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Il Codice Davinci
A di Arvin Sloane
creato il 19 maggio 2006

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
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xaytar
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xaytar
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Inviato il 22 maggio 2006 19:56

va bene, ma non capisco come si possa intendere che in uno l'autore parli fuori dalla dimensione narrativa e in un altro dentro, a meno che non lo scriva prima (e anche in questo caso, non potrebbe anch'esso far parte della finzione narrativa?). Voglio dire, se l'autore dice "ho ritrovato un antico manoscritto" o dice "mi sono basato su realtà dei fatti", come fai a dire che il primo è nella dimensione narrativa e il secondo no? :lol:

Poi parlo da profano, perchè non l'ho letto e parlo solamente per "riassunti" pervenuti da terzi, quindi magari mi manca qualche frase di questo presunto prologo che fa capire che è fuori dalla finzione narrativa, non so :lol: e non ci piove che sia un espediente per far soldi :lol:


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andromeda skywalker
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Inviato il 22 maggio 2006 20:56

Io ho visto il film ieri....mi è piaciuto,lo trovo soddisfacente dal punto di vista della fedeltà al libro... :lol: un tom hanks che si è saputo ritrovare benissimo nella parte di robert langton... :lol:

belli i dialoghi in lingua originale.... :lol:

visibilmente godibile..non è un'americanata...è un film serio... :) contavo sul mio ricky cunningham...un bel lavoro... :D :D

io lo consiglio!!!!!!!!! :D


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Rinoa
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Rinoa
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Inviato il 22 maggio 2006 21:06

Sono appena tornata a casa dopo aver visto il film. Devo dire che l'ho apprezzato molto, e non capisco tutte queste critiche che gli sono state mosse contro.. Sono cristiana praticante, ma il libro non mi ha minimamente spostato, non mi ha fatto venire in mente nessuna crisi (che poi.. se anche fosse vero, non mi disturberebbe)

Cmq, lasciando da parte i discorsi personali-filosofici-teologici, dal punto di vista del film nudo e crudo, beh.. devo dire che mi è piaciuto parecchio: tutto riportato molto fedelmente, non ho trovato mancanze.. e molto apprezzabili i dialoghi in lingua originale :lol:

Attori bravi nel complesso :) Nonostante il film duri più di due ore, non mi sono mai annoiata :D è un film che consiglio di vedere :lol:

 

Insomma.. dopo questo discorso serioso... mi è piaciuto troppo il film :lol:


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Ninaeve
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Ninaeve
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Inviato il 22 maggio 2006 21:12

Premetto che non sarò coerente perchè il raffreddore mi ottenebra.

allora, per usare una metafora dello stesso eco ci sono diversi modi di percorrere i boschi narrativi (spezzo una lancia in favore di tutte le norton lectures di cui ci sono le trascrizioni... quelle di clavino però restano al top).

 

Umberto eco fa raccontare la storia de il nome della rosa da uno degli stessi personaggi, e il punto di vista è tale per cui non è possibile confondere la realtà con la narrazione. mi spiego: i fatti sono narrati dal punto di vista del giovane monaco, ma in un modo per cui non è possibile che questi abbia avuto sotto controllo nel modo descritto la realtà. Anche nella costruzione del tessuto narrativo è evidente una trosione, un barbatrucco che ti fa capire che il manoscritto è un pretesto. nello stesso modo usato da manzoni ai suoi bei dì.

l'altro figuro, Dan Brown, esplicitamente ammette che il romanzo, benchè opera di fantasia, si basa su una realtà oggettiva.

sono due paseggiate nei boschi narrativi ben diverse. anche se paga l'una quanto l'altra.

 

concordo con chi nota le analogie con jesus christ superstar e l'ultima tentazione di cristo, anche se il can can che sta sollevando questa cosa è più chiassoso. Insomma ha dalla sua un incredibile successo di pubblico che nè zeffirelli (un regista d'elite) nè jesus christ superstar (una boiata da hippy -non fraintendetemi a me piace, ma è facile infilarlo in questa categoria) potevano vantare

poi si infila giusto giusto su un dibattito in corso negli stati uniti, quello tra creazionisti ed evoluzionisti, che ha ache fare, sostanzialmente, con il modo di intendere le scritture.

insomma parte già in salita, condito da un sacco di polemiche riguardo alla querelle giudiziaria con i tre giornalisti della BBC che avevano scritto il santo graal (bellissimo, lo consiglio vivamente). e poi il clamoroso autogol della chiesa che mi lascia davvero perplessa.

