Sto uscendo adesso,voterò Adinolfi per protesta per il modo pacchiano con cui fino adesso è stata portata avanti la creazione del PD.
Voi chi votate,se andate a votare?
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:wub:
Stò dall'altra parte,ma pur trovando l'idea delle primarie giusta e molto democratica non mi piace come è strutturata,perchè io che solitamente voto per alleanza nazionale posso venire a decidere con il mio voto chi sarà il mio avversario alle prossime elezioni?
non sarebbe più giusto che potessero votare solo i tesserati al PD? :figo:
Perchè è una strategia di marketing elettorale :wub: l'euro necessario per votare è già una discrimante per evitare problemi del genere... altrimenti tutti gli avversari politici andrebbero a votare quello che sembra loro il candidato più debole. Ma ormai i partiti sono fatti più che altro di esperti di comunicazione, di marketing, di spin doctor...
Quindi io non andrò a votare, sia perchè non mi piace l'idea dei due partiti all'americana, sia perchè non c'è Xaytar tra i candidati, sia perchè i partiti italiani mi fanno un pò schi.... (ops non posso dirlo altrimenti come Pino Daniele poi devo pagare una multa di 500.000 euro :figo:)
Ho votato Veltroni anche se non del tutto convinto... Mi sembrano tuttavia un po' esagerate le critiche perchè trovo comunque importante che si semplifichi il sistema politico italiano e che si formi un partito non ideologico e più pragmatico e che liberi finalmente la sinistra di tutti gli schemi preistorici che l'hanno bloccata in questi anni... Detto questo non significa che sono entusiasta del nuovo partito: quello che mi ha più infastidito è che la competizione è stata scarsa con tutti i grandi big(D'Alema, Rutelli, Fassino, etc) che si sono tirati fuori dalla contesa per far vincere Veltroni persona che, si sa, non sopportano... Mi piacerebbe invece un partito vicino al modello americano: leader scelto dai cittadini, pragmatismo e scarsa ideologia...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Io sono ancora indeciso se voterò, ma mio fratello rompe e forse darò il voto a veltroni...tanto il mio voto per le politiche sta molto piu a sinistra :figo:
ho deciso.voto giolitti.
prima che voti per queste insulse primarie creperanno tutti i candidati del PD.
Non sono andato a votare, sebbene l'idea del partito democratico mi piaccia parecchio, perchè c'è una contraddizione fondamentale interna alla sua creazione.
Il Partito Democratico si vuole proporre come un progetto politico nuovo, slegato dalle ideologie che hanno segnato lo sviluppo dei partiti della prima e della seconda repubblica, ma al suo interno l'unico che sembra poter sopravvivere senza le ideologie che lo hanno formato è Veltroni. Oltre questo la fusione di Ds e Margherita pare forzata da logiche elettorali e dalla crisi di governo che, quasi sicuramente, si aprirà subito dopo la nomina del segretario del Partito Democratico; e non con la nascita di un progetto comune.
Le primarie sono l'ennesima falsa libertà che ci propinano i leader dei partiti. Oltre Veltroni e la Bindi, infatti, nessuno dei pesi massimi dei partiti che stanno per sciogliersi si è candidato alle segreteria del Pd e questo fa ben capire come i giochi siano già stati fatti a tavolino.
Ora non si è ancora capito quali saranno gli ideali che muoveranno il nuovo partito, e soprattutto se tra essi ci sarà quello che a me sta molto caro: la difesa della laicità dello Stato.
Vedremo prossimamente.
La cosa che più mi piacerebbe vedere, sarebbe il Pd correre da solo alle prossime elezioni. Senza che ideologie vecchie e inattuabili condizionino le scelte politiche chiave del paese. Lo voterei senza pensarci...
