discorso interessante. Avendo avuto più di un esperienza diretta, posso dire la mia, e credo di essere convergente, se non ho letto distrattamente, con Joramun.
Internet è un arma a doppio taglio, dal punto di vista dei rapporti. Sono d'accordo su una tesi letta tempo addietro sulla tipologia di rapporti che si instaurano con altre "entità", febbrili inizialmente, facile avere colpi di fulmini improvvisi, innamorarsi delle idee, delle visioni magari comuni, e tutto il resto. Ma sono rapporti che il più delle volte si bruciano presto, proprio come sono arrivati, proprio perchè intangibili, o poco alla portata di mano.
Poi c'è anche chi vive una vita sociale normale, magari ha moglie e figli, non è soddisfatto, e cerca "esperienze" via net.
Il minimo comune denominatore secondo me è uno: il disagio. Il non riuscire a vivere felicemente il proprio quotidiano, e la voglia conseguente di trovare un rifugio .
Quindi disagio provato nello scartare una persona dal vivo, e malessere nel quotidiano. Secondo me sono i due punti cardini.
Ora le esperienze personali :D dopo una storia per certi versi morbosa, nata su queste lande, in un periodo in cui mi sentivo piuttosto solo (da qui la tesi sul malessere quotidiano), ed un altra ancora più stralunata, ho avuto la fortuna di conoscere una ragazza di messina. Lei dopo due email scambiate, e telefonata mia, voleva "rompere il ghiaccio" chattando. Io le ho dato appuntamento il giorno dopo in piazza, niente chat for sure, dicendole che se non si faceva vedere, beh, si lasciava chiuso lo scrigno delle possibilità. Ci siamo visti, c'era pure catania - messina (che sacrificio lasciare la partita,sigh), e non mi sono certo fatto pregare per baciarla dopo una ventina di minuti.
Però sono dell'idea che un rapporto deve nascere su basi tangibili fin da subito.
L'unico rapporto andato veramente a buon fine, è con un amico di Bari. Ci siamo conosciuti litigando su un forum quando avevamo 14-15 anni, e ancora oggi ci sentiamo quotidianamente, e riusciamo a vederci almeno 10 giorni l'anno.
E' probabile che senta più lui che altri, che mi conosca più lui di altri, visto che condividiamo proprio tutto, fra un po' pure le donne XD , però non cambierei o preferirei mai lui o altri "netter", con gli amici che ho in città.
O lo farei comunque, solo dopo la settimana che abbiamo passato insieme, dove gli ho salvato letteralmente il c**o.
Ogni tipologia di rapporto si cementifica davvero attraverso l'osmosi della sofferenza. Sono passaggi chiave che si riescono ad avere solo col quotidiano a mio modo di vedere. Con internet condividi idee, amori per il cinema, la letteratura, e via discorrendo, però per dare valenza ad un rapporto, non basta questo.
Io vorrei soltanto chiarire un aspetto della mia opinione.
Più volte scorrendo questo 3D ho notato frasi del tipo "bisogna esseri onesti" e "bisogna essere come si è nella vita reale", e se devo essere sincero, non sono del tutto d'accordo.
Potersi ricreare da zero è una delle più grandi opportunità che ci offre un rapporto telematico, e non ha davvero niente a che vedere con l'onestà o la buona fede. Questo non significa che sia giusto andare per forum a dire di essere il terzo uomo più ricco del mondo, amico intimo della famiglia Kennedy e scopritore di talenti musicali solo per fare colpo. Ma il non essere ancorato dalla nostra fisicità è qualcosa che "fa bene" al nostro ego. Poi, sarò scettico di mio, ma dubito fortemente che anche in real life qualcuno sia "sè stesso" quando conosce una persona. Instaurare un rapporto è una summa di tanti elementi, non soltanto l'apertura totale.
Ok conoscere le persone su Internet...ma quando si diventa amici poi diventa normale anche vedersi ogni tanto...magari non spesso per distanze etc...ma in somma, con quelli che considero amici ogni tanto esco a prenderci una birra, che li abbia conosciuti in chat o meno...Appunto!
Se da una chiacchierata sul forum si finisce col diventare amici,ad avere anche una fortissima amicizia ok......discorso giustissimo,pero in quel caso internet e solo un l'occasione di incontro,il "quid" che fa scattare una conoscenza o un rapporto,che poi se ci sono i presupposti si porta avanti.Quello su cui non sono d'accordo e` paragonare un esperienza ESCLUSIVAMENTE di tipo "epistolare" via web all'amicizia che si ha con l'amico (o gli amici) "storici",quelli da cui vai a piangere se ti capita qualcosa di brutto,che sono felici per te se ti capita qualcosa di bello.