 

alla fin della fiera, ho letto il libro e l'ho trovato mediocre. dal film, checredo andrò comunque a vedere, mi aspetto meno: con tutta la pubblicità che ha ricevuto non ha bisogno di essere un buon film, gli basta essere quello per cui è nato: una macchina per fare tanti, tanti soldi


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Ser Oswell Whent
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Ser Oswell Whent
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Inviato il 22 maggio 2006 21:41

Ho letto il libro e ho visto il film..un solo appunto: cosa c'è scritto sulla copertina del libro? un ROMANZO di Dan Brown. Sta a significare che se una persona con delle certezze e una data ideologia si fa plagiare da un ROMANZO, quella è una persona debole. Se basta un libro scritto da un autore ultra commerciale, appoggiato da multinazionali, campagne pubblicitarie abnormi e, a sto punto non escludo la possibilità, dalla chiesa stessa, a minare la convinzione e la fede di una persona, a prescindere da quale essa sia, allora essi avranno raggiunto il loro scopo, e noi alla fine saremmo solo dei burattini nelle loro mani, capaci solamente di credere alla prima cosa verosimile e probabile che ci propinano.


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Silk
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Silk
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Inviato il 23 maggio 2006 2:04
d'altra parte non trovo ugualmente corretto tacciare il tutto con "inesattezze storiche", se siamo coscienti che le poche fonti che abbiamo sono quasi tutte passate per le mani della struttura ecclesiastica, che è per forza di cose parziale e interessata all'argomento, e che i vangeli canonici sono stati scelti con un scopo prefissato (al di là del piano religioso, ovviamente, è un discorso storiografico), vedi vangeli apocrifi, vedi le scoperte dei rotoli del mar morto, vedi i vari studi sull'agnosticismo, sui copti, sulle centinaia di culti minori dell'area protocristiana attorno all'anno 0.

Checchè se ne dica, quindi, le ipotesi, se prese come ipotesi e non come verità, sono interessanti; sono possibili, anche se sostenute da alcune prove inventate ad hoc, e se fanno fare un minimo di riflessione in mezzo al divertimento narrativo, allora sono utili.

 

Mi trovo d'accordo,la polemica scatenata cmq mi risulta un pò assurda per un Romanzo perchè questo è alla fine...solo un romanzo,che poi per vendere di più(Dio-soldo portatore di guai)si inseriscano "inesattezze storiche" per suscitare curiosità..alla fine è normale,certo solleva un pò di dubbi(sempre in ambito di riflessione)in altri vangeli non riconosciuti si insiste sulla povertà...cosa che la chiesa(forse in parte francescani esclusi)non può digerire per vari motivi di soppravivenza della medesima...spece nel passato!

Mi viene in mente una discussione già sentita in merito ai Protocolli dei savi di Sion(testo riconosciuto falso)

al di là cmq del contenuto la riflessione diveniva....certe cose è meglio che risultino false..anke se magari contengono un pelo di verità...perchè i vantaggi sono assai minori degli svantaggi,senza contare che le verità sono decise da pochi....un pò come per la storia in generale...non è forse vero che essa viene scritta dai vincitori?

Cmq visto il film..lo ritengo ben fatto,avvincente,Tom H. si dimostra un grande attore ancora una volta.


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Doran Nymerios
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Doran Nymerios
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Inviato il 23 maggio 2006 10:44

Ho letto il libro e ho visto il film..un solo appunto: cosa c'è scritto sulla copertina del libro? un ROMANZO di Dan Brown. Sta a significare che se una persona con delle certezze e una data ideologia si fa plagiare da un ROMANZO, quella è una persona debole. Se basta un libro scritto da un autore ultra commerciale, appoggiato da multinazionali, campagne pubblicitarie abnormi e, a sto punto non escludo la possibilità, dalla chiesa stessa, a minare la convinzione e la fede di una persona, a prescindere da quale essa sia, allora essi avranno raggiunto il loro scopo, e noi alla fine saremmo solo dei burattini nelle loro mani, capaci solamente di credere alla prima cosa verosimile e probabile che ci propinano.

 

e

 

,la polemica scatenata cmq mi risulta un pò assurda per un Romanzo perchè questo è alla fine...solo un romanzo

 

senza modificare di una virgola il succo di quanto dite, che condivido al 100%, vi ricordo che anche I Versetti satanici di Salman Rushdie sono un romanzo, e sul poveretto pende una fatwa sul capo e il libro è nell'elenco dei testi blasfemi dell'Islam.

Se c'è allora una differenza tra islam e cristianesimo è solo che "noi" non si accolla una condanna a morte agli autori di testi devianti. Non più, per lo meno. Ma è evidente che anche un Romanzo ha dei contenuti, e non li si può bollare facilmente come "intrattenimento" e/o "fantasia" e fare come se non esistessero, pena negare loro - almeno a quelli validi - una loro dignità contenutistica, che a volte entra nel pieno ambito delle scienze sociali e umane. Poi ovviamente c'è romanzo e romanzo, ma nello specifico, come hanno già ricordato altri, Dan Brown ha proprio la pretesa, per nulla mascherata sotto la finzione del "manoscritto fittizio", di dare contorni storici alla sua vicenda, e contorni storici e contenutistici che lui spaccia per oggettivi. Sarà quindi una finzione l'avventura dei personaggi, gli omicidi, lo stesso "codice", ma l'idea di fondo che Brown vorrebbe propinare è una dato che, pur nella sua mediocrità, spinge a pensare, che pone domande.

Non posso negare alla Chiesa una parte di ragione in questa vicenda. Una sufficiente base culturale o anche solo un minimo di curiosità possono chiarire al lettore di Brown che quelle che sono dette sono panzane, ma la maggiorparte dei lettori assume acriticamente quanto legge. Ora, certo che la colpa è loro, ma è anche di chi fa "terrorismo culturale", quale il suddetto losco figuro, contribuendo a diffondere opinioni screditate o prive di alcuna base storica e scientifica che l'opinione pubblica finsice comunque per assumere nei propri "miti", e il mito è difficile da scalzare.

Allo stesso tempo tempo, sempre un romanzo, può indurre lo stesso lettore medio a farsi delle domande, e questo è ancora più pericoloso, per alcuni, che l'avere una falsa credenza, priva di motivazioni strutturali, ma radicata nell'ignoranza. Cos'è peggio, per la Chiesa, o in generale per un'istituto che vorrebbe essere l'unico detentore delle chiavi interpretative di certe "verità"?

 

Quante domande, da un semplice romanzo... :lol:



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
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Lord Beric
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Guardiani della Notte

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Inviato il 23 maggio 2006 11:28

Mah, personalmente prendo quei "contorni storici" come un espediente per catturare il lettore con il sempre valido "possibile che tutto questo stia ccadendo veramente?"...

 

Ovvio che il tema è scottante, ma il trucco in sé è ormai roba vecchia. Chi ha letto Il Patto di Ludlum penso possa confermarlo. ^_^

 

 

 

Resto della mia idea: un discreto libro, scritto non benissimo ma nemmeno male, che non mi ha invogliato ad andare a vedere il film. Quanto ai contenuti, gli riconosco un merito: lungi dal prenderlo come oro colato o dal rifiutarlo a priori, mi ha fatto venire voglia di informarmi.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Silk
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Inviato il 24 maggio 2006 1:45
vi ricordo che anche I Versetti satanici di Salman Rushdie sono un romanzo, e sul poveretto pende una fatwa sul capo e il libro è nell'elenco dei testi blasfemi dell'Islam.

Se c'è allora una differenza tra islam e cristianesimo è solo che "noi" non si accolla una condanna a morte agli autori di testi devianti

Una differenza Non da poco......

 

Allo stesso tempo tempo, sempre un romanzo, può indurre lo stesso lettore medio a farsi delle domande, e questo è ancora più pericoloso, per alcuni, che l'avere una falsa credenza, priva di motivazioni strutturali, ma radicata nell'ignoranza. Cos'è peggio, per la Chiesa, o in generale per un'istituto che vorrebbe essere l'unico detentore delle chiavi interpretative di certe "verità"?

Porsi delle domande...riflettere in propio penso sia l'unica grande e "vera" libertà che abbiamo.

Sicuramente la chiesa non vede di buon occhio tutto ciò,ma è inevitabile il porsi domande..certo il romanzo di Brown amplifica questa cosa...ma chiunque abbia letto un pò dei vangeli disconosciuti dalla chiesa arriva a chiedersi "se per caso" ci siano state delle omissioni....il fatto che gesù possa aver avuto una compagna viene citato per davvero in alcuni testi,che poi il significato di "compagna"sia aperto a diverse interpretazioni è un'altro discorso...

cmq ovviamente chi possiede un minimo di basi in materia non cade nel tranello del romanzo...è propio il termine Romanzo indica una storia e non una realta storica.