Se Veltroni si ispira, come dice, a Kennedy, qualcosa di buono dovrebbe uscirne... ^_^
Le primarie sono l'ennesima falsa libertà che ci propinano i leader dei partiti. Oltre Veltroni e la Bindi, infatti, nessuno dei pesi massimi dei partiti che stanno per sciogliersi si è candidato alle segreteria del Pd e questo fa ben capire come i giochi siano già stati fatti a tavolino.
Stavo per scrivere la stessa cosa, magari in toni meno amari: neanch'io vado a votare queste primarie, persino sapendo che chi ne uscirà prenderà probabilmente il mio voto alle politiche.
Con una presentazione dei programmi così...così...(così niente, ma li hanno presentati???) non saranno proprio una presa in giro ma un'impalcatura inutile si. :(
Piuttosto, l'idea stessa delle primarie mi fa pensare che in certa misura si rimpiange il sistema proporzionale con venti(mila?) partiti e candidati tra cui scegliere, solo che si tenta di farlo con un metodo che somiglia a quarti, semifinali e finalissima a due invece che con un'unica finale dove tutti sono sulla stessa linea :wacko:
(scusate la metafora ridicola ma mi è entrata in testa e non ne esce ^_^ )
Con una presentazione dei programmi così...così...(così niente, ma li hanno presentati???) non saranno proprio una presa in giro ma un'impalcatura inutile si.
sono d'accordo, ma questo è il segno che ci stiamo sempre più adeguando alla politica postmoderna di stampo americano... Bush vs Kerry, un anno di campagna elettorale o quasi, può essere riassunto in: Bush che dice di votare per lui perchè Kerry è incoerente (e di origini francesi), Kerry che dice di votare per lui perchè Bush è incapace (e stupido). I programmi politici sono sempre meno importanti, si vota per il leader che reputi più capace di dare la migliore performance una volta al governo ^_^
Io sto dall'altra parte, questo ve lo premetto...ma l'idea che mi sono fatto è che queste primarie (come anche quelle fatte per le politiche) siano una pura e semplice raccolta fondi. Il vincitore è già noto, come è già noto che i "pezzi da 90" come Fassino, Rutelli e D'Alema saranno comunque quelli che tireranno i fili. Se ci fosse stata una campagna seria con la partecipazione dei 3 sopra detti allora avrei seguito la cosa con interesse, anche se ideologicamente non concordo. Provare ad imitare la politica americana con un metodo tutto italiano mi sembra una cosa pessima.
XAITAR: non considero la personalizzazione una cosa sbagliata in assoluto... anzi per me è un bene perchè riduce i poteri dei partiti cespuglio e perchè è importante chi fa la politica non solo le idee... Inoltre fra Bush e Kerry c'è un abisso... Mentre riguardo a ciò che dice BLACKFIRE: certo l'intenzione dei ''pezzi da 90'' è quello di muovere i fili ma poi in concreto non so se ci riusciranno anche perchè prevedo che Veltroni avrà consensi plebiscitari mentre quei tre sono troppo invischiati con le magagne del Governo e se non vogliono rischiare di essere spazzati via sarà meglio che lascino fare Veltroni... Inoltre vorrei ricordare che anche i quadri dirigenti vengono scelti con le primarie e quindi a quel punto per quanto potenti i ''pezzi da 90''dovranno fare i conti anche con gli outsider che verranno eletti alle primarie
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
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ma chi ha il coraggio di andare a votare per una "cosa" informe e centrista come il nascente partito democratico? ^_^ :wacko:
mesi fa ho sentito stralci del discorso di veltroni a torino in occasione dell'ufficializzazione della sua candidatura... mi sono cadute le braccia (non volendo usare termini più forti).
credo che la vera scelta non sia tra i due candidati, ma tra chi insegue ancora il mito della "balena bianca" - e a sinistra si tratta indubbaimente del partito democratico, e tra chi ha sempre votato a sinistra perché è di sinistra e non di centro. questi ultimi non vanno a votare alle primarie e si terranno ben alla larga da certe paludi politiche prive di direzione e, soprattutto, di programma e obiettivi concreti.
ma chi ha il coraggio di andare a votare per una "cosa" informe e centrista come il nascente partito democratico? ^_^ :wacko:
Per questo non ti preoccupare, ci saranno fior fiori di giornalisti che ci propineranno i soliti (non)approfondimenti sulle primarie. Non vedo l'ora di sentire Riotta a tv7 mentre tesse le lodi di Veltroni (come ha fatto per tutta la campagna elettorale)..ci sarà da ridere :(
Il Pd poteva essere un buon viatico per eliminare dalla politica ideologie che non stanno più in piedi, speriamo che non sciupino l'occasione.
Personalmente sono andato a votare.
Mi fa sorridere chi critica l'assenza, da entrambi gli schieramenti, di persone come D'Alema, Fassino o Rutelli. Scommetto l'euro che ho lasciato lì al seggio che se si fossero presentati le primarie sarebbero state criticate come l'ennesimo riciclo dei veccchi protagonisti politici. :(
Se il PD vuole presentarsi come un partito di rinnovamento, presentare i soliti noti sarebbe stato privo di senso. Si tratta di un'opportunità non indifferente. I soliti noti provaranno a tirare le fila da dietro? Può essere, ma ai posti di potere ci potranno essere altri nomi. Se non avranno la forza, dalle posizioni in cui si troveranno, di rendersi indipendenti dai vecchi nomi... Beh, allora meglio i vecchi, no? :wacko:
A me pesa piuttosto l'assenza di altri personaggi, come Bersani e soprattutto la Finocchiaro, che avrei di gran lunga preferito avere come opzioni sulla scheda, rispetto ai tre candidati "politici" che sono scesi in lizza.
Mi è parso interessante il dubbio del Prete Rosso sulla laicità dello Stato. In effetti un partito dove milita la Binetti mi fa venire il latte alle ginocchia, e pensare che sia la Bindi a rappresentarne l'ala più di sinistra mi fa chiedere in che universo parallelo sono capitato. ^_^
Poi in effetti mi domando cosa voglia dire essere di sinistra, o di centro, o di quant'altro oggi.
Sono abbastanza giovane da aver formato il mio pensiero politico dopo la Bolognina, poco prima di Tangentopoli. Mi sono reso conto che il voto è spesso un tifo da stadio per il proprio partito, senza nemmeno interessarsi delle idee che porta. Cosa mi interessa se il partito per cui voto è di centrodestrasinistrasoprasotto, purché siano rappresentate le idee in cui credo? Quindi, fino a che le idee che mi convincono sono lì, i parlamentari di quel partito possono sedere in qualsiasi punto dell'aula, e avranno il mio voto in ogni caso.
Purtroppo, però, di idee in campagna elettorale se ne sono viste poche. Far coesistere certi fossili del pensiero socialista e altrettante mummie del pensiero popolare, ancorati al loro passato senza avere il coraggio di mettersi in discussione, sarà difficile. Quindi, toni miti e poche proposte. Una delle poche è stata l'ottima rubrica di Ilvio Diamanti sul sito di un quotidiano che non nominerò, dove sono state poste 10 domande ai candidati (troppo poche, per quanto mi riguardava), e ho avuto per lo meno il modo di conoscere il pensiero di ognuno, facendomi un'idea di quello che potrebbe diventare il PD nelle mani di ciascuno dei candidati. E il fatto che tutti e cinque si siano dichiarati concordi nel far correre il PD da solo alle prossime elezioni piuttosto che svenderne le idee mi ha convinto ad andare a votare.
Infine, apprezzo molto il metodo delle primarie. Elimina in effetti un passagio elettorale inutile, rendendo più trasparente ed efficace la democrazia. Credo sia molto più difficile preordinare l'esito di una votazione di milioni di persone, piuttosto che l'esito di una votazione di poche centinaia di delegati di un'assemblea costituente.