:D :D :lol:
Il problema è che qualcuno con gli amici storici ci va solo all'osteria e invece cerca quelli "virtuali" solo per frignare e lamentarsi, è questo il punto...
Bè, il comportamento delle persone dipende sempre da chi sono, non ha senso generalizzare. La persona che hai incontrato probabilmente aveva bisogno di uno sfogo che non trovava tra le persone a lei vicine, quindi ha ben pensato di andarre a cercarlo in internet, luogo dove è tanto facile trovare gente che puoi scaricare a cuor leggero. Ritengo che si debba sempre tenere in conto che dall'altra parte dello schermo c'è una persona con una vita e dei sentimenti, non solo lettere e faccine. Insomma, il tuo è stato un caso come tanti, non la regola.
Ogni tipologia di rapporto si cementifica davvero attraverso l'osmosi della sofferenza. Sono passaggi chiave che si riescono ad avere solo col quotidiano a mio modo di vedere. Con internet condividi idee, amori per il cinema, la letteratura, e via discorrendo, però per dare valenza ad un rapporto, non basta questo.
Ben detto!
Cioe....quello che volevo dire e` che se parliamo di opportunita di conoscenza Internet ha assolutamente la stessa validita di........non so......un incontro in metro.Poi l'amicizia continua (si spera),ed e`qui che scatta la differenza:se continua SOLO e SOLTANTO sul web,io non la considero un amicizia piena.CIo che rende unica un amicizia cambia da persona a persona:per me e`l'intimita,per un altro e`la capacita di comprensione,per un altro le esperienze vissute assieme;ma oltre tutto questo sta la fondamentale differenza tra "vivere" queste cose e vederle descritte su di un monitor.
Insomma uno puo descrivere fino in fondo e con tutto il "trasporto" possibile quanto sia buono il gelato alla nocciola,ma mangiarlo e`un altra cosa!
:D :D :lol:
Ogni tipologia di rapporto si cementifica davvero attraverso l'osmosi della sofferenza. Sono passaggi chiave che si riescono ad avere solo col quotidiano a mio modo di vedere. Con internet condividi idee, amori per il cinema, la letteratura, e via discorrendo, però per dare valenza ad un rapporto, non basta questo.
questo è il chiaro esempio di generalizzazioni che rigetto. Non dico che non sia importante l'osmosi della sofferenza, ma non vedo perchè debba essere necessaria in ogni rapporto o essere la discriminante per quelli più puri; dipende dai casi e dalle persone. Puoi giudicare per i casi che hai esperito, non certo per i miei o per quelli di chi non conosci :lol:
Poi l'amicizia continua (si spera),ed e`qui che scatta la differenza:se continua SOLO e SOLTANTO sul web,io non la considero un amicizia piena
Se quelle due persone la considerano amicizia piena, sono fatti loro... dubito che cambierà qualcosa per loro se tu non la giudichi piena :D come detto prima, secondo me ogni rapporto dipende dalle persone che lo formano, come si fa a fare una graduatoria tra i rapporti se non si conoscono che quelli della propria vita e delle persone che ci stanno attorno? :D
Per inciso, non sono in disaccordo su quello che dite: sono in disaccordo sulla generalizzazione :wub: Un conto è dire "non ho avuto mai - o non ho mai sentito parlare di - amicizie vere e piene sul web", un conto è dire "non esistono amicize vere e piene sul web" ^_^
Se quelle due persone la considerano amicizia piena, sono fatti loro... dubito che cambierà qualcosa per loro se tu non la giudichi piena come detto prima, secondo me ogni rapporto dipende dalle persone che lo formano, come si fa a fare una graduatoria tra i rapporti se non si conoscono che quelli della propria vita e delle persone che ci stanno attorno?Per inciso, non sono in disaccordo su quello che dite: sono in disaccordo sulla generalizzazione Un conto è dire "non ho avuto mai - o non ho mai sentito parlare di - amicizie vere e piene sul web", un conto è dire "non esistono amicize vere e piene sul web"
A dire la verita io ho precisato subito di non voler interpretare "il Moralizzatore" della situazione,e di esporre una mia opinione (che poi puo essere criticabilissima per carita!).Detto questo torno a ribadire cio che ho detto:per me e` meglio mangiare il gelato che leggere su di un monitor quanto sia buono il gelato.
:D :D :lol:
si puo essere ottimi amici di persone assolutamente insopportabili e mediocri.
Ah sì? :D
E come fai a confidarti a una persona insopportabile, condividere le tue esperienze più preziose con un individuo mediocre...?
vedere tutti i giorni un AMICO:chiedergli gli appunti per la lezione di oggi,dirgli che i tuoi a casa ti hanno proprio rotto,spiegargli perche secondo te ha sbagliato a comportarsi cosi con quell'altro amico......la vita quotidiana di un gruppo di amici.
Per me questa non è amicizia, è scassamento di pa**e :D
Come dicevano già altri, dipende da che cos'è per te l'amicizia e come la concepisci, e se dall'altra parte c'è qualcuno che la vive come te. Per me vedere le stesse persone tutti i giorni è l'anticamera del logorio più assoluto, a meno di non ignorarle tipo branco al pascolo.
quelle persone che ti conoscono come le loro tasche per il semplice fatto di "viverti"
Conoscermi e capirmi non è la stessa cosa, non è affatto detto che vivendo le stesse esperienze gli altri le elaborino e le vivano come le senti tu, magari hanno un'altro modo di vedere la vita o una diversa sensibilità, anche a sommare le esperienze non vien fuori per forza qualcosa di qualità.
he ti considerano unico e insostituibile,che darebbero la vita per te
Cosa ne sai di cosa farei io e di cosa farebbero i miei amici per me? O escludi questo a priori solo perchè non li frequento tutti i giorni? (domanda per chiedere, senza polemica)
Inoltre prima o poi andrete a lavorare in posti diversi, vi sposerete, avrete figli, viaggerete per lavoro... metti già in conto un peggioramento della qualità del vostro rapporto visto che diminuirà la quantità?
Sono d'accordo su una tesi letta tempo addietro sulla tipologia di rapporti che si instaurano con altre "entità", febbrili inizialmente, facile avere colpi di fulmini improvvisi, innamorarsi delle idee, delle visioni magari comuni, e tutto il resto. Ma sono rapporti che il più delle volte si bruciano presto, proprio come sono arrivati, proprio perchè intangibili, o poco alla portata di mano.Poi c'è anche chi vive una vita sociale normale, magari ha moglie e figli, non è soddisfatto, e cerca "esperienze" via net.
Questo è un discorso patologico. Esiste sicuramente, però non è la norma sana di una relazione fra persone attraverso un mezzo di comunicazione. E' vivere attraverso un alter ego dei rapporti fittizi, inevitabilmente leggeri, per sfuggire a un disagio esistenziale. In questo campo parlare di amicizie non mi sembra abbia senso...
Ma il non essere ancorato dalla nostra fisicità è qualcosa che "fa bene" al nostro ego. Poi, sarò scettico di mio, ma dubito fortemente che anche in real life qualcuno sia "sè stesso" quando conosce una persona. Instaurare un rapporto è una summa di tanti elementi, non soltanto l'apertura totale.
Non sono d'accordo, io sono anche la mia fisicità e non mi farebbe bene all'ego fare finta di non avere il corpo. Quanto all'essere sè stessi, è ovvio che con le persone meno conosciute mostri solo un lato di te stesso, ma se è per questo anche i colleghi ti conoscono solo in versione lavorativa e formale.
Se poi conosci qualcuno più a fondo, si finisce per parlare veramente di tutto.
Mi sembra che in certi discorsi sia dato per scontato che ciò di cui si parla siano interessi intellettuali comuni. Ma non è solo questo...
io se non conosco "fisicamente" una persona non riesco a volerle bene (poi io ho un concetto di voler bene molto estremista, quindi probabilmenteil mio giudizio sul virtuale dipende da ciò). Mi è capitato qualche volta di chiacchierare ogni tanto via MP in qualche forum che frequento e di scoprire persone che umanamente "promettono bene", ma non ho mai fisicamente approfondito, sia per timore mio sia per barriere logistiche. Insomma ho due/tre amici di penna con cui invece di inviarci lettere ci inviamo email ed mp,ma per ora tutto finisce là, e mi rendo conto di non "amare" queste persone, o meglio il mio rapporto con loro è molto diverso da quello che ho con i miei amici, ma è più che altro come un "rapporto lavorativo" tra colleghi...
Inoltre prima o poi andrete a lavorare in posti diversi, vi sposerete, avrete figli, viaggerete per lavoro... metti già in conto un peggioramento della qualità del vostro rapporto visto che diminuirà la quantità?
No,perche faro carte false e magari sacrifichero qualcosa pur di riuscire a preservare il tipo di rapporto attuale.
E come fai a confidarti a una persona insopportabile, condividere le tue esperienze più preziose con un individuo mediocre...?
Perche se si tratta di un amico i difetti e le mediocrita passano in secondo piano.
Cosa ne sai di cosa farei io e di cosa farebbero i miei amici per me? O escludi questo a priori solo perchè non li frequento tutti i giorni? (domanda per chiedere, senza polemica)
Non escludo nulla........non sono solito dare giudizi su situazioni che non conosco:ho semplicemente detto che se devo farmi un pianto preferisco farmelo su una spalla in carne e ossa piuttosto che su un pezzo di plastica.
Per me questa non è amicizia, è scassamento di pa**eCome dicevano già altri, dipende da che cos'è per te l'amicizia e come la concepisci, e se dall'altra parte c'è qualcuno che la vive come te. Per me vedere le stesse persone tutti i giorni è l'anticamera del logorio più assoluto, a meno di non ignorarle tipo branco al pascolo.
Nessun problema!
Abbiamo una concezione di amicizia diversa......... :D
Ogni tipologia di rapporto si cementifica davvero attraverso l'osmosi della sofferenza. Sono passaggi chiave che si riescono ad avere solo col quotidiano a mio modo di vedere. Con internet condividi idee, amori per il cinema, la letteratura, e via discorrendo, però per dare valenza ad un rapporto, non basta questo.
questo è il chiaro esempio di generalizzazioni che rigetto. Non dico che non sia importante l'osmosi della sofferenza, ma non vedo perchè debba essere necessaria in ogni rapporto o essere la discriminante per quelli più puri; dipende dai casi e dalle persone. Puoi giudicare per i casi che hai esperito, non certo per i miei o per quelli di chi non conosci :D
non è una generalizzazione la mia, avrei preferito che mi dicessi chessò, che mi sento portatore della verità assoluta o qualcosa di simile, il che fondamentalmente è vero. Ma non ho generalizzato, il mio discorso dal punto di vista razionale è inattaccabile, le esperienze personali portate alla fine servono solo a suffragare tesi che stanno in piedi anche da sole sostanzialmente. Non è filtraggio, detto in altri termini.
La socialità, per sua stessa natura, si manifesta fisicamente. Chattare un quarto d'ora con un amico/a , non ha la stessa valenza del vedersi un quarto d'ora per strada. Ho un amica che abita a 250 metri da me, ogni qualvolta capita che chattiamo, tempo 5/10 minuti le dico di vederci giù di persona, che è una cosa un po' squalliduccia sentirsi allo schermo piuttosto che di persona. E lei si convince anche se è sfatta :D
forse subentra la pigrizia anche, non so, i fattori sono molteplici. Iskall dice praticamente che si smazzerebbe le palle a vedere le stesse persone tutti i giorni, preferendo di converso stare 15 minuti al pc con loro anzichè dal vivo. Ma questo non è socializzare.
Iskall dice che sia dal vivo che via internet, 15 minuti ogni tanto sono meglio di 15 minuti ogni giorno.
Questo era per rispondere alle osservazioni di Joramun sul tipo di amicizia basato sull'intensa frequentazione fisica.
Per rispondere a te, faccio notare che socializzare ed essere amici non è affatto la stessa cosa.
Si socializza con i colleghi, i compagni del corso sportivo, i vicini di casa... l'amicizia non c'entra niente. Si può anche avere un'intensa vita sociale e non avere amici, all'estremo.
Perche se si tratta di un amico i difetti e le mediocrita passano in secondo piano.
Opinione personalissima, i difetti sono una cosa (ne ho anche io quanti ne vuoi, purtroppo), la mediocrità è un'altra: non capisco come si possa essere in intimità con qualcuno che non si rispetta.
sì, ma se non riesci a socializzare, è difficile rompere quelle barriere che si interpongono tra te, e l'avere amicizie importanti di persona (te non in quanto te,non ti conosco, parlo rispetto al discorso che stiamo facendo sia chiaro).
L'avere tante entità su msn o su mirc che sanno pure quanti peli hai nel naso, e poche o nessuna nella tua città, di quelle che vedi fisicamente(non dico tutti i giorni, visto che te sei per il poco alla volta). Poi l'amicizia o l'amore, è anche frutto dei gesti, i fatti. Per me le parole stanno a zero. Penso converga verso questo quello che dice Joramun(?) o un altro, circa il fatto che è possibile avere anche amicizie "mediocri" importanti.
E le mediocrità le abbiamo tutte, non siamo perfetti. Escono a galla dopo tempo, per questo a mio modo di vedere ci vuole il contatto fisico. Per capire se riusciamo a passarci su e poter dire "beh ca**o, sotto tanti punti di vista è proprio una testa di bip, ma le voglio troppo bene" E perchè molti rapporti(sia amorosi che di amicizia) durano un caxxo ultimamente.
PS: prima che iskall intervenga e mi dica che difetti e mediocrità siano differenti, ti dico che per tante cose siamo mediocri. Definire a priori una persone come "mediocre" nella sua totalità, beh, si deve avere il proprio ego a livello elevati :D
Iskall dice che sia dal vivo che via internet, 15 minuti ogni tanto sono meglio di 15 minuti ogni giorno.
Ma scusa,se il rapporto ti rende felice...se ti fa piacere sentire una persona....se pensi che per la tua felicita la presenza degli amici sia fondamentale (indipendentemente dalla forma con cui avviene la comunicazione)....non dovvrebbe essere ovvio avere voglia di vederli il piu possibile? :D
ma se non riesci a socializzare, è difficile rompere quelle barriere che si interpongono tra te, e l'avere amicizie importanti di persona
Forse non ho capito. Quali barriere? E poi, amicizie importanti di persona ne ho. Ma per di persona intendo che anche a vivere nello stesso posto o ad ospitarci a casa per giorni, ci si sente più via internet che di persona.
E non toglie nulla.
Non so se a vedere di persona qualcuno quando ho tempo ritagliando un quarto d'ora riuscirei a riflettere sulle cose sue personali che mi dice come invece posso fare quella volta ogni due settimane che ho un pomeriggio libero per rispondergli...
L'avere tante entità su msn o su mirc che sanno pure quanti peli hai nel naso, e poche o nessuna nella tua città, di quelle che vedi fisicamente(non dico tutti i giorni, visto che te sei per il poco alla volta). Poi l'amicizia o l'amore, è anche frutto dei gesti, i fatti. Per me le parole stanno a zero.
Per me le parole sono quasi tutto. Cosa dici, come lo dici, con che sfumature di significato, con che tono... il bello dello scriversi è anche scegliere la forma della frase che meglio esprime il tuo stato d'animo.
Se le parole stanno a zero, preferiresti che Martin ti raccontasse le cronache? Non ti emozionano lo stesso per iscritto?
beh ca**o, sotto tanti punti di vista è proprio una testa di bip, ma le voglio troppo bene"
Se sono tanti proprio no, quando diventano troppi, ciao. Ammetto anche l'operazione reciproca, eh.
Definire a priori una persone come "mediocre" nella sua totalità, beh, si deve avere il proprio ego a livello elevati
Solo se si assolutizza. Se io dico "tu sei ontologicamente ed esistenzialmente mediocre. punto." ecco forse l'ego è a palloncino. Ma se dico "per me e il mio modo di considerare qualcosa come qualità o difetto, ti trovo mediocre", mi sembra di avere il diritto di pensarlo. Non glie lo dico neanche, proprio perchè può vivere come gli pare, però tizio non sarà mio amico.
Ma scusa,se il rapporto ti rende felice...se ti fa piacere sentire una persona....se pensi che per la tua felicita la presenza degli amici sia fondamentale (indipendentemente dalla forma con cui avviene la comunicazione)....non dovvrebbe essere ovvio avere voglia di vederli il piu possibile?
Per la mia felicità l'ESISTENZA degli amici è fondamentale. Non la loro continua presenza.
E poi stravedo per il sushi ma a mangiarlo tutti i giorni mi verrebbe a nausea.
E poi non mi cambia niente se c'è il "feeling" questo si esprime via lettera o dietro un burqa o di persona allo stesso modo. Dipende da cosa si è costruito fra di voi. Vedersi di persona è bello, fa moltissimo piacere, ma non è una condizione necessaria alla qualità di un'amicizia.