16 hours fa, Menevyn dice:Vien da dire che, se il caos politico che abbiamo ammirato in questi ultimi anni era solo il preludio alla prima delle fasi dell'uscita britannica dall'EU, il bello inizia ora.
Però Johnson in teoria ora ha una buona maggioranza in Parlamento, quindi il decorso dovrebbe essere più facile.
In teoria, ovvio.
17 hours fa, Menevyn dice:Da mezzanotte Londra ha messo un piede fuori dall'UE, e completerà il passo il 31 dicembre di quest'anno. Vien da dire che, se il caos politico che abbiamo ammirato in questi ultimi anni era solo il preludio alla prima delle fasi dell'uscita britannica dall'EU, il bello inizia ora.
Io mi auguro per loro che abbiano meditato bene su come gestire il confine tra le due Irlande. Belfast, anche se noi pensiamo sia impossibile visto che parliamo della civilissima Europa del 2020, è una delle poche città del mondo in cui ancora ci sono quartieri divisi tra loro da muri con tanto di filo spinato.
Se non attenzionato a dovere, quel confine lì può diventare non critico, di più.
Paradossalmente potrebbe finire per risultare più semplice riunificare le due Irlande che trovare il modo di gestire il delicatissimo equilibrio al confine. Poi tra una settimana in Irlanda ci sono le elezioni anticipate, vediamo in che modo il primo step di Brexit influenzerà il voto.
Senza contare che c'è anche la questione di Gibilterra.
3 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:Però Johnson in teoria ora ha una buona maggioranza in Parlamento, quindi il decorso dovrebbe essere più facile.
Secondo il capo negoziatore Barnier i negoziati UK/UE dureranno minimo tre o quattro anni, e c'è anche lì la possibilità da parte britannica di chiedere ulteriori rinvii. BoJo per ora ostenta sicurezza ed ottimismo. Vediamo quando si inizierà a parlare delle condizioni in materia di finanza ed aiuti di stato che l'UE esigerà che Londra continui a rispettare.
Segnalo che, mentre l'attenzione mediatica globale è (giustamente) rivolta all'epidemia del Covid-19, nell'area afferente all'Oceano Indiano nord-occidentale si sta consumando una catastrofe agricola che potrebbe avere ripercussioni gravissime sulle condizioni di vita di una vasta porzione della popolazione globale: stiamo parlando di una cosa tra i 100 e i 200 miliardi di esemplari di cavallette , i cui sciami sono in grado di divorare quasi due milioni di tonnellate di vegetazione al giorno in un'area di 350 chilometri quadrati.
Attualmente la calamità ha il suo epicentro nel Corno d'africa - Kenya, Etiopia, Eritrea e Somalia - ma coinvolge da sud a nord una fascia d'Africa orientale che va dal Mozambico all'Egitto, passando per Tanzania, Uganda, Sud Sudan e Sudan, e si trascina verso oriente colpendo la penisola arabica e l'Iran, fino a risalire nella vasta area di confine tra Pakistan e India, compresa tutta la fertile pianura del Punjab.
Lo segnalo non solo per dare al fatto un minimo di esposizione, almeno tra queste pagine, ma anche perchè il mondo (ce lo insegna proprio l'epidemia cinese) ultimamente è diventato ancora più piccolo ed interconnesso, ed è quindi più che preventivabile che, tra qualche mese, con le coltivazioni ridotte al nulla, una nuova ondata migratoria busserà per fame alle nostre porte.
In quell'occasione sarà opportuno ricordarsi di chi (politici, ma non solo) se ne uscirà col fatidico "aiutiamoli a casa loro", e forse comprendere che in realtà è solo un motto che nasconde il reale pensiero "se ne stessero a casa loro, dove possono continuare a morire mentre noi li ignoriamo".
PS.
le cause della proliferazione di cavallette sono molteplici, ma il fattore principale indovinate qual è? Esatto. Quella cosa su cui intraprendenti adolescenti svedesi farebbero bene a non "lucrare", e anzi a dimenticare, tornandosene buone e ubbidienti tra i banchi di scuola.
Perchè "aiutarli a casa loro" significa occuparsi di queste robe qui.
Delle cavallette ne hanno parlato giusto la scorsa settimana al telegiornale perciò, almeno io, ero già consapevole della situazione.
Qualcuna probabilmente arriverà anche qua come è successo le altre volte, solo che in genere essendo più freddo si limitano a restare sonnacchiose sui muri.
Speriamo che per debellarle non finiscano per avvelenare l'ambiente con gli insetticidi che avrebbero ripercussioni sul medio termine molto più preoccupanti.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Si ma il problema non è che arrivi qualche cavalletta qua (tranne per me che ho paura di certi insetti 
). Il problema sono i miliardi di cavallette là, che hanno devastato i raccolti di un area agricola su cui fa affidamento più di mezzo miliardo di persone. E per le conseguenze a cascata che questo determinerà.
9 hours fa, joramun dice:In quell'occasione sarà opportuno ricordarsi di chi (politici, ma non solo) se ne uscirà col fatidico "aiutiamoli a casa loro", e forse comprendere che in realtà è solo un motto che nasconde il reale pensiero "se ne stessero a casa loro, dove possono continuare a morire mentre noi li ignoriamo".
