"> Fa mica parte di uno dei racconti di "Albero e Foglia"?
Che forse mi pare sia uscito nel 1976......
" />aleee...ohooo.... alla c'è qualcun altro che possiede quell'edizione e l'ha letta...
Sì, è il racconto Il Fabbro di Wooton Major, secondo dei racconti compresi in Albero e Foglia, e ripubblicato di recente dalla Bompiani. Fabbro era appunto il nome nascosto dagli asterischi.
A te la palla.
Ad onor del vero non ho la tua stessa edizione....in verità non ce l'ho affatto.
Però di Tolkien qualcosina conosco, mi piace ed una volta appurato che non si trattava di Racconti Perduti e Racconti Ritrovati non restavano molte altre alternative http://www.labarriera.net/forum/public/style_emoticons/default/jaqen2.gif
Or dunque mi è concesso, per la prima (o forse seconda) volta, riportare una citazione....e sia!
«Una specie di osservatore», ripeteva lei senza scomporsi. «Per esempio ******* di ******.»
«Non c'è angolo di Francia dove il suo nome e la sua faccia non siano conosciuti», rispose senza mezzi termini *** *******, con in mente un'elegante testa gialla e nelle orecchie una lingua come lo smeriglio di un fabbricante di spade. «E sono stramaledettamente certo che non si lascerà convincere». Era risaputo che nel regno non esisteva fazione che prima o poi non avesse tentato di comprare i servizi di ******. E ad avanzare offerte non erano solo la Scozia, i governanti o gli uomini. L'Europa, bastava che lo volesse, era pronta a fargli - e propabilmente già lo faceva - sia da officina che da terreno di gioco.
Ho nascosto i nomi perché uno (il primo in ordine di apparizione) è quello del protagonista ed il secondo, soprattutto all'inizio, è qualcuno a lui vagamente vicino. Il terzo nome è una ripetizione.
Crogiolatevi un po', ma chi l'ha letto indovinerà in due secondi.....
Nessuno che ci prova?
Ok, allora cominciamo con gli aiutini.....
Sveliamo un nome, tanto per cominciare....che non è ovviamente quello del protagonista, altrimenti vi darei mezzo titolo servito su un piatto d'argento (e questo è già un'altro aiutino)....
«Una specie di osservatore», ripeteva lei senza scomporsi. «Per esempio ******* di ******.»
«Non c'è angolo di Francia dove il suo nome e la sua faccia non siano conosciuti», rispose senza mezzi termini Tom Erskine, con in mente un'elegante testa gialla e nelle orecchie una lingua come lo smeriglio di un fabbricante di spade. «E sono stramaledettamente certo che non si lascerà convincere». Era risaputo che nel regno non esisteva fazione che prima o poi non avesse tentato di comprare i servizi di ******. E ad avanzare offerte non erano solo la Scozia, i governanti o gli uomini. L'Europa, bastava che lo volesse, era pronta a fargli - e propabilmente già lo faceva - sia da officina che da terreno di gioco.
Si tratta di una saga storica, puramente storica.
A me continua a dire poco o niente...quindi probabilmente non l'ho letto.
Anche se tutti quegli accenni alla Scozia...potrei pensare a Diana Galbadon o a Dorothy Dunnet.
Effettivamente la seconda potrebbe essere, si potrebbe quadrare tutto stando a quanto dice wiki,ma non l'ho letto neanche io:PA me continua a dire poco o niente...quindi probabilmente non l'ho letto.
Anche se tutti quegli accenni alla Scozia...potrei pensare a Diana Galbadon o a Dorothy Dunnet.
E infatti l'autrice è Dorothy Dunnett.
Il suo successo lo deve principalmente a due saghe....il brano è un'estratto di un libro di una di queste due saghe.....
Magnifico!
Ne ho letto uno solo, dei suoi libri, - che peraltro non mi è proprio piaciuto - e sono certo che non è quello citato...
La partita delle regine?
Eh, si vede che sei fortunato Eddard (molto più del tuo omonimo di ASOIAF, grazie al cielo "> ), perché il libro è proprio quello!
La Partita delle Regine, il secondo delle "Cronache di Lymond".
Io invece adoro Dorothy Dunnett: ho finito tempo fa la saga di Francis Crawford di Lymond e (quando riesco a trovare i libri) ora sto leggendo quella di Niccolò....
BTW, il gioco è di nuovo nelle tue mani...
Sarà che ho letto il libro sbagliato, o nel momento sbagliato...non so, L'Apprendista delle Fiandre non mi ha sconfiferato per nulla...proverò con Lymond non apena la pila dei libri in attesa sarà calata a sufficienza...
Dopo una breve incertezza, posto questo classico....e siccome è Natale faccio il buono non copro i nomi...
Le sue navi veleggiavano da tutti i lidi del globo verso il porto di Amsterdam, ma Simone pensava al grande viaggio che termina inevitabilmente per noitutti, ricchi o poveri, col naufragio su una sponda sconosciuta. I navigatori e i geografi che si chinavano con lui sui portolani e stendevano carte al suo servizio gli erano meno cari di quegli avventurieri in marcia verso un altro mondo, predicatori, cenciosi proferiti scherniti e beffeggiati sulla pubblica piazza, un Jan Matthyjs, fornaio visionario, un Hans Bockhold, saltimbaco ambulante, che Simone aveva trovato una sera mezzo congelato all'ingresso d'una taverna e che metteva al servizio del Regno dello Spirito gli imbonimenti d'una fiera. Tra costoro, più umile di tutti perché dissumlava il suo gran sapere, volontariamente istupiditosi per lasciar cadere su di sé l'ispirazione divina, si presentava nella sua vecchia pelliccia Bernardo Rottmann, già discepolo prediletto di Lutero che ora rinnegava con esecrazione l'uomo di Wittemberg, quel falso giusto che accarezzava con una mano il cavolo del ricco e con l'altra la capra del povero, mollemente assiso tra la verità e l'errore.
visti nomi e ambientazione non può che essere "Q" di Luther Blisset
Che rapidità...c'è anche chi sta sul sito il giorno di Natale.
Ero sicuro che qualcuno lo avrebbe propost, però mi dispiace: Q non c'entra per nulla, anche se l'ambientazione è all'incirca la stessa, ed i perosnaggi storici che si incrociano talvolta sono gli stessi (vedi caso voluto, il titolo del capitolo postato è La morte a Munster).
"L'Opera al Nero", Marguerite Yourcenar
Forse rivelare il capitolo del libro è stato troppo....ma siamo a Natale o poco dopo...
A te, Hildebrand.
P.S. - qualcuno può aggiornare la classifica, o oramai giochiamo per il piacere del gioco?
L'Opera al nero è uno dei miei libri preferiti, benché lo abbia letto (anzi studiato) a scuola. Certo, ora come ora, Q avrebbe potuto trarre in inganno, ma quando ho visto il messaggio era già nella lista degli esclusi.
Eccovi dunque la mia citazione:
Rapidi come quelle parole, ciascuno afferra una torcia e danno fuoco al palazzo, dal minareto al portico. Una gioia feroce balena negli occhi di Conrad, ma d'improvviso s'intenerisce, perché giungono al suo orecchio grida di donna, e come lugubri nenie feriscono il suo cuore, che era rimasto insensibile nel tumulto della battaglia.