Ovviamente la chiesa "dovrebbe" essere l'organo preposto a separare le buffonate dalla verità......ma la verità incontrastata forse è meglio lasciarla a Dio e stop....dopotutto poi si riduce tutto nel avere fede!


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Doran Nymerios
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Doran Nymerios
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Inviato il 24 maggio 2006 10:01

 

Una differenza Non da poco......

 

ma neanche tanto, pensandoci bene.

Mi sembra così strano dovere allora difendere un romanzaccio di infima lega quale quello di Dan Brown, ma alla fine non c'è molta differenza tra l'eliminazione fisica dell'elemento deviante, e il tentativo, velleitario quanto vuoi, di impedire che si pensi in quel modo con la persuasione, la pubblicità negativa, vuote minacce spirituali e quant'altro.

E' ridicola l'idea che la Chiesa, in pieno XXI secolo, tenti di esercitare un controllo sulle menti che, come tu stesso rilevi, è puramente velleitario e di impossibile realizzazione: come puoi impedire alla gente di pensare e porsi domande? Come puoi impedire di avere cultura, di formarti anche ed eventualmente nell'ambiente della teologia? E come fai a impediere la liberalizzazione della cultura stessa, e vietare a editori di massa di pubblicare testi (che tra l'altro vendono) come vangeli gnostici e apocrifi del vecchio e nuovo testamento? Semplicemente non puoi. Allora è assurdo che si scagli contro un Romanzo, non tanto perchè sia "solo" un romanzo e quindi innocuo (sappiamo entrambi che è una clamorosa ingenuità ritenere inoffensivo e vuoto di contenuti un romanzo), perchè un simile atteggiamento denuncia l'interesse latente, e vanificato solo dallo scarso potere coercitivo che esercita nella nostra realtà contemporanea, di controllare le anime e le menti degli uomini. Il che è appunto assurdo, e non perchè sia assurda l'ipotesi, ma perchè è inapplicabile al giorno d'oggi, dopo la rivoluzione liberale.

Allora questo scagliarsi contro un singolo romanzetto di dubbio spessore ha tutta l'aria dell'impotente ruggito di una belva moribonda che tenta di mostrare le zanne davanti a un topo.

Francamente ridicolo.


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Oberyn Martell
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Oberyn Martell
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Inviato il 24 maggio 2006 16:34

 

Mi sembra così strano dovere allora difendere un romanzaccio di infima lega quale quello di Dan Brown, ma alla fine non c'è molta differenza tra l'eliminazione fisica dell'elemento deviante, e il tentativo, velleitario quanto vuoi, di impedire che si pensi in quel modo con la persuasione, la pubblicità negativa, vuote minacce spirituali e quant'altro.

E' ridicola l'idea che la Chiesa, in pieno XXI secolo, tenti di esercitare un controllo sulle menti che, come tu stesso rilevi, è puramente velleitario e di impossibile realizzazione: come puoi impedire alla gente di pensare e porsi domande? Come puoi impedire di avere cultura, di formarti anche ed eventualmente nell'ambiente della teologia? E come fai a impediere la liberalizzazione della cultura stessa, e vietare a editori di massa di pubblicare testi (che tra l'altro vendono) come vangeli gnostici e apocrifi del vecchio e nuovo testamento? Semplicemente non puoi. Allora è assurdo che si scagli contro un Romanzo, non tanto perchè sia "solo" un romanzo e quindi innocuo (sappiamo entrambi che è una clamorosa ingenuità ritenere inoffensivo e vuoto di contenuti un romanzo), perchè un simile atteggiamento denuncia l'interesse latente, e vanificato solo dallo scarso potere coercitivo che esercita nella nostra realtà contemporanea, di controllare le anime e le menti degli uomini. Il che è appunto assurdo, e non perchè sia assurda l'ipotesi, ma perchè è inapplicabile al giorno d'oggi, dopo la rivoluzione liberale.

Allora questo scagliarsi contro un singolo romanzetto di dubbio spessore ha tutta l'aria dell'impotente ruggito di una belva moribonda che tenta di mostrare le zanne davanti a un topo.

Francamente ridicolo.

 

 

Be', pur essendo io profondamente anticlericale non sono d'accordo. Nel senso, mi pare ovvio che la Chiesa esprima il proprio parere sui vari libri, se ci tiene può anche sconsigliarne la lettura ai fedeli. Basta non darle retta! Come non si può impedire a NOI di leggere un libraccio come quello in questione, allo stesso modo non si può impedire al Papa di esprimere la sua opinione a riguardo.