Tu cosa proponi per aiutarli?
2 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:Tu cosa proponi per aiutarli?
Nulla, perchè si tratta di questioni incredibilmente complesse dal punto di vista scientifico, demografico, politico, diplomatico, agrario ecc., e sarebbe una banalizzazione pensare che uno senza competenza in materia possa abbozzare una soluzione che abbia un qualche minimo senso.
Posso solo informarmi, approfondire ed augurarmi che persone con potere d'azione e competenze adeguate si interessino alla questione.
E ricordare, quando sarà il momento delle conseguenze.
Giusto qualche giorno fa, nel topic sulla Politica Americana ho copincollato alcune riflessioni sulla crescente influenza cinese in italia, che a questo punto mi pare il caso di postare anche qui :
Foreign Policy fa raccontare il caso italiano a un nostro giornalista, Mattia Ferraresi (corrispondente del Foglio), che restituisce un’immagine del Movimento Cinque Stelle come quinta colonna dei cinesi nel Governo. Qui il link all’articolo. Diverse voci italiane sono molto attente alle preoccupazioni americane rispetto all’espansione di Pechino in Italia. Se ne occupa quotidianamente la rivista Formiche: qui un articolo sul tema (e qui le posizioni del Copasir, preoccupato del primato tecnologico cinese nello sviluppo del 5G).
Perchè? Perchè a quanto pare anche la Russia non è rimasta con le mani in mano diciamo.
Avete presente Jacopo Iacoboni? Spero di si. Giornalista famoso per le sue inchieste scomode, negli ultimi anni ad esempio si è "inimicato" il mondo M5S (e il loro portavoce Travaglio) documentando i legami tra la Raggi e Previti, diversi episodi di antisemitismo, oppure svelando retroscena sui Casaleggio e le loro attività, cui di recente ha dedicato questi libri .
Ebbene, da ultimo ha pubblicato alcuni articoli per La Stampa sui militari russi giunti in Italia "per aiutare contro il coronavirus". Questa è stata la reazione del Ministero della Difesa russo (addirittura gli scagnozzi di Putin in persona) :
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Ricorda troppo quella brutta storia dell'interpol
Be ma come è spiegato nello stesso articolo, la questione è puramente geopolitica (o se si preferisce, di realpolitik) non ideologica. La Cina ormai da qualche decennio fa parte di tutte le grandi istituzioni/organizzazioni internazionali ed è inevitabile che sia così, visto il suo peso. All'epoca (credo fossero i primi anni 70?) fu principalmente una mossa degli USA (anche) in funzione antisovietica e a lasciarle il posto (ad esempio nei 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza ONU), fu proprio Taiwan aka la "Repubblica di Cina" aka i nazionalisti in esilio di Chiang Kai-shek, che nella guerra civile avevano goduto della simpatia americana contro i "comunisti" di Mao (fondatore dell'attuale Cina "Repubblica Popolare Cinese") sostenuti dall'URSS.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Ciao @Mar. Non ho capito l'accenno all'ideologia (io perlomeno non ne ho parlato)
Allora, non ho presente a cosa ti riferisci con la brutta storia dell'Interpol, ma intendo dire che la particolare situazione Cina/Taiwan è dovuta a null'altro che quelle precise circostanze storiche. I poveracci delle organizzazioni internazionali, dei corpi diplomatici ecc., sono obbligati a reagire così nonostante tutta l'antipatia nei confronti del regime cinese o subirebbero nel migliore dei casi il licenziamento immediato con multa milionaria da parte del loro stesso Paese (o Organizzazione) di appartenenza per l'incidente causato.
Perchè? Perchè per il PCC è letteralmente una questione esistenziale che gli altri Paesi riconoscano e quindi abbiano relazioni diplomatiche, politiche, economiche ecc, con una sola Cina (cioè la RPC) e che quindi accettino, sulla carta o almeno indirettamente (cioè di fatto), la legittimità del pensiero cinese : che Taiwan sia un'isola/provincia ribelle, non uno stato sovrano indipendente e di certo non una seconda Cina.
E' una situazione in parte simile (in realtà persino più estrema) a quella della Corea, la cui odierna separazione in 2 Stati diversi e in particolare l'esistenza del regime dei Kim nel Nord, è dovuta esclusivamente all'appoggio della Cina stessa. O nel passato, a quella delle due Germanie e dei due Vietnam.
Un esempio più vicino a noi : è come se dopo il '43 (o il '46, o il '48), Mussolini, Ciano, Badoglio, i Savoia &co, fossero fuggiti e avessero creato la RSI in Sardegna, ricevendo il riconoscimento e contrapponendola internazionalmente alla nel frattempo neonata Repubblica "democratica" Italiana, entrando a far parte della CECA e della CEE (almeno per i primi decenni di vita) al posto dell'Italia "vera".
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Io mi auguro che la sfera d'influenza cinese in seguito alla pandemia venga notevolmente ridotta. Non si può pensare che un gigante del genere possa continuare a fare il bello e il cattivo tempo come meglio crede senza incappare in sanzioni di portata internazionale.
