Entra Registrati
Diritti Umani in Cina
di Lord Beric
creato il 12 marzo 2008

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
S
Ser Balon Swann
Confratello
Utente
7698 messaggi
Ser Balon Swann
Confratello

S

Utente
7698 messaggi
Inviato il 24 marzo 2008 14:21
Immagino tu sottintenda "contro la propria volontà"; va bene, passiamo a discutere su questo concetto, che però è diverso da quello che hai portato qualche giorno fa; nessun problema, l'importante è capire su cosa si sta discutendo.

 

chiaro, lo sottointendevo anche qualche giorno fa... pensavo fosse ovvio che se uno vuole farsi torturare può benissimo farlo...

 

"tutela contro quei comportamenti che sono considerati universalmente, da ogni uomo, in qualsiasi tempo e luogo, come lesivi della sua persona e inaccettabili"

 

forse tu hai inteso la frase in questo senso "come lesivi della sua persona e pertanto inaccettabili"

 

invece quello che volevo dire era "come lesivi della sua persona e, altra condizione necessaria, inaccettabili (sinonimo di contrari alla propria volontà


N
nymerios
Confratello
Utente
1176 messaggi
nymerios
Confratello

N

Utente
1176 messaggi
Inviato il 24 marzo 2008 14:42

mai come ora mi vedo concorde con Balon :wacko:


M
Mornon
Confratello
Utente
7689 messaggi
Mornon
Confratello

M

Utente
7689 messaggi
Inviato il 24 marzo 2008 14:50
chiaro, lo sottointendevo anche qualche giorno fa... pensavo fosse ovvio che se uno vuole farsi torturare può benissimo farlo

Il punto è che se uno vuole farsi torturare allora non considera lesivo e inaccettabile l'essere torturato, e quindi non rientra nella definizione da te portata: "tutela contro quei comportamenti che sono considerati universalmente, da ogni uomo, in qualsiasi tempo e luogo, come lesivi della sua persona e inaccettabili". Certo, se uno vuole farsi torturare è la sua volontà, ma questo non toglie che, se non lo considera lesivo e inaccettabile, fa uscire tale comportamento dalla tua definizione, in quanto viene meno che "ogni uomo" consideri tale comportamento in quel modo. Per questo dico che come minimo c'è bisogno di un'estensione, perché al momento il tuo discorso è "salvo eccezioni", ma sono proprio le eccezioni che fanno uscire una cosa da quella definizione.

 

 

forse tu hai inteso la frase in questo senso "come lesivi della sua persona e pertanto inaccettabili"

 

invece quello che volevo dire era "come lesivi della sua persona e, altra condizione necessaria, inaccettabili (sinonimo di contrari alla propria volontà

Ho capito quello che intendevi, il mio punto non cambia: se la tua definizione si basa sul fatto che ogni Uomo consideri un comportamento inaccettabile, va da sé che qualora ci siano Uomini che non lo considerano tale quel comportamento esce dalla definizione.

 

Sottolineo una cosa: io non sto contestando che ci siano diritti universali (è possibile, sebbene non certo), semplicemente trovo che quella definizione sia inadatta, in quanto esclude da tali diritti cose che invece vorreste includere.


S
Ser Balon Swann
Confratello
Utente
7698 messaggi
Ser Balon Swann
Confratello

S

Utente
7698 messaggi
Inviato il 24 marzo 2008 15:08
Certo, se uno vuole farsi torturare è la sua volontà, ma questo non toglie che, se non lo considera lesivo e inaccettabile, fa uscire tale comportamento dalla tua definizione, in quanto viene meno che "ogni uomo" consideri tale comportamento in quel modo.

 

a livello teorico hai ragione; tuttavia a livello empirico nessun uomo accetta lesioni e traumi fisici o psicologici oltre un certo livello...

 

credo sia un questione biologica... se io sollecito il sistema nervoso e ormonale oltre un certo livello (con un certo tipo torture, privazioni, umiliazioni), nessun essere umano sarà mai capace di accettarle su se stesso.

 

un altra definizione che potrei proporre è la seguente... immaginiamo due insiemi A e B

 

A= le cose che vanno contro la nostra volontà (dalla schiavizzazione al mancato prestito in banca)

B= le cose umanamente e biologicamente insopportabili per chiunque (torture, traumi psicologici ecc)

 

ora ipotizziamo che questi due insiemi si intersechino, dando vita a un insieme C. Ecco, le cose presenti alll'interno dell'insieme C potrebbero essere definite come "il campo d'azione dei diritti umani"


E
Exall
Confratello
Utente
4008 messaggi
Exall
Confratello

E

Utente
4008 messaggi
Inviato il 24 marzo 2008 21:26

La faccenda della volontà la vedo un pò troppo manipolabile. Poi per la questione delle umiliazioni non ci porta da nessuna parte, si finisce a cercare quell'uguaglianza a tutti i costi in cui chi riesce a fare qualcosa di più è visto male perchè mette in cattiva luce chi non ci riesce. Vi parlo per esperienza indiretta. Mia madre insegna alle elementari e già i bambini soffrono di questi problemi. Se sono uguali perchè ci sono bambini che riescono subito e altri no? E parliamo di bambini. Crescendo queste cose si amplificano.

E' uno dei motivo per cui insisto nel mettere da parte i diritti trascendentali, per inciso quelli considerati inalienabili, universali etc.

 

ps e se c'è un mancato prestito in banca che traumatizza lo sfortunato tizio? :wacko:


S
Ser Balon Swann
Confratello
Utente
7698 messaggi
Ser Balon Swann
Confratello

S

Utente
7698 messaggi
Inviato il 24 marzo 2008 21:36
Se sono uguali perchè ci sono bambini che riescono subito e altri no? E parliamo di bambini. Crescendo queste cose si amplificano.

 

eh? io dico semplicemente che se pianto uno spillone negli occhi dei piccoli alunni di tua madre urlano tutti di dolore, dal primo all'ultimo, con buona pace delle differenze culturali, intellettive e fisiche.

 

 

e se c'è un mancato prestito in banca che traumatizza lo sfortunato tizio?

 

non succede proprio niente. Io ho parlato di cose insopportabili per chiunque. Chiunque è la chiave del discorso.


Messaggi
66
Creato
16 anni fa
Ultima Risposta
16 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE