Come dire che negli anni '80 la gente guardava Breakfast club e voleva imitare i comportamenti dei personaggi, invece di considerarli dannosi?
Non so se a qualcuno ha fatto quell'effetto, non so se è stato un film che generava emulazione.
Non so se il bullo veniva idolatrato...
Guarda caso, anche allora il bullo veniva condannato in tv, e idolatrato underground. Adesso ti pare che lo idolatrino in tv?
No... solo su internet. Vale a dire l'underground attuale.
Gli stati uniti hanno decenni di storia al riguardo, e Breakfast Club non fa altro che spiegarteli, en passant comunque. Poi se vuoi altra letteratura al riguardo non hai che da cercare.
L'unica differenza è che prima NON SI VEDEVA TANTO.
Ecco tutto.
Poi è comodo scaricare sulle nuove generazioni (che stanno sulle balle anche a me, per altro, in alcuni casi), e sentirsi "salvati". E' comodo e assolutamente inutile.
Guarda caso, anche allora il bullo veniva condannato in tv, e idolatrato underground. Adesso ti pare che lo idolatrino in tv?
No... solo su internet. Vale a dire l'underground attuale.
Gone, idolatrato no, però se ne parla riparla e riparla, la sua faccia va comunque in prima serata e nel tg per giorni. Ha comunque raggiunto la notorietà, quindi hanno successo. Continuando a giocare alle citazioni, 'Se ne parli male purchè se ne parli'.
Gente con dei valori così distorti - diciamo confusi a voler essere buoni - ti pare che si preoccupi della differenza tra condanna e adorazione?
Guarda caso, anche allora il bullo veniva condannato in tv, e idolatrato underground. Adesso ti pare che lo idolatrino in tv?
No... solo su internet. Vale a dire l'underground attuale.
Gone, idolatrato no, però se ne parla riparla e riparla, la sua faccia va comunque in prima serata e nel tg per giorni. Ha comunque raggiunto la notorietà, quindi hanno successo. Continuando a giocare alle citazioni, 'Se ne parli male purchè se ne parli'.
Gente con dei valori così distorti - diciamo confusi a voler essere buoni - ti pare che si preoccupi della differenza tra condanna e adorazione?
E in cosa questo è differente rispetto a 20 o 30 anni fa?
Il semplice fatto che se ne parli di più peggiore la situazione?
Non credo. Io ricordo bene - io Ricordo.
Quello che vedo, adesso, è il solito "diamo la colpa ai giovani". Che di colpe ne hanno e ne hanno pure tante, e verso cui io non sono tenero neanche un poco, ma l'affermazione in sè è comunque falsa.
I giovani di oggi sono come quelli di ieri. Il diverso è SEMPRE stato dileggiato, normalissima logica di branco, razza umana.
E i suicidi sono sempre stati, relativamente, frequenti fra gli adolescenti.
Vedere anche fenomeni come quelli del bullismo giapponese e americano per i paralleli.
Gli imbecilli costituiscono, da sempre, la spina dorsale della società umana. Non è niente di nuovo, non è un "dove siamo arrivati". E' un "siamo sempre stati qui".
Quoto, ma solo in parte.
Voglio dire, tra tutto ciò che ho elencato qui sopra, alcuni elementi ci sono da decenni, altri sono emersi in un epoca relativamente recente.
Il Grande Fratello e la smania di sapere i caxxi degli altri sono un comportamento piuttosto recente, ad esempio, così come internet, e roba varia.
Le caxxate che girano sui telefonini sono solo un'evoluzione dei "prodotti miracolosi" venduti dagli imbonitori dell'800, nel caso di oroscopi e roba varia.
Il bigottismo in Italia c'è sempre stato e probabilmente sempre ci sarà, anche se troverà sempre gente pronto a combatterlo in ogni sua forma (mi auguro...).
Il RAZZISMO della Chiesa verso gli omosessuali perdura da 2000 anni, e probabilmente finirà solo con la fine della Chiesa stessa.
E, come dice Gone, anche l'isinto di sopraffazione c'è sempre stato, e non sarà affatto facile da eliminare (se non ricordo male Hobbes diceva "Homo homini lupus"...).
Continuando a giocare alle citazioni, 'Se ne parli male purchè se ne parli'.
Come citazione anche questa non è male:
"Nel futuro ognuno di noi avrà 15 minuti di fama".
;)
Il RAZZISMO della Chiesa verso gli omosessuali perdura da 2000 anni, e probabilmente finirà solo con la fine della Chiesa stessa.
In questi 2000 anni la Chiesa ha discriminato varie categorie di persone, ma allo stato attuale non vedo la predicazione di una dottrina razzista nei confronti degli omosessuali, semmai si ha un forte atteggiamento intransigente verso i DiCo e le loro possibili evoluzioni.
Il problema sta nell'immenso vuoto presente nella testa delle persone non nelle istituzioni. Non ho mai avuto l'occasione di farne parte, ma se esistesse un ambiente dove gli omosessuali siano predominanti sono sicuro che si avrebbero forme di persecuzione verso gli "etero".
La mia sfiducia è negli uomini in quanto tali, i quali tendono a ghettizzarti quando sei "diverso", non è importante in che modo sei "diverso" ma il fatto che tu lo sia.
Perchè chi non si omologa deve essere sempre oggetto degli scherni degli altri??
Bye bye ;) >_>
Guarda caso, anche allora il bullo veniva condannato in tv, e idolatrato underground. Adesso ti pare che lo idolatrino in tv?
No... solo su internet. Vale a dire l'underground attuale.
Gone, idolatrato no, però se ne parla riparla e riparla, la sua faccia va comunque in prima serata e nel tg per giorni. Ha comunque raggiunto la notorietà, quindi hanno successo. Continuando a giocare alle citazioni, 'Se ne parli male purchè se ne parli'.
Gente con dei valori così distorti - diciamo confusi a voler essere buoni - ti pare che si preoccupi della differenza tra condanna e adorazione?
E in cosa questo è differente rispetto a 20 o 30 anni fa?
Il semplice fatto che se ne parli di più peggiore la situazione?
Non credo. Io ricordo bene - io Ricordo.
Quello che vedo, adesso, è il solito "diamo la colpa ai giovani". Che di colpe ne hanno e ne hanno pure tante, e verso cui io non sono tenero neanche un poco, ma l'affermazione in sè è comunque falsa.
I giovani di oggi sono come quelli di ieri. Il diverso è SEMPRE stato dileggiato, normalissima logica di branco, razza umana.
E i suicidi sono sempre stati, relativamente, frequenti fra gli adolescenti.
Vedere anche fenomeni come quelli del bullismo giapponese e americano per i paralleli.
La differenza è che ora, oltre all'istinto di sopraffazione, c'è il desiderio di notorietà.
Se prima picchiavo per sentirmi macho, ora picchio ANCHE perché così sarò famoso, e tutti mi conosceranno. E con i mezzi di comunicazione di 30 anni fa questo non era possibile, quindi la cosa non poteva costituire un movente.
Oggi si picchia per diventare famosi, non per vantarsi e acquisire credito con gli amici del bar.
Cosa significa esattamente quell'"Io Ricordo"?
A pelle, suona di arcana conoscenza sottintesa che rende inconfutabili determinate affermazioni...
Se è per età anagrafica, scriverlo quotando Neshira (ok, è maleducato parlare dell'età della gente, ma il suo compleanno è indicato nel profilo) non mi pare intelligente, visto che hai detto di avere 27 anni.
Se è per esperienze vissute, è palesemente scorretto dirlo senza conoscere la vita degli altri.
Ritorno un secondo su questo concetto:
Comunque il capo non è "diverso". E' solo più uguale degli altri, più capace in quelle cose che gli altri già vogliono, più bravo a uniformarsi e ad avvicinarsi, quello che si è svenduto di più l'ano insomma, o che ha più soldi o più fortuna.
A parte che "più uguale degli altri", sarò ignorante io, mi pare sia una frase fatta senza alcun metro logico ;), secondo me c'è un'estrema differenza tra come il capobranco viene visto da fuori e come viene visto da chi lo segue.
Da fuori è il tizio che si differenzia dagli altri perché lui agisce e gli altri emulano (e già qui non è una differenza da poco), ma da dentro... Da dentro è la Guida, il Limite irrangiungibile verso cui tendere, il Mito da imitare... No... Non può essere uguale al comune membro del branco. Come ho detto, nessun adolescente accetterebbe mai di seguire un suo (implicitamente) pari. Il capo è superiore, è una diversità da imitare per DIVENTARE uomini. Così come ci sono diversità da cui prendere le distanze, anche in modo violento come nel caso del ragazzo di Torino, per la stessa ragione.
E qui sta l'origine del successo del Grande Fratello, a ben pensarci.
L'idea che anche l'uomo "comune" possa diventare famoso fa sbriluccicare gli occhi della stragrande maggioranza della massa omologata, di qualunque età sia.
Perché in quel caso il Successo non è proprietà del Mito, ma di tutti.
La differenza è che ora, oltre all'istinto di sopraffazione, c'è il desiderio di notorietà.
Perchè, in quello del bulletto che si dava le arie su scala locale picchiando ragazzi ritardati non c'era?
Cambia la scala Beric.
Se prima picchiavo per sentirmi macho, ora picchio ANCHE perché così sarò famoso, e tutti mi conosceranno. E con i mezzi di comunicazione di 30 anni fa questo non era possibile, quindi la cosa non poteva costituire un movente.
Chissà come mai allora i vari bulletti come prima cosa si costruivano una reputazione su scala locale? Sicuro di quanto dici, Beric?
Oggi si picchia per diventare famosi, non per vantarsi e acquisire credito con gli amici del bar.
Esattamente come ieri.
Cosa significa esattamente quell'"Io Ricordo"?A pelle, suona di arcana conoscenza sottintesa che rende inconfutabili determinate affermazioni...
Se è per età anagrafica, scriverlo quotando Neshira (ok, è maleducato parlare dell'età della gente, ma il suo compleanno è indicato nel profilo) non mi pare intelligente, visto che hai detto di avere 27 anni.
Se è per esperienze vissute, è palesemente scorretto dirlo senza conoscere la vita degli altri.
Non era per Neshira >_>
Io Ricordo. E con Ricordo intendo dire che non faccio come alcuni vecchi che ormai non vedono la propria infanzia se non attraverso occhiali dorati, che servono solo per coccolare il proprio ego.
Sono i vari commentatori televisivi... ti linko al post del mio blog dove spiego meglio il concetto... anzi, copio e incollo, attenzione alle volgarità:
"Va di moda parlare dei giovani... degli adolescenti. Questi mostri terribili muniti di supertelefonini e Nike.
Un ammasso di viziati del c***o. Sì, anche.
Alcune persone veramente valide? Sì, anche.
Il discorso è esattamente lo stesso che facevano per la mia generazione, dieci anni fa. Il discorso lo fan sempre i demagoghi, i media, quelli a cui fa comodo.
Diciamolo da buona domenica che i giovani fanno schifo. Diciamolo per i vecchi che avrebbero voglia di s****rsi le diciottenni, e che si sfogano chiamandole p******e. Diciamolo per quelli che sono invidiosi della gioventù e delle s******e libere.
Non ricordiamoci che gli stupri erano perfino più comuni in passato.
Non ricordiamoci che il genere umano tende a fare schifo a prescindere, e che qualunque moccioso diventa malvagio quando gli dai troppo, e che qualunque vecchio diventa malvagio quando ha troppo ma non riesce a comprarsi quello che vuole davvero.
Demagogia inversa. Teoria della paura, e del terrore. Chi guarda la gente dall'alto divide et impera. Fascisti e comunisti, vecchi e giovani, italiani e immigrati.
Che c'è da dire sui giovani?
Che parecchi mi stanno sul c***o. Che il livello culturale è sceso, sì. Che conosco di persona diversi ragazzi che stimo profondamente comunque. Che le cose sono esattamente come dieci anni fa, con qualche virgola spostata.
Non sono i giovani. Non sono i vecchi. E' il genere umano a essere marcio e cannibale, e l'amico più affidabile è un cuore di selce dura. E magari due gambe veloci, braccia forti, una mente lucida e crudele che sappia valutare quanto fidarsi (poco) e di chi (di pochi).
Tutto il resto è moda costruita sopra il nocciolo eterno."
Ora vorrei gli applausi e un biscottino.
Comunque il capo non è "diverso". E' solo più uguale degli altri, più capace in quelle cose che gli altri già vogliono, più bravo a uniformarsi e ad avvicinarsi, quello che si è svenduto di più l'ano insomma, o che ha più soldi o più fortuna.
A parte che "più uguale degli altri", sarò ignorante io, mi pare sia una frase fatta senza alcun metro logico ;)
La diceva un certo Orwell. Animal Farm.
Da fuori è il tizio che si differenzia dagli altri perché lui agisce e gli altri emulano (e già qui non è una differenza da poco), ma da dentro... Da dentro è la Guida, il Limite irrangiungibile verso cui tendere, il Mito da imitare... No... Non può essere uguale al comune membro del branco. Come ho detto, nessun adolescente accetterebbe mai di seguire un suo (implicitamente) pari. Il capo è superiore, è una diversità da imitare per DIVENTARE uomini. Così come ci sono diversità da cui prendere le distanze, anche in modo violento come nel caso del ragazzo di Torino, per la stessa ragione.
No.
Ora, non voglio dire che lavoro faccio, ma sto sempre in mezzo ai giovani. Sempre. Nel corso di sei anni di vita lavorativa attiva ho incontrato un seicento persone diverse, nella fascia fra i 13 e i 20 anni. La maggioranza era attorno ai 18.
Il "capobranco" non potrebbe guidare nessuno se non avesse il modo di sottomettersi e di uniformarsi ai media. Ti risulta che esistano "capibranco" che invoglino alla lettura... ?
O che ispirino attività caritatevole?
O che portino le varie comitive a fare volontariato?
O che predichino la bellezza della povertà?
Guarda caso, la strada è sempre quella. I criteri li stabilisce chi sta in altro. Se non hai i telefonini f***i e i bei vestiti sei un perdente, e non vali niente. E questo nessun capobranco te lo cambierà... visto che è il Mondo a deciderlo.
Almeno per le testoline ridotte di alcuni adolescenti.
Nulla di nuovo eh... quando ero adolescente io, il capobranco era semplicemente quello che poteva permettersi di offrire le sigarette, i passaggi in macchina, di pagare nelle discoteche o di ubriacarsi.
Gone, dicendo che si picchia anche per voglia di notorietà non ti pare che anche noi diamo un po' di colpa alla società?
Un po', decisamente la percentuale minore, almeno da parte mia: se quel poveraccio ha 'scelto' di ammazzarsi a maggior ragione questi giovani (non tutti! Nessuno ha detto qui 'tutti i giovani sono bulli'!!!) hanno 'scelto' di essere bulli, o no?
Nulla di nuovo, nel senso che io ero la secchiona strana (lo sono ancora ;)), mio padre il terrone e mio nonno il poveraccio del paese ok...ma non è lo stesso.
L'hai scritto tu:
Perchè, in quello del bulletto che si dava le arie su scala locale picchiando ragazzi ritardati non c'era?
Cambia la scala Beric.
Chissà come mai allora i vari bulletti come prima cosa si costruivano una reputazione su scala locale? Sicuro di quanto dici, Beric?
Scala locale. Bar. Adesso la scala è nazionale se non di più.
Sul cambiamento di scala non ho niente da dire ;)
Ma si parla solo di un cambiamento di mezzi.
Il motivo, la ragione dietro i gesti, è la stessa, identica. Farsi belli, ottenere rispetto, e tutte quelle cose che il rispetto porta.
Non cambia solo la scala, Gone.
Se io mi faccio una reputazione con gli amici al bar, è un conto... Ne divento il capo, fanno quello che dico io.
Se mi filmo e metto il video su YouTube, acquisisco un ascendente sugli altri? Forse avranno paura di me? Che vantaggio acquisisco quando un ragazzo in Vietnam (ma anche a Venezia, per quel che vale) vede un video su Internet in cui picchio una vecchietta?
Quotando il tuo blog riporti di nuovo la tua opinione, in modo autoreferenziale. Io, se noti, ho espressamente parlato di "massa omologata, senza distinzione di età", quindi le critiche ai giovani posso saltarle a piè pari.
E non hai risposto alla mia domanda.
I tuoi Ricordi ti fanno parlare per scienza infusa, di fronte alla quale l'esperienza altrui si ferma? Allora la discussione è inutile.
Sul più uguale, ho letto Animal Farm. E direi a Orwell la stessa cosa, se fosse qui. Solo che Orwell era originale, e giocava sull'ironia. Qui ironia non ce n'è, visto che io parlo di diversità e tu di eguaglianza.
Inutile stare sul concetto sofistico relativo al significante, al livello del pensiero filosofico e della letteratura (ops)... Meglio indagare sul significato, no?
Uno più uguale fa le stesse cose degli altri, ma meglio degli altri, come si legge dal tuo post?
Allora c'è differenza tra lui e gli altri, non ne è uguale.
Di nuovo eleggi le tue esperienze a legge universale. Se io avessi incontrato 601 persone allora la mia opinione varrebbe di più della tua? ;)
A me pare che ci sia stato un tale che predicava pace & amore, il cui messaggio si è imposto talmente tanto che ha fondato una religione.
E la gente lo seguiva, eh! Ha dettato moda a livello mondiale, direi.
Anzi.
Più di uno.
Il capobranco poteva e gli altri no. Quale differenza maggiore di questa? Chi poteva non era forse mitizzato?
Non ho parlato di legge universale ;)
Beric, ho detto quello che dovevo dire. Non ho voglia di fare "latinorum 2 - la vendetta". Poi ognuno la veda come preferisce.
Tornando al caso specifico...
Il fenomeno del bullisimo c'è sempre stato.
I suicidi per futili motivi (per chi li vede dall'esterno) ci sono sempre stati.
Marco era un ragazzo molto insicuro e di sicuro aveva bisogno di essere aiutato.
Imho il fatto grave è l'insulto che gli veniva rivolto. Il fatto che in questa società ancora non si voglia considerare gli omosessuali persone normalissime. Il problema è il fatto che la frase "tu sei gay" possa essere usata come un insulto ed essere recepita come un grave insulto.
Ho letto sui giornali che la scuola prenderà provvedimenti contro i suoi compagni di classe, che in molti li hanno accusati di essere persone orribili.
C'è qualcuno che da un mese a questa parte ha ribadito più volte in diretta nazionale che gli omosessuali sono persone contro natura e con problemi mentali (Salvo poi concedere il funerale cattolico a Marco...che sebbene la sua omosessualità sia in dubbio è comunque un reo suicida). E c'è qualcuno che continua a difenderlo.
Ci lamentiamo se poi un gruppo di bulli usa come insulto la parola gay e qualcuno la recepisce come un'offesa enorme?????
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Scusa l'ignoranza...ma vuoi dire che i gay cattolici dichiarati non vengono seppelliti in terra consacrata???
;)
No il divieto è per i suicidi.
Mi sembra comunque un controsenso definire un gay contro natura e malato di mente, paragonare le sue relazioni affettive ad un incesto e poi fargli il funerale cattolico ^^'
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.