Sono sempre opinioni. Sta al singolo ascoltarle o meno.

Personalmente ritengo il 99% di quello che dice il Papa o chi per lui una stupidaggine; ma non mi sognerei mai di impedirgli di esprimere quella che è la sua ottica.

Se poi un fedele decide di conformarsi a quello che la Chiesa gli dice di fare, be', fatti suoi. Non condivido, ma non mi tange, è lui che ha scelto volontariamente di fare ciò che un altro gli dice. Finchè ciò non provoca danno agli altri mi pare più che lecito! ^_^


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xaytar
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Inviato il 25 maggio 2006 2:10

Non ci credevo finchè non l'ho letto...

praticamente due consiglieri comunali di Ceccano (Frosinone), Stefano Gizzi (Democrazia Cristiana per le Autonomie) e Massimo Ruspandini (Alleanza Nazionale), hanno bruciato il libro in piazza in segno di protesta... e i concittadini non hanno gradito e hanno fatto contro-manifestazione con lancio di pomodori.

Mi da fastidio che abbiano bruciato il libro; ma tant'è, erano solo in due, anche se la loro carica avrebbe dovuto loro impedire di fare certi atti :D E poi per bruciarlo vuol dire che l'hanno comprato, quindi i soldi a Dan Brown sono arrivati, quindi a lui cosa gliene frega? Il suo compito era fare soldi, non certo mettere in cattiva luce la Chiesa...

Anche il lancio di pomodori mi sembra un pò fuori luogo... vabbè meglio i pomodori che le botte, ma mi sembra la storiella del "Odio chi usa la violenza, li picchierei tutti :D"

E per finire mi da fastidio il clima d'intolleranza... come al solito si cerca di dividere le masse in "o desta o sinistra", "o contro o a favore", come se nel caotico mondo attuale la visione dualistica del mondo fosse la strategia più adatta per andare avanti (e cognitivamente lo è, per carità), ma così forse si cerca di esagerare :D

Vabbè spero che il film faccia i suoi incassi e sparisca finito il momento di moda, magari faranno pure il film di "angeli e demoni", non mi interessa, ma spero che la smettano di fomentare odio sulla Chiesa per far soldi e che la Chiesa la smetta con le controriforme... ma perlomeno speravo di non vedere mai più roghi di libri. Avrebbero potuto anche quei due scrivere un libro contro Dan Brown, non bruciarlo... :D


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Ser Loras Tyrell
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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 25 maggio 2006 2:32

 

E per finire mi da fastidio il clima d'intolleranza... come al solito si cerca di dividere le masse in "o desta o sinistra", "o contro o a favore", come se nel caotico mondo attuale la visione dualistica del mondo fosse la strategia più adatta per andare avanti (e cognitivamente lo è, per carità), ma così forse si cerca di esagerare :D

Vabbè spero che il film faccia i suoi incassi e sparisca finito il momento di moda, magari faranno pure il film di "angeli e demoni", non mi interessa, ma spero che la smettano di fomentare odio sulla Chiesa per far soldi e che la Chiesa la smetta con le controriforme... ma perlomeno speravo di non vedere mai più roghi di libri. Avrebbero potuto anche quei due scrivere un libro contro Dan Brown, non bruciarlo... :D

 

 

Come non quotare :D Parola per parola :D


D
Doran Nymerios
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Inviato il 25 maggio 2006 10:31

Non ci credevo finchè non l'ho letto...

praticamente due consiglieri comunali di Ceccano (Frosinone), Stefano Gizzi (Democrazia Cristiana per le Autonomie) e Massimo Ruspandini (Alleanza Nazionale), hanno bruciato il libro in piazza in segno di protesta...

 

oh my dog :D

 

Il lancio di pomodori sarà grave quanto vuoi, ma non c'è paragone con un gesto che ha i suoi autorevoli precedenti in inquisizione, nazismo e islam radicale...

E tutto per un libercolo di fandonie...


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Ninaeve
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Ninaeve
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Inviato il 25 maggio 2006 14:52

oh cielo!

chissà come se la ride dan brown...

ma sembra agghiacciante che sia tornata di moda la cara vecchia abitudine di bruciare ilibri in piazza, e io che mi iilludevo che certi atti apartenessero al nostropassato più oscuro, povera innocente che sono!


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