dragonlance inoltre ha come target gli appassionati di gdr, quindi è normale che la struttura narrativa sia piuttosto semplicistica

Detta così sembra che agli appassionati di gdr vada bene far leggere qualcosa di semplicistico e banale mentre agli altri si possa far leggere qualcosa di letterariamente e psicologicamente più fine...

Infatti...ci son tante altre saghe prese dal grd che fanno...beh...pietà ^^. E anche i gdrolisti affezionati se ne accorgono: ad esempio, Dragonlance non è decisamente la mia ambientazione preferita per giocare, ma praticamente tutte quelle ambientate in Forgotten Realms sono proprio brutte (malscritte, piatte, tutte uguali...soprattutto malscritte : Elminster, Avatara, i tre quarti della produzione Salvatore...).

Direi anzi che la coppietta è la migliore in questo filone, il che è strano visto che sono stati i primi :unsure:

MA ok, questo non può essere un gran punto a favore, o servirebbero degli emuli di Martin per approfondire il confronto ^^

Io parto dall'idea che se uno scrive un libro lo fa componendo un'opera letteraria al meglio delle sue possibilità. Se no possiamo anche creare canzoni sguaiate ispirate a un gdr che tanto la forma non conta.

Per me un libro in primo luogo è un libro, poi vediamo di cosa parla. Ci sono moltissime fanfiction con delle trame ottime ma scritte da far male ai denti, e non le leggo di certo.

Così si rischia di far passare l'idea che i patiti di gdr sono di un livello culturale basso e gli va bene ingurgitare di tutto purchè sia gdr...

dragonlance inoltre ha come target gli appassionati di gdr, quindi è normale che la struttura narrativa sia piuttosto semplicistica

Detta così sembra che agli appassionati di gdr vada bene far leggere qualcosa di semplicistico e banale mentre agli altri si possa far leggere qualcosa di letterariamente e psicologicamente più fine...

ovviamente no. intendevo dire che, essendo il target quello dei giocatori di ruolo, è stata presentata loro una storia giocata e scritta, che ovviamente è priva di quelle sfumature che si vedono in opere più classiche. poi, niente impedisce ad un appasisonato di gdr di leggere kant, tanto per dire.

cmq non ritengo dragonlance semplicistico e banale, sono un appassionato anche io. solo che, oggettivamente, la storia è sviluppata e pensata in modo più piano e meno qualitativo.

oh sia chiaro non voglio che i giocatori di ruolo passino per decerebrati. la mia analisi verteva su un'opera che, pur adorando, vedo per quello che è, con tutti i suoi pregi ed i suoi limiti.

Sono d'accordo con il tuo discorso.

a storia è sviluppata e pensata in modo più piano e meno qualitativo.

E qua mi chiedo: a parità di storia, perchè il duo ha deciso deliberatamente di andare sullo scadente? Martin ha comunque definito sè stesso come scrittore scegliendo di scrivere al massimo delle proprie capacità letterarie ed espressive?

E qua mi chiedo: a parità di storia, perchè il duo ha deciso deliberatamente di andare sullo scadente? Martin ha comunque definito sè stesso come scrittore scegliendo di scrivere al massimo delle proprie capacità letterarie ed espressive?

Temo che non abbiano scelto un bel niente :unsure:. Semplicemente, non hanno abbastanza talento o almeno non il talento di Martin.

O non lo avevano all'inizio, nello scrivere le cronache (ma il talento si sviluppa e non si crea :dart:, e anche nelle saghe più belle si trovano ancora i 'disegnini' esplicativi..a volte letteralmente nelel appendici!)

Sono d'accordo con il tuo discorso.

 

a storia è sviluppata e pensata in modo più piano e meno qualitativo.

E qua mi chiedo: a parità di storia, perchè il duo ha deciso deliberatamente di andare sullo scadente? Martin ha comunque definito sè stesso come scrittore scegliendo di scrivere al massimo delle proprie capacità letterarie ed espressive?

prima di tutto, non sono andati sullo scadente, i loro libri sono stati un successo anche di critica. semplicemente, la storia di dragonlance nasce e si sviluppa come un gdr, con tutte le caratteristiche proprie del gioco. se poi vai a vedere leggende, ad esempio, l'evoluzione dei personaggi, nella fattispecie caramon raistlin e crysania, è più complessa e meno scontata, pur rimanendo in un ambito ben chiaro. diciamo che con cronache hano fatto il primo tentativo, con leggende hanno creato qualcosa di migliore, con death gate hanno fatto il lavoro più bello.

Solo una precisazione:

Per me il manicheismo non è un male in sé, semplicemente preferisco (ma è una mia opinione personale...)

i libri più realistici, in cui la differenza tra bene e male è meno marcata e in cui ci sono più personaggi "di confine"...

Non è solo questione di preferenza, c'è anche un discorso di adeguatezza della visione manichea... in un mondo fiabesco e leggendario come quello di Tolkien, il manicheismo (che pure presenta le sue sfumature in personaggi come Gollum e Boromir) va bene.

Mi piace di meno vedere certi ibridi in cui c'è la contemporaneità di realismo (nella crudezza delle battaglie, nella presenza di scene di sesso) e di manicheismo (distinzione netta buoni/cattivi), magari accompagnata da una componente fantastica molto marcata.

prima di tutto, non sono andati sullo scadente, i loro libri sono stati un successo anche di critica. semplicemente, la storia di dragonlance nasce e si sviluppa come un gdr, con tutte le caratteristiche proprie del gioco. se poi vai a vedere leggende, ad esempio, l'evoluzione dei personaggi, nella fattispecie caramon raistlin e crysania, è più complessa e meno scontata, pur rimanendo in un ambito ben chiaro. diciamo che con cronache hano fatto il primo tentativo, con leggende hanno creato qualcosa di migliore, con death gate hanno fatto il lavoro più bello.

Sono stati successi di vendita, ma non mi pare che i lavori della coppia Weis-Hickman abbiano ricevuto mai critiche particolarmente lusinghiere fuori dall'ambito degli appassionati di Fantasy. E' questo il motivo per cui ritengo che Martin sia superiore: la sua opera è interessante anche fuori dal genere di appartenenza... Dragonlance è letteratura di genere, e fuori da questo genere non ha nessun motivo per essere letta.

che martin sia superiore non c'è mai stato dubbio. la critica ovviamente era la critica fantasy, non certo quella generale... :lol:

scusate la mia enorme ignoranza..ma come è dragonlance?quale la trama ?

con death gate hanno fatto il lavoro più bello.

yes ^^

scusate la mia enorme ignoranza..ma come è dragonlance?quale la trama ?

Mica starai chiedendo di spoilerarti una intera trilogia vero? (e se qualcuno ha intenzione di mettercisi, si ricordi il tag!!)

Comunque, hai presente le campagne al, diciamo, 9-10 livello, quando SPOILER GENERICO TRAMA 812a844e4f345294d07c8e6ce438b480'812a844e4f345294d07c8e6ce438b480

Ecco, in sintesi quello.

Che poi, in sintesi, è anche la trama di asoiaf, raccontata in modo totalmente diverso, quindi il confronto stavolta è facile.

In asoiaf al 99% di salvare il mondo non gliene frega una ceppa

ma lo faranno lo stesso ^^

Da GdRolista sfegatato, volevo far presente che un'ambientazione riguarda anche il mondo di Martin. So che mentre per dragonlance si è presa una storia e la si è adattata a un gioco di ruolo esistente qui si è fatto l'inverso (si è preso un romanzo e si è tirato fuori un gioco), ma secondo me questo dimostra che una storia tratta da giochi di ruolo o, comunque, rivolta (anche) a giocatori di ruolo può essere di buon livello.

Dragonlance non è malissimo, ma sono decisamente d'accordo a dire che le Autrici, semplicemente, non sono al livello del nostro Maestro.

Mi chiedo solo perché il ciclo di Martin è molto meno conosciuto che quello di Dragonlance (almeno, stando alla mia personale esperienza).

è meno conosciuto perchè è ancora in corso di pubblicazione, e forse il modo in cui la mondadori lo presenta graficamente non è il massimo. le copertine di elmore o parkinson sono decisamente migliori.

p.s.

weis hickmann non sono 2 autrici, ma 1 autrice ed un autore...hickmann è 1 uomo.... :lol:

me lo consigliate?