sta facendo venir voglia di rileggere anche Tolkien... magari, in attesa di ADwD